Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I progetti individuali UN APPROCCIO BASATO SUI DIRITTI UMANI
Advertisements

Organizazione servizi sociali - Dott.ssa M.Vittoria Tonelli
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
I SERVIZI SOCIALI: OLTRE I CONTRIBUTI ECONOMICI.
Manfredonia, L OSSERVATORIO ZONALE DELL AMBITO DI MANFREDONIA L analisi dei bisogni e la valorizzazione delle risorse umane al centro della.
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
Conferenza stampa «Una regione a misura di famiglia» PROPOSTE e CONSIGLI di POLITICA FAMILIARE per i candidati alle ELEZIONI REGIONALI 2010 Roma, 22 febbraio.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Un orizzonte lavorativo a chi è in difficoltà Milano 28 settembre 2006.
L’Assistenza Economica STRUMENTO nel PROCESSO DI AIUTO
REGOLE DI SISTEMA 2011 DG Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.
1 PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE RESIDENZIALITA' SOCIALE SENZA EMARGINAZIONE DOMICILIARIETA concetto portante la persona si sviluppa e vive nel.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
Analisi del fenomeno delle povertà in Casentino
Linfermiere della Salute Mentale della Toscana Non cè salute senza salute mentale Galileo Guidi Arezzo 23/05/2007.
PIANO INTEGRATO DI SALUTE SALUTE MENTALE E INTERVENTO DOMICILIARE
SISTEMI INFORMATIVI PER IL GOVERNO DELLE POLITICHE SOCIALI Anna Banchero Milano
DGR n del 29 novembre 2004 Linee guida per la predisposizione del Piano di Zona e del Programma delle attività territoriali.
Il programma delle attività territoriali PAT i nodi salienti da cui muove la programmazione
Università degli Studi di Bologna Ingegneria Informatica 1 Il cantiere del welfare del Comune di Bologna.
IL VOLONTARIATO E LA PARTECIPAZIONE ALLE POLITICHE DI WELFARE settembre 2007 Giacomo Truffelli.
Diritto sanitario e dell’assistenza sociale Prof. Alessandra Pioggia
2 PERCENTUALI VINCOLANTI PER AREA NEL PRIMO PdZ AREE PRIORITARIE RESPONSABILITA' FAMILIARI 8 % MINORI, ABUSO E MALTRATTAMENTO 22.
La cooperazione sociale: agente di sviluppo del welfare locale.
1 Prendersi cura della comunità: lesperienza della Provincia di Bologna Lizzano in Belvedere 24, 25 marzo 2009.
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
PAR PAR POLITICHE INTEGRATE REGIONALI PER LE PERSONE ANZIANE Assessore Regionale al Welfare.
LE CASETTE DA TUTTO IL MONDO L'INTORNO: la CURA DEL TERRITORIO come Bene comune: - tutela dell'ambiente - sicurezza urbana e sociale L'INTORNO: la CURA.
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dellAutismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo PALMA MONICA.
SCELTE STRATEGICHE Assemblea dei Sindaci giugno 2012 Allegato 4 Servizio Sociale dei Comuni Ambito Distrettuale 6.2.
REGIONE MARCHE PIANO SOCIALE Partecipazione, tutela dei diritti, programmazione locale in un processo di continuità, consolidamento e integrazione.
UFFICIO DI PIANO ALLARGATO 2 NOVEMBRE 2010 Piano di Zona Ambito Territoriale 1 –Bergamo
Processi di sussidiarizzazione
La comunicazione tra scuola servizi sociali e socio sanitari Comune di Torreglia.
Il Territorio protagonista dellofferta dei servizi sociali di Annalisa Turchini.
Legislatura Sociale Formazione in ambito sociale A cura di R. Ramella
Volterra 19 Giugno 2009 DOPO DI NOI…. obiettivi e impegni della Regione Toscana Giornata pubblica di presentazione del Progetto COSTRUIAMO INSIEME UN NUOVO.
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
Seminario Transnazionale di Santo Tirso (Oporto) Novembre 2002 A.R.E.S. - Adattabilità delle Risorse dellEconomia Sociale PROJECTO PERCURSOS Relazione.
Le funzioni dell’Assistente Sociale nell’ambito della VMD
alla qualita’ della vita
1 Corso Formazione in ambito sociale Sistemi e Modelli di WELFARE.
Il Piano di Zona: strumento di programmazione del sociale
1 Tavolo Politico Istituzionale: sintesi delle funzioni essenziali Ambiti Territoriali di Ivrea e Caluso 13 APRILE 2010 a cura di Franco Vernò e Gianluigi.
(Inclusione territoriale sviluppo ecocompatibile)
CURE DOMICILIARI IN LUNGOASSISTENZA
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO
PROMOZIONE DEL SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI SOCIALI E SOCIOSANITARI
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
1 S ERVIZIO POLITICHE FAMILIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA A SCUOLA DI MOBILITÀ SOSTENIBILE la dimensione sociale delle politiche di mobilità Bologna, Cappella.
Riforma dell’ASSISTENZA
La Legge 328/2000 Alcuni aspetti
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
Rendiconto attività Sociale e Socio-sanitaria della Società della Salute della Valdinievole (Approvazione bilancio consuntivo anno 2014 delibera SDS n.10.
Corso Sociologia dell’Innovazione: Modulo Innovazione Sociale Professor Enzo Mingione Lunedì e Martedì aula U6-37 AA : Corso di Laurea.
1 Progetto Nautilus Sperimentazione di un modello di rete.
Ruolo dell’ASP Poveri Vergognosi e servizi connessi Dott. Tommaso Calia Direttore Inclusione Sociale e Nuove Povertà ASP Poveri Vergognosi Il sistema dei.
Sintesi lavori della Sessione 5 Le politiche e i servizi per l’accoglienza Un decennio di contrasto alla istituzionalizzazione di bambini e adolescenti.
1 “Luoghi di bene e bambini vulnerabili: l’accoglienza che educa e sostiene” Dr.ssa Daniela Piscitelli.
L’evoluzione della professione di aiuto Terza parte Dagli anni ‘70 ai primi anni 2000.
Solidarietà e Cooperazione Brescia Est
Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" PRINCÌPI GENERALI DEL SISTEMA.
Servizio Assistenza Distrettuale Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Servizio Assistenza Distrettuale, Medicina Generale, Pianificazione.
OSSERVATORIO REGIONALE SULLA CONDIZIONE DELLA PERSONA ANZIANA E DISABILE.
La relazione con il pubblico nel welfare che cambia Emanuele Polizzi Area Cittadinanza attiva – Caritas Ambrosiana Rho 9 gennaio 2013.
L A S TRATEGIA REGIONALE PER L ’ INCLUSIONE SOCIALE ATTIVA I CANTIERI DI CITTADINANZA IN PUGLIA.
INTESA PER LA COMPETITIVITA’ E L’INCLUSIONE SOCIALE.
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l’infanzia e l’adolescenza. Politiche.
Transcript della presentazione:

Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita del welfare del primo novecento è collegata alla tutela dell’ordine pubblico e ad assicurare ai lavoratori i diritti primari (disoccupazione, malattia, inabilità);  Nella seconda metà del novecento il welfare assume finalità assistenziali (monetizzazione in riparazione del danno)  Terzo millennio, il welfare dei servizi con finalità promozionali: è il welfare della sussidiarietà e delle responsabilità PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Il welfare del terzo millennio: i provvedimenti di social policy:  La legge 328/2000 “Sistema integrato di interventi e servizi sociali” legge quadro: reimposta e riorganizza i servizi sociali sul piano locale (PdZ);  Legge costituzionale 3/2001: sancisce la sussidiarietà e i LEP, ridisegnando le competenze istituzionali  Programma sulle politiche di inclusione sociale novembre 2003, aggiornato nel luglio 2005  Leggi regionali di recepimento della legge 328/2000: in Liguria approvata dalla Giunta regionale il 18/11/2005  Il regolamento della Liguria per le strutture a favore dei minori e la promozione delle reti familiari PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

I suggerimenti dell’OCSE (marzo 2005):  Insostenibile un continuo incremento della spesa sociale, quindi:  Promuovere politiche sociali attive (prvenzione del bisogno)  Concretizzare la sussidiarietà orizzontale integrando con interventi pubblici i fornitori di servizi “informali”  Incentivare politiche sociali d parte delle aziende (bilancio sociale)  Agire con politiche di sostegno a favore delle famiglie (conciliazione lavoro/cura, politiche di esenzione fiscale, sviluppo dei servizi edutivi e a favore della non autosufficienza ) PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Gli aspetti di maggior rilievo delle norme regionali :  Universalità nell’accesso ai servizi, con priorità di risposta a favore delle fasce deboli (art. 2 legge 328/2000);  Federalismo, sussidiarietà, responsabilità e auto- organizzazione come circuito per l’uscita dal bisogno  Servizi sociali come occasione di sviluppo locale  Il Distretto sociosanitario per concretizzare le politiche sociosanitarie  Famiglia come risorsa, sostenendo le responsabilità familiari (minori, anziani, reti familiari) PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

In particolare le legge regionale prevede  La valorizzazione delle Famiglie come soggetto sociale del sistema dei servizi  La Consulta Regionale della Famiglia per collaborare alla programmazione regionale e formulare pareri e proposte in ordine a Piani e programmi  Politiche di sostegno alla nascita, alle responsabilità familiari, alle relazioni lavoro/famiglia  Politiche di sostegno agli anziani e disabili non autosufficienti, con l’istituzione del Fondo per la Non Autosufficienza PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

POLITICHE INTEGRATE:  SOCIOSANITARIE: interventi per maternità coppia e minori, assessment integrato per disabili, anziani, dipendenze, salute mentale tramite Unità di Valutazione Multisciplinari  PER LA SCUOLA E LA FORMAZIONE: programmi a favore dei disabili e fasce del disagio  DI SVILUPPO OCCUPAZIONALE (E USCITA DALLA POVERTA’): reddito minimo e percorsi facilitati per il reingresso nel lavoro dei giovani e delle fasce deboli PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Strumento per l’offerta locale: Il Piano di Distretto Sociosanitario: Strumento per l’offerta locale: Il Piano di Distretto Sociosanitario:  Favorisce le associazioni intercomunali e la formazione di sistemi locali integrati (superamento piccole municipalità)  Promuove la “governance” con altri enti  Attua la sussidiarietà orizzontale respondabilizzando cittadini famiglie e organismi del terzo settore  Provvede all’integrazione con l’ASL tramite l’Unità Distrettuale  Promuove esperienze innovative e azioni formative e di riqualificazione per il personale  Qualifica la spesa sociale e socisoanitaria PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

DIRITTI E OFFERTA SOCIALE:  Per problemi di spesa e dimensione della domanda i servizi non riescono a coprire i bisogni  Il sistema attuale richiede una rilettura di tipo organizzativo e un approccio differenziato  Vanno perseguite politiche di sviluppo locale e politiche di inclusione  Deve essere sviluppato un welfare del “coordinamento” delle azioni sociali: forme di partnership, di concertazione, di relazioni  Finalizzazione di risorse economiche a programmi che sviluppano le relazioni tra famiglie, con i datori di lavoro, con la scuola, etc. (L.53/01) PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

DAI DIRITTI ALLA TUTELA:  In attesa dei LEP, la legge regionale individua “sistemi di tutela” degli interessi legittimi  I SISTEMI DI TUTELA sono finalizzati alla protezione della famiglia e della persona e sono composti da diverse prestazioni della rete sociosanitaria  I sistemi di tutela si fondano anche sullo sviluppo della “cittadinanza attiva verso la welfare community PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

I Sistemi di tutela individuati dalla legge regionale:  Servizi di informazione e consulenza per l’accesso alla rete integrata  Servizio Sociale Professionale  Servizi sociali di Pronto intervento per situazioni di emergenza personali e familiari  Servizi educativo assistenziali e di promozione della socialità  Interventi per contrastare vecchie e nuove povertà e favorire l’inclusione sociale  Servizi di aiuto e sostegno familiare per favorire la permanenza a domicilio  Strutture e centri di assistenza e accoglienza a ciclo diurno  Strutture di assistenza e accoglienza residenziali o a ciclo continuativo. PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

Azioni innovative per favorire relazionalità e inclusione: Azioni innovative per favorire relazionalità e inclusione:  Titoli di acquisto dei servizi: per incentivare occasioni di lavoro e personalizzazione delle prestazioni sociali;  Microcredito: prestiti sull’onore e azioni di garanzia per favorire l’uscita da situazioni di povertà e la formazione di impresa  Azioni per migliorare le condizioni di lavoro della famiglia PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE

La rete di famiglie:  Provvede ad affidi e al sostegno di criticità genitore/bambino  Avvia e sostiene piccole comunità per l’accoglienza di minori in difficolta (anche minori stranieri)  Può coadiuvare anche reti di supporto alla non autosufficienza  Nelle esperienze di scambio (“banca del tempo”) si propone come facilitatore di relazioni e prestatore di servizi informali PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI, SUSSIDIARIETA’ E PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE