Le Crisi Milano, aprile 2010.

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Le Crisi Milano, aprile 2010

Quando si parla di crisi si intende generalmente un cambiamento, per lo più connotato negativamente, che genera un movimento complesso nell’entità coinvolta In genere determina l’urgenza di una immediata capacità decisionale, unita alla necessità di scegliere le modalità più appropriate per affrontare l’imprevisto

 Ciascuna fase termina in una crisi Esempio di Crisi: il modello di Greiner Secondo Greiner un’organizzazione passa attraverso cinque fasi di crescita sequenziali nel corso della sua evoluzione:  Ciascuna fase termina in una crisi Per passare da una fase a quella successiva, un’organizzazione deve cambiare con successo e risolvere i problemi associati a ciascuna crisi

Di fronte ad una crisi “evolutiva”, si può: Cambiare e andare alla fase successiva Regredire e tornare alla fase precedente Rimanere in una situazione instabile, in “crisi” Non superare la crisi, ovvero soccombere

Fase 1 Crescita attraverso la creatività Gli imprenditori sviluppano le competenze e le abilità necessarie a creare e introdurre nuovi prodotti nelle nuove nicchie di mercato Si ha una consistente mole di apprendimento organizzativo Crisi di leadership: gli imprenditori non hanno le competenze per gestire le proprie organizzazioni

Fase 2 Crescita diretta La crisi di leadership si conclude con il reclutamento di un forte team di top management che guidi l’organizzazione attraverso la fase successiva di crescita organizzativa Crisi di autonomia I creativi che lavorano in reparti come R&S, progettazione del prodotto e marketing cominciano a sentirsi frustrati per la mancanza di controllo sullo sviluppo e sull’innovazione di nuovi prodotti La struttura progettata dai top manager e imposta all’organizzazione centralizza il processo decisionale e limita la libertà di sperimentare, assumersi dei rischi ed essere degli imprenditori interni

Fase 3 Crescita attraverso la delega Per risolvere la crisi di autonomia, le organizzazioni devono delegare Raggiungere un compromesso fra il bisogno del management professionista di accrescere l’efficienza tecnica e il bisogno di dare spazio all’imprenditorialità Crisi di controllo Si ha quando i top manager sono in competizione con i manager funzionali, o i manager a livello corporate sono in competizione con i manager divisionali per il controllo delle risorse dell’organizzazione

Fase 4 Crescita attraverso il coordinamento Per risolvere la crisi di controllo un’organizzazione deve trovare il giusto equilibrio fra il controllo centralizzato dall’alto e quello decentralizzato a livello funzionale o divisionale Il top management si assume il compito di coordinare le diverse divisioni Crisi di burocrazia: Aumento del numero di regole e procedure L’organizzazione diventa troppo burocratizzata

Fase 5 Crescita attraverso la collaborazione Enfatizza una maggiore spontaneità nelle azioni del management Maggiore uso dei team di prodotto e delle strutture a matrice Crisi di ???

LE CRISI EVOLUTIVE Con il termine crisi evolutiva viene generalmente indicato un periodo in cui il bambino presenta comportamenti e segni di disagio emotivo Evolutivo vuole indicare che tali crisi sono strettamente connesse a particolari fasi dello sviluppo Lo sviluppo può considerarsi come un continuum, in cui però si alternano periodi in cui la maturazione é più spinta a periodi in cui la spinta maturativa è più debole Quindi i diversi aspetti della crescita (cognitivi, somatici, affettivi) procedono i modo non uniforme

LE CRISI EVOLUTIVE punti nodali in cui si verifica una disarmonia tra le diverse linee evolutive, che ha per conseguenza un momento transitorio di irregolarità nel comportamento. Sono periodi cruciali per l'insorgere di comportamenti e reazioni anormali Nel corso dell'età evolutiva si verificano 4 crisi evolutive: la crisi degli 8 mesi la crisi dei 3 anni la crisi dei 7-9 anni la crisi dei 15-16 anni

Crisi degli 8 mesi In passato crisi dello svezzamento (quando la mamma smette di dare il latte al bambino) Crisi dell'oggettivazione: il neonato capisce che esistono gli oggetti (ovvero altre persone, qualcosa di diverso dal soggetto): non è lui l'origine e la causa del suo star bene o star male, ma esiste un'altro (la mamma) differenziato da lui Si manifesta l'angoscia dell'8 mese: proprio perchè esistono degli altri da cui il neonato dipende, il neonato urla e si spaventa quando questi si allontanano (ovvero quando la mamma lo mette nelle braccia di qualcun'altro)

Detta anche crisi di opposizione Crisi dei 3 anni Detta anche crisi di opposizione Il bambino, che ha ormai chiaro che esiste un altro differenziato da lui, raggiunge la completa consapevolezza di Sè come persona. usa il pronome "io", comincia a giocare con altri bambini Questa nuova consapevolezza di se come persona lo porta ad assumere atteggiamenti dettati dalla voglia di proporsi e imporsi nella realtà famigliare: comincia la fase del no Ma il bambino deve affrontare una serie di inconvenienti: deve fare i conti con le richieste/regole dell'ambiente, che bloccano la sua spinta deve gestire l'ansia connessa al suo bisogno ancora forte di dipendere dall'altro (la mamma e il papà)

Crisi dei 7-9 anni Passaggio dal globalismo percettivo al pensiero astratto: dall’intuizione alla riflessione sui fenomeni e il mondo, comprensione dei concetti astratti. Comprensione del concetto e dell’irreversibilità della morte. Passaggio dalla morale imitativa al codice morale: le norme imposte da genitori e altri educatori vengono interiorizzate, diventano coscienza e pensiero morale Passaggio dal clan familiare al gruppo sociale: dopo un periodo iniziale di adattamento alla vita sociale (e quindi scolastica) il bambino abbandona il clan famigliare per entrare in relazione con i suoi simili Perché è una crisi? Conquiste cognitive importanti che portano il ragazzo a riflettere su temi, eventi e avvenimenti che il suo apparato emotivo non è ancora pronto a metabolizzare Ambivalenza di fronte al nuovo: attrazione versus paura di uscire dal proprio mondo dove tutto è sicuro e prevedibile

Crisi dell’adolescenza Quando inizia l’adolescenza? Con la pubertà, in altre parole quell’insieme di cambiamenti fisici che rendono il corpo di una ragazza e di un ragazzo in grado di procreare. Maturazione corporale: Il corpo cambia di colpo, facciamo fatica a riconoscerci, a sentirlo nostro. Spesso anche l’immagine corporea non riesce ad adeguarsi abbastanza in fretta al cambiamento e ci sentiamo goffi (es. molti adolescenti rovesciano spesso l’acqua a tavola, il loro braccio è più lungo dell’immagine corporale) Dis-idealizzazione dei genitori: l’adolescente si allontana, vuole stare con i suoi simili, assomigliargli nel linguaggio e nell’abbigliamento

Crisi dell’adolescenza L’adolescenza è la fase di vita che va dagli 11 ai 21 anni circa. Se l’inizio è facilmente identificabile, in quanto coincide con l’avvento della pubertà, è difficile stabilirne la fine, perché essa non dipende solo da fattori psicologici o culturali, ma, attualmente, anche da fattori di tipo economico e di mercato Normalmente l’adolescenza si divide in tre fasi successive di sviluppo: • Prima adolescenza (11 –14 anni), si caratterizza per le repentine modificazioni psicofisiche • Adolescenza intermedia(15 –18 anni), si caratterizza per l’enorme quantità di identificazioni che i giovani producono e per il conflitto espresso, a diversi livelli, nei confronti dei genitori. • Tarda adolescenza(dai 19 anni in poi), si caratterizza per il consolidamento dell’identità sessuale e dei ruoli sociali

Crisi dell’adolescenza Oscillando tra il senso di onnipotenza e il senso di profonda inadeguatezza, gli adolescenti mettono spesso in atto condotte incomprensibili, rapidi mutamenti di umore e richieste contraddittorie, di fronte ai quali i genitori rimangono spesso sconcertati, delusi, frustrati, provando, essi stessi, un forte senso di inadeguatezza Negli adolescenti emergono, a tratti, intensi bisogni di dipendenza, slanci comunicativi, rivendicazioni, angoscia, reticenze e chiusure Sono tutti segnali di difficoltà dovute alla contemporanea presenza della paura riguardo al futuro e dello slancio irrinunciabile alla conquista dell’indipendenza Il superamento di queste difficoltà porterà l’adolescente alla sua identità adulta

Crisi dell’adolescenza Bisogno di: essere ASCOLTATI essere ACCETTATI per ciò che si è (distinzione fra ciò che i ragazzi sono e ciò che mostrano di essere) essere COMPRESI nel difficile compito che si sta affrontando di costruzione dell’identità • Bisogno di trovare uno spazio per DIFFERENZIARSI dai genitori. Difficoltà per i genitori (la paura del “nido vuoto”) • Bisogno di AUTOREVOLEZZA autentica per superare la confusione, bisogno di guida e di punti di riferimento: bisogno di genitori come “porto sicuro”

il tempo passa e non lo si vive fino in fondo, tutto sfugge di mano Crisi dei 40 anni Tutti hanno questo momento di crisi, chi a 35, chi a 40, chi a 50, ma la cosiddetta “crisi di mezz'età” arriva in modo inaspettato, alcuni la sentono in modo prorompente, altri neanche se ne accorgono Vengono messe in discussione le cose che fino a quel momento erano sembrate normali, erano certezze Se fino ad allora ci si sentiva felici, sereni e soddisfatti ad un certo punto non va più bene nulla, il matrimonio, i figli, il lavoro, le scelte fatte, non danno più serenità. In teoria non mancherebbe nulla, ma ci si volta a guardare il passato, e sembra che si percepisca tutto diversamente il tempo passa e non lo si vive fino in fondo, tutto sfugge di mano

Crisi dei 40 anni Si spera solo in un alleggerimento dei carichi, lavorativi e familiari tutto è percepito come pesante, persino i figli diventano un peso insostenibile (nonostante l'amore che si prova per tutti) la sensazione è di soffocamento, si desidera solo la libertà, ma non si capisce se è un desiderio reale o un momento passeggero, un capriccio, quindi si aspetta e ci si dice: passerà tutto ciò crea una confusione e uno scombussolamento a volte insostenibili, perchè se si è consapevoli di ciò che non si vuole più, si ignora invece totalmente ciò che si vorrebbe così per reggere la situazione si utilizzano tutti i mezzi a disposizione, ci si isola, si evita di parlare e di parlarne, ci si chiude in sé stessi

Crisi dei 60 anni È caratterizzata da un senso di inutilità, spesso coincidente con la fine dell’attività lavorativa (pensione) Le capacità fisiche subiscono un decadimento, portando alla sedentarietà Le relazioni sociali tendono a rarefarsi, portando all’isolamento Crisi degli 80 anni È caratterizzata da un repentino e improvviso deterioramento delle capacità fisiche e psichiche A volte, a distanza anche di poche settimane, i malesseri fisici diventano molto frequenti e devastanti Il livello di tolleranza agli stimoli esterni si abbassa notevolmente

LA CRISI CREA OPPORTUNITA' Grazie!