SETTORE RISCOSSIONE TRIBUTI: QUALE FUTURO PER LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DEI LAVORATORI? Una proposta per un nuovo fondo di settore Torino, 6 novembre 2007
Le prestazioni integrative
Le prestazioni in capitale
La restituzione dei contributi Il Fondo Esattoriali non prevede la pensione di anzianità. Pertanto gli iscritti possono accedere all’assegno straordinario per il perfezionamento del diritto alla pensione di anzianità previa richiesta di restituzione, al momento della cessazione del rapporto di lavoro, del contributo integrativo ai sensi dell’art 7 della legge 29 luglio 1971, n.587. La restituzione del contributo può avvenire solo se l’assicurato può far valere almeno 15 anni di contribuzione nel Fondo e non abbia superato il quinto anno precedente il compimento dell’età richiesta per il pensionamento di vecchiaia. Poiché tale età è stabilita a 60 anni per le donne e 65 per gli uomini, la restituzione può essere richiesta da coloro che, all’atto della cessazione, non abbiano compiuto il 56° di età anno se donne e il 61° anno se uomini. LA RESTITUZIONE RIGUARDA IL 75% DEI VERSAMENTI EFFETTUATI SENZA RICONOSCIMENTO DI INTERESSI
Una prestazione “evanescente” STIMA DELLA PRESTAZIONE INTEGRATIVA SPETTANTE A DIPENDENTI CON 35 ANNI DI ANZIANITA’
Una prestazione “evanescente” STIMA DELLA PRESTAZIONE INTEGRATIVA SPETTANTE A DIPENDENTI CON 20 ANNI DI ANZIANITA’
Il riscatto nel Fondo Esattoriali
I numeri del Fondo presso l’Inps
Patrimonio medio per iscritto Nell’ipotesi (teorica) che il patrimonio netto della gestione afferisca integralmente al personale in servizio iscritto al Fondo Esattoriali si perviene alla quantificazione di un importo medio pro-capite di € ,00 circa.
Ipotesi di definizione di una dotazione media In assenza di informazioni puntuali relativamente alla distribuzione del personale delle esattorie in funzione di età, anzianità e qualifica, si è ipotizzato di strutturare il gruppo dei dipendenti in funzione della collettività di una banca.
Il tasso di sostituzione La dotazione iniziale individuale nell’ambito del Fondo Esattoriali può essere determinata mediante ricorso al “tasso di sostituzione”. Il tasso di sostituzione rappresenta la percentuale dell’ultima retribuzione teorica (proiettata al momento presunto di collocamento in quiescenza) costituita da una data prestazione pensionistica. Nell’esercizio, si è ipotizzato che per ogni iscritto debba essere costituita una dotazione (cd. zainetto) tale da consentire l’erogazione di una prestazione complementare corrispondente ad una data percentuale dell’ultima retribuzione (in proporzione all’anzianità maturata alla data di calcolo espressa in 35simi).
I tassi di sostituzione - obiettivo Per tenere conto in via approssimata della diversa incidenza delle riforme delle pensioni sulle varie classi di iscritti, si è ipotizzato di determinare obiettivi differenziati per qualifica e anzianità di servizio.
Ipotesi di definizione di una dotazione media
La “proiezione” al pensionamento La proiezione dei valori al momento presunto di pensionamento viene svolta sulla base del seguente scenario di ipotesi: tasso di crescita delle retribuzioni: 2,20% tasso finanziario: 4% tasso di inflazione: 2,00% contribuzione c/datore di lavoro: 3,30% contribuzione c/lavoratore: 2,20% contribuzione c/datore di lavoro (media prev. compl.): 3,00% contribuzione totale: 8,50%
Il risultato medio finale
L’onere complessivo