L’Evoluzione Marco Cenciarelli 1° F Liceo Scientifico L. Da Vinci Sora

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Transcript della presentazione:

L’Evoluzione Marco Cenciarelli 1° F Liceo Scientifico L. Da Vinci Sora A.S. 2012.2013

In biologia, con il termine evoluzione, si intende il progressivo ed ininterrotto accumularsi di modificazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo sufficientemente ampio, significativi cambiamenti morfologici, strutturali e funzionali negli organismi viventi. Questo processo si basa sulla trasmissione del patrimonio genetico di un individuo alla sua progenie e sull’interferenza dovuta alle mutazioni casuali. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e l’altra siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare ad un cambiamento sostanziale nella popolazione, fino alla nascita di nuove specie. La teoria dell’evoluzione della specie è uno dei fondamenti della biologia moderna. Nelle sue linee essenziali è riconducibile all’opera di Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il perno dell’evoluzione della vita sulla terra.

Charles Darwin Charles Robert Darwin nacque a Shrewsbury, in Inghilterra. E’ stato un naturalista britannico, celebre per aver formulato la teoria del’evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale. Pubblicò la sua teoria sull’evoluzione nel libro “L’origine delle specie”, che è rimasto il suo lavoro più noto. Raccolse molti dei dati su cui basò la sua teoria durante un viaggio intorno al mondo sulla nave HMS Beagle, in particolare durante la sosta alle isole Galapagos.

La selezione Naturale La selezione naturale, concetto introdotto da Charles Darwin nel libro“L'origine delle specie”, è il meccanismo con cui avviene l'evoluzione delle specie animali e vegetali. Con il passare del tempo tali specie subiscono cambiamenti poichè l’ambiente tende a selezionare gli individui più adatti e a sfavorire gli altri. Gli individui meglio adattati ad un certo habitat riescono a procurarsi cibo e ad accoppiarsi più facilmente degli altri individui della stessa specie che non presentano tali caratteristiche. In altre parole, è l’ambiente a selezionare le mutazioni secondo il criterio di vantaggiosità.

La teoria del’evoluzione fu confermata dal viaggio che Darwin fece sul Beagle. Durante la sosta alle isole Galapagos ebbe modo di osservare una notevole somiglianza tra le specie animali e vegetali. La maggior parte degli organismi che abitavano queste isole erano simili ma non uguali. In particolare notò la diversità della popolazione dei fringuelli. Ne inviò alcuni esemplari in Inghilterra e grazie agli studi effettuati, si stabili che ne esistevano 14 specie che si differenziavano fra di loro per le dimensioni e la forma del becco. Si giunse alla conclusione che tale diversità potesse essere correlata al tipo di cibo disponibile su ogni isola.

Jean Baptiste de Lamarck Jean-Baptiste Lamarck, , è stato un biologo, zoologo e botanico francese. Introdusse verso la fine del XVIII secolo il termine "biologia" ed elaborò la prima teoria dell'evoluzione degli organismi viventi basata sull'adattamento e sulla eredità dei caratteri acquisiti, oggi conosciuta come lamarckismo.

La teoria evoluzionistica di Lamarck Lamarck elaborò una classificazione dei viventi nella quale le specie animali venivano ordinate secondo criteri di complessità via via crescenti, tenendo conto dei logici rapporti di parentela tra le specie. Nel trattato “filosofia zoologica”, Lamarck giungeva alla conclusione che gli organismi attuali fossero il risultato di un processo graduale di modificazione generato dalla pressione delle condizioni ambientali. Egli sosteneva che in tutti gli esseri viventi era presente una “spinta” che tendeva a rendere gli organismi più adatti alle nuove necessità. Secondo Lamarck, l’adattamento di un organismo al proprio ambiente si otteneva attraverso due processi: l’uso e il non uso delle parti e l’ereditarietà dei caratteri acquisiti. In seguito all’uso o al non uso di un determinato organo, l’individuo si modificava sviluppando caratteri vantaggiosi che venivano trasmessi ai discendenti.

Lamarck utilizzò come esempio della sua teoria la giraffa: In origine le giraffe si nutrivano di arbusti. Un cambiamento ambientale e climatico provoca la scomparsa degli arbusti. Le giraffe per nutrirsi si spingono verso l’alto per brucare le foglie degli alberi ed allungano ilo collo. La caratteristica “collo lungo” sviluppata dalla giraffa, viene trasmessa alla progenie. La teoria di Lamarck fu oggetto di diverse critiche ed in particolare fu contrastata da Georges Cuvier che si opponeva a qualsiasi teoria evolutiva.

Georges Cuvier Georges Cuvier (1769-1832) fu uno dei primi scienziati a ricostruire l’anatomia di specie estinte a partire dai frammenti fossili. Le sue teorie si basavano sulla convinzione che la forma di un organo fosse collegata alla sua funzione e che le parti del’organismo fossero disposte secondo una precisa gerarchia.

Le documentazioni fossili Tra la fine del 700 e l’inizio dell’800 ci furono molti ritrovamenti fossili. Analizzando questi reperti ci si accorse che molti di essi avevano una ridotta somiglianza con gli organismi attuali. Il naturalista Cuvier cercò di spiegare questo fenomeno con la teoria del “Catastrofismo”. Secondo tale teoria, periodicamente la terra sarebbe stata sottoposta a gravi catastrofi, che avrebbero altresì causato l’estinzione di molte specie. Successivamente le regioni interessate da questi fenomeni sarebbero state ripopolate da specie provenienti da zone circostanti.