LA MITOLOGIA NORDICA Geografia – Wagner e i suoi viaggi

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LA MITOLOGIA NORDICA Geografia – Wagner e i suoi viaggi Storia – Avvenimenti storici Arte – Opere sul Realismo LA MITOLOGIA NORDICA Caratteristiche Sull' Opera “Sigfrid” Tecnologia – Nuove invenzioni Scienze – La selezione naturale

La Mitologia Nordica attraverso le foto!

LA MITOLOGIA NORDICA La mitologia nordica costituisce una fonte d'ispirazione per tutta la letteratura Fantasy. Questa mitologia è figlia di quella germanica; comprende le leggende e i miti scandinavi riguardanti gli antichi eroi, gli dei, la creazione e la distruzione dell'universo. Essa ci fu trasmessa deformata dagli storici del Medioevo cristiano: è dunque impossibile determinare con sicurezza le credenze, i riti e le pratiche del paganesimo originario. È chiaro, tuttavia, che l'importanza degli dei e degli eroi variava conformemente ai tempi e ai luoghi. Gran parte di ciò che sappiamo su tale mitologia ci è pervenuto attraverso la letteratura nordica antica, in particolare nell'Edda, che è la più antica produzione letteraria islandese, e in saghe posteriori.

Alcuni frammenti di leggende sono conservati talvolta in antiche iscrizioni e in tradizioni folcloristiche successive. In questa mitologia la guerra è considerata bella per se stessa, più che un mezzo per raggiungere la pace: solo i guerrieri che muoiono combattendo sono accolti nel regno dei beati dove possono continuare eternamente le loro gioiose battaglie; tutti gli altri, dopo la morte, vanno a finire in un mondo grigio e triste, dove non ci sono né gioie né dolori. Troveremo anche qui divinità del bene e del male ma le differenze fra loro sono assai poco accentuate e quello che conta non è la vittoria dell'una o dell'altra parte quanto la battaglia in sé.

Richard Wagner Si rifugiò quindi prima a Londra, poi a Parigi; dopo qualche anno riuscì tuttavia a tornare a Dresda come direttore dell’orchestra dell’Opera. Coinvolto nei moti rivoluzionari del 1849, Wagner dovette di nuovo fuggire,rifugiandosi questa volta a Weimar sotto la protezione dell’amico Franz Liszt. Richard Wagner nacque a Lipsia, in Germania, nel 1813. Quando aveva 16 anni, ascoltando un’opera di Beethoven, decise di intraprendere la sua stessa carriera. La sua carriera si avviò piuttosto bene e Wagner diventò direttore musicale di diversi teatri a Kaliningrad e Riga, ma non riuscì a conservare il proprio posto di lavoro e fu costretto a fuggire per evitare i creditori.

L’amico lo convinse ad abbandonare la politica ed a rifugiarsi a Zurigo per riprendere la sua attività di compositore; dopo qualche anno, Wagner diventò un professionista affermato. Nel 1852 l’artista visitò per la prima volta l’Italia; il nostro Paese gli diede l’ispirazione necessaria per terminare “L’Anello del Nibelungo” ed iniziare la composizione de “L’Oro del Reno”. Poco dopo però dovette darsi nuovamente alla fuga, questa volta per questioni amorose, rifugiandosi prima a Venezia per poi iniziare una serie di spostamenti per l’Europa, da Parigi a Mosca a Vienna. Finalmente, nel 1864 fu preso sotto la protezione di Re Ludwig di Baviera e cominciò per lui un nuovo periodo di successo. A partire dal 1880 cominciò a trascorrere lunghi periodi in Italia, fino al 13 febbraio 1883, quando morì a Venezia.

Sigfrido (Siegfried) è il terzo dramma musicale della tetralogia L'anello del Nibelungo di Richard Wagner. Sigfrido Al Wiener Staatsoper la premiere è stata il 9 novembre 1878 e fino ad oggi è andata in scena 227 volte: nel Regno Unito nel 1882, USA nel 1887, Royal Opera House (Londra) nel 1892, Teatro La Scala (Milano) nel 1899, Royal Lyceum Theatre (Edimburgo) 1901, Opèra national de Paris 1901, San Francisco Opera 1935, Teatro Verdi (Trieste) nel 1941, Grand Théàtre (Ginevra) nel 1954, Opera di Chicago nel 1955 e a Bilbao nel 2001. L'opera fu rappresentata per la prima volta il 16 agosto 1876 al Festspielhaus di Bayreuth, in occasione della prima esecuzione completa della tetralogia con Hans Richter (direttore d'orchestra).

Sgfrido, figlio dei sovrani dei sovrani del Niederland Sigismondo e Siglinde, partì dal suo castello per visitare i quattro regni del nord e per apprendere nuove tecniche d’armi. Dopo non troppo tempo incontrò il nano Regin che gli affidò il compito di uccidere un feroce drago che possedeva il famoso “tesoro dei Nibelunghi”. Per farla breve, Sigfrido uccise il drago e anche il nano; gli fu riferito dal dal drago, in fin di vita, che era malvagio. LA TRAMA Sigfrido si immerse nel sangue del drago e divenne immortale, ma volteggiando una foglia gli si posò tra le scapole e quel punto divenne il suo “Tallone d’Achille”. Tra tutto ciò che era compreso dal tesoro dei Nibelunghi, Sigfrido scelse solo un anello d’oro rosso che poteva procurare tutto l’oro necessario e un elmo che rendeva invisibili. In una montagna infuocata trovò un guerriero accatastato per terra e notò che probabilmente stava soffocando a causa della pesante armatura.

Così con un colpo di spada tagliò l’arnatura e per sua meraviglia trovò una bella ragazza che gli rivelò di essere Brunilde, regina dell’Islanda. Sigfrido e Brunilde si innamorarono e, come pegno d’amore Sigfrido, le donò l’anello d’oro rosso e le promise di andarla a riprenderla nella terra in cui era regina. Sigfrido viaggiò ancora, ma questa volta finì nel regno dei Burgundi, la cui capitale era Worms. Fu ospitato nel palazzo di re Gunther dallo stesso re e lì, Hagen, gli porse un calice di vino “drogato” che gli fece scordare la promessa fatta a Brunilde, innamorandosi della sorella del re: Crimilde. Il re venne a sapere che in Islanda viveva una regina di nome Brunilde e chiese a Sigfrido di aiutarlo a conquistarla; Sigfrido sposò Crimilde e Gunther Brunilde. Hagen riuscì a farsi dire da Crimilde quale fosse il punto debole di Sigfrido e le suggerì di cucire sulla veste dell’eroe una crocetta; Volle rivendicare il suo amato marito, Sigfrido, ma provocò la morte di molti guerrieri Unni, uccisi durante i combattimenti dai Burgundi; il perfido Hagen uccise anche il figlio di Crimilde e Attila: Ortelieb. Finalmente si riuscì a far prigioniero Hagen e, livida di rabbia per tutto il male che le aveva fatto, Crimilde con la spada di Sigfrido lo uccise. Hildebrand venne a sapere che un valoroso guerriero era stato ucciso da una donna e decise di rivendicare Hagen, uccidendo Crimilde. Hagen fu condotto da Sogfrido ad una sorgente di acqua fresca e, quando Sigfrido si inginocchiò per bere, Hagen lo colpì proprio nel punto indicato dalla crocetta, cucita da Crimilde, uccidendolo. Passarono una ventina d’anni dalla morte di Sigfrido quando Crimilde fu convinta a risposarsi, divenne così moglie del re degli Unni: Attila.

LE OPERE DI WAGNER SIEGFRIED L'Olandese Volante L'astuzia maschile è più grande di quella femminile La valchiria

I viaggi di Wagner Dresda: dopo la morte del padre con la famiglia si trasferì in questa città Lipsia: Nel 1828 Wagner tornò a Lipsia dove completò le scuole secondarie, ma tuttavia non si distinse per una particolare dedizione Dopo...

In successione... Kalingrad: Dal 1837 divenne direttore d'orchestra a Kaliningrad. Poco dopo il teatro fu costretto a chiudere per eccesso di indebitamento. Dopo... Riga: Wagner venne licenziato ma riuscì ad ottenere un posto di direttore a Riga

Gli ultimi viaggi... Londra: Per sfuggire ai creditori fuggì in modo rocambolesco varcando di nascosto il confine fra Russia e Prussia e si imbarcò con Minna su un piccolo veliero alla volta di Londra. CURIOSITA': Mentre assisteva ad una tempesta sul mare, nel suo viaggio, gli venne l'ispirazione per comporre L'olandese volante, che rappresenta il primo capolavoro autenticamente wagneriano, sebbene ancora compreso nel periodo giovanile che si protrarrà fino al Lohengrin.

1515 Lipsia Lipsia o Leipzig (in tedesco Leipzig) una città extracircondariale della Sassonia, in Germania. La città di Lipsia è capoluogo del distretto omonimo ed è situata alla confluenza dei fiumi Pleiße, Elster Bianco e Parthe. La sua popolazione oltrepassava i 100.000 abitanti nel 1860, prima della II guerra mondiale se ne contavano addirittura 750.000 abitanti; oggi non superano il mezzo milione. Lipsia è vicina ad altre grandi città tedesche, come Dresda, Erfurt, Magdeburgo e Berlino. Il nome della città deriva dalla parola slava Lipsk. La sua prima citazione risale al 1015, documentata nelle cronache del vescovo Tietmaro di Merseburgo. Nel 1165 il duca Ottone il Ricco di Meißen concesse a Lipsia il diritto municipale ed il diritto mercantile.

Conosciamo meglio Lipsia... 1616 Conosciamo meglio Lipsia... Oggi la città ha ristabilito la sua reputazione come ubicazione economica e politica, ed appartiene alle sei più grandi città tedesche. La città è storicamente importante in quanto vi fu combattuta dal 16 ottobre al 19 ottobre 1813 la Battaglia delle Nazioni, in seguito alla quale Napoleone I dovette ritirarsi in Francia. Ancora oggi la disoccupazione è molto alta, mentre l'altissima disponibilità di edifici sfitti e altre congiunture, la rendono una delle città meno costose d'Europa. Nell'autunno del 1989 la popolazione di Lipsia ha contribuito alla caduta del muro di Berlino, manifestando pacificamente (300.000 persone) per la riunificazione della Germania. In seguito alla riunificazione della Germania, Lipsia, al pari di molte altre città dell'est, ha subito un drammatico crollo del numero di abitanti, arrivandone a perdere in meno di 20 anni circa 300 000.

Luoghi & monumenti principali 1717 Luoghi & monumenti principali L'Altes Rathaus Marktplatz Il Völkerschlachtdenkmal La Thomaskirche

La Storia tedesca Dopo le guerre napoleoniche (1803-1815), la Germania iniziò ad intraprendere la strada della modernizzazione. In questo periodo fiorì la vita intellettuale e culturale tedesca. Il Regno di Prussia divenne una potenza continentale. Dopo i falliti moti rivoluzionari del 1848, l'unificazione venne raggiunta nel 1871 con la nascita dell'impero tedesco che però escludeva l'Austria. All'inizio del secolo XX, l'economia tedesca era la più ricca d'Europa. Acquisendo alcuni territori in Africa, in Asia e in Oceania, l'impero tedesco era in grado di contrastare la supremazia francese e britannica in campo coloniale.

IL REALISMO Il Realismo è una corrente artistica sviluppatasi in Francia negli anni quaranta del XIX secolo e che vede in Gustave Courbet il suo principale esponente; sono inoltre importanti le figure di Honoré Daumier e Jean-François Millet, oltre che di Rosa Bonheur e Henri Fantin-Latour. Esso si fa più acceso negli anni successivi alla rivoluzione del 1848, che aveva risvegliato aneliti democratici in tutta Europa, arriva ai suoi massimi nel periodo del Secondo Impero, caratterizzato da un forte sviluppo economico e tecnologico della borghesia e dalla conseguente mentalità imprenditoriale. È in questo periodo che inizia anche a definirsi l'Impressionismo. Intorno al 1848, nasce in Francia il Realismo, un movimento pittorico e letterario che trova le sue radici nel positivismo, un pensiero filosofico che studia la realtà in modo scientifico. Il Realismo tentava di cogliere la realtà sociale; si voleva rappresentare una realtà cruda e nuda con meno allegorie e più attenzione verso i dati di fatto.

Dipinti

LA SELEZIONE NATURALE La selezione naturale: in natura ci sono diverse specie (animali) e se tutti gli animali si riproducessero senza controllo, le risorse sulla Terra non potrebbe sfamare tutti. Questa legge regola il numero di appartenenti ad ogni specie in base a variabilità degli induvidui, potenziale riproduttivo della specie, lotta per la sopravvivenza, sopravvivenza del più adatto. Un esempio di questa legge genetica è la giraffa che, poichè non riusciva a nutrirsi di piante che crescevano sul suolo a causa dei numerosi animali erbivori, allungava il collo per raggiungere le foglie degli alberi più alti e questa caratteristica si è trasmessa durante la riproduzione e adesso le giraffe sono animali dal collo lungo.

Innovazioni tecnologiche Motore a benzina del 1884 Motore elettrico del 1831 Motore a Diesel del 1892 Motore a 4 tempi Motore a scoppio 1854

La macchina fotografica del 1839 La dinamite del 1867 Il cemento armato del 1867