GUERRA DEI 30 ANNI ZENONI FRANCESCO-PREVITALI GABRIELE-FEDIOR DJIBY.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
GUERRE ED EGEMONIA NELL’EUROPA DEL ‘700
Advertisements

Carlo V il sogno di un impero su cui non tramonta mai il sole.
L’IMPERATORE CARLO V E LA SECONDA FASE DELLE GUERRE ITALIANE
Il Risorgimento e l’Unità d’italia
IL PROGETTO DEL SACRO ROMANO IMPERO
IL CONGRESSO DI VIENNA (anno ).
Il Congresso di Vienna
Assolutismo francese.
RISORGIMENTO E UNITA' D' ITALIA
L'ETA' DI CARLO V Re di Spagna, figlio di Giovanna la pazza (figlia dei sovrani spagnoli) Re d'Austria,figlio di Filippo d'Asburgo (figlio dell'imperatore.
La SeCoNdA GuErRa d' InDiPeNdEnZa.
Domande di storia 1- quando si tenne il congresso di Vienna? Che cosa stabilì? l ‘1 novembre 1814, stabilì: - la Francia tornò ai Borboni con Luigi XVIII.
STORIA DI UN IMPERATORE.
L’EUROPA DURANTE LA GUERRA DEI TRENT’ANNI
Le tre guerre di successione.
Chi vince e chi perde sulla scena della storia, Scoperte geografiche che ebbero conseguenze storiche, politiche,economiche in Europa. Nuova Europa. LItalia.
‘500 (XVI secolo) la prima metà del secolo
LA RESTAURAZIONE.
Le conseguenze politiche della Riforma
La Restaurazione.
150 o Unità d’ITALIA
Gioco-Test sul sec. XVII
Carlo V Il sogno di una monarchia universale Carlo V è stato uno dei più grandi sovrani della storia moderna. Il suo impero era così vasto che si.
Lo stato assoluto E’ uno stato in cui il re ha un potere assoluto, cioè libero da condizionamenti da parte di qualsiasi altro potere. E’ l’obiettivo che.
Guerra dei Trenta anni Ruolo della Polonia, della Danimarca e della Svezia. Dinastia dei Wasa in Polonia e Svezia Liberum Veto in Polonia (1652) Fase boemo-palatina.
Il congresso di Vienna e la Santa alleanza
Le cause della Prima Guerra Mondiale
Guerre di indipendenza italiane
Prof.ssa Lucia Gangale La crisi del Seicento Prof.ssa Lucia Gangale
IL PROGETTO DI UN IMPERO –
IL PROGETTO DI UN IMPERO –
Il Seicento.
GUERRE ED EGEMONIA NELL’EUROPA DEL ‘700
Carlo V.
LA GUERRA DEI TRENT’ANNI
La 1^ guerra mondiale All’inizio del Novecento, le nazioni europee erano schierate su fronti contrapposti in base alle alleanze: la Triplice Alleanza.
L'EUROPA DOPO L'ETA' NAPOLEONICA
di Richelieu e la guerra
La guerra dei Trent’anni
La Guerra dei 30 anni.
Parole chiave Dall’equilibrio ai blocchi contrapposti
Cent’anni dalle trincee
Il ‘600 (XVII secolo).
La prima guerra mondiale
Ultima guerra di religione
La Guerra dei trent’anni riferimenti sul libro da pag. 384 a pag. 394
L'Europa del Cinquecento
ECONOMIA, GUERRE E SOCIETÀ
L’ITALIA NEL SETTECENTO
IL SOGNO DI UN IMPERATORE
FRANCIA E INGHILTERRA NELLA GUERRA DEI CENT’ANNI
Elettra Gambardella - IIS Tassara (Sez.Pisogne)
Guerre italiane e Carlo V
Il fallimento del tentativo restauratore di Carlo V.
I cambiamenti nella geopolitica europea.. Le cause religiose e geopolitiche scatenanti. i duri contrasti religiosi presenti nella zona della Boemia la.
LA GUERRA DEI 30 ANNI
I conflitti del Settecento
L’autunno del Medioevo
Carlo V e la ripresa imperiale. Il ritorno dell’imperatore Nel ’500, in gran parte dell’Europa l’ideale universalistico dell’impero viveva ancora:  Il.
Napoleone Bonaparte II parte Napoleone da primo console a imperatore.
Diocleziano 1. Le origini
Francesco Giuseppe d’Austria. Il centenario della morte Un’immagine giovanile del sovrano austriaco Francesco Giuseppe. Francesco Giuseppe (Vienna, 18.
I conflitti del Settecento
Alessia Contarino - Il Cinquecento
L’UNIFICAZIONE DELLA GERMANIA. La Prussia dopo il 1848 Rifiutato il titolo di Imperatore di Germania nel 48…. …Federico Guglielmo IV concede nel 49.
La crisi del predominio asburgico in Europa
La crisi del predominio asburgico in Europa. La Spagna dopo Filippo II Filippo III ( ) non ha le capacità e la personalità del padre. Affida il.
Il fallimento del tentativo restauratore di Carlo V.
I diversi fronti di Carlo V. Francia Impero Ottomano (turchi) Principi protestanti (Lega di Smalcalda)
La guerra dei Trent'anni
Transcript della presentazione:

GUERRA DEI 30 ANNI ZENONI FRANCESCO-PREVITALI GABRIELE-FEDIOR DJIBY

  Insieme di conflitti che si svolsero tra il 1618 e il 1648 in Europa e comportarono profondi mutamenti degli assetti politico-economici. Le origini di questa lunga guerra vanno ricercate nel vigore assunto dal protestantesimo dopo la Pace di Augusta (1555), nel deciso atteggiamento antiprotestante della Chiesa e dei principi cattolici sotto la spinta della Controriforma, nei conflitti generati negli equilibri europei dalla posizione centrale della Germania e quindi nelle tensioni politiche, religiose e costituzionali all’interno dell’Impero, manifestatesi già con la formazione nel 1608-09 di alleanze contrapposte dal punto di vista religioso.

L’elezione a re di Boemia dell’arciduca Ferdinando (1617) e il conseguente arrivo di amministratori cattolici provocò la ribellione (defenestrazione di Praga, 23 maggio 1618) che segna convenzionalmente l’inizio della guerra. Respinte le truppe imperiali fino a Vienna, i Boemi, dichiarato decaduto Ferdinando, elessero al trono Federico V, elettore del Palatinato, restando però isolati nel fronte protestante e subendo la sconfitta della Montagna Bianca a O di Praga (8 novembre 1620) da parte delle truppe imperiali guidate da J.T. Tilly. La guerra si spostò allora nel Palatinato, dove nel 1623 Tilly sconfisse i principi protestanti, sostenuti anche dagli stati generali olandesi, mentre nel campo cattolico, nel quale Massimiliano di Baviera aveva ottenuto la dignità elettorale al posto di Federico V, gli Asburgo di Spagna erano alleati a quelli d’Austria. Il conflitto divenne europeo con la ribellione in Valtellina dei cattolici contro i Grigioni protestanti, che permise il collegamento attraverso la valle tra Austria e Spagna (1622) contro cui intervenne la Francia(Pace di Monçon 1626).

Nella Germania settentrionale il ricompattamento del fronte protestante sotto Cristiano IV di Danimarca non diede esiti positivi per le sconfitte inflitte nel 1626 da A.W.E. von Wallenstein al conte di Mansfeld a Dessau e da Tilly allo stesso Cristiano IV a Lutter. Le perdite territoriali sancite dalla Pace di Lubecca (1629) consentirono l’attuazione del piano di ricattolicizzazione imperiale (editto di restituzione, 6 marzo 1629).

In Italia gli Asburgo erano in difficoltà a causa della successione del duca Carlo di Nevers a Mantova e nel Monferrato dopo la morte di Vincenzo II Gonzaga (1627). L’occupazione del Monferrato e poi di Mantova provocò l’intervento francese (occupazione di Susa e Casale) che, ottenuta l’alleanza del duca di Savoia, assicurò Mantova e il Monferrato al Nevers (Pace di Cherasco, 1631).

Richelieu riuscì intanto a provocare l’intervento di Gustavo II Adolfo di Svezia contro le mire territoriali di Wallenstein, il cui esercito fu sciolto dall’imperatore su pressione dei principi tedeschi in cambio del loro aiuto contro gli Svedesi (dieta d iRatisbona, 1630). Tuttavia Gustavo II Adolfo riuscì, con il sostegno francese e l’alleanza di Brandeburgo e Sassonia, ad avere la meglio sull’esercito di Tilly e a giungere a Praga. Caduto Tilly, l’imperatore richiamò Wallenstein, che si scontrò con il sovrano svedese a Lutzen (16 novembre 1632), dove questi, pur vincendo, trovò la morte. L’iniziativa degli Svedesi e dei principi protestanti tuttavia proseguì (Lega di Heilbronn), mentre Wallenstein iniziò trattative segrete con Svezia, Francia e Sassonia ma, sospettato di tradimento, fu assassinato il 25 febbraio 1634. La vittoria di Imperiali e Bavaresi, rinforzati da truppe spagnole, a Nördlingen (6 settembre 1634) e la successiva Pace di Praga (1635) portarono a un accordo tra l’imperatore e l’elettore di Sassonia in cambio della sospensione dell’editto di restituzione.

Non cessava invece l’iniziativa francese: Richelieu stabilì una rete di alleanze europee in chiave antiasburgica (Olanda, Svezia, alcuni principi protestanti), impadronendosi anche di Alsazia e Lorena e minacciando i Paesi Bassi spagnoli e il Milanese. In un primo tempo le risposte ispano-imperiali furono efficaci, giungendo a minacciare Parigi, ma dal 1640 la guerra si orientò in favore dei Franco-Svedesi. Ferdinando III fu abbandonato da Brandeburgo e Baviera, lasciando aperta la strada fin quasi a Vienna alle armate svedesi. Gli Spagnoli vennero indeboliti dalla rivolta della Catalogna, dalla secessione del Portogallo e dalle sconfitte di Casale (aprile 1640) e Rocroi (1° maggio 1643). L’opportunità della pace apparve sempre più evidente agli Imperiali: le trattative si protrassero dal 1644 al 1648, ma la Pace di Vestfalia pose termine solo alla guerra con l’Impero, mentre quella contro la Spagna sarebbe durata ancora fino al 1659.