Dimensionamento di un impianto pneumatico

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Corso di Tecnica delle Costruzioni I - Teoria delle Esercitazioni
Advertisements

ASSOCIAZIONE IMPRESE ITALIANE DI STRUMENTAZIONE
Forza elettrostatica agente su Q:
PERDITE NEI NUCLEI MAGNETICI
(riprendendo un trasparente mostrato a proposito di indagini e campionamento) MEZZI D’INDAGINE Fondamenti di Geotecnica fascicolo 10/1.
IL SISTEMA INTERNAZIONALE
ESERCIZI CON I PRISMI CLASSE 3° GEOMETRIA
DIMENSIONAMENTO DI UN GENERATORE SINCRONO
Calcolare la potenza termica dispersa per conduzione, causata dal calore che si disperde dall’interno di un edificio, attraverso una parete di gesso spessa.
Meccanica Cinematica del punto materiale Dinamica
Canale A. Prof.Ciapetti AA2003/04
NEMO Technical Board maggio '07 1 ANALISI STRESS MECCANICO SUL TAPPO DEL TUBO PORTA- ELETTRONICA IN PRESSIONE Lanalisi del tappo non ha dato risultati.
Pareti di sostegno, tipologia e calcolo
(p0=1,01×105Pa = pressione atmosferica)
Fluidi Si definisce fluido una sostanza che può scorrere (non può sopportare forze tangenziali alla sua superficie) sono fluidi sia i liquidi che i gas.
La reazione vincolare Consideriamo un corpo fermo su di un tavolo orizzontale. La sua accelerazione è nulla. Dalla II legge di Newton ricaviamo che la.
LEZIONE N° 9 – IL CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO
Determinazione della curvatura nello stato fessurato
Stato limite ultimo di sezioni in c.a. soggette a pressoflessione
Proprietà dei materiali
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Dipartimento di Ingegneria Industriale Prof. Francesco Castellani Corso di Meccanica Applicata.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Dipartimento di Ingegneria Industriale Prof. Francesco Castellani Corso di Meccanica Applicata.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Dipartimento di Ingegneria Industriale Prof. Francesco Castellani Corso di Meccanica Applicata B.
Il punzonamento Pier Paolo Rossi.
Alberto Franchi Teoria e Progetto di Costruzioni e Strutture
Norma CEI Guida per l’esecuzione di impianti di terra di stabilimenti industriali per sistemi di I, II e III categoria seconda parte.
Corso di Tecnica delle Costruzioni I - Teoria delle Esercitazioni
ATR ITALIA RETTIFICATRICI
Corso di Tecnica delle Costruzioni I - Teoria delle Esercitazioni
LE FONDAZIONI.
Limitazioni geometriche e Armature
ESERCIZI SUL CAPITOLO Forze e grandezze fisiche
VERIFICA ASTE AGLI S.L.U.. VERIFICA ASTE AGLI S.L.U.
Stima della resistenza al taglio lungo i corsi di malta SHOVE TEST
Progettazione di un serbatoio in pressione
Corso di Tecnica delle Costruzioni II - Teoria delle Esercitazioni
(Classificazione CEI 17-5)
Potenziometri I trasduttori lineari di posizione serie PL sono potenziometri estremamente robusti per applicazioni industriali. Le loro caratteristiche.
1 Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica G.Pesavento Si definisce pertanto la probabilità d che una particella ha di essere.
Prof.ssa ing Francesca Franzese, Prof.ssa ing Ester Franzese 1 Cablaggio di un circuito pneumatico A+ B+ A- B- Elementi necessari: Cilindro a doppio effetto.
Tipi di segnali Frequenza di campionatura Grandezza da misurare
Produzione e trattamento dell’aria compressa
ELETTROPNEUMATICA (versione semplificata)
Prof.ssa ing. Ester Franzese, prof.ssa ing Francesca Franzese SISTEMI DI REGOLAZIONE E CONTROLLO.
Gas Leggi dei gas Applicando pesi crescenti sullo stantuffo il volume del gas si riduce e la sua pressione.
Calcolo dei pilastri in Cemento Armato allo SLU
Errori di realizzazione dei pezzi
NASCE LA NUOVA LINEA DI VASI
Collegamento stabile di alberi coassiali Innestii
CONVEGNO AICAP Il nuovo quadro normativo sulla progettazione antincendio delle strutture di calcestruzzo armato Roma, 8 Febbraio 2008 Esempi di progettazione.
Collegamenti smontabili filettati
AUTOMAZIONE INDUSTRIALE PNEUMATICA
6 Strutture in muratura.
Il cilindro Il cilindro è un solido ottenuto dalla rotazione completa di un rettangolo attorno al suo lato. La retta del lato attorno a cui ruota il rettangolo.
La distribuzione dell’aria compressa
Comportamento a caldo di strutture mono e bi-dimensionali
(a cura di Michele Vinci)
Metodi di verifica agli stati limite
Analisi dei movimenti lineari cicli/min
Corso di Tecnica delle Costruzioni I - Teoria delle Esercitazioni
ATTUATORI PNEUMATICI Elementi costruttivi di un attuatore lineare:
Solidi di rotazione.
Proprietà dei liquidi. Processo Le proprietà dei materiali in fase liquida sono molto importanti per tutte le operazioni di trasformazione In molti casi,
“FISICA TECNICA INDUSTRIALE 1” Università di Roma – Tor Vergata Facoltà di Ingegneria – Dipartimento di Ingegneria Industriale Anno Accademico
MACCHINE AD INGRANAGGI ESTERNI Prof. Ing. Massimo Borghi.
Metodo degli Elementi finiti applicato ad una lastra forata
Vittore Carassiti - INFN FE1. asportazione del truciolo - 4 Vittore Carassiti - INFN FE2 DURATA DEL TAGLIENTE INTRODUZIONE La velocità di taglio e gli.
Proprietà dei materiali
Transcript della presentazione:

Dimensionamento di un impianto pneumatico

Forze teoriche in spinta e in trazione F spinta Per ottenere movimenti uniformi e controllabili è richiesta una forza superiore del 25%-50% rispetto a quella teorica Il dimensionamento di un cilindro è basato sulla forza necessaria e sulla pressione disponibile. La forza teorica in spinta o in trazione è calcolata moltiplicando l’area effettiva del pistone per la pressione di lavoro; l’area per il calcolo della forza in spinta (esclusi i cilindri stelo passante) è quella corrispondente all’alesaggio, per il calcolo della forza in trazione (e vale in ogni caso per i cilindri stelo passante) è quella corrispondente all’alesaggio diminuita dell’area dello stelo. In realtà per avere movimenti uniformi e controllabili è richiesta una forza superiore del 25%-50% rispetto a quella teorica. Questa maggiorazione è dovuta principalmente all’attrito interno ed esterno e per contrastare la forza sviluppata dalla camera di scarico. È buona norma sovradimensionare del 25% i cilindri operanti ad alte velocità e del 50% i cilindri operanti a basse velocità, si deve inoltre tenere sempre presente che la pressione di linea è sempre superiore di un 10%-15% rispetto a quella che si ha all’interno del cilindro. Nella tabella che segue sono indicate le forze teoriche in spinta ed in trazione per pressioni che vanno da 1 bar fi no a 8 bar. la pressione di linea è sempre superiore di un 10%-15% rispetto a quella che si ha all’interno del cilindro

Esempio Calcolare la forza in spinta ed in trazione di un cilindro con alesaggio 63 mm, diametro dello stelo 20 mm e operante a 6 bar.

Cilindri a semplice effetto F : La forza generata dalla molla Cx : corsa del cilindro F1 : forza della molla estesa F2 : della forza della molla compressa C: corsa massima del cilindro. F1 Nei cilindri a semplice effetto la forza generata dalla molla dipende dalla posizione del pistone. La molla sviluppa una forza che si può considerare proporzionale alla posizione del pistone. Esercita una forza maggiore quando compressa e inferiore quando completamente estesa. F2 F F1 F2 –F1 = + Cx C

Esempio Un cilindro semplice effetto è caratterizzato da una corsa massima di 50 mm e la sua molla genera una forza in condizioni di molla estesa F1=51 N e in condizioni di molla compressa F2=79 N. Calcolare la forza generata dalla molla quando il cilindro è a metà della sua corsa.

Tabella delle forze di spinta per cilindri a doppio effetto

Corsa massima ammissibile per carico di punta I cilindri pneumatici standard NON sono progettati per sopportare carichi laterali consistenti In corse elevate è necessario tenere in considerazione la possibile flessione dello stelo dovuta al carico di punta I cilindri pneumatici standard non sono progettati per sopportare carichi laterali consistenti e quindi è opportuno cercare di limitare al minimo tali carichi utilizzando unità di guida o slitte. Nel caso di corse elevate è necessario tenere in considerazione la possibile flessione dello stelo dovuta al carico in fase di spinta, il cosiddetto carico di punta. In funzione della forza generata dal cilindro si può determinare la corsa massima ammissibile in relazione a diverse scelte di fissaggio (vincolo) del cilindro.

Corsa massima ammissibile per carico di punta K=2 K=0.7 I cilindri pneumatici standard non sono progettati per sopportare carichi laterali consistenti e quindi è opportuno cercare di limitare al minimo tali carichi utilizzando unità di guida o slitte. Nel caso di corse elevate è necessario tenere in considerazione la possibile flessione dello stelo dovuta al carico in fase di spinta, il cosiddetto carico di punta. In funzione della forza generata dal cilindro si può determinare la corsa massima ammissibile in relazione a diverse scelte di fissaggio (vincolo) del cilindro.

Corsa massima ammissibile Indicando con F la forza in spinta espressa Newton, d il diametro dello stelo in mm, con c la corsa in mm e con K il coefficiente identificativo del tipo di vincolo la corsa massima ammissibile c max è data da: Indicando con Fmax la forza massima ammissibile e con c la corsa totale del cilindro si ha:

Esempio Calcolare la corsa massima di un cilindro in condizioni di vincolo di tipo A avente un alesaggio di 63 mm ed operante a 8 bar. Dalla tabella delle forze in spinta ed in trazione si determina Fspinta =2.494 N e quindi: ……..Oppure

Consumo d’aria teorico V spinta V spinta > V trazione V trazione La quantità di aria consumata varia a seconda della direzione di movimento del pistone, vi è quindi un consumo diverso a seconda che il cilindro stia lavorando in spinta o in trazione; la somma dei due consumi da il consumo del cilindro per ogni ciclo operativo. La quantità di aria consumata è data dal volume interno del cilindro per la lunghezza della corsa ma è fortemente dipendente dalla pressione assoluta alla quale il cilindro viene fatto lavorare. Per cilindri con stelo passante il consumo in spinta equivale a Vtrazione in quanto in entrambi i casi vi è l’ingombro dello stelo. In realtà elementi geometrici interni al cilindro quali le testate terminali e le cave interne contribuiscono ad incrementare i consumi d’aria. Tubi, valvole e raccordi incidono per un 5%-10% in più sui consumi e quindi è opportuno ridurre il più possibile le lunghezze e le dimensioni dei condotti e dei raccordi. Indicando con D l’alesaggio in mm d il diametro dello stelo in mm c la corsa in mm p la pressione di lavoro espressa in bar

Esempio Calcolare il volume di aria consumata in 1000 cicli operativi di un cilindro operante a 6 bar, avente un alesaggio di 40 mm ed una corsa di 100 mm. Il consumo complessivo per un ciclo operativo è di Vspinta+Vtrazione = 1.619 litri e quindi per 1000 cicli equivale a 1618 litri.

Tabella del consumo d’aria Nella tabella sono indicati i consumi teorici in spinta e in trazione per 1 mm di corsa per pressioni che vanno da 1 bar fino a 8 bar

Utilizzo e funzionamento dei cilindri pneumatici Rispettare i campi di utilizzazione degli attuatori: Pressione compresa tra i 5 e gli 8 bar Temperatura tra i -20°C e gli 80 °C Controllo dei fissaggi e dei filtri Nell’utilizzo dei cilindri pneumatici, cosi come di qualunque apparecchiatura, devono essere sempre rispettate le regole e le norme vigenti. I prodotti devono essere utilizzati all’interno dei range di temperatura e pressione dichiarati nelle schede tecniche ed il prodotto deve essere controllato durante l’installazione e prima dell’utilizzo. La pressione massima è di 10 bar ma generalmente si lavora tra i 5 e gli 8 bar. Le temperature di lavoro vanno da +80°C e scendono anche a -20°C (in alcuni casi a -30°C); si ricorda che funzionamenti a così basse temperature richiedono l’impiego di aria completamente secca per evitare il congelamento dell’umidità presente nell’aria. I controlli da eseguire su un cilindro prima della sua installazione sono: il controllo delle viti delle testate, dei dadi sullo stelo, dei tiranti e dei fissaggi. È fondamentale che i tappi antipolvere posti sulle connessioni vengano rimossi prima dell’installazione dei raccordi di alimentazione/scarico, ci si deve inoltre assicurare che i tubi siano ben serrati all’interno dei raccordi. Per garantire una lunga durata del cilindro, così come quella di qualunque apparecchiatura pneumatica, si suggerisce la filtrazione dell’aria a 40 micron e dispositivi di scarico automatico per la rimozione del liquido separato. Prima di effettuare operazioni di manutenzione sul cilindro è opportuno chiudere l’aria compressa in modo da scaricare la pressione nel circuito e togliere l’alimentazione elettrica.

ESEMPIO: macchina piegatrice Una macchina piegatrice, azionata da un cilindro idraulico a doppio effetto, viene utilizzata per la piegatura ad U di lamierini di acciaio come indicato in figura. L’inizio dell’operazione avviene azionando un pulsante senza ritenuta. Dopo che l’operazione di piegatura è stata eseguita prevedere il riposizionamento del cilindro secondo 2 differenti soluzioni: a) tramite l’azionamento di un secondo pulsante b) in modo automatico mediante un interruttore di finecorsa.

ESEMPIO: macchina piegatrice Vediamo come si determina, nel caso più semplice, la forza di piegatura. Nel caso di piegatura come in figura, si considera la lamiera come una trave appoggiata, caricata in mezzeria dalla forza F generata dal punzone.

ESEMPIO: macchina piegatrice RE il carico unitario al limite elastico la sezione resistente rettangolare di base b (lato parallelo all’asse neutro) e altezza s il modulo di resistenza a flessione è: Da cui ricavando F si ha:

ESEMPIO: macchina piegatrice b L s b= 30 mm L= 20 mm s= 3 mm = (30 x 9)/6 [mm3] = 45 [mm3]

ESEMPIO: macchina piegatrice Wf= 45 [mm3] b L s b= 30 mm L= 20 mm s= 3 mm Assumiamo una r ≈ 350 MPa = (350 x 2 x 30 x 9)/3 x20 [N] = 3150 [N]