GLI EGIZI p Quando e dove si sviluppò la civiltà egizia?

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Transcript della presentazione:

GLI EGIZI p. 46 - 59 Quando e dove si sviluppò la civiltà egizia? Contemporanea a quella mesopotamica: tra i 30.000 e i 10.000 anni fa, in seguito al processo di desertificazione dell'Africa del Nord, popoli di origine diversa si spostarono verso la valle del fiume Nilo che nasce in Sudan, attraversa da sud a nord l'Egitto fino a sfociare nel Mediterraneo in un ampio delta. Nacquero piccoli villaggi

Che cosa si intende con “delta”? Forma della foce di alcuni fiumi che si dividono in 2 o più ramificazioni per l’accumulo di detriti, creando una specie di triangolo simile alla delta maiuscola dell'alfabeto greco

Perché si sviluppò proprio lì? Zona ricca di selvaggina di grossa taglia, pesci, uccelli, e fertile grazie alle inondazioni annuali del Nilo (tra giugno e settembre) che lasciavano il limo, o terra nera, un fango argilloso che diveniva concime naturale. Il Nilo era tanto importante che : 1. le sue fasi determinavano le stagioni: quella della piena, quella in cui le terre riemergevano, quella della povertà d'acqua 2. lo storico greco Erodoto (V a.C.) definì l'Egitto "dono del Nilo"

Da che cosa dipendevano queste piene? Dallo scioglimento delle nevi nella zona della sorgente, nell'Africa equatoriale Che cosa costruirono gli Egizi 8.000 anni fa circa? Sistemi di canalizzazione per controllare le piene del fiume e irrigare i campi in modo razionale

EPOCA PREDINASTICA 5500 - 3100 a.C. Detto così perché il potere non era trasmesso per via ereditaria. Epoca in cui nacquero le prime città lungo il Nilo e si formano due regni: 1. Basso Egitto (pianure del delta), ruolo di primo piano 2. Alto Egitto (terre lungo il corso del fiume)

Che cosa accadde alla fine del IV millennio a.C.? I due regni si unirono, secondo la tradizione ad opera di Menes, leggendario fondatore della prima dinastia Che cosa significa il termine DINASTIA? Serie di re che appartengono a una stessa famiglia e si trasmettono il potere in via ereditaria (in Egitto furono 31)

L'ANTICO REGNO 2700-2200 a. C. spedizioni militari contro Nubia, Sinai, Libia, vinte dagli Egizi. Popoli sottomessi costretti a pagare pesanti tributi (oro, legno, schiavi) Sviluppo di opere pubbliche e costruzione delle piramidi Intorno al 2350 a.C. il potere dei faraoni va in crisi, forse per la grande corruzione.

Conseguenza Ribellione di diverse città al faraone, instabilità e anarchia: primo periodo intermedio (2200-2060 a.C.) Che cosa significa ANARCHIA? Dal greco an, senza, archè, potere, comando, assenza di governo, stato di disordine per mancanza o debolezza di direzione politica

MEDIO REGNO 2060 - 1790 a. C. circa: si ristabiliscono l'unità politica e il potere del faraone. Riconquista Siria, Nubia, Palestina e odierna Somalia (grandi ricchezze naturali). Periodo di breve durata, di nuovo disordini: ne approfittano gli Hyksos, popolo di origine semitica asiatica che si espande su gran parte dell'Egitto; introducono cavallo e carro da guerra. Inizia il secondo periodo intermedio (1790 - 1550 a.C.)

NUOVO REGNO 1550 - 1080 a. C. circa: cacciata degli Hyksos, da parte del re tebano Kamose, capitale spostata a Tebe (Alto Egitto). Politica espansionistica, anche Assiri e Babilonesi tributari dell'Egitto, attività commerciali con Creta e isole dell'Egeo. I faraoni ricostruiscono uno stato unitario, rafforzano esercito, per evitare altre invasioni, per questo conflitto con gli Hittiti, battaglia di Qadesh, 1284 a.C. circa: Ramses II sconfitto, ma poi si dividono la zona siriana.

La decadenza Fine XIII sec. a. C. invasione dei popoli del mare (indoeuropei), che mettono in crisi il potere dei faraoni; perdono, ma ci sono nuovi invasori: l'Egitto viene dominato da dinastie straniere. 525 a. C. sottomessa dai Persiani Poi Alessandro Magno Dal 30 a. C. sotto i Romani

LA SOCIETA’ Molto stratificata, di tipo piramidale Forte potere centrale necessario per organizzare tutte le procedure legate a canalizzazioni e irrigazione Classi sociali chiuse (cioè non si cambiava classe), ognuna con diversi compiti e livelli di ricchezza

Al vertice stava il FARAONE: Regnava con potere assoluto Venerato come un dio, identificato con Horus, figlio di Osiride e Iside o con Ammon-Ra, il sole: si credeva che fosse sulla terra temporaneamente e che dopo la morte sarebbe tornato in cielo con gli altri dei. Grazie a questa convinzione aveva il CONSENSO della popolazione Tutto dipendeva da lui, piene del Nilo e fertilità della terra, pace e guerra, vita e morte. Era considerato il padrone del paese, anche degli abitanti

Solo lui poteva fare le leggi e applicarle Era un regime TEOCRATICO (dal greco theòs, dio, e cratìa, potere): la gestione degli affari politici è strettamente legata alla religione Simboli del suo potere erano il FLAGELLO, con cui si batteva il grano, e il BASTONE DEI PASTORI (vedi immagine p. 49)

Sotto il faraone troviamo: FUNZIONARI; di solito ufficiali dell’esercito, difendevano lo stato e ricoprivano le massime cariche di corte; tra essi spiccava il VISIR, primo ministro e supremo consigliere, gestiva tutto l’apparato amministrativo. SACERDOTI: importanti dal punto di vista religioso, ma anche politico, consigliavano il faraone, amministravano la giustizia, si occupavano di attività scientifiche Sia i nobili che i sacerdoti divennero a volte tanto potenti da cercare di rendersi indipendenti dal potere del faraone.

Altra classe privilegiata era quella degli SCRIBI Detenevano la cultura, sapevano scrivere, gestivano tutta la BUROCRAZIA (dal francese bureau, ufficio, insieme dei settori e degli uffici in cui si suddivide l’apparato amministrativo di uno stato) Si occupavano anche della scrittura dei testi religiosi La loro formazione iniziava sin dall’infanzia, in scuole legate ai dipartimenti statali o ai templi

Sotto di loro stavano: ARTIGIANI: divisi in scuole, ciascuna con a capo uno o più maestri, avevano diverse funzioni. Particolarmente importanti gli architetti e le maestranze specializzate che progettavano e gestivano la costruzione di edifici sacri, buono stipendio COMMERCIANTI CONTADINI: al gradino più basso, nonostante l’importanza dell’agricoltura. Potevano possedere la terra, ma non abbandonarla, sottoposti a tasse alte (in natura, parte dei raccolti), spesso usati anche come operai per costruire i grandi edifici, a volte come soldati semplici in caso di guerre

SCHIAVI: stranieri delle regioni interne dell’Africa, nomadi del Vicino Oriente o prigionieri di guerra LETTURA A P. 54 In caso di guerra venivano anche reclutati MERCENARI (chi combatte dietro pagamento, per mestiere)

LA RELIGIONE POLITEISTI Veneravano elementi della natura, molti ANIMALI perché nell’antichità si erano dimostrati utili per l’uomo (sciacallo, sparviero, coccodrillo che scendendo verso il delta annunciavano le piene, ibis, gatto che cacciava i topi che divoravano i raccolti di frumento). Divinità con corpo umano e testa di animale, ma, più tardi, anche antropomorfe, con sentimenti e passioni come gli uomini

Religione non unitaria, ogni città aveva suoi culti e dei Venerati da tutti, però, erano: OSIRIDE, simbolo del bene che vince il male (rappresentato dal fratello Seth, dio delle tenebre). Dio dell’agricoltura e del regno dei morti ISIDE, protettrice degli infelici a cui prometteva beatitudine nell’aldilà, dea della terra e della fecondità HORUS, il dio-falco loro figlio ANUBI, con la testa di sciacallo, che accompagnava i morti nell’aldilà

IL MITO DI OSIRIDE Osiride, figlio del dio della terra e della dea del cielo, insieme alla sorella Iside avrebbe insegnato agli uomini a coltivare la terra e li governò con saggezza. L'invidioso fratello Seth dio del vento del deserto, lo uccise, ma Iside lo resuscitò, il figlio Horus lo vendicò cacciando Seth e riconquistando il governo degli uomini.

LA RIFORMA RELIGIOSA DI AMENOFI IV Faraone salito al trono intorno al 1350 a.C. circa, fece riforma religiosa: proibì il culto di tutti gli dei tranne ATON, il dio-sole, padre celeste identificato con il disco solare. Era a favore del monoteismo Riforma subito abolita dal suo successore Tutankamon

L’IMBALSAMAZIONE Tecnica di conservazione dei cadaveri, si tramandava di padre in figlio, molto stimati gli imbalsamatori Usata perché credevano in una vita dopo la morte; lo spirito vitale (KA) doveva custodire il corpo nella tomba PRIMA FASE: estrazione degli organi interni (tranne il cuore), poi deposti nei vasi canopi

SECONDA FASE: immersione del cadavere per 70 giorni in una miscela a base di natron, sale per disidratare e purificare TERZA FASE: le cavità del corpo venivano riempite con paglia e bende imbevute di resine per conservare e profumare. Venivano inseriti anche amuleti magici e testi religiosi funebri QUARTA FASE: il cadavere veniva avvolto in bende di lino QUINTA FASE: il volto veniva ricoperto da una maschera di materiali preziosi

All’inizio usata solo per il faraone, ma dal II millennio a. C All’inizio usata solo per il faraone, ma dal II millennio a.C. anche per gli altri Fonti sull’imbalsamazione: alcune raffigurazioni e testi greci che la descrivono L’anima (BA), accompagnata da Anubi, sarebbe stata giudicata dopo la morte dal tribunale di Osiride (pesatura del cuore con la piuma), ma poteva facilmente discolparsi con formule magiche. Visione ottimistica della vita nell’aldilà, vista come quella sulla terra

LA MEDICINA Grande conoscenza del corpo umano grazie all’imbalsamazione e ottimo sviluppo della scienza medica, sia nelle cure che nella prevenzione. Per divenire medico si studiava nelle scuole dei templi per diversi anni CURE: rimedi naturali (miele, fichi, datteri, olio di ricino, oppio); chirurgia (rara), operazioni al cranio e ai denti PREVENZIONE: pulizia Aspettativa media di vita intorno ai 40 anni

SCIENZA E SUPERSTIZIONE, ARCHITETTURA E MATEMATICA Conoscenze scientifiche solo per i sacerdoti Scuole collocate nei templi Molte credenze religiose e superstizioni Credevano che anche le malattie fossero generate da forze soprannaturali negative Inventarono la squadra, il filo a piombo, le aste di misurazione.

Conoscenze che avevano scopi pratici: per i sistemi di canalizzazione la misurazione dei terreni (da cui dipendeva la tassazione) le grandi costruzioni, come piramidi, templi e obelischi (monumenti quadrangolari costituiti da un unico pezzo di pietra che simboleggiavano i raggi pietrificati del sole)

LA SCRITTURA All’inizio si scriveva sulla pietra, ma dalla metà del III millennio a.C. si usò il PAPIRO, ricavato da una pianta che nasceva lungo il Nilo. VANTAGGI: facilitava la scrittura e la circolazione dei documenti Tre diversi tipi di scrittura: GEROGLIFICA: dal greco hieroglyphos, scrittura sacra, dal IV millennio a.C. Costituta da pittogrammi, piccole immagini che raffiguravano elementi concreti. All’inizio usata solo per esigenze amministrative e commerciali IERATICA: definita così dai Greci, scrittura sacra. È la geroglifica usata dal VII a.C., semplificata rispetto alla prima e usata anche nei testi religiosi

DEMOTICA: introdotta dal VII a. C DEMOTICA: introdotta dal VII a.C. dal faraone Psammetico I (forse da demos, popolo) era una derivazione della ieratica, ma altrettanto complessa; divenne una scrittura del tutto nuova Fino al III-IV d.C. tutte e tre furono usate, ma dal V, con l’arrivo del Cristianesimo, furono sostituite dal copto, basato sull’alfabeto greco con alcune lettere in più

La scrittura egizia fu decifrata solo dopo il 1798, anno della spedizione di Napoleone in Egitto. Venne ritrovata una stele, vicino a Rashid, Rosetta, sul delta del Nilo, con la stessa iscrizione scritta in 3 lingue: geroglifico, demotico, greco. Lo studioso francese Champollion a partire dal 1822 riuscì a decifrare i simboli, partendo dai nomi dei faraoni, sempre circondati da un anello ovale, poi detto cartiglio.