Riconoscimento del lavoro di tesi fatto all’estero LF Donà dalle Rose, Università di Padova, Italia Seminario “Per una Mobilità Accademica di Qualità” Università degli Studi di Padova Aula Magna Palazzo Bo, 16 marzo 2010
Università di Padova a.a indagine di fine soggiorno
NB: elementi costitutivi del lavoro di tesi ricerca bibliografica, lettura e comprensione di testi, lavoro teorico e/o sperimentale, stesura del rapporto finale, valutazione delle varie fasi del lavoro, valutazione del rapporto finale, ….
casi possibili A.LAVORO DI TESI SVOLTO COMPLETAMENTE ALL’ESTERO E COLA’ VALUTATO (intestazione con i nomi dei Dipartimenti di origine e ospite; relatori interno ed esterno; ToR) B.TESI SVOLTA COMPLETAMENTE ALL’ESTERO, MA NON VALUTATA COLÀ (intestazione con il solo nome del Dipartimento di origine; relatori interno ed esterno) C.TESI SVOLTA PARZIALMENTE ALL’ESTERO, sotto la guida di un correlatore esterno appositamente ed opportunamente identificato D.TESI SVOLTA PARZIALMENTE ALL’ESTERO, esclusivamente sotto la guida del relatore interno e con sola iniziativa personale del laureando presso la sede estera
Perché è opportuno attribuire crediti al lavoro di tesi fatto all’estero Per evitare penalizzazione nel parametro crediti acquisiti per studente, sia a livello di istituzione sia a livello di singola facoltà Infatti il suddetto parametro può influenzare valutazioni di qualità e ripartizioni dei fondi
Riconoscimento del lavoro fatto e attribuzione dei crediti il riconoscimento del lavoro svolto all’estero e la determinazione dei crediti effettivamente riconosciuti è competenza esclusiva del CCdS del laureando, sentita la Commissione Tesi (se esistente)
L ’operazione “riconoscimento dei crediti” deve fondarsi sui seguenti documenti: i.comunicazione dell’avvenuta nomina di un correlatore / supervisor presso la sede ospite (eventuale); ii.lettera del correlatore della sede ospite che attesti la mole di lavoro fatto e che formuli un giudizio complessivo, inclusa una stima dei crediti ECTS maturati; iii.lettera motivata del relatore interno a sostegno del riconoscimento; iv.“Transcript of Records” della sede ospite (eventuale e comunque presente nel caso A) NB Nel caso D i documenti (i) e (ii) non sono necessari, ma la lettera del relatore interno – documento (iii) – deve anche attestare la mole di lavoro fatto all’estero (inclusa una stima dei crediti ECTS colà maturati), i risultati ottenuti (citando le modalità di verifica) e deve formulare un giudizio positivo complessivo in merito al periodo trascorso all’estero.
modalità di codifica nella carriera - 1 riconoscimento onnicomprensivo (caso A), da registrare sul Registro Erasmus del CCdS, a cura del responsabile di flusso e solo dopo l’apposita delibera del CCdS: TESI FINALE SVOLTA ALL’ESTERO …… crediti effettivamente riconosciuti (pari in numero a quanto previsto dall’ordinamento) NB Questa prima modalità verrà presumibilmente usata poco, giacchè si prevede che nessun CCdS e nessun studente rinuncerà alla presentazione finale della tesi in sede.
modalità di codifica nella carriera - 2 riconoscimento parziale (da registrare sul Registro Erasmus del CCdS, a cura del responsabile di flusso e solo dopo l’apposita delibera del CCdS) LAVORO DI TESI, PARTE SVOLTA ALL’ESTERO …XX.. crediti effettivamente riconosciuti In questo caso la carriera – una volta sostenuto l’esame di laurea - andrà completata con un record del tipo (a cura della Segreteria Studenti, dopo l’esame di laurea): LAVORO DI TESI, PARTE SVOLTA IN SEDE …YY… crediti ulteriori previsti NB Questa seconda modalità sarà probabilmente l’unica usata, incluso il caso A, ove la “PARTE SVOLTA IN SEDE” riguarderà unicamente la presentazione e valutazione della tesi in seduta di laurea a Padova
“Grazie!” a Sabrina Marchiori Silvia Preciso Chiara Ramon Donato Sigolo Stefano Checchi Annamaria Cremonese servizi amministrativi dell’Università di Padova