Dinastia Ming ( ) Dinastia Qing (o Manciù) ( )

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Transcript della presentazione:

Dinastia Ming (1368-1644) Dinastia Qing (o Manciù) (1644-1911) Isolamento dell’Impero cinese Scarsi rapporti con il mondo esterno Dottina del sinocentrismo Confucianesimo

Dottina del sinocentrismo Centralità della Cina e della figura dell’Imperatore che governava per mandato divino (il “Figlio del Cielo”) Assenza di rapporti paritari con l’estero: “Sistema del tributo”: relazione di dipendenza, inviando a Pechino un tributo in cambio del quale l’Imperatore garantiva la sua protezione allo Stato “vassallo” Cerimonia del koutou: i rappresentanti stranieri che venivano ammessi alla presenza dell’Imperatore dovevano genuflettersi al suo cospetto (tre genuflessioni e nove prosternazioni)

Rapporti con l’estero Dinastia Ming: Ministero dei Riti Dinastia Qing: Ministero delle Dipendenze Dopo la seconda guerra dell’Oppio: “Ufficio incaricato della amministrazione generale dei rapporti con i vari paesi” A partire dal 1901, dopo la guerra dei Boxer: Ministero degli Affari Esteri

Tentativi di avviare relazioni diplomatiche e commerciali con la Cina nel 1792 missione di Lord Macartney presso l’Imperatore Qianlong nel 1816 missione di Lord Amherst presso l’Imperatore Qianlong 1839-1842 Prima guerra dell’oppio - 29 agosto 1842 trattato di Nanchino: apertura di alcuni porti al commercio occidentale; cessione di Hong Kong alla Gran Bretagna; possibilità per i residenti stranieri di acquistare terreni e fondare scuole; possibilità per le navi da guerra straniere di stazionare nei porti aperti; “giurisdizione consolare” 1843 trattato del Bogue: principio della extraterritorialità per i sudditi britannici residenti nei porti aperti; “clausola della nazione più favorita” 1844 trattati di Wangxia e di Huangpu con Stati Uniti e Francia 1856-1860 Seconda guerra dell’oppio - convenzione di Pechino: apertura al commercio di nuovi porti e vie fluviali; avvio di rapporti diplomatici ufficiali con gli Stati occidentali; diritto per gli Occidentali di circolare all’interno del paese e di acquistare proprietà fondiarie

Rivolta dei Taiping (1850-1864) Leader: Hong Xiuquan Base sociale: contadini e artigiani che erano stati ridotti in miseria dalla concorrenza dei prodotti stranieri Forti connotazioni religiose: la società degli Adoratori di Dio Base territoriale: il Regno celeste della Grande Pace, con capitale Nanchino Riforma agraria: ripartizione delle terre per nucleo familiare, in base al numero dei componenti, donne comprese Società comunista

Disfacimento del tradizionale sistema tributario cinese 1879 l’arcipelago delle Ryukyu al Giappone 1885 l’Annam alla Francia (trattato di Tianjin) 1886 la Birmania alla Gran Bretagna 1895 la Corea al Giappone.

Imperialismo italiano in Cina 1899 trattative per ottenere in concessione la baia di San Mun – rifiuto dell’imperatrice vedova Cixi 1901 dopo la Rivolta dei Boxer, concessione territoriale nella città di Tientsin che manterrà alla Seconda guerra mondiale e al trattato di pace del 1947

Prima guerra sino-giapponese (1894-1895) Causa principale: contesa per il possesso della Corea Sconfitta cinese e conseguente trattato di Shimonoseki (aprile 1895): rinuncia al rapporto tributario con la Corea e sua indipendenza; cessione al Giappone dell’isola di Taiwan, delle Pescadores e della penisola del Liaodong nella Manciuria meridionale; acquisizione da parte del Giappone dei privilegi accordati alle potenze occidentali dai trattati ineguali; acquisizione da parte del Giappone del diritto di insediare industrie nei porti aperti “Triplice intervento” di Russia, Francia e Germania in seguito al quale il Giappone deve rinunciare alla penisola del Liaodong in cambio di un indennizzo monetario

Spartizione della Cina in “zone di influenza” Alla fine dell’Ottocento i Russi in Manciuria i Giapponesi sulla terraferma di fronte a Taiwan i Tedeschi nello Shandong (con Qingdao) i Francesi nella Cina sudoccidentale gli Inglesi nell’area circostante Hong Kong e Canton e nella vallata dello Yangzi Gli Stati Uniti inviano nel settembre 1899 la cosiddetta Open Door Note alle potenze interessate (rispetto dell’uguaglianza commerciale, dello statuto dei porti aperti e del regime doganale; rinuncia ad applicare tariffe preferenziali in favore dei propri cittadini nelle rispettive zone di influenza o dei propri territori in affitto)

Rivolta dei Boxer (1898-1900) I Boxer erano i membri di una società segreta a carattere paramilitare che condusse un’insurrezione contro la presenza straniera Base sociale: braccianti agricoli, battellieri, trasportatori, disertori, etc. Forti connotazioni xenofobe: sollevazioni contro le imprese straniere Difesa dei valori tradizionali cinesi e alleanza con la dinastia Qing 21 giugno 1900 Dichiarazione di guerra alle potenze occidentali da parte dell’imperatrice vedova Cixi Contingente internazionale di 16.000 uomini, composto dalle armate di otto potenze (Gran Bretagna, Francia, Italia, Impero Austro-Ungarico, Belgio, Russia, Giappone e Usa) settembre 1901 Protocollo di pace imposto alla Cina: guarnigioni straniere a Pechino in difesa delle legazioni straniere; divieto ai residenti cinesi di entrare nel quartiere delle legazioni a Pechino; sospensione per 5 anni degli esami imperiali; indennità di 450 milioni di tael