Il Piano per la Prevenzione della Corruzione

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il ruolo degli OIV nella valutazione dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego IL MONITORAGGIO SUI PEG E SUI PIANI DELLA PERFORMANCE NELLE PROVINCE:
Advertisements

UNIONCAMERE EMILIA- ROMAGNA Bologna,15 aprile 2010.
Nuove politiche di semplificazione: i fabbisogni delle regioni Francesca Ferrara ForumPA 2008.
Controlli sulle Società Partecipate
RENDICONTAZIONE PER AZIONI DI GOVERNO E PER STAKEHOLDERS
Le Consigliere di Parità della Provincia di Piacenza
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Carta Nazionale dei Servizi scheda tecnica. cosè la CNS è una carta plastificata dotata di microprocessore (smart card) con una memoria interna di almeno.
Il D.Lgs. n. 150/2009 – Lecce 25 gennaio 2010 Organizzazione del lavoro e sistema di valutazione Verso nuovi modelli organizzativi e di valutazione delle.
AZIENDA AZIENDA: Il concetto di azienda, in una visione complessiva e generale, evidenzia ogni sistema socio-tecnico, economico, duraturo, complesso e.
Telelavorando Dipendenti Principali motivazioni : frequenze di risposte N. tot. Partecipanti: 10.
1 Prato, 19 luglio 2012 Le iniziative in materia di trasparenza e integrità per il prossimo triennio.
1 Dai principi all'effettiva misurazione e valutazione dei risultati Giornata della trasparenza – CCIAA Prato 19 luglio 2012.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
SETTORI PRIORITARI PER IL PERIODO AGENDA EUROPEA PER L'APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI 1.
1 PIANO INTEGRATO DI SALUTE Consulta Terzo Settore Comitato di Partecipazione Nottola 20 luglio 2012.
Area Innovazione Sociale 1 1 IV ConferenzaPAR Bologna, 20 gennaio 2012 Raffaele Tomba Il Bilancio sociale di ambito distrettuale Agenzia sanitaria e sociale.
Azienda La Costigliola Rovolon (Pd), venerdì 1° giugno 2012
Il Decreto Legislativo n° 150/2009
ASSESSORATO FORMAZIONE PROFESSIONALE E POLITICHE DEL LAVORO Servizio Inserimento Lavorativo Disabili (SILD) Esperienze di Responsabilità Sociale dImpresa.
TRASPARENCY INTERNATIONAL the global against corruption.
Paragraph or quotation text with perspective
1 Tavolo Politico Istituzionale: sintesi delle funzioni essenziali Ambiti Territoriali di Ivrea e Caluso 13 APRILE 2010 a cura di Franco Vernò e Gianluigi.
Economia delle Aziende, Pubbliche e Non Profit Il D.Lgs. 150/09: i valori della riforma Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Giurisprudenza.
CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI
Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità
AMMINISTRARE CON TRASPARENZA, FORMARE ALLA LEGALITA‘ Cremona, 15 Novembre 2014.
“Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” Direttiva ministeriale del.
COMUNE DI LETOJANNI Palazzo Municipale - Sala Consiliare – 9 dicembre 2014.
Dipartimento ASSI – Alessia Petitti
Un dovere dell’amministrazione, un diritto del cittadino Città di Spinea.
LO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE LO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE.
GIORNATA DELLA TRASPARENZA 26 NOVEMBRE 2014 COMUNE DI SIAPICCIA PROVINCIA DI ORISTANO.
COMUNE DI CORATO IL SEGRETARIO GENERALE 1^ GIORNATA DELLA TRASPARENZA Ai sensi dell’art. 10, comma 6 del D.Lgs. n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante.
Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata: Compiti dei responsabili e referenti privacy Avv. Giovanni Guerra.
Adempimenti attuativi della Legge. n. 190/12 in materia della prevenzione e repressione della corruzione nella Pubblica Amministrazione Roberta Taurino.
Comune di Taranto PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITÀ ANNI
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
PROGETTO GOVERNANCE DEI SISTEMI SANITARI REGIONALI RAFFORZAMENTO DEI SISTEMI DI GOVERNANCE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE ATTRAVERSO LA DIFFUSIONE DI.
Bilancio Sociale di Mandato Giovedì 24 Giugno 2010 Sala Baglivi, Complesso Monumentale S. Spirito in Saxia Borgo S. Spirito, 2 - Roma.
PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’INNOVAZIONE E CONFINDUSTRIA per la realizzazione di servizi avanzati per le imprese.
La normativa italiana in materia di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione presso la Pubblica Amministrazione.
Anticorruzione.
Trasparenza e Anticorruzione:
GIORNATA DELLA TRASPARENZA
Progetto “Il Lavoro Pubblico che cambia – Linea Telelavoro” Napoli, 16 Dicembre 2004 Incontro di presentazione degli studi di fattibilità SMART Sviluppo.
LA PIANIFICAZIONE DELLA PREVENZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO POLITICHE REGIONALI Dr.ssa Maria Lovison Direzione Regionale per la Prevenzione.
IL DLGS n. 39/2013 Materiale didattico a cura del dott. Arturo Bianco 1.
1 Il regolamento di organizzazione A cura del dott. Arturo Bianco.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
Ospedale Luigi Sacco Azienda Ospedaliera – Polo Universitario.
TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE
CONFERENZA STAMPA 10 FEBBRAIO 2014 Presentazione Piano di prevenzione della corruzione e Piano per la trasparenza e l’integrità 2014/2016 elaborazione.
L’ANTICORRUZIONE TRA PREVENZIONE E REPRESSIONE Il P iano N azionale A nticorruzione 3.
“ CORSO per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile” a cura della funzione FORMAZIONE del CCV-MI ( Comitato di Coordinamento Volontariato di.
L’IMPRESA FORMATIVA SIMULATA DEI LICEI DI BELVEDERE MARITTIMO.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Massimo Brunetti Responsabile Trasparenza e la Prevenzione della Corruzione Azienda USL Modena
POLITICHE DI GENERE SUL TERRITORIO ESPERIENZE A CONFRONTO Attività del Comitato Pari Opportunità dell’Odcec di Firenze 1 aprile 2016 Con il patrocinio.
Giornata della trasparenza 18 dicembre 2014 Incontro con i Comitati Consultivi Misti.
La normativa sull’anticorruzione Prof. Vincenzo Maggioni Titolare Organismo Indipendente della Valutazione della Performance Giornata della trasparenza.
Elementi costitutivi di un Sistema Qualità Corso di Formazione Residenziale “Il Manuale di Accreditamento della funzione specialistica Nefrologica” Aprile.
COMUNE DI FOLIGNO FORMAZIONE IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA 2014 tema I IL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DEL.
La riforma dei servizi pubblici locali e l’impatto sulle aziende L’art. 35 della Legge Finanziaria 2002 Andrea Sbandati - Direttore Cispel Toscana.
CAMERA DI COMMERCIO DI PARMA Parma, 30 Dicembre 2013.
Cittadini e pubbliche amministrazioni Alessandro Natalini.
26 novembre 2014 Giornata della Trasparenza Indagine sul benessere 2014 Università degli Studi di Pavia.
Convegno Nazionale IL LAVORO SI FORMA Le novità procedurali ed organizzative dopo l’Accordo del 18 aprile Roma, 9 – 10 luglio 2007.
I sistemi di Programmazione negli Enti Locali a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELL’AOU NOVARA Raffaella Garone – Responsabile Anticorruzione.
Transcript della presentazione:

Il Piano per la Prevenzione della Corruzione Antonio Sapone

Corruzione regionale in Europa Esperienze e percezione Vannucci 2013 Fonte: 2010, Quality of Government Institute

% cittadini italiani che ritiene corrotti o molto corrotti i diversi settori (Global Corruption Barometer 2013) Vannucci 2013

Legge n. 190/2012 Legge anticorruzione Di seguito sono stati approvati: D. lgs n. 33/2013: Trasparenza D. lgs n. 39/2013: Inconferibilità e incompatibilità DPR n. 62/2013: Codice di comportamento Piano Nazionale di Prevenzione della Corruzione Settembre 2013

Definizione di corruzione Definizione ampia, comprensiva di tutte le situazioni in cui si riscontri l'abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati La Corte dei Conti ha posto in evidenza come la corruzione sia divenuta, da fenomeno burocratico/pulviscolare, fenomeno politico – amministrativo - sistemico pregiudicando la legittimazione stessa delle pubbliche amministrazioni. La risposta quindi deve essere articolata e sistemica e volta alla prevenzione dei fenomeni corruttivi.  

Obiettivi del Piano Nazionale ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione; aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; creare un contesto sfavorevole alla corruzione

La strategia di prevenzione a livello di ogni Amministrazione Nomina del responsabile per la Trasparenza e Prevenzione della Corruzione (delibera n. 144 del 5 luglio 2013) Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (adottato con delibera n. 22 del 30 gennaio 2014) Programma Triennale per la trasparenza e l’integrità (adottato con delibera n. 20 del 30 gennaio 2014) Codice di comportamento aziendale (approvato con delibera n. 15 del 27 gennaio 2014)

Rischi Produrre solo carta Formalità e non sostanza Non utilizzare le innovazioni e gli adempimenti normativi come occasione di cambiamento e miglioramento organizzativo

Processo di gestione del rischio

Valutazione del rischio Piano aziendale prevenzione corruzione L'impatto dei diversi rischi di corruzione è stato misurato da almeno tre punti di vista: economico, organizzativo e reputazionale. In questa valutazione, oltre ai servizi aziendali, sono coinvolti associazioni di cittadini e imprese e rappresentanza della società civile che offrono un utile contributo con il loro punto di vista ed esperienza. Elemento importante in questa fase è quello del confronto e benchmark con altre aziende sanitarie al fine di evidenziare processi, rischi e misure di prevenzione che possono essere utili anche alla nostra realtà. Questo tipo di analisi ha mostrato chiaramente che tutte le strutture possono essere interessate a questo fenomeno e in ognuna possono esservi dei processi e attività a rischio.

Valutazione del rischio Piano aziendale prevenzione corruzione Come previsto dal Piano Nazionale sono state analizzate in primo luogo le aree obbligatorie comuni a tutte le Amministrazioni: Area: acquisizione e progressione del personale; Area: affidamento di lavori, servizi e forniture.

Valutazione del rischio Piano aziendale prevenzione corruzione L’individuazione delle altre aree di rischio rappresenta il risultato di un processo che ha visto la valutazione del rischio attraverso la verifica sul campo dell’impatto del fenomeno corruttivo sui singoli processi svolti nella nostra azienda. Ciò attraverso varie azioni integrate tra cui: Analisi dei procedimenti disciplinari Considerazione dei precedenti giudiziali Analisi quantitativa del rischio quale percepito dagli operatori Incontri con i dirigenti delle aree di competenza

Valutazione del rischio Piano Aziendale prevenzione corruzione Ulteriori aree Area Ricerca e Sperimentazioni Cliniche Area Economico Finanziaria Area Prestazioni Area Formazione Area Attività Sanitaria e Ricerca Area Assistenza Farmaceutica

Misure trasversali di prevenzione del rischio Piano aziendale prevenzione corruzione La trasparenza L’informatizzazione e la dematerializzazione dei processi Accesso telematico a dati e documenti Monitoraggio del rispetto dei termini procedimentali

Misure generali di prevenzione del rischio Piano aziendale prevenzione corruzione Codice di comportamento Rapporti con società civile (rapporto tra istituzioni pubbliche e associazioni – Comitati consultivi misti, ordini professionali, Sindacati) Rete Integrità Provinciale dei Responsabili della prevenzione della corruzione con l’obiettivo di condividere esperienze, strumenti e problemi comuni del territorio

Misure generali di prevenzione del rischio Piano aziendale prevenzione corruzione Tutela del dipendente che effettua segnalazioni (c.d. whistleblower): tutela dell’anonimato, divieto di discriminazione Formazione: strumento cardine su cui è incentrata la politica di prevenzione della corruzione e dell’illegalità e promozione della cultura dell’integrità Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società Rotazione del personale

Misure generali di prevenzione del rischio Piano aziendale prevenzione corruzione Regime delle incompatibilità e cumulo di impieghi e incarichi: Adottato il regolamento con delibera n. 62 del 12 marzo 2014 Comunicazioni dei dipendenti di adesione o appartenenza ad associazioni operanti in ambito sanitario derivanti dal codice di comportamento Comunicazioni dei dipendenti sui conflitti di interesse e interessi finanziari derivanti dal codice di comportamento

Misure generali di prevenzione del rischio Piano aziendale prevenzione corruzione Attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro Controllo sulle dichiarazioni rese dai dipendenti assunti relative ai carichi pendenti Piano di comunicazione delle attività ai dipendenti e stakeholder attraverso il sito dedicato alla trasparenza, posta certificata, creazione di sezione web per il livello di soddisfazione degli utenti Attività di monitoraggio del processo di prevenzione del rischio