16° incontro
Ricordiamo che nella S.Messa ci sono 5 parti ….o azioni liturgiche…..ovvero momenti ben definiti con un significato particolare.
Dopo il Rito di Introduzione inizia la parte detta delle letture : la liturgia della PAROLA
Se vi ricordate bene alla fine di ogni lettura si conclude appunto dicendo : “Parola di Dio”
Come quando ci piace ascoltare quello che ci dicono le persone a cui vogliamo bene, così anche Dio che ci vuole bene ci fa ascoltare la sua PAROLA
Poiché la PAROLA di Dio è come un seme che lui mette nei nostri cuori E non solo noi la dobbiamo ascoltare con le orecchie, ma anche con la mente e con il cuore Poiché la PAROLA di Dio è come un seme che lui mette nei nostri cuori
Ma come ci ha insegnato anche Gesù il seme può cadere in terreni diversi: Mc 4,3-8 Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un’altra cadde fra i sassi, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era un terreno profondo ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. Un’altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. E un’altra cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno”.
Ma le persone intorno a Gesù e gli Apostoli stessi non capivano ed allora Gesù spiega:
Continuò dicendo loro “Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte le altre parabole? Il seminatore semina la parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l’ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono.
Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine sono coloro che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l’inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l’accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno”.
Ci sediamo composti ed ascoltiamo La Liturgia della PAROLA durante la S.Messa è il momento in cui viene seminata la PAROLA di Dio Per mezzo dei LETTORI che dall’AMBONE leggono i brani e del Sacerdote che legge il Vangelo Ci sediamo composti ed ascoltiamo
PRIMA LETTURA che di solito è un brano tratto Un lettore legge la PRIMA LETTURA che di solito è un brano tratto dall’ANTICO TESTAMENTO, quella parte della BIBBIA scritta prima della nascita di Gesù
Tutti noi rispondiamo con l’invocazione alla fine di ogni verso. Poi un altro lettore legge alcuni versi dei SALMI che sono preghiere scritte in forma poetica, la tradizione dice che siano stati scritti dal RE Davide, Tutti noi rispondiamo con l’invocazione alla fine di ogni verso.
Infine un altro lettore legge la SECONDA LETTURA di solito è un brano che viene preso o dalle LETTERE o dagli ATTI DEGLI APOSTOLI che si trovano nel NUOVO TESTAMENTO cioè la parte della BIBBIA scritta dopo la nascita di Gesù
di Marco, Luca,Matteo o Giovanni A questo punto tutti ci alziamo in piedi e cantiamo l’Alleluia (non in quaresima)ed il sacerdote annuncia il brano che leggerà tratto da uno dei VANGELI di Marco, Luca,Matteo o Giovanni
Noi con il pollice della mano destra tracciamo un piccolo segno di croce sulla fronte, sulle labbra e sul cuore : per disporci a far sì che la PAROLA di Dio Ci entri nella mente e sia sempre sulla nostra bocca e nel nostro cuore!
Dopo aver ascoltato tutte le letture ci sediamo per ascoltare attentamente la OMELIA detta anche PREDICA , cioè la spiegazione che il sacerdote ci farà delle letture che abbiamo appena sentito. E’ una spiegazione importante perché ci aiuta a comprendere quello che Gesù ci vuole dire ed il modo in cui possiamo metterlo in pratica nella nostra vita quotidiana
Preghiera con cui esprimiamo tutti insieme la nostra fede Terminata l’OMELIA, dopo un momento di silenzio e riflessione recitiamo tutti insieme il CREDO, ma il vero nome di questa che è una delle più antiche preghiere è: SIMBOLO APOSTOLICO Preghiera con cui esprimiamo tutti insieme la nostra fede
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra e in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Quindi ci si scambia il SEGNO DELLA PACE in ordine , senza far chiasso e confusione: è un gesto simbolico per farci capire che non possiamo andare alla mensa del Signore se non siamo in pace con i nostri fratelli, basta farlo con il vicino, senza girarsi e fare confusione.
E proprio pensando a tutti i nostri fratelli un lettore legge poi le PREGHIERE DEI FEDELI Sono preghiere nelle quali chiediamo l’intercessione del Signore per le necessità dei fedeli di tutto il mondo, per la Chiesa, per i nostri parenti, amici, famigliari e per noi stessi
La LITURGIA EUCARISTICA A questo punto è terminata la LITURGIA DELLA PAROLA ed inizia ora la parte più importante e sacra della S.Messa La LITURGIA EUCARISTICA
Per compito compila le pagine 28 e 29 del tuo libro di catechismo
Insieme : Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi Tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del Tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.