Tre Regioni leader in Europa

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Tre Regioni leader in Europa PIL pro-capite rispetto alla media EU25

Tre Regioni all’insegna della Competitività e dell’Innovazione Quote sull’Italia

Tre Regioni all’insegna della Competitività e dell’Innovazione Quote sull’Italia Occupazione totale

Tre Regioni all’insegna della Competitività e dell’Innovazione Quote sull’Italia

Le premesse dell’accordo Importanza strategica della ricerca e dell’innovazione per il futuro industriale e la competitività regionale e nazionale Ruolo strategico delle politiche regionali anche in chiave nazionale Possibilità di coordinamento e integrazione delle risorse scientifiche e tecnologiche Apprendimento reciproco e integrazione delle politiche e degli strumenti Esperienze avviate nelle tre regioni per la promozione di strutture per la ricerca industriale coordinate in rete

Le azioni previste Sviluppo coordinato delle reti regionali per la ricerca industriale e valorizzazione delle specialità e delle eccellenze di ricerca in ogni regione (nanotecnologie, meccanica avanzata, biomedicale, biotecnologie, informatica e telematica, design) Condivisione metodologie per l’accreditamento delle strutture di ricerca industriale Condivisione di metodologie e strumenti per la valutazione dei progetti Condivisione di modalità e strumenti per la collaborazione tra centri di ricerca e imprese (ad es. database delle competenze di ricerca) Sviluppo di progetti comuni per la partecipazione a programmi di ricerca nazionali ed europei

Ricerca e innovazione in Piemonte

OBIETTIVI E STRATEGIE (art.2 l.r. 4/2006): favorire le opportunità di finanziamento; riconoscere agli atenei un ruolo centrale nel sistema, sostenere la creazione di poli specialistici e multidisciplinari; investire in capitale umano e nella formazione dei giovani ricercatori; attrarre studenti e ricercatori italiani, europei ed extracomunitari; integrare ricerca di base e ricerca applicata; sviluppare le connessioni tra ambienti della ricerca e sistema produttivo; sostenere la progettazione e la tutela della proprietà intellettuale; incrementare il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese;

OBIETTIVI E STRATEGIE (art.2 l.r. 4/2006): valorizzare le collaborazioni internazionali; integrare le politiche regionali di settore e le risorse strumentali e finanziarie, pubbliche e private; selezionare progetti innovativi e buone pratiche; valutare secondo criteri internazionali; verificare puntualmente i risultati ottenuti; realizzare sistemi informativi per il supporto alle attività; divulgare la cultura della ricerca, favorendo la conoscenza dei programmi, delle attività, delle opportunità e dei risultati ottenuti.

Linee generali di intervento (art.4 l.r. 4/2006) SCIENCE PUSH (settori prioritari): Scienze della vita e biotecnologie Nanotecnologie e processi di produzione avanzati Nuovi materiali Energie alternative Scienze sociali e giuridiche applicate all’attrattività e alla competitività della Regione DEMAND PULL (piattaforme tecnologiche): Mobilità intelligente e sostenibile Logistica avanzata Tracciabilità dei prodotti Industrie creative e multimediali Trasformazione e tutela dei beni culturali Aerospazio Sicurezza ambientale Agro-alimentare Servizi sanitari avanzati

Programma triennale della ricerca 2007-2009 (art. 5 l.r. 4/2006) A – Risorse Umane B – Evoluzione della struttura produttiva C – Sostegno alla produzione della conoscenza D – Sostegno allo sfruttamento della conoscenza E – Azioni di sistema

Programma triennale della ricerca 2007-2009

Programma triennale della ricerca 2007-2009

Programma triennale della ricerca 2007-2009

Programma triennale della ricerca 2007-2009 Piacenza, 14 maggio 2007 – Ricerca e innovazione in Piemonte

Programma triennale della ricerca 2007-2009

Alcuni risultati investe in ricerca l’1,7% del PIL (Italia 1,1%; UE15 -2%) ; dispone di 380 laboratori dove lavorano oltre 6.000 ricercatori; ha la più alta quota di spesa in ricerca da parte delle imprese (circa un quinto del totale nazionale); è leader nelle produzioni manifatturiere ad alta e medio-alta tecnologia (12,4% degli addetti contro il 7,4% dell’Italia).