Progettare attività didattiche per competenze

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Progettare attività didattiche per competenze Istituto Comprensivo di Taio Corso formazione docenti Progettare attività didattiche per competenze Seconda parte 8 maggio 2014 Aldo Gabbi

Competenze scolastiche e competenze trasversali Conviene tenere separati i due concetti di Competenza per evitare ambiguità nella comunicazione e favorire la progettazione di attività didattiche e la valutazione dei risultati di apprendimento. Quindi utilizzeremo i termini: competenze scolastiche (per definire quelle disciplinari dei piani di studio) competenze trasversali (per definire quelle europee di cittadinanza)

Competenze scolastiche (o disciplinari) Sono definite da indicazioni normative Linee guida dei PSP Sono espresse da contenuti ordinati in materie scolastiche Derivano da discipline scientifiche, umanistiche e tecnologiche Sono apprese in contesti scolastici prevalentemente teorici Sono valutate con metodi tradizionali dall'insegnante Competenze trasversali (di cittadinanza) Sono raccomandate da Europa e Linee guida PSP Sono necessarie per affrontare le esperienze di cittadinanza Sono necessarie per affrontare le esperienze del mondo del lavoro Sono derivate dalle discipline in forma di inter-relazione Sono apprese in contesti reali o autentici prevalentemente operativi Sono valutate, e auto-valutate, attraverso l'osservazione dei processi e l'analisi dei risultati ottenuti

I piani di studio elaborati dalla Rete Valli del Noce I piani di studio come risorsa per gli insegnanti. Le “competenze” dei piani di studio sono obiettivi generali che unificano il curricolo e sono coerenti con il profilo in uscita dello studente Le conoscenze sono i saperi fondamentali delle materie e costituiscono il curricolo verticale Le abilità sono le prestazioni legate alle conoscenze, il saper fare, le applicazioni dei saperi Le attività proposte possono essere una risorsa per creare situazioni autentiche.

I piani di studio come risorsa per gli insegnanti. Le attività proposte dai piani di studio Valli del Noce sono un ottimo spunto per realizzare attività didattiche che possono essere organizzate a più livelli in relazione alle scelte e alle disponibilità di risorse e tempo. Esempi. In classe come analisi, manipolazione ed elaborazione di materiali didattici All'esterno della scuola in contesti autentici per osservazioni, rilievi e raccolta di materiali, descrizioni esperienze Individuazione di situazioni problematiche autentiche interne o esterne alla scuola e elaborazione di soluzioni. Realizzazione di progetti di significativo impatto con la comunità scolastica o con il territorio .........................................................................................

La progettazione e la realizzazione di attività in contesti autentici arricchiscono l'apprendimento degli studenti che sono messi in condizione di utilizzare le conoscenze e le abilità che hanno acquisito e di acquisirne altre in contesti nuovi non prevedibili. Tali contesti permettono di esercitare quelle competenze trasversali che difficilmente sono sviluppate nella scuola.

Proposta di lavoro Parallelamente alla proposta didattica legata alle discipline descritta nel curricolo verticale di rete e coerente con i piani di studio, sono inserite delle “situazioni autentiche” che permettono lo sviluppo e l'esercizio di competenze trasversali. Queste operazioni le definiamo “arricchimento del curricolo formativo”; per fare questo non esiste uno schema fisso, ma si può pensare ad un “modello aperto” di Unità di Apprendimento di tipo completo da un punto di vista educativo.

Un modello aperto di Unità di Apprendimento per competenze disciplinari e trasversali Da dove partire: - prendere spunto dalle “Attività proposte” indicate nel curricolo di Rete delle diverse materie (in questo caso espandendo la proposta a diversi ambiti di competenza) - individuazione di una situazione problematica da affrontare partendo dal mondo reale (in questo caso riportando gli ambiti di interesse anche vicini alle discipline)

Metodo didattico di lavoro - si adotta il metodo della ricerca scientifica e quello della progettazione - tutti gli studenti diventano operatori attivi che partecipano alle decisioni - l'insegnante diventa l'esperto metodologo, o il coordinatore del gruppo, il garante del progetto, ...

La valutazione avviene da parte degli studenti: - come controllo e autovalutazione del processo - attraverso il collaudo e autovalutazione del prodotto La valutazione dell'insegnante riguarda: - il processo; attraverso l'osservazione sistematica con criteri relativi alle competenze trasversali da osservare; attraverso verifiche di apprendimento relativi alle competenze disciplinari previste - il prodotto; attraverso la descrizione del risultato ottenuto o prodotto con gli studenti; il confronto con gli standard

Gli strumenti di valutazione dei processi e dei prodotti o della qualità Gli studenti: - processo: diario di bordo a schema aperto (es. fase, problemi, soluzioni, valutazione) - prodotto: portfolio o dossier (documentazione del risultato, descrizione delle competenze esercitate: cosa ho fatto cosa ho imparato a fare)

L'insegnante - osservazione sistematica delle competenze trasversali esercitate (da utilizzare per la certificazione delle competenze) - lettura diario di bordo degli studenti; confronto sul dossier - verifica di competenze disciplinari utilizzate (da utilizzare per la scheda di valutazione