Produzione di J/ψ e Υ ai collider adronici F. Tramontano Università di Napoli “Federico II” e INFN sezione di Napoli con J. Campbell e F. Maltoni IFAE.

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Transcript della presentazione:

Produzione di J/ψ e Υ ai collider adronici F. Tramontano Università di Napoli “Federico II” e INFN sezione di Napoli con J. Campbell e F. Maltoni IFAE 2007 Motivazioni Calcoli effettuati Risultati preliminari

 Gli stati di charmonio e bottomonio costituiscono un laboratorio ideale per studiare le interazioni forti in regime perturbativo e non  E’ utile perfezionare le predizioni teoriche in vista della grande quantità di dati disponibili Esperimenti: Dati disponibili: BES (BEPC), CLEO (CESR), E835 (Fermilab), BaBar (PEP-II), Belle (KEKB), CDF e D0 (Fermilab) ZEUS e H1(DESY), PHENIX e STAR (RICH), NA60 (CERN) Nel futuro vicino: BES-III, B-factories, Fermilab Nel futuro: LHC (CERN), Panda (GSI), Super-B factory, Linear Collider… Teoria: Fattorizzazione, QCD Non Relativistica (NRQCD) Motivazioni

I dati vengono descritti tenendo conto delle diverse scale fisiche in gioco: m m = massa dei quark pesanti mv v = velocità dei quark pesanti nel sistema di riposo del mesone mv 2 v = 0.1 (0.3) per i quark b (c) Teoria effettiva: QCD Non Relativistica (NRQCD) Bodwin, Braaten e Lepage (1995) c n coefficienti sviluppabili in α s e contengono la fisica ultravioletta della QCD (integrata) O n sono operatori a 2/4 quark (e antiquark) più i gluoni e sono ordinati in potenze di v Doppio sviluppo: α s e v

Fattorizzazione della sezione d’urto di produzione ai collider: Le regole di scala delle velocità ne indicano il peso relativo: v, v 2, v 3 Possibili stati presenti nello spazio di Fock Q-antiQ[1], Q-antiQ[8]g, Q-antiQ[8]gg, …  Per J/ψ e Y lo stato dominante è costituito da una coppia quark-antiquark in un singoletto di colore con i numeri quantici del mesone: 3 S 1  L’operatore dominate che ne descrive l’adronizzazione è:  Modelli a potenziale  Reticolo

A = ampiezza in QCD con gli spinori esterni soppressi ε α = polarizzazione del mesone Proiettore di colore: Proiettore di spin: : non contribuisce

LO: Calcoli effettuati Al NLO è necessaria un’unica ampiezza virtuale A v_NLO ( +, +, - ) A( +, +, + ) = 0 CP: A( +, -, - ) = A( -, +, + ) permutazioni

NLO: Reali: Virtuali: Catani e Seymour (1996), MCFM (J.Campbell e R.K.Ellis) Metodo della “sottrazione dei dipoli” - Calcolo dei contributi Reali in 4 dimensioni - Sottrazione dai Reali di una sezione d’urto ausiliaria in termini dei dipoli - Calcolo dei contributi Virtuali - Addizione ai Virtuali della sezione d’urto ausiliaria integrata sui dipoli

Espressioni compatte MC efficiente  Regolarizzazione dimensionale per tutte le divergenze  Ampiezze di elicità: possibilità di studiare reazioni polarizzate  Sviluppo del vertice a 4 gluoni: ed affidabile Applicando il proiettore di colore (la traccia) si ha: per i virtuali

 Tutti i diagrammi virtuali possono essere organizzati in modo da contribuire con tutte e 6 le permutazioni dei 3 gluoni (a, b, c)  Suddividendo i coefficienti cinematici delle 6 permutazioni nei due gruppi ciclici essi risultano numericamente uguali Amp virt = Σ perm =p A virt [ p(a), p(b), p(c) ] Tr[ T p(a) T p(b) T p(c) ] Σ perm cicliche A virt [ a, b, c ] = Σ perm cicliche A virt [ c, b, a ] d abc = 2 ( Tr[ T a T b T c ] + Tr[ T c T b T a ] ) Amp virt proporzionali a d abc come al LO

Singolarità Coulombiana  Integrali tensoriali con cinematica degenere sono stati trattati adattando la decomposizione alla Passarino Veltman in 4-2ε dimesioni ed eseguendo uno sviluppo in serie nelle variabili singolari  La singolarità Coulombiana esprimibile in termini dell’inverso della velocità v dei quark pesanti nel CM è cancellata da una analoga singolarità presente nell’elemento di matrice non perturbativo

Checks: 1.Gauge invarianza verifica dell’invarianza del risultato per diverse scelte dei vettori di riferimento per i gluoni (b 2 =0) gauge assiale light-like:

2. Positronio: selezionando i diagrammi che parteciapano al decadimento del positronio in 3 fotoni aggiungendo il diagramma di annichilazione abbiamo ottenuto il valore riportato da Adkins, Fell e Sapirstein (2000) per la correzione al NLO (coefficiente in α/π) NLO(Ortopositronio 3 γ ) = -10,28665 Calcolato in un altro gauge e con altre tecniche

Mackenzie and Lepage (1981) 3. Decadimento radiativo della Y e decadimento in adroni leggeri Una misura di α S è data dal rapporto di decadimento:

LO:CTEQ6L1 α (S) =0.130 NLO:CTEQ6M α (S) =0.118 m b = 4.75 GeV m c = 1. 5 GeV Necessario per ottenere predizioni credibili Risultati preliminari  Valori delle masse imposti dalla consistenza  Influenzano la normalizzazione e non la forma delle distribuzioni (Kramer 1995)

Produzione di Y al Tevatron e al LHC: Dipendenza dalla scala di rinormalizzazione e fattorizzazione

Produzione di J/psi al Tevatron e al LHC: Dipendenza dalla scala di rinormalizzazione e fattorizzazione

Produzione di Y al Tevatron e al LHC: Spettro dell’impulso trasverso

Produzione di J/ψ al Tevatron e al LHC : Spettro dell’impulso trasverso

APPLICAZIONI  Studio fenomenologico teso al confrontando delle predizioni con i dati di produzione ai collider sempre più numerosi e dettagliati  Sarà possibile perfezionare un test dell’universalità del metodo della NRQCD  La conoscenza della sezioni d’urto di produzione di J/ψ(→l + l - ) e Y (→l + l - ) può rivelarsi utile per perfezionare la stima della luminosità dei collider  Con gli stessi metodi utilizzati per la produzione di stati 3 S 1 sarà possibile valutare altri contributi in NRQCD

CONCLUSIONI  Sono stati calcolati tutti i contributi al NLO del calcolo della sezione d’urto di produzione di una coppia di quark pesanti in uno stato 3 S 1 singoletto di colore, leading in NRQCD per la produzione di J/ψ e Y  I calcoli sono stati implementati in MCFM (prossima release)  E’ in corso uno studio fenomenologico