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Il Cavalier calabrese A Taverna tranquilla cittadina immersa nel verde della presila catanzarese nasce nel 1613 Mattia Preti
Chiesa San Domenico - Taverna Mattia, terzo di una numerosa famiglia “onorata”, non ricca di possedimenti ma di "qualità morali e intellettuali" del ceto intermedio delle famiglie nobili di Taverna, dopo la nascita riceve insegnamenti dal suo precettore, il parroco della Chiesa di Santa Barbara che gli insegna «la grammatica e le buone lettere», durante i quali, spinto da un genio naturale, copiava alcune stampe lasciate dal fratello Gregorio noto pittore della Roma papalina. Madonna del Carmelo Chiesa San Domenico - Taverna
Gli esordi Non è nel piccolo centro situato nella Sila piccola catanzarese che può aver ricevuto stimoli tali tanto da influenzare la sua carriera artistica. Ciò che culturalmente avveniva non si scostava molto dagli esempi del tardo manierismo meridionale della pittura di altri artisti come Giovanni Balducci, Bernardino Azzolino o Fabrizio Santafede. Vanitas, olio su tela Uffizi - Firenze
Il periodo romano A Roma, dove si trasferì nel 1630, abitò insieme al fratello. Qui conobbe le tecniche del Caravaggio che lo influenzarono moltissimo. A questo periodo risalgono gli affreschi di San Giovanni Calibita, di San Carlo ai Catinari e di Sant'Andrea della Valle. A Roma rimase circa venticinque anni, viaggiando spesso per l'Italia e l'estero soprattutto Spagna e Fiandre, e avendo contatti col Guercino e con Giovanni Lanfranco, che influenzarono ancora di più la sua pittura. Susanna e i vecchioni (particolare)
Il periodo napoletano A Napoli dove soggiorna dal 1653 l'artista raggiunge il suo stile personale comprendente le esperienze apprese da Caravaggio e dai pittori incontrati precedentemente. Tra il 1657 e il 1659 esegue sulle porte della città grandi affreschi votivi per la fine della peste, sul soffitto della chiesa di San Pietro a Majella, le "Storie della vita di San Pietro Celestino e Santa Caterina d’Alessandria", il “Ritorno del Figliol prodigo" (Palazzo Reale), il San Sebastiano per la chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori e la Madonna di Costantinopoli nella chiesa di Sant’Agostino agli Scalzi. San Sebastiano
Museo Del Prado - Madrid Finalmente nel 1661 il Cottoner, Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, lo chiama come pittore ufficiale dell’Ordine. Qui decora la Cattedrale di San Giovanni a La Valletta e numerose tele per le chiese dell’isola. A Malta produce una mole di opere valutate in oltre quattrocento tra tele ed affreschi. Quando muore viene sepolto nella Cattedrale; ma prima di spirare esprime il desiderio di essere sepolto con il pennello in mano, come a continuare nel tempo il suo lavoro! Cristo in Gloria Museo Del Prado - Madrid
Chiesa San Domenico - Taverna La sua facilità nell'impiantare larghe tele da cavalletto e la ripetizione di schemi compositivi, con lievi varianti, in molti quadri gli permisero di dipingere un enorme numero di opere di carattere monumentale e decorativo che si trovano in quasi tutte le gallerie del mondo. Cristo fulminante Chiesa San Domenico - Taverna
Predica di San Giovanni Battista Intanto nelle natia Taverna realizza numerose tele, alcune conservate nel locale Museo Civico. Quella qui raffigurata (la Predica di San Giovanni Battista con in basso a destra il suo autoritratto) è conservata nella Chiesa Monumentale di Taverna in provincia di Catanzaro. Predica di San Giovanni Battista Chiesa San Domenico - Taverna
il pittore Mattia Preti (Taverna, 24 febbraio 1613 - La Valletta (Malta), 3 gennaio 1699) detto il Cavalier Calabrese perché nato a Taverna in provincia di Catanzaro (Calabria), nominato cavaliere di Malta da papa Urbano VIII e gran spadaccino che lo portò in prigione per i duelli ingaggiati con i suoi detrattori. Un cavaliere spavaldo e temerario sempre pronto a difendere il proprio onore, quello della sua famiglia e della patria. Autoritratto
Anche le Poste Italiane il 23 febbraio 2013 commemorano Mattia Preti nel 4° centenario della nascita con un valore da € 0,70 raffigurante il suo autoritratto (particolare del quadro “Predica si San Giovanni Battista”) realizzato nel 1672, ma già nel 1973 lo SMOM (Sovrano Militare Ordine di Malta) aveva emesso un valore da 1 Scudo – visibile nella prossima diapositiva – riproducendo l'originale della “Predica di san Giovanni Battista” con, in basso a destra, l'autoritratto del pittore.
Galleria
San Luca dipinge la Madonna Museo Del Prado (Madrid) San Luca dipinge la Madonna
San Luca dipinge la Madonna Il figliol prodigo Museo Del Prado (Madrid) Il figliol prodigo
Decapitazione di Santa Caterina
San Luca dipinge la Madonna Concerto Museo Del Prado (Madrid) Concerto
Salomè e la testa di San Giovanni San Luca dipinge la Madonna Museo Del Prado (Madrid) Salomè e la testa di San Giovanni
Il battista davanti ad Erode San Luca dipinge la Madonna Museo Del Prado (Madrid) Il battista davanti ad Erode
San Luca dipinge la Madonna Susanna e i vecchioni Museo Del Prado (Madrid) Susanna e i vecchioni
San Giovanni rimprovera Erode San Luca dipinge la Madonna Museo Del Prado (Madrid) San Giovanni rimprovera Erode
San Luca dipinge la Madonna Il tributo in denaro Museo Del Prado (Madrid) Il tributo in denaro
La resurrezione di Lazzaro San Luca dipinge la Madonna Museo Del Prado (Madrid) La resurrezione di Lazzaro
San Luca dipinge la Madonna Festa di Absolom Museo Del Prado (Madrid) Festa di Absolom
Madre affida il figlio a Cristo San Luca dipinge la Madonna Museo Del Prado (Madrid) Madre affida il figlio a Cristo
Martirio di San Bartolomeo
Mattia Preti si spegne a La Valletta (Malta) il 3 gennaio 1699. Mattia Preti, il Cavalier Calabrese, concepisce le narrazioni religiose con un forte realismo e accentuati contrasti chiaroscuri. La pittura è stata la sua essenza di vita e il mezzo per farlo avvicinare a Dio per cui soleva dire ai poveri, di cui si occupava, che dipingeva per loro perché per lui non aveva bisogno di nulla. Le sue opere sono talmente belle che lo storico d’arte Longhi lo ritiene «… corposo e tonante, veristico e apocalittico, secondo solo a Caravaggio». Mattia Preti si spegne a La Valletta (Malta) il 3 gennaio 1699. FINE © TUTTI I DIRITTI RISERVATI AGLI AUTORI - Fonte musicale: Symphony n° 40 (Wolfgang Amadeus Mozart) – Idea e format: ITALBIT by Vittorio – Info e diapositive: Internet 01-01-2015