LA RINASCITA DELL’ANNO 1000

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Transcript della presentazione:

LA RINASCITA DELL’ANNO 1000

La rinascita delle campagne

La ripresa dell’XI secolo Rodolfo il Glabro (cronista): dopo l’anno 1000 il clima migliora e l’Europa si copre di un “candido manto di chiese”. Nell’XI sec. lenta ripresa, in tutti i campi (economico, politico, religioso, culturale). Incremento demografico (anche se non ci sono dati certi perché non esistevano registri): più nascite e vita più lunga.

Quali furono le cause? Fine delle invasioni di Normanni e Ungari (ormai cristianizzati) Maggior stabilità politica (Impero Ottoniano) Miglioramento della vita della Chiesa (papi e vescovi più degni) Clima più caldo e meno piovoso  aumenta la produttività dei campi e diminuiscono le malattie legate al freddo Nuove invenzioni in campo agricolo

La rinascita delle campagne Innovazioni tecnologiche che si diffondono pian piano e non allo stesso modo in tutta Europa: aratro pesante (dotato di versoio e ruote, spesso trainato da cavalli) collare a spalla ferratura degli zoccoli rotazione triennale delle colture mulino ad acqua

Il versoio, una lama ricurva, tagliava e rivoltava le zolle, rendendo il terreno più morbido. Come animale da tiro si iniziò ad usare anche il cavallo, più agile del bue. Il nuovo collare, appoggiato sulla spalla e non più legato al collo, permetteva agli animali di respirare meglio.

La rotazione biennale Nell’Alto Medioevo, il campo veniva diviso ogni anno in due parti, una coltivata e una lasciata a riposo (maggese), poiché le coltivazioni impoveriscono il terreno. La resa dei campi quindi era dimezzata.

La rotazione triennale Dall’XI sec., il campo venne diviso in tre parti, una coltivata a cereali a lunga crescita, una a legumi (o a cereali a crescita rapida) e una lasciata a maggese. Poi le colture si alternavano. Vantaggi: più superficie coltivata i legumi sottraggono al terreno sostanze diverse dai cereali (si impoverisce meno) la produzione si diversifica e si distribuisce su tutto l’anno (se una stagione il raccolto va male, c’è sempre la stagione successiva)

Nel Medioevo venne perfezionato il mulino ad acqua, già conosciuto nell’antichità. Era usato soprattutto per macinare il grano, ma anche per frantumare i metalli, conciare le pelli e follare i tessuti (cioè compattarli per renderli impermeabili). Per usare il mulino, i contadini dovevano pagare una somma di denaro al mugnaio.

Nuove terre coltivabili Miglioramento condizioni di vita  incremento demografico  serve più terreno coltivabile per sfamare la popolazione bonifiche e disboscamenti (ad opera soprattutto dei monaci)

I nuovi ordini religiosi

L’esigenza di rinnovamento Crisi della Chiesa nel X sec, anche nei monasteri: benedettini molto ricchi abati spesso nominati conti  dimenticavano la loro missione religiosa Molti monaci, volendo tornare alle origini, fondano nuovi monasteri.

L’ordine cluniacense 910: abbazia di Cluny fondata da Guglielmo duca d’Aquitania. Dipendeva solo dall’abate, che viene scelto dai monaci senza interferenze da parte degli aristocratici o dei vescovi. Regola benedettina, ma l’aspetto della preghiera è accentuato rispetto a quello del lavoro. Diffusione dell’ordine cluniacense in tutta la Francia e anche oltre.

Abbazia di Cluny (disegno ricostruttivo Abbazia di Cluny (disegno ricostruttivo. L’abbazia fu quasi completamente distrutta durante la Rivoluzione Francese alla fine del XVIII sec.

Camaldolesi e vallombrosani Riforma monastica in Italia: due nuovi ordini nati in Toscana. Camaldolesi: dall’eremo di Camaldoli, fondato da san Romualdo (1012). Monaci di clausura. Vallombrosani: dal monastero di Vallombrosa, fondato da san Giovanni Gualberto (1036).

Camaldoli oggi: si riconoscono la chiesa e le casette dei monaci Vallombrosa oggi (l’edificio fu rifatto nel XVIII sec.)

L’ordine cistercense 1098: monastero di Citeaux (in latino Cistercium), fondato da san Roberto di Molesmes. Secondo Roberto, i monasteri del suo tempo (compreso Cluny) si sono arricchiti grazie al possesso di terre e si sono allontanati dall’ ora et labora. Ripropone la regola benedettina originale, riproponendo il ruolo del lavoro agricolo (cistercensi grandi bonificatori)

I santi primi abati di Cîteaux:  Roberto di Molesme, Alberico di Cîteaux e Stefano Harding.

San Bernardo di Chiaravalle Il monaco francese Bernardo, fondatore del monastero di Clairvaux (Chiaravalle), fu una delle figure più autorevoli del suo tempo. Consigliere del papa, autore di opere teologiche, diffusore dell’ordine cistercense. Alla sua morte (1153) ci sono 350 monasteri cistercensi in Europa.

Apparizione della Vergine a san Bernardo Filippino Lippi Apparizione della Vergine a san Bernardo 1482-1486

La diffusione dei cistercensi Dopo Citeaux, furono fondati 4 monasteri “figli”, sempre in Francia. A partire da queste prime 5 abbazie, il monachesimo cistercense si diffuse in tutta l’Europa occidentale. In Italia, le principali fondazioni cistercensi furono Chiaravalle e Morimondo vicino a Milano, Staffarda in Piemonte, Casamari e Fossanova in Lazio.

Abbazia di Staffarda

L’Abbazia di Morimondo L’abbazia di Chiaravalle Milanese, fondata da san Bernardo nel 1135. Gli edifici attuali furono costruiti tra il sec. XIII e il sec. XIV

Chiesa dell’abbazia di Fossanova di Casamari Chiesa dell’abbazia di Fossanova

L’ordine certosino 1084:monastero della Chartreuse (Certosa), fondato da San Bruno. Località impervia sulle Alpi francesi. Ordine che unisce aspetti eremitici e aspetti comunitari: ogni monaco vive da solo in una casetta all’interno del monastero, ma alcuni momenti vengono vissuti tutti insieme nel chiostro o in chiesa.

La Grande Chartreuse, primo monastero certosino, come appare oggi.