Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità della Programmazione dei fondi strutturali comunitari 2000 –2006.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Seminario di studio sul Progetto “PATRES”
Advertisements

(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Energia ed Ambiente Edilizia Residenziale Programmi innovativi in ambito urbano denominati Contratti di Quartiere II (D.M. 27 dicembre DGR 2281.
attuazione della Direttiva 2002/91/CE
Introduzione impianti:
"Territorio e ambiente: azioni possibili con scelte semplici"
/.
Sistema-città.
Normativa sulla gestione dei rifiuti
25 Settembre 2007 Presentazione progetto Edificio Eco-Compatibile.
Sergio Fabio Brivio Consigliere alla Sostenibilità
IL RICICLAGGIO.. Di Giulia a. Alessia t..
IL CICLO PRODUTTIVO 1/7.
Ufficio di Piano Provincia di Ferrara FERRARA.
A cura di Maurizio Lacerra 1 Sistemazione e riqualificazione di aree destinate ai mercati Indirizzi, Criteri e Modalità. Sistemazione e riqualificazione.
Conferenza Economica della Provincia di Ravenna “ L’impresa e il soggetto pubblico per la pianificazione territoriale integrata” Alessandro Lanza PhD,
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TECNICO: Comfort termico e riduzione della domanda di energia per il riscaldamento invernale e la climatizzazione estiva. Soluzioni.
I Rifiuti.
Programmazione ……. verso lAccordo di Partenariato VALORIZZAZIONE, GESTIONE E TUTELA DELLAMBIENTE (TAVOLO B) Roma, 12 febbraio
"I comuni, l'energia, lambiente e la tutela del cittadino: esperienze, innovazioni e finanziamenti" IMOLA Mercoledi "I comuni, l'energia, lambiente.
RIUNIONE PLENARIA della Rete Ambientale
Complesso “I caprioli” - San Germano Chisone
…inquinamentoinquinamento …riciclaggioriciclaggio.
CASA CLIMA.
Il gruppo progetto della I^ B Igea
Piano Regionale di Azione Ambientale Il premio per lecoefficienza Toscana ecoefficiente 2005 Toscana ecoefficiente 2005
Acquisti Pubblici Verdi della Provincia di Milano A cura di Relatore: Ing. Roberto Colzani Resp. dei settori Ambiente e Qualità di Nier Ingegneria Assessore.
Gli impianti in edilizia
Programma mozione Casadei Emilia Romagna AMBIENTE.
Sintesi della seduta di lavoro del tavolo «ambiti tecnologici» 14 novembre 2012.
CARBONE -Cimarelli Mattia -Stocchi Federico.
WORKSHOP WORKSHOP QUALITÀ DELL’ARIA E DINTORNI QUALITÀ DELL’ARIA E DINTORNI Realtà e prospettive nella Provincia di Livorno Livorno 27 Giugno 2008 Livorno.
VENTILAZIONE Uno degli elementi più importanti per la costruzione di una casa passiva è l'impianto di ventilazione, indispensabile per il ricambio d'aria.
Un’edilizia ecosostenibile rende un’abitazione molto più confortevole e abitabile, in quanto vengono usati materiali non nocivi per la salute. Vengono.
GREEN SCHOOL Progetto di ricerca
L’Ecoedificio Progetto di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente
Studi in ambito universitario. Futuro esame di stato per lo svolgimento della professione di geometra. Inserimento diretto nel mondo del lavoro. Nuovo.
Progetto di educazione ambientale
Aspetti progettuali e localizzativi delle costruzioni per l’industria agroalimentare.
EDIFICIO A RISPARMIO ENERGETICO – POLLEGIO (CH)
Dow Building Solutions CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Direzione Generale per l’Energia 23 Maggio 2006.
Il problema dei rifiuti solidi urbani. (II parte)
ESPOSIZIONE DELL’ EDIFICIO
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
Riciclaggio Mi rivolgo a te, produttore di beni, per evitare che con il tuo comportamento, la tua fabbrica, la tua città, la tua regione diventino una.
Progettare tenendo conto:
I GIOVEDI’ DELLA CULTURA SCIENTIFICA
Università di Modena e Reggio Emilia Facoltà di Economia Corso di Laurea in Management Internazionale Anno Accademico 2007/2008 Tesi di: Valentina Toscano.
1 ESPERIENZE E PROSPETTIVE SMART SMART per la Città di Torino Torino – 22 maggio 2015.
Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio
Corso di Pianificazione Territoriale Arch. Daniele Ronsivalle
PRATICA E ANALISI CRITICA DEI SISTEMI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA E AMBIENTALE: IL PROTOCOLLO ITACA APPLICATO A UN CASO DI EDILIZIA RESIDENZIALE IN MILANO.
Viviamo in una società usa e getta, che produce, consuma e spreca …
© Tutti i diritti riservati – Professional Academy (Aidem SRL)
PROGETTO DI LEGGE DISPOSIZIONI A SOSTEGNO DELL'ECONOMIA CIRCOLARE, DELLA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI, DEL RIUSO DEI BENI A FINE VITA,
Valutazione di scenari alternativi di gestione dei rifiuti urbani per un territorio provinciale Antonio Scipioni Tania Boatto
Norme e procedure per la gestione del territorio
Caratterizzazione e definizione dei criteri per l’efficienza energetica degli edifici Strumenti e sistemi per il miglioramento dell’efficienza energetica.
Energia e Clima nell’Unione Europea 25 novembre 2014 Bruxelles, Giuseppe Guerrera.
Il Clima delle città, le città per il clima Le Città, le Agende 21 locali e il cambiamento climatico Associazione Nazionale Coordinamento Agende 21 Locali.
LOMBARDY ENERGY CLEANTECH CLUSTER LE2C WORKSHOP DI PRESENTAZIONE DEL BANDO REGIONALE LINEA R&S PER AGGREGAZIONI 27/01/2016.
BIOARCHITETTURA Bioarchitettura è un termine coniato da Ugo Sasso. La bioarchitettura comprende tutte quelle conoscenze che permettono la realizzazione.
Il Piano Energetico di Fornovo di Taro Patrizia Bolognesi Polo di Rimini - Università di Bologna POLO TECNOLOGICO – ENERGIA & AMBIENTE Dipartimento di.
LA TRANSIZIONE VERSO UN SISTEMA DI RACCOLTA AD ALTA RESA NEL COMUNE DI CIAMPINO 1.
“LE RINNOVABILI TERMICHE:OCCASIONE DI SVILUPPO PER L’INTERA TOSCANA” Dott. Geol. Mattia Quarantini Sessione Formativa Teorica Lunedì 24 Ottobre ’11 Sede.
SK1_SC - Smart Case Formazione per Tecnico di ricerca per la progettazione e l’analisi delle prestazioni di edifici a basso impatto ambientale NORME E.
Ing. Luca Ricci Consorzio GeoHP1 Potenzialità del contributo della Geotermia a Bassa Entalpia nel raggiungimento degli obiettivi 2020.
Fondi Strutturali Obiettivo “Competitività regionale” PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - FERS.
PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE Travacò Siccomario.
Pianificazione È prevenzione La gestione del territorio deve essere la linea guida della pianificazione.
Transcript della presentazione:

Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità della Programmazione dei fondi strutturali comunitari 2000 –2006

Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità della Programmazione dei fondi strutturali comunitari 2000 –2006 Le tipologie di operazioni, in ragione degli effetti ambientali potenzialmente generati, sono state aggregate in categorie di intervento e per ciascuna di esse sono stati identificati criteri di selezione/valutazione adattabili a tutti i contesti regionali. Le categorie di intervento possono essere ricondotte a tre ambiti principali (Macrocategorie): - Macrocategoria 1 Riqualificazione/recupero urbano - Macrocategoria 2 Accessibilità, viabilità e trasporti

Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità della Programmazione dei fondi strutturali comunitari 2000 –2006

Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità della Programmazione dei fondi strutturali comunitari 2000 –2006

1. RIQUALIFICAZIONE/RECUPERO URBANO 1.2: Interventi sull’organismo edilizio Obiettivi specifici COM(1998) 605 Obiettivi specifici STRATEGIA NAZIONALE Criteri di selezione/valutazione Strumenti di riferimento FASE DI PROGRAMMAZIONE/PROGETTAZIONE Diffondere modelli di insediamento compatibili con un’efficace utilizzazione delle risorse, capaci di ridurre al minimo lo spazio occupato e lo sviluppo urbanistico incontrollato; Riqualificazione e maggiore accessibilità per tutti del patrimonio ambientale e storico - culturale e della qualità diffusa nel tessuto urbano 0rganizzazione del lotto che preveda l'integrazione edificio/impianti/altri edifici/spazi aperti, la corretta mobilità pedonale attorno all'edificio, la riduzione del fenomeno delle "isole di calore urbano" Progetto preliminare Flessibilità degli spazi interni dell'edificio per agevolare successive modifiche di destinazione d'uso Progetto preliminare, definitivo Analisi del ciclo di vita dell’edificio (dalla progettazione alla demolizione) Progetto preliminare Ridurre in modo significativo e quantificabile le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra nelle zone urbane, soprattutto utilizzando razionalmente l’energia, ricorrendo maggiormente alle fonti di energia rinnovabile, e alla produzione di energia combinata (calore ed elettricità) e riducendo la quantità di rifiuti; Riduzione consumi energetici nei settori industriale/abitativo/terziario Adozione di criteri progettuali che favoriscano la naturale climatizzazione estiva ed il riscaldamento invernale (corretto orientamento dell’organismo edilizio, posizione e dimensione delle aperture, adeguata inerzia termica delle murature, ecc.) Progetto preliminare, definitivo,esecutivo Adozione di criteri progettuali che assicurino il pieno utilizzo della luce naturale, l’assenza di fenomeni di abbagliamento, la corretta illuminazione artificiale ed il passaggio equilibrato e graduale dalla luce naturale a quella artificiale; (posizionamento ed ampiezza delle superfici vetrate, colore pareti interne, ecc.) Adozione di criteri progettuali che consentano la ventilazione naturale controllata, diretta o indiretta, di tutti gli ambienti con attenta valutazione di quelli in sovrapressione o in depressione Adozione di impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, mediante sistemi centralizzati di climatizzazione a contabilizzazione individuale Previsione di dispositivi per la contabilizzazione individuale dei consumi energetici, in caso di sistema centralizzato, e la gestione autonoma degli ambienti Progetto esecutivo Utilizzo di impiantistica elettrica, termica e di illuminazione avente la massima efficienza energetica disponibile sul mercato e utilizzo dell'automazione domestica (domotica) finalizzata all’ottimizzazione di tali efficienze

RIFERIMENTI APPLICABILI A TUTTE LE CATEGORIE – FASE DI CANTIERE Obiettivi specifici COM(1998) 605 Obiettivi specifici STRATEGIA NAZIONALE Criteri di selezione/valutazione Strumenti di riferimento FASE DI CANTIERE Migliorare la qualità dell’aria nelle zone urbane, l’affidabilità e la qualità dell’acqua potabile, la protezione e la gestione delle acque di superficie e di falda; diminuire all’origine la quantità di rifiuti da smaltire e ridurre l’inquinamento acustico Aumento del riuso e del recupero delle risorse ambientali utilizzate/ Minimizzazione della quantità e del “costo ambientale” delle risorse consumate (energia, acque, materiali) e dei rifiuti prodotti Preselezione e registrazione dei rifiuti di cantiere (valutazione preventiva di qualità e quantità dei materiali di risulta) Capitolato speciale d'appalto Previsione di convenzioni per il conferimento dei materiali di risulta destinabili a riciclaggio Avvio al recupero/riciclaggio degli scarti di demolizione prodotti in fase di cantiere Capitolato speciale d'appalto - Piano per la sicurezza Individuazione di uno spazio all’interno dell’area di cantiere per l’accatastamento dei materiali destinati al riciclo, anche in funzione di un eventuale riutilizzo nei medesimi lavori appaltati Piano per la sicurezza Previsione del riutilizzo delle casseformeCapitolato sp. appalto Riutilizzo del suolo asportato con le operazioni di scavo Capitolato speciale d'appalto - Piano per la sicurezza Introduzione di uno schema di razionalizzazione di accessi e percorsi nell’area di cantiere finalizzato alla minimizzazione dell’occupazione di suolo Piano per la sicurezza Introduzione di uno schema di razionalizzazione degli spostamenti interni ed esterni all’area di cantiere finalizzata alla minimizzazione del disboscamento e dei movimenti di terra Definizione di modalità di controllo per proteggere il terreno durante la fase costruttiva. (mantenimento della copertura vegetale sul terreno, costruzione di barriere per il fango, stabilizzazione dei pendii, ecc) Previsione di sistemi di deviazione degli scarichi in presenza di corsi d’acqua e falde superficiali

Rete Nazionale delle Autorità Ambientali e delle Autorità della Programmazione dei fondi strutturali comunitari 2000 –2006 RIFERIMENTI APPLICABILI A TUTTE LE CATEGORIE – MATERIALI DA COSTRUZIONE Obiettivi specifici COM(1998) 605 Obiettivi specifici STRATEGIA NAZIONALE Criteri di selezione/valutazione Strumenti di riferimento MATERIALI DA COSTRUZIONE Migliorare la qualità dell’aria nelle zone urbane, l’affidabilità e la qualità dell’acqua potabile, la protezione e la gestione delle acque di superficie e di falda; diminuire all’origine la quantità di rifiuti da smaltire e ridurre l’inquinamento acustico Aumento del riuso e del recupero delle risorse ambientali utilizzate/ Minimizzazione della quantità e del “costo ambientale” delle risorse consumate (energia, acque, materiali) e dei rifiuti prodotti Impiego di materiali per i quali sia stata effettuata un’analisi del ciclo di vita Computi metrici - Capitolato speciale d'appalto Impiego di materiali a basso contenuto di energia primaria (quantità di energia impiegata per la produzione, la lavorazione ed i relativi trasporti di un materiale, inclusa quella necessaria all’estrazione delle materie prime) Impiego di materiali non prodotti con sostanze tossiche o pericolose per la salute e che non rilascino sostanze inquinanti durante l'uso o il processo di produzione (HCFCs, VOC) Impiego di materiali prodotti con materie prime seconde (derivanti da recupero/riciclaggio) anche provenienti da demolizioni selettive Impiego di materiali di provenienza certificata, ove possibile (legname PEFC e FSC, ecc) Impiego di materiali di provenienza locale (minimizzazione degli impatti legati al trasporto, rispetto delle tradizioni costruttive locali, incentivazione di imprese che favoriscono il riciclaggio, riduzione della produzione di rifiuti, ecc) Impiego di prodotti privi di imballaggio Utilizzo da materiali con un elevato albedo per gli interventi di pavimentazione esterna, al fini di limitare l’effetto “isola di calore urbano”

Indirizzi tecnici e metodologici per la valutazione degli aspetti ambientali dei programmi operativi