Energia idroelettrica Iacomino Luca
L’energia idroelettrica è un tipo di energia rinnovabile e pulita che sfrutta la potenza di scorrimento di grandi fiumi o la forza di caduta dell’acqua raccolta in bacini posti sulle montagne.
Le centrali idroelettriche trasformano l’energia meccanica dell’acqua corrente in energia elettrica. Per avere a disposizione grandi masse d’acqua vengono costruite di solito in montagna delle dighe di sbarramento che bloccano il corso di un fiume, formando bacini artificiali. Da questi bacini l’acqua viene convogliata attraverso un canale di derivazione alle condotte forzate. Dalle condotte forzate l’acqua esce con una forte pressione e aziona le pale di una turbina. La turbina è collegata ad un generatore di corrente elettrica, l’alternatore. Infine, il trasformatore aumenta i valori di tensione della corrente prima di inviarla alle linee elettriche che trasportano l’elettricità.
Esistono vari tipi di centrali idroelettriche: nelle centrali a salto si sfruttano le grandi altezze di caduta dell’acqua che ci sono nelle regioni montane; nelle centrali ad acqua fluente si usano grandi masse di acqua fluviale che superano piccoli dislivelli, in questo caso il fiume deve avere una considerevole e costante portata d’acqua (es. Danubio, Volta, Reno, Po, Adige); le centrali idroelettriche di pompaggio sono formate da due bacini che si trovano a diverse altitudini, collegati tra loro da canali di derivazione e da un alternatore. Nelle ore diurne l’acqua del bacino superiore alimenta la turbina e arriva a quello inferiore, fornendo energia elettrica; nelle ore notturne l’alternatore funziona come un motore e aziona una pompa che porta l’acqua dal bacino inferiore a quello superiore, in modo da ripristinare la riserva di acqua utilizzabile.