Lo spazzacamino e la cicogna Favola ecologica per addormentarsi presto di Roberta Moriondo
C’era una volta, molto, molto tempo fa, quando non erano ancora stati inventati i termosifoni,
uno spazzacamino che, ogni mattina, quando le famiglie facevano colazione,
soleva attraversare il paesino nel quale viveva con la sua bicicletta gridando a squarciagola:
“Arriva lo spazzacamino, pulisce benino il tuo camino che sembra un clarino!!!”
La voce dello spazzacamino echeggiava nelle case e ogni mattina qualcuno si affacciava alla porta per dire:
“Spazzacamino, spazzacamino, vieni da me!!! Il mio camino ha bisogno del tuo aiuto!!!”
Lo spazzacamino entrava nella casa, studiava il colore della stanza, odorava attentamente, percuoteva i muri con il dito e con uno speciale martello
e poi, iniziava in silenzio il proprio lavoro: gr gr, sssssss, toc, krkr, sfsfsf, tic tic tic, ssssss, scscscsc, per arrivare sicuro al momento del collaudo.
Egli non usava, come i suoi colleghi, la cosiddetta “prova del fuoco”, ma si metteva in buona posizione alla bocca del camino e diceva:
“Arriva lo spazzacamino, pulisce benino il tuo camino che sembra un clarino!!!”
La sua voce si propagava di nuovo nel villaggio.
Una mattina una signora tutta ingrigita, impuzzosita e intossita lo chiamò con urgenza:
“Ti prego, spazzacamino, vieni a casa mia! E’ tutto pieno di fumo! La casa è piena di fumo, i bambini sono pieni di fumo, la vita è piena di fumo…”
Lo spazzacamino entrò nella casa, studiò il colore della stanza, odorò attentamente, percosse i muri con il dito e con il suo speciale martello e disse:
“Posso avere una scala e salire sul tetto?”
“Tutto quel che vuoi purchè ci liberi da questo incubo” rispose la padrona di casa.
Lo spazzacamino salì sul tetto e disse:
“Lo immaginavo… Cicogna, caspita! Come ti è venuto in mente di fare il nido su di un camino in funzione?”
“Non potevo farne a meno” rispose la cicogna “era tempo, ormai per me, di deporre le uova e qui c’era un certo teporino…..”
“Ma come hai potuto? Io dovrò distruggere il tuo nido e mandarti via!!!”
“Ti prego, spazzacamino, aiutami! Io ho già deposto le mie due uova e non posso permettere che venga fatto loro alcun male!”
“Va bene, andrò a chiedere aiuto al falegname.”
Tornò con un piano di legno che fece scivolare sotto il nido della cicogna, lo sollevò e lo dispose su di un camino che sapeva essere sempre spento (sapeva tutto dei camini lui!);
tornò nella casa della signora che aveva commissionato il lavoro e si dispose senza esitazione al momento del collaudo:
“Arriva lo spazzacamino, pulisce benino il tuo camino che sembra un clarino!!!”
La voce dellospazzacamino si diffuse in tutto il paese accolta da un applauso:
lo spazzacamino quella volta fu doppiamente felice, consapevole di essere riuscito a non sacrificare alcuno alle esigenze di altri.