Il costo della tassazione

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Transcript della presentazione:

Il costo della tassazione Lezione 10 – a.a. 2011-12 Corso di Ist. Economia Politica Marco Ziliotti

I costi dell’imposizione fiscale Lezioni precedenti: l’imposizione di una tassa su un bene influenza prezzo e quantità vendute. Inoltre: compratori e venditori si ripartiscono l’onere dell’imposta in modi diversi. Obiettivo di questa lezione è rispondere alla domanda: quali sono gli effetti dell’imposizione fiscale sul benessere dei partecipanti a un mercato?

Equilibrio di mercato ed efficienza allocativa Un libero mercato produce la quantità di beni che massimizza la somma della rendita totale (= consumatore + produttore). Una allocazione delle risorse che massimizza la rendita totale è economicamente efficiente.

I costi dell’imposizione fiscale Quando il governo impone le tasse su un bene, la quantità di equilibrio del bene diminuisce, il prezzo di equilibrio aumenta. La dimensione del mercato per quel bene diminuisce. Quindi: in un mercato di concorrenza perfetta, la tassazione ha un costo in termini di minor benessere conseguìto dagli individui.

Equilibrio di mercato in presenza di imposizione fiscale Prezzo Ammontare dell’imposta (T) Offerta Prezzo del compratore Quantità venduta (Q) venditore Gettito di imposta (T x Q) Domanda Q.tà in presenza di imposta Q.tà in assenza di imposta Quantità

I costi dell’imposizione fiscale L’imposta genera una differenza tra il prezzo pagato dal compratore e quello incassato dal venditore. Il costo dell’imposta per compratori e venditori eccede le entrate che l’imposta genera, portando a una perdita secca. La perdita secca è la riduzione della rendita totale provocata dall’introduzione di una tassa.

A B C Prezzo in assenza imposta = P1 E D F Q1 Surplus del consumatore: da A+B+C a A Surplus del produttore: da D+E+F a F Gettito fiscale: da niente a B+D Quantità Prezzo Offerta A F B D C E Q2 Prezzo del compratore = PB venditore = PS Surplus totale (Benessere sociale): Da A+B+CD+E+F a A+B+D+F Q1 Prezzo in assenza imposta = P1 Perdita secca di benessere sociale: C+E Domanda

Perdita secca di un’imposta: Un esempio Al prezzo corrente di 0.50 € per unità, sono state vendute 1.000 unità.

Perdita secca di un’imposta: Un esempio Prezzo Offerta 0.50 Domanda 1000 Quantità

Perdita secca di un’imposta: un esempio Il governo introduce un’imposta di 0.20 € sulla produzione di ogni unità di un bene. I produttori “raccolgono” l’imposta e la versano al governo. Supponiamo si distribuisca equamente i consumatori e i venditori pagano 0.10 € di imposta ciascuno. Ripasso: le imposte non le pagano solo quelli che “raccolgono”i soldi x versarli. Il più alto prezzo per i consumatori e il più basso prezzo per i venditori hanno un corrispettivo nella minore quantità scambiata sul mercato.

Perdita secca di un’imposta: un esempio Prezzo Offerta 0.60 0.50 0.40 Domanda 800 1000 Quantità

Perdita secca di un’imposta: un esempio L’imposta danneggia compratori e venditori, quindi la quantità scambiata del bene diminuisce di 200 unità (= 1.000 - 800). La superficie del triangolo, compreso tra le curve di domanda e di offerta e delimitato dal livello della quantità venduta, è la misura della perdita secca. Nell’esempio: = (0.10 x 200)/2 + (0.10 x 200)/2 = 20 €. Gettito d’imposta = (0.60 - 0.40) x 800 = 160

Perdita secca di un’imposta: un esempio Gettito d’imposta = 160 Prezzo Offerta 0.60 Perdita secca di benessere sociale = 20 0.50 0.40 Diminuzione della quantità = 200 Domanda 800 1000 Quantità

Effetti dell’imposizione fiscale Tasse  perdita di benessere inducono i partecipanti al mercato a modificare il proprio comportamento. I prezzi (PD, PO) si modificano rendendo alcuni potenziali scambi non più profittevoli.  Un prezzo alto induce il compratore ad acquistare di meno.  Un prezzo basso induce il venditore a produrre di meno. La dimensione del mercato si riduce al di sotto del livello ottimale.

Riduzione della quantità dovuta all’imposta Prezzo Offerta Perdita dei benefici dello scambio P B Ammontare dell’imposta Prezzo in assenza di imposta Q1 P S Costo del venditore Domanda Valore del compratore Q2 Riduzione della quantità dovuta all’imposta

Perché la perdita secca? Le entrate fiscali realizzate dal Governo, nemmeno se tutte ridistribuite a compratori e venditori, sono insufficienti a compensare la riduzione degli scambi dovuta all’imposizione fiscale

Quanto grande è la perdita secca? Teoria L’entità della perdita secca dipende da Q* causata da T. A sua volta: Q* dipende da elasticità di prezzo della domanda e dell’offerta. Se  elasticità di prezzo, allora  perdita secca della tassa. Se  elasticità di prezzo, allora  perdita secca della tassa.

Effetti dell’imposizione fiscale ed elasticità dell’offerta (a) Offerta anelastica (b) Offerta elastica Prezzo Prezzo Se offerta elastica, perdita secca è elevata. Offerta Se offerta anelastica, perdita secca è piccola . Ammontare della imposta Offerta Ammontare della imposta Domanda Domanda Quantità Quantità

Effetti dell’imposizione fiscale ed elasticità della domanda (c) Domanda anelastica (d) Domanda elastica Prezzo Prezzo Offerta Offerta Ammontare dell’imposta Se domanda anelastica, perdita secca è piccola Amm. della impos Domanda Se domanda elastica, perdita secca è elevata Domanda Quantità Quantità

Quanto è grande la perdita secca? Discussione Facile calcolare il volume delle imposte, non facile valutare la perdita secca causata dalle tasse. Esempio: tassazione sul lavoro: Per alcuni lavoratori l’offerta di lavoro è anelastica. Capo-famiglia di 40 anni vuole lavorare a tempo pieno, indipendentemente dal salario. In questo caso, la tassazione sul lavoro crea perdita secca contenuta.

Quanto è grande la perdita secca? Discussione Per altri lavoratori l’offerta di lavoro è elastica. Donne, anziani, studenti: rispondono positivamente a incentivi monetari. In questi casi, la tassazione sul lavoro crea una perdita secca elevata (minor produttività, maggior lavoro nero, pensionamento anticipato). In generale: opinioni differenziate su entità elasticità di offerta di lavoro.

Stato ed economia Dibattito sulla perdita secca non è (solo) una questione accademica. Diverse opinioni su elasticità e su effetti tassazione spesso derivano da diverse visioni sul ruolo dello stato nell’economia. Le tasse sul lavoro rappresentano gran parte del gettito nei paesi avanzati. Quando si parla di ridurle, la domanda è: Vogliamo ridurre le tasse e i servizi erogati? O mantenere tasse più alte e erogare più servizi? Risposta dipende da come la si pensa sul ruolo dello Stato nell’allocazione delle risorse.

Perdita secca ed entrate fiscali A fronte di incrementi dell’imposta, le entrate fiscali aumentano velocemente fino a raggiungere il massimo e, poi, cominciano a diminuire.

Perdita secca ed entrate fiscali Imposta di modesto ammontare Prezzo Offerta Perdita secca PB Gettito PS Domanda Q2 Q1 Quantità

Perdita secca ed entrate fiscali Imposta di ammontare medio Prezzo Offerta Perdita secca PB Gettito PS Domanda Q2 Q1 Quantità

Perdita secca ed entrate fiscali Imposta di ammontare elevato Prezzo PB Offerta Perdita secca Gettito Domanda PS Q2 Q1 Quantità

Perdita secca (a) Perdita secca Ammontare dell’imposta Gettito fiscale (b) Entrate (curva di Laffer) Ammontare dell’imposta

La teoria della curva di Laffer … Idea di fondo: quando le imposte sono troppo alte scoraggiano la produzione. Nel caso del lavoro: se l’imposta sui redditi è troppo alta, scoraggia il lavoro. Imposte più basse incentivano a lavorare di più, aumentando il benessere sociale e le entrate fiscali. Quindi: meglio ridurre le tasse!

…e il suo riscontro economico Nel 1980, Reagan (presidente USA) attuò una politica di riduzione delle imposte. Ma il gettito fiscale diminuì anziché aumentare. Nel 1980-84, reddito personale disponibile: +4%, entrate fiscali: -9% deficit di bilancio.

…e il suo riscontro economico Che cosa indica questo risultato? L’idea di Laffer può essere giusta se applicata ai contribuenti sottoposti a tassazione più elevata. negli anni 1980-84 le entrate generate dalla porzione dei cittadini più ricchi aumentarono (maggior lavoro, minore evasione fiscale…) L’idea di Laffer può essere giusta se applicata a paesi ad alta tassazione. In Svezia negli anni ’80 l’aliquota sui redditi più alti era attorno all’80%, mentre negli USA era assai più bassa.

Il consenso… Ma allora perché ci sono paesi ad alta e a bassa tassazione? Dipende da come si valuta l’elasticità di alcune curve particolarmente importanti. Nella realtà è assai complicato determinare con precisione i valori di elasticità, e ciò crea mancanza di consenso su questi problemi.

Ma allora perché ci sono paesi ad alta e a bassa tassazione? Il consenso… Ma allora perché ci sono paesi ad alta e a bassa tassazione? Dipende INNANZITUTTO dalle preferenze dei cittadini

Il consenso… In alcuni paesi (nord Europa), alte tasse sono tollerate perché generano più risorse da ridistribuire sotto forma di servizi sociali. Ciò, nella loro opinione, compensa la perdita secca. In altri paesi (USA), si preferiscono basse tasse e meno ridistribuzione, perché si ritiene che la povertà non sia il risultato di eventi sfortunati ma piuttosto la conseguenza delle azioni individuali. Dunque la spesa sociale è ingiusta (oltre certi limiti) e quindi non compensa la perdita secca.

Conclusione La riduzione delle rendite del consumatore e del produttore causata dalle imposte eccede l’aumento delle entrate dell’amministrazione pubblica. Cioè le tasse generano una perdita secca. Maggiore è l’ammontare dell’imposta, maggiore è la perdita secca. Le entrate fiscali dapprima aumentano all’aumentare dell’imposta; poi, man mano che l’imposta aumenta, le entrate fiscali cominciano a diminuire a causa della contrazione delle dimensioni del mercato . Ciò può giustificare, quando la tassazione è particolarmente elevata, una riduzione dell’imposta al fine di ridurre la perdita secca.