Formazione Generale sulla Sicurezza

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Intervento al corso di formazione per i direttori Frascati, 5 aprile 2000 Funzioni dei rappresentanti per la sicurezza e rapporti con il datore di lavoro.
Advertisements

Il sistema di Prevenzione e Protezione
“L’ESPERIENZA DELLA AUSL DI RIETI”
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
STRUTTURA DELLA LEZIONE
NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE
INTRODUZIONE E FINALITÀ DEL D.LGS 81/08
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
I PROTAGONISTI DELLA SICUREZZA E LE SANZIONI
Incontro Informativo per R.S.P.P. e Dirigenti Scolastici Istituti superiori Formazione alla sicurezza – percorsi integrati tra Scuola e Lavoro
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEGLI STUDENTI
Il nuovo Testo Unico Testo Unico sulla tutela della salute e della
Corso di auto-apprendimento guidato per Facilitatori per il Rischio Biologico Richiami sull’organizzazione della Sicurezza in Azienda,
Testo coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
Comunicazione, Formazione e Consultazione dei Lavoratori
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
SICUREZZA E SALUTE a cura del Tecnico della Prevenzione dott. Massimiliano Tacchi.
Le figure della Prevenzione
Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare.
Informazione ai lavoratori (art. 36)
Dr.ssa Silvia Rosin Direzione Prevenzione - Regione Veneto SiRVeSS
SICUREZZA OBBLIGATORIA: COSA CAMBIA NELLA FORMAZIONE? Incontro con SPISAL sul nuovo Accordo Stato - Regioni 1 marzo 2012.
SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO:ORGANIZZAZIONE
Figure, Ruoli e Responsabilità Titolo I - D.Lgs.81/08
PROCEDURA PER L’ASSEVERAZIONE DELLE IMPRESE
LA SICUREZZA NEL LAVORO
Comenius Regio Y.E.S. Bologna, 26 aprile 2010 COMENIUS REGIO.
I dispositivi di protezione individuali
La sicurezza nella scuola
LA FORMAZIONE,L’INFORMAZIONE E L’ADDESTRAMENTO PER LA SICUREZZA
SCHEMA FORMAZIONE AZIENDALE
Ing. Domenico Mannelli Il corso modulo C.
RISCHIO IMPIANTI La Legge 22 Gennaio 2008 n.37 L’installazione La trasformazione L’ampliamento La manutenzione DEGLI IMPIANTI AL FINE DI GARANTIRNE LA.
Ing. Alessandro Selbmann
Hanno partecipato all’ ideazione ed alla realizzazione del Corso:
Ing. Alessandro Selbmann
Incentivi Inail alla prevenzione Direzione Regionale Inail Campania.
Relatore: ing. Francesco Italia
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Milano, 19 marzo 2015 CONVEGNO DI STUDIO E APPROFONDIMENTO HR &SAFETY AT WORK Un.
L’ RLS e il Preposto A cura di Ing. Alfonso Massaro.
Apprendistato Le modifiche del D.L. n. 34/2014 al D.Lgs. n. 167/2011
LA CULTURA DELLA SICUREZZA
AGGIORNAMENTO RSPP Decreto «del fare» modifiche al D.Lgs. 81/08
Genova 17 gennaio 2013 Alessandro Clavarino
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Ambiente sicuro Scuola-casa-lavoro
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
SEI TITOLARE DI UN’AZIENDA?
Corso di formazione per Dirigenti
1 Perché siamo qui ?. 2 Perchè il Datore di lavoro-Dirigente deve provvedere affinché i preposti siano formati e che informati “… tutti i lavoratori siano.
Corso di aggiornamento per Lavoratori
Prevenzione e Sicurezza Legislazione vigente D.P.R. 547 del 27/04/1955 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro D.L. 277 del 15/08/1991 Attuazione.
Coordinatrice- Ailda Dogjani Segretario – Caka Xhovana Custode dei tempi-Danilo Diotti Custode della partecipazione- Mirko Colautti.
La sintesi ? ing. Domenico Mannelli. Articolo 16 - Misure generali di tutela Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A1.2 MODULO A Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
Sorveglianza sanitaria a scuola SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole B6 -1 MODULO B Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE.
Nel nostro ordinamento, la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è regolata da numerose norme giuridiche, contenute in fonti diverse.
A cura del Dirigente Tecnico A. Lupo Torino, 26 gennaio 2011 La sicurezza nella scuola Convegno di presentazione del “Documento di indirizzo per la sicurezza.
PREMESSA: finalità del corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Il DECRETO LEGISLATIVO n°81/9 aprile 2008 “TESTO UNICO DELLA SICUREZZA” “Attuazione dell'articolo.
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
La sicurezza nella scuola Presentazione del Documento di indirizzo per la sicurezza negli Istituti scolastici del Piemonte Alessandro Palese Regione Piemonte.
La sicurezza come sistema. La legislazione e la normativa sulla sicurezza: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro obiettivi che trovano origine in: Codice.
Transcript della presentazione:

Formazione Generale sulla Sicurezza CORSO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO Formazione Generale sulla Sicurezza Auditorium ITIS – Majorana di Grugliasco 19 maggio 2014 (A cura del Dirigente Tecnico A. Lupo – USR Piemonte)

CORSO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO SOMMARIO: Il D. Lgs. 81/08 e s.m.i. Il Documento di Indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici del Piemonte

Il Decreto Legislativo 81/08 e smi Attuazione dell’articolo 1 della Legge 123/2007, in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro E’ composto da 306 articoli, 13 titoli, 51 allegati Titolo I – Disposizioni Generali Titoli dal II al XI – Disposizioni Speciali Titolo XII – Disposizioni in materia penale e procedura penale Titolo XIII – Norme transitorie e finali

Il Decreto Legislativo 81/08 e smi Abroga e sostituisce gran parte della precedente disciplina in materia di sicurezza sul lavoro E’ entrato in vigore il 15 maggio 2008 Introduce la filosofia della programmazione e organizzazione della sicurezza, per conferire efficacia all’azione di prevenzione: • Predisposizione dei sistemi di controllo dell’efficacia e dell’efficienza delle misure adottate • Ripartizione intersoggettiva dell’obbligo di sicurezza e salute fra i ruoli della linea gerarchico-funzionale

Il Decreto Legislativo 81/08 e smi Titolo I - Principi comuni Capo I - Disposizioni generali Capo II - Sistema Istituzionale Capo III - Gestione della Prevenzione nei luoghi di lavoro Sezioni I - Misure di Tutela e Obblighi II - Valutazione dei rischi III - Servizio di Prevenzione e Protezione IV - Formazione Informazione e Addestramento V - Sorveglianza Sanitaria VI - Gestione delle Emergenze VII - Consultazione e partecipazione dei RLS VIII - Documentazione tecnico-amministrativa e statistiche Capo IV - Disposizioni Penali

Il Decreto Legislativo 81/08 e smi Titolo II e allegato IV - Luoghi di lavoro Titolo III e allegati V-IX - Attrezzature di lavoro e DPI capo I - Uso delle attrezzature di lavoro capo II - Uso dei DPI capo III - Impianti e apparecchiature elettriche Titolo IV e allegati X-XXIII - Cantieri temporanei e mobili capo I - Misure di tutela nei cantieri edili capo II - Lavori in quota Titolo V e allegati XXIV-XXXII - Segnaletica di sicurezza Titolo VI e allegato XXXIII - Movimentazione manuale dei carichi Titolo VII e allegato XXXIV - Videoterminali Titolo VIII e allegati XXXV-XXXVII - Agenti fisici capo I - Disposizioni comuni a tutti gli agenti fisici Titolo IX e allegati XXXVIII–XLIII - Sostanze pericolose capo I - Protezione da agenti chimici: disposizioni generali Titolo X e allegati XLIV-XLVIII - Agenti biologici Titolo XI e allegati XLIX-LI - Atmosfere esplosive Titolo XII Disposizioni penali e di procedura

Il Decreto Legislativo 81/08 e smi Art. 2: definizioni Datore di Lavoro (DL), Dirigente, Preposto Lavoratore (e studente equiparato) Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) Responsabile e Addetto SPP (R-ASPP) Medico Competente (MC) Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Prevenzione Sorveglianza sanitaria Azienda e Unità produttiva Salute Sistema di promozione della salute e sicurezza Modello di organizzazione e gestione Valutazione dei rischi Pericolo e rischio Norme tecniche, linee guida e buone prassi Formazione, informazione e addestramento Organismi paritetici Responsabilità sociale delle imprese

Il Decreto Legislativo 81/08 e smi Art. 3: Campo di applicazione Si applica a tutti i Settori, pubblici e privati Tuttavia, prevede l’emanazione di decreti attuativi (entro 12 mesi) per: • Forze armate e di Polizia • Vigili del fuoco • Soccorso alpino, difesa civile e servizi di protezione civile • Strutture penitenziarie, giudiziarie, di sicurezza e di ordine pubblico • Scuole e università • Organizzazioni di volontariato • Mezzi di trasporto aerei e marittimi • Biblioteche, musei, archivi e strutture sottoposte a vincoli di tutele dei beni artistici, storici e culturali • Attività a bordo di navi, ambito portuale e settore della pesca

Il Decreto Legislativo 81/08 e smi Art. 3: Campo di applicazione a tutti i tipi di Contratto • contratti di somministrazione • distacco del lavoratore • lavoratore pubblico con dipendenza funzionale presso altre amministrazioni • lavoratori a progetto e collaboratori coordinati e continuativi • prestazioni occasionali di tipo accessorio • lavoro a domicilio e contratto collettivo dei proprietari di fabbricati • lavoro a distanza con impiego di attrezzature informatiche

Il Decreto Legislativo 81/08 e smi Art. 3: Campo di applicazione a tutti i tipi di Lavoratore • Lavoratore subordinato con o senza retribuzione • Soggetto che svolge un’attività nell’ambito dell’organizzazione del DL • Socio lavoratore di società o cooperative anche di fatto che presti la propria opera per per conto dell’ente stesso • Associato in partecipazione il cui apporto consiste in prestazioni d’opera nell’ambito della organizzazione stessa • Beneficiario di tirocini formativi e di orientamento professionale o di alternanza studio-lavoro • Studente di ogni ordine e grado o il partecipante a corsi di formazione ove si faccia uso di laboratori, agenti chimici, fisici o biologici e attrezzature in genere compreso i VDT, limitatamente al periodo di utilizzo (art. 2,comma a) • Volontari delle varie associazioni compresi quelli dei Vigili del Fuoco o della Protezione Civile • Lavoratori socialmente utili • Lavoratori autonomi (si applicano solo gli art. 21 e 26) • Componenti dell’impresa familiare (si applica l’articolo 21)

Fornire un quadro di riferimento e una sintesi della normativa Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Finalità Fornire indicazioni univoche ai Dirigenti e alle figure preposte alla sicurezza di tutte le scuole del Piemonte Suggerire un corretto approccio, dal punto di vista giuridico e operativo, nella gestione delle problematiche relative alla salute e sicurezza negli Istituti scolastici Fornire un quadro di riferimento e una sintesi della normativa Suggerire possibili soluzioni operative

Regione Piemonte - Direzione Sanità Rappresentanti Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Elaborazione Coordinamento Regione Piemonte - Direzione Sanità Rappresentanti Osservatorio Scolastico Regionale Spresal e Sisp Inail Vigili del Fuoco Sindacati i

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Approvato con Determinazione della Regione Piemonte n. 411 del 18 giugno 2012 Pubblicato sul BURP n. 27 del 5 luglio 2012 il Documento si può reperire nel sito della Regione Piemonte: www.regione.piemonte.it/sanita/cms/sicurezza.html e in quello dell’USR: http://sicurezza.istruzionepiemonte.it/

Datore di lavoro, dirigente e relativi adempimenti Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Argomenti Datore di lavoro, dirigente e relativi adempimenti Nomina delle figure preposte alla sicurezza Formazione di RSPP e ASPP, RLS, preposti La valutazione dei rischi Il Documento di valutazione dei rischi Informazione, formazione dei lavoratori Didattica della sicurezza rivolta agli allievi Sorveglianza sanitaria e nomina del medico competente Emergenze Prevenzione incendi Rapporti con gli enti locali Igiene dell’ambiente di vita scolastico Infortuni, MP e gestione del rapporto assicurativo .

DM 292/96: Capo dell’Istituzione Scolastica Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Datore di lavoro Definizione dell’81/08 Per datore di lavoro, nelle PA, si intende il dirigente dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa Individuazione DM 292/96: Capo dell’Istituzione Scolastica

Riferimenti Normativi Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Datore di lavoro Riferimenti Normativi D.lgs. 165/2001 (Testo Unico sul pubblico impiego) Decreto Interministeriale 44/2001 (Regolamento concernente le “Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche"

Definizione del Decreto 81/08 Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Dirigente Definizione del Decreto 81/08 persona che attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa Principio effettività: art. 299 del D.lgs. 81/08 Individuazione DSGA Responsabili di plesso

Definizione del Decreto 81/08 Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Preposto Definizione del Decreto 81/08 persona che sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute Principio effettività art. 299 del D.lgs. 81/08 Individuazione Insegnanti, sia teorici che tecnico-pratici, e assistenti tecnici nei confronti degli allievi solo nel caso in cui gli stessi facciano uso di laboratori….

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Suggerimento Si raccomanda la chiara definizione, in ogni incarico, delle attribuzioni e delle competenze richieste al soggetto incaricato

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Lavoratore Definizione del Decreto 81/08 Lavoratore: Persona che svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato Equiparato: l’allievo degli istituti di istruzione nei quali si faccia uso di laboratori limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione

Individuazione lavoratore Docenti Personale amministrativo e tecnico Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Individuazione lavoratore Docenti Personale amministrativo e tecnico Personale collaboratore scolastico Individuazione equiparato L’equiparazione opera nei periodi in cui gli allievi siano effettivamente applicati alle strumentazioni e ai laboratori in questione anche durante le prove di esame

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Il Servizio di prevenzione e protezione è costituito da un responsabile ed eventualmente da uno o più addetti La designazione del RSPP, previa disponibilità dell’interessato, deve prevedere una nomina formale da parte del DS e una accettazione scritta dell’incaricato

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici In caso di RSPP esterno (anche lavoratore di un’altra unità scolastica), il DS deve attivare un SPP (art. 32 del D.lgs. 81/08 comma 10) con un adeguato numero di addetti (ASPP), preferibilmente interni La norma non definisce in modo oggettivo quale debba essere l’adeguato numero di addetti, ma si ritiene di invitare i Dirigenti scolastici a tener conto dei rischi specifici anche in relazione alla complessità della struttura e al numero dei plessi e di suggerire la designazione di almeno un ASPP per ogni plesso

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Figure sensibili E’ fondamentale non confondere gli R-ASPP con gli Addetti alla Gestione delle Emergenze (le cd “figure sensibili”)

Addetti alla Gestione delle Emergenze Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Addetti alla Gestione delle Emergenze Il datore di lavoro deve individuare un congruo numero di addetti all’emergenza la definizione del numero di addetti necessario deve emergere da una attenta valutazione del rischio

Formazione Dirigenti e Preposti Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Formazione Dirigenti e Preposti Il Datore di lavoro deve assicurare la formazione e l’aggiornamento periodico previsti dall’art. 37 comma 7 D.lgs. 81/08

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Valutazione dei rischi La valutazione va riferita a tutti i rischi presenti nella scuola Obiettivo è quello dell’eliminazione o in subordine di una sostanziale riduzione e/o controllo di tutti i fattori di rischio presenti nell’attività lavorativa La mitigazione del rischio, dove non è possibile eliminarlo, avviene attraverso la prevenzione e la protezione (programmazione di misure)

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Valutazione dei rischi Vanno considerati e previsti non solo i rischi più evidenti, ma anche quelli potenziali, e quelli derivanti da comportamenti “non corretti ma ragionevolmente possibili o prevedibili”

Riferimenti per Valutazione dei rischi Linee guida emanate: Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Riferimenti per Valutazione dei rischi Linee guida emanate: dall’ex ISPESL, ora INAIL (ISPESL, 1995) dal Coordinamento Tecnico per la Prevenzione delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano (Conferenza dei Presidenti delle Regioni, 1996)

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Riferimenti per Valutazione dei rischi Progetto formazione dirigenti scolastici – Approfondimenti normativi sulla sicurezza – realizzato dal Ministero (MIUR, 2003)

Documento di valutazione dei rischi Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Documento di valutazione dei rischi Caratteristiche fondamentali del DVR dovranno essere la chiarezza, la sinteticità,e la facilità di comprensione dei dati e delle informazioni

Didattica della sicurezza Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Didattica della sicurezza L’at. 11 del D.Lgs. 81/08 prevede l’inserimento in ogni attività scolastica di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche L’art. 9 del decreto assegna agli enti che hanno competenza in tema di igiene e sicurezza sul lavoro un ruolo propulsivo nella realizzazione di programmi di intervento

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Promozione della sicurezza Da alcuni anni, un Gruppo di Lavoro, costituito da rappresentanti della Regione Piemonte, dell’INAIL e dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte (USR), ha avviato un percorso progettuale di ampio respiro finalizzato alla promozione della cultura della sicurezza e della salute nelle scuole

Reti di scuole per la sicurezza Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Reti di scuole per la sicurezza In particolare, la costituzione delle Reti di scuole per la sicurezza si è rivelato uno strumento strategico sia per l’attivazione di percorsi educativi e formativi in tema di prevenzione e sicurezza del lavoro destinati a tutti i soggetti coinvolti nelle attività scolastiche, sia per la gestione della sicurezza nelle scuole.

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Indicazioni per attività didattiche Inserimento nel POF Livelli d’azione: educativo ambientale Coerenza tra le indicazioni impartite e i comportamenti

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Indicazioni per attività didattiche Raccordo tra interventi strutturali ed educativi Sinergia con gli Enti Locali Approccio interdisciplinare e logica della trasversalità

percezione del rischio Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Parole chiave complessità lavoro di rete percezione del rischio attenzione alle variabili individuali ma anche sociali, economiche e politiche

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Indicazioni per attività didattiche Metodologia partecipativa Apprendimento per problemi simulazioni role-play studi di caso Coinvolgimento emotivo

La sorveglianza sanitaria Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici La sorveglianza sanitaria La Sorveglianza sanitaria ex art. 41 del D.lgs. 81/08, obbligatoria nei casi in cui la valutazione dei rischi evidenzi rischi per malattie professionali per le quali la normativa e le direttive europee prevedano il controllo medico degli esposti (es. uso VDT per oltre 20 ore/settimana)

Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Le emergenze Le Emergenze con una descrizione delle norme di comportamento da osservare in situazioni di emergenza (DM 10/3/98) e con delle indicazioni in materia di primo soccorso (DM 388/03)

La prevenzione incendi Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici La prevenzione incendi La Prevenzione incendi è trattata nel capitolo 10 del Documento, curato da rappresentanti della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e dedicato alle “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” relative al Decreto del 26 agosto 1992, che stabilisce i criteri di sicurezza antincendio da applicare nelle scuole di ogni ordine e grado al fine di tutelare l’incolumità delle persone e di salvaguardare i beni contro il rischio incendio

I rapporti con gli enti locali Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici I rapporti con gli enti locali I rapporti con gli Enti Locali proprietari delle strutture scolastiche e cioè, il Comune, per le scuole materne, elementari e secondarie di primo grado e la Provincia, per l’intera fascia secondaria superiore. Le vigenti norme demandano a dette amministrazioni gli obblighi connessi agli interventi strutturali e di manutenzione e all’impiantistica in generale

L’igiene dell’ambiente scolastico Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici L’igiene dell’ambiente scolastico L’igiene dell’ambiente scolastico, con riferimento al DM 18/12/75 “Norme tecniche relative all’edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia e urbanistica…”, con indicazioni che riguardano spazi gioco, palestre, corridoi, aule, illuminazione, riscaldamento, servizi igienici, arredi, pulizia e sanificazione, barriere architettoniche

Gli infortuni e le malattie professionali Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Gli infortuni e le malattie professionali Gli Infortuni, le Malattie Professionali e la gestione del rapporto assicurativo, a cura della Direzione INAIL (DPR 1124/1965)

nomina addetti alla gestione delle emergenze nomina del MC Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici Il Documento è corredato da un'appendice normativa e da una serie di modelli allegati: designazione del RSPP nomina addetti alla gestione delle emergenze nomina del MC richiesta di intervento di manutenzione ex art. 18 comma 3 del D.lgs. 81/08 all’ente proprietario