Macroeconomia I ESERCITAZIONE S.L. (cap. 2 e cap. 3)

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Macroeconomia I ESERCITAZIONE S.L. (cap. 2 e cap. 3) Wildmer Daniel Gregori wildmer.gregori@unibo.it https://sites.google.com/site/wdgregori/teaching orario di ricevimento: A fine lezione

PIL-Prodotto Interno Lordo Il PIL misura la produzione di nuova ricchezza: Definizioni: Spesa totale in beni e servizi finali prodotti nel paese in un anno. Reddito totale prodotto dai fattori di produzione localizzati nel Paese durante un anno (salari e profitti). Valore aggiunto totale di tutte le imprese che operano nel paese in un anno. I ESERCITAZIONE

Quali transazioni entrano nel computo del PIL? Beni usati? No, perché è un trasferimento di ricchezza già esistente. Le scorte di magazzino? Sì, perché rappresentano produzione di nuova ricchezza (anche se verranno vendute in futuro). Beni intermedi? No. Viene calcolato il valore dei beni finali (quindi il pane ma non la farina venduta per produrlo). Quali transazioni entrano nel computo del PIL?

Misure alternative della ricchezza Prodotto interno e prodotto nazionale Prodotto nazionale lordo (PNL): Reddito totale ottenuto dai fattori di produzione nazionali localizzati anche all’estero Prodotto interno lordo (PIL): Reddito totale ottenuto dai fattori di produzione localizzati in Italia anche se esteri PNL = PIL + redditi esteri di residenti - redditi interni di non residenti (Il PIL è «preferibile» in quanto siamo interessanti a capire la quantità di beni e servizi prodotti da una certa economia) Capitolo 2: I dati della macroeconomia

PIL = Spesa aggregata finale Le componenti della spesa aggregata Consumo (C) Investimenti (I) Spesa pubblica (G) Esportazioni nette (NX) Capitolo 2: I dati della macroeconomia

Multiple choice: 1) Nel calcolo del PIL di una nazione NON viene considerato: a) Il taglio dei capelli dal parrucchiere b) La vendita di un computer ad un residente a San Marino c) L’acquisto di una casa di nuova costruzione da parte di una famiglia d) La vendita di scorte di pneumatici nel magazzino della Pirelli S.p.A. e) Un investimento statale per la costruzione di una nuova strada I ESERCITAZIONE

Multiple choice 2) Nel calcolo del Pil di una nazione NON viene considerato: L’aumento delle scorte di pneumatici nel magazzino della Pirelii S.p.a. L’acquisto di una nuova automobile da parte di una famiglia. L’acquisto di un computer da parte della pubblica amministrazione. L’acquisto di un appartamento in un palazzo antico da parte di una famiglia. La vendita di gelato ad un turista tedesco a Rimini. I ESERCITAZIONE

Multiple choice 3) Che cosa NON fa parte del Pil italiano di quest’anno? L’acquisto di computer per la Segreteria Didattica di Facoltà. La vendita da Feltrinelli del testo di Macroeconomia ad uno studente Erasmus bulgaro. L’acquisto di un impianto di climatizzazione per l’aula Magna della Facoltà. La costruzione di una villa a Porto Rotondo. L’acquisto da parte del professore del corso di Macro di una Ferrari Testarossa del 1990. I ESERCITAZIONE

Multiple choice 4) Quali delle seguenti transazioni economiche non comporta un aumento del PIL? Aumentano a fine anno le scorte di pneumatici dell'impresa Pirelli S.p.A. La tutor di Macro vola a Parigi con Alitalia. La copisteria "Copia copia che ti becco" aumenta in prezzi del 5% in seguito ad un aumento della domanda del 3%. Il Prof. di Macro supera finalmente l'esame della patente ed acquista una moto BMW R GS 80 del 1985. I ESERCITAZIONE

Continuo Cap. 2 Deflattore del PIL: Indice dell’andamento del livello generale dei prezzi in un sistema economico. I ESERCITAZIONE

TASSO D’INFLAZIONE Variazione percentuale del livello generalizzato dei prezzi. Se si utilizza il Deflatore del PIL come misura del livello dei prezzi il tasso d’inflazione può essere così calcolato: N.B. Defl PIL anno base = 1 (sempre, perchè Pa.b./Pa.b. = 1) I ESERCITAZIONE

IPC- Indice dei Prezzi al Consumo Misura i prezzi dei soli beni e servizi acquistati dai consumatori, in base ad un paniere rappresentativo per il consumatore medio. E’ un altro indicatore del livello generalizzato dei prezzi. I ESERCITAZIONE

ESERCIZIO 1 PIZZA CD Q P 2004 110 €10 90 €15 2005 112 €12 95 €18 2006 In un’economia sono prodotti solo 2 beni: pizza e cd. Per ogni anno calcolare Pil nominale e Pil reale Il tasso d’inflazione annuo IPC nei diversi anni (anno base 2004), se il paniere rappresentativo contiene 20 pizze e 10 cd PIZZA CD Q P 2004 110 €10 90 €15 2005 112 €12 95 €18 2006 125 98 I ESERCITAZIONE

Soluzione Pil nominale ( PxQstesso anno) 2004: P(p)04Q(p)04+P(cd)04Q(cd)04 = 10 x 110 + 15 x 90 = €2450 2005: P(p)05Q(p)05+P(cd)05Q(cd)05 = 12 x 112 + 18 x 95 = €3054 2006: P(p)06Q(p)06+P(cd)06Q(cd)06 = 15x 125 + 15 x 98 = €3345 Pil reale ( Panno base x Qanno corrente) 2004: P(p)04Q(p)04+P(cd)04Q(cd)04 = PIL nominale 200 = €2450 2005: P(p)04Q(p)05+P(cd)04Q(cd)05 = 10 x 112 + 15 x 95 = €2545 2006: P(p)04Q(p)06+P(cd)04Q(cd)06 = 10 x 125 + 15 x 98 = €2720 I ESERCITAZIONE

Soluzione Defl.2004 = 2450/2450 = 1 Defl.2005 = 3054/2545 = 1.2 π2005 = (1.2-1)/1 = 0.2 = 20% π2006 = (1.229-1.196)/1.196=0.027=2.7% I ESERCITAZIONE

Soluzione Costo del paniere nell’anno base: 20x10€ +10x15€ = 200 + 150 = € 350 Costo del paniere nel 2005: 20x12€ +10x18€ = 240 + 180 = € 420 Costo del paniere nel 2006: 20x15€ +10x15€ = 300 + 150 = € 450 IPC2004 = 350/350 = 1 IPC2005 = 420/350 = 1,2 IPC2006 = 450/350 = 1,28 π 2005 = (IPC2005 - IPC2004 )/ IPC2004==(1,2-1)/1 = 0,2 π 2006 = (IPC2006 - IPC2005 )/ IPC2005 = (1,28-1,2)/1,2 = 0,066 I ESERCITAZIONE

Confronto Defl PIL-IPC Il deflatore del PIL riflette i prezzi di tutti i beni e i servizi prodotti internamente mentre l’IPC quelli di tutti i beni e i servizi acquistati dai consumatori. Perciò: a) Prezzi dei capitali produttivi (es. farina per i fornai) - Defl PIL: inclusi (se prodotti nel paese) - IPC: esclusi (solo consumo) b) Prezzi dei prodotti di consumo importati (es. abiti made in China) - Defl PIL: esclusi - IPC: inclusi c) Il paniere del: - Defl PIL: varia ogni anno - IPC: «fisso» (fine capitolo 2) I ESERCITAZIONE

Capitolo 3 Domanda di Beni e Servizi Le componenti della domanda aggregata sono: C = Domanda per Consumo di Beni e Servizi I = Domanda di Beni di Investimento G = Domanda di beni e servizi dello Stato (In Economia chiusa: le esportazioni nette sono pari a zero NX=0 ) L’equilibrio si ottiene quando la domanda è uguale all’offerta aggreagata: Y = C + I + G I ESERCITAZIONE

Consumo Il consumo delle famiglie dipende dal reddito disponibile dopo il pagamento delle tasse al governo. Reddito Disponibile: (Y – T ) La funzione di Consumo indica quanta parte del reddito disponibile viene destinata al consumo: C = c (Y – T ) Per propensione marginale al consumo si indica l’aumento di C indotto da un aumento unitario di reddito disponibile. I ESERCITAZIONE

Investimenti I = I (r ) Tasso di Interesse Reale: r Gli investimenti delle imprese dipendono dal costo di prendere a prestito i capitali necessari Il costo di prendere a prestito è dato dal Tasso di Interesse Reale: r Tasso di interesse Nominale Corretto per l’inflazione La Funzione di investimento mette in relazione la quantità di investimenti con il tasso di interesse reale: I = I (r ) I ESERCITAZIONE

La spesa pubblica G e le tasse T La Spesa Pubblica G include tutte le spese pubbliche per l’aquisto di beni e servizi ed esclude i pagamenti per trasferimenti Le Tasse T rappresentano le entrate per il governo Il Bilancio Pubblico è dato da (G-T) ed è: In pareggio se G = T In avanzo se G < T In disavanzo (deficit) se G > T I ESERCITAZIONE

Il Mercato Finanziario Il mercato dei capitali di prestito Il prezzo di questo mercato è il tasso di interesse reale r che rappresenta la remunerazione per coloro che danno a prestito capitali e il costo da pagare per coloro che prendono a prestito capitali. A livello macroeconomico aggregato: L’offerta totale di capitali è data dal Risparmio Nazionale La domanda totale di capitali deriva dagli Investimenti Quando si ottiene l’equilibrio nel mercato finanziario? I ESERCITAZIONE

Il mercato finanziario Equilibrio e determinazione del tasso di Interesse L’offerta di capitali è data da S = Y – C – G non dipende dal tasso di interesse reale r La domanda di capitali è data dalla funzione degli investimenti ed è negativamente correlata al tasso di interesse I = I(r) S, I Capitolo 3: Il reddito nazionale: da dove viene e dove va

Il mercato finanziario Equilibrio e determinazione del tasso di interesse L’uguaglianza tra domanda e offerta determina il tasso di interesse reale di equilibrio r I = I(r) S, I Capitolo 3: Il reddito nazionale: da dove viene e dove va

Multiple choice: 1) Quale delle seguenti affermazioni sul risparmio nazionale è FALSA? a) Il risparmio nazionale è la somma di risparmio privato e risparmio pubblico. b) Il risparmio nazionale è uguale al prodotto residuo, dopo che la domanda pubblica e privata di beni di consumo è stata soddisfatta. c) Il risparmio nazionale eguaglia gli investimenti al tasso di interesse di equilibrio. d) Il risparmio nazionale è dato dalla somma dei depositi a risparmio bancari. 2) Se il livello di prodotto è fisso e il risparmio nazionale non dipende dal tasso di interesse, un aumento della spesa pubblica fa crescere: a) Il risparmio nazionale. b) Il risparmio pubblico. c) Il tasso di interesse di equilibrio d) Il risparmio privato. I ESERCITAZIONE

Multiple choice: 3) Se il livello di prodotto è fisso e il risparmio nazionale non dipende dal tasso di interesse, un aumento della tassazione determina: a) Uno spostamento a sinistra della curva verticale di risparmio. b) Una diminuzione degli investimenti. c) Una crescita dei consumi. d) Una diminuzione del tasso di interesse di equilibrio e un aumento degli investimenti 4) Se il risparmio nazionale dipende positivamente dal tasso di interesse, un miglioramento tecnologico che determini un incremento della domanda di investimenti: a) Non ha alcun effetto sul risparmio nazionale. b) Sposta a sinistra la curva di domanda di investimenti. c) Porta ad un aumento sia degli investimenti che del saggio di interesse di equilibrio. d) Non ha effetti sui consumi. ESERCITAZIONE I

ESERCIZIO 2 Aumento della spesa pubblica Considerate un sistema economico caratterizzato dal seguente sistema di equazioni: Y = C + I + G Y = 250 I = 100 – 20r G = 150 C = 20 + 0,2(Y –T) T = 80 I ESERCITAZIONE

continua a) Calcolate: - risparmio privato e pubblico - tasso d’interesse di equilibrio b) Ipotizziamo poi una politica fiscale espansiva, cioè un aumento di G pari a 30. - Calcolate reddito e tasso di interesse di equilibrio. - Offrite poi una rappresentazione grafica del mercato del credito prima e dopo tale manovra fiscale. I ESERCITAZIONE

Soluzione a) - Risparmio privato Sprivato = Y – C – T Sprivato = 250 – (20+0,2(250-80)) – 80 = 116 - Risparmio pubblico Spubblico = T – G = 80 – 150 = -70 - L’equilibrio dei mercati finanziari S = Spriv + Spubbl = I 116 – 70 = 100 – 20r 46 – 100 = -20r r = 54/20 = 2,7 I ESERCITAZIONE

continua b) Ipotizzando un aumento di G pari a 30 ( ΔG = 30) - il reddito non varia in quanto in questo modello esso non dipende da G (la spesa pubblica è esogena) Il risparmio pubblico passa da -70 a -100, dato che T-G=80 – (150+30); di conseguenza la condizione di equilibrio S = I diviene: 116 – 100 = 100 – 20r -84 = -20r r = 4,2 (r è aumentato) I ESERCITAZIONE

continua Una variazione positiva di G implica uno spostamento della curva di risparmio a sinistra. Il risparmio totale diminuisce in seguito alla riduzione del risparmio pubblico. In corrispondenza del vecchio tasso d’interesse r osserviamo un eccesso di domanda rispetto all’offerta, quindi il “prezzo” dei fondi (il tasso d’interesse) deve aumentare fino a r2 in corrispondenza del quale l’equilibrio del mercato del credito è ripristinato. Perchè Y rimanga invariato all’aumentare di G, è necessario che un’altra componente della domanda aggregata diminuisca. Vediamo infatti che in corrispondenza del nuovo equilibrio gli investimenti sono diminuiti e la spesa pubblica è aumentata. ( Y = C + I(↓) + G(↑) ) Il reddito di equilibrio è lo stesso, ma la sua composizione è variata. I ESERCITAZIONE

continua r I1 S, I r2 r1 Il livello di investimenti è inferiore. La spesa pubblica “spiazza” l’investimento privato perché Y è fisso. I ESERCITAZIONE

ESERCIZIO 3 Aumento delle Imposte. Se le tasse T aumentano di 100 (mln di euro) e la propensione marginale al consumo è pari a 0,6 come cambiano: Risparmio Pubblico? Risparmio Privato? Risparmio Nazionale? Investimenti? I ESERCITAZIONE

Soluzione Snazionale = Spubblico + Sprivato Var Risparmio Pubblico: VarT - VarG = 100-0 = 100 Var Risparmio Privato: Var(Y-T) - VarC = = -100 – c(Y-T)= -100 – 0,6x(-100) = -100+60 = - 40 Quindi Var Risparmio Nazionale = 100 – 40 = + 60 oppure anche: Var [Y - c(Y-T) – G] = -0,6(-100) = 60 perchè Y e G restano invariati. I ESERCITAZIONE

continua E gli Investimenti come reagiscono? Identità Reddito Nazionale: Y= C(Y-T)+I( r)+G da cui otteniamo Y- C(Y-T) - G = I( r) ovvero: Risparmio Nazionale = Investimento L’ Investimento deve aumentare, per farlo è necessario che r si riduca. I ESERCITAZIONE

continua r1 r2 I1 L’aumento di S aumenta l’offerta di fondi …dimunisce il tasso di interesse r1 r2 Il livello di investimenti può aumentare I ESERCITAZIONE

Esercizio 4 Modello Capitali di Prestito ed Equilibrio Macroeconomico 1 - Costruite il grafico completo del modello dei capitali di prestito. Identificate ogni curva con la rispettiva equazione e commentate il significato economico di ogni curva. 2 – Qual è l'effetto di una riduzione della spesa pubblica G su tassi di interesse ed investimenti in equilibrio? Discutete il significato economico. 3 - Qual è l'effetto congiunto di una riduzione delle tasse T contemporanea ad una riduzione della domanda di investimenti I? Spiegate economicamente. ESERCITAZIONE I

Soluzione 1) La domanda di capitali di prestito è rappresentata da I=I(r), la funzione degli investimenti, che dipende negativamente dal tasso di interesse reale. Se r aumenta gli investimenti diminuiscono perché diventa più oneroso finanziarli. r S, I Id r1 L’offerta di fondi è rappresentata dal risparmio nazionale S che è esogeno, perché dipende positivamente dal reddito Y e negativamente da consumi e spesa pubblica, che sono tutte variabili esogene. S = Y – C(Y-T) – G non dipendendo da r, perciò la rappresentiamo graficamente come una retta verticale. ESERCITAZIONE I

continua r1 r2 Id 2) Se G diminuisce, r Spb= T-G aumenta e di conseguenza anche il risparmio nazionale. In corrispondenza di r1 iniziale l’offerta di fondi è maggiore della domanda di investimenti, quindi il loro valore, r, diminuirà, facendo aumentare gli investimenti (perché diviene meno costoso finanziarli) fino a che I = S’. Id r r1 r2 G diminuisce e I aumenta. Il reddito Y è fisso, ma la composizione della spesa è variata. ESERCITAZIONE I

Continua r I3 I1 I2 S, I  T   C   S nazionale: Eccesso di Domanda: r aumenta r S, I 3) Diminuzione di T e Diminuzione di I(r) I1 I3 I2 r1 I(r): Eccesso di Offerta: r diminuisce ESERCITAZIONE I

Commento 3) EFFETTO su r: AMBIGUO  Tasse   C   S nazionale Questo porterebbe a  r (< offerta fondi) e ad  I Contemporaneamente  I(r) [si sposta verso il basso!]   r Impossibile determinare quale effetto domina, senza quantificare I(r)! Potremmo essere nel caso I2 o I 3.. ESERCITAZIONE I

Effetto su I: (non ambiguo!) Il nuovo livello di equilibrio degli investiementi invece sarà sicuramente inferiore, perchè il risparmio nazionale è diminuito.  S nazionale   I ESERCITAZIONE I

Esercizio 4 bis Cambiamento delle ipotesi del modello e cambiamento delle predizioni sulle politiche pubbliche. Se il Consumo (e quindi anche il Risparmio) dipende dal tasso di Interesse: In che modo cambiano le conclusioni sugli effetti della politica fiscale? ESERCITAZIONE I

L’equilibrio macroeconomico Statica comparata: aumento della domanda di investimenti Il risparmio è positivamente correlato al tasso di interesse (come accade nella realtà) r Se i risparmi crescono con il tasso di interesse (che rappresenta la remunerazione dei fondi mutuabili). La curva di offerta ha pendenza positiva r1 I = I(r) I1 Capitolo 3: Il reddito nazionale: da dove viene e dove va

Soluzione Un aumento del tasso di interesse aumenta il risparmio e riduce il consumo. C dipende negativamente da r. S dipende positivamente da r. Quindi l’offerta di Fondi non è verticale ma positivamente inclinata. Un aumento di G riduce il risparmio nazionale per ogni livello del tasso di interesse (come prima.. ) e cambia anche l’investimento di equilibrio: ESERCITAZIONE I

Continua r r1 S, I S(r) Var G I(r) Il livello di Investimenti è inferiore, ma l’effetto di spiazzamento è parziale. ΔI < ΔG Var G I(r) ESERCITAZIONE I