CHARLES DARWIN E L'EVOLUZIONISMO LA SELEZIONE NATURALE

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Transcript della presentazione:

CHARLES DARWIN E L'EVOLUZIONISMO LA SELEZIONE NATURALE

Charles Darwin:la vita Charles Darwin nacque il 12 febbraio 1809 a Shrewsbury. Indirizzato dal padre agli studi di medicina, Charles focalizzò ben presto i propri interessi sulla storia naturale e venne a conoscenza delle idee che iniziavano a circolare in zoologia e botanica, in particolare la teoria di Jean Baptiste Lamarck, che però non lo colpì in modo particolare.Nel 1839 sposò una sua cugina dalla quale ebbe quattro figli. Visse a Londra fino al 1842, poi si stabilìa Down,dove scrisse le sue opere piu famose e rimase finoa lla morte. Pubblicò la sua teoria sull'evoluzione delle specie nel libro L'origine delle specie (1859), che è rimasto il suo lavoro più noto. Morì nel 1882.

Il viaggio sul “Beagle” Il 21 dicembre 1831 Darwin s'imbarcò come naturalista sul brigantino Beagle, attrezzato per compiere ricerche scientifiche e rilevazioni geografiche: il viaggio intorno al mondo durerà fino al 2 ottobre 1836. Di ritorno, Darwin analizzò campioni di specie animali e vegetali, che aveva raccolto, e notò somiglianze tra fossili e specie viventi della stessa area geografica. In particolare, notò che ogni isola dell'arcipelago delle Galapagos aveva proprie forme di tartarughe e specie di uccelli differenti per aspetto, dieta, ma per altri versi simili. Rimase particolarmente stupito dai fringuelli poiché riscontrò ben 14 specie differenti.

Le prime ipotesi di Charles Di ritorno dal viaggio e sulla base delle sue riflessioni, in sintonia con le ipotesi di Malthus ( economista che ideò la teoria della disponibilità delle risorse), Darwin elaborò una sua prima teoria sulla trasformazione dei viventi nel corso del tempo. Poichè la maggior parte del mondo cristiano del tempo era scettico alle idee darwiniane, cercò di eliminare vari errori nella sua teoria facendo esperimenti con piante e soprattutto con i colombi, di cui anallizzò le varie specie.

L'origine della specie Pubblicata per la prima volta il 24 novembre 1859, in essa Darwin spiega con "una lunga argomentazione" la sua teoria, secondo cui "gruppi" di organismi di una stessa specie si evolvono gradualmente nel tempo attraverso il processo di selezione naturale, un meccanismo che venne illustrato per la prima volta a un pubblico generico proprio grazie a questo libro. Inoltre Darwin critica il creazionismo, ovvero la teoria secondo cui tutto è stato creato da Dio ed è rimasto immutato, per questo la sua opera fu oggetto di molte critiche.

La selezione naturale La teoria di Darwin si basa su due presupposti: 1) Mutazioni genetiche casuali. in una popolazione di individui della stessa specie possono verificarsi delle mutazioni genetiche casuali. Queste possono favorire o sfavorire il soggetto nel processo di adattamento all'ambiente. 2) Risorse naturali scarse. Le risorse naturali dell'ambiente scarse obbligano i soggetti ad una dura competizione per la conquista del cibo e per la sopravvivenza individuale. All'interno di una stessa specie i soggetti dotati di qualità superiori hanno maggiore probabilità di sopravvivere, di arrivare all'età adulta e quindi di riprodursi. Con la riproduzione i soggetti trasmettono alle generazioni successive i propri geni. In conclusione, i soggetti sfavoriti dalle mutazioni genetiche casuali hanno minore probabilità di arrivare all'età adulta e trasmettere i propri geni.

La selezione naturale agisce in un arco di tempo molto lungo Darwin riteneva che la selezione naturale fosse molto lenta e graduale e che poteva essere analizzata sfruttando i fossili. Tuttavia c'erano dei problemi: infatti i fossili non mostravano un cambiamento graduale, ma di una serie di comparse improvvise. Quindi Darwin giunse alla conclusione che la mancanza di esempi fossili per dimostrare la sua teoria dipendesse dalla scarsità della documentazione fossile. Solo più tardi, nel 1970 Eldredge e Gould, due biologi americani, introdussero la teoria degli equilibri intermittenti, secondo cui periodi di rapidi cambiamenti e periodi di immutabilità si sono susseguiti. Tuttavia, al giorno d'oggi, molti scienziati considerano valida l'ipotesi del gradualismo.

L'ereditarietà Contrariamente alla percezione popolare, Darwin non "scoprì" l'evoluzione, che era un concetto già ben noto e diffuso, anche se non pienamente accettato dalla comunità scientifica. Egli stesso riconobbe che altri prima di lui avevano pubblicato brevi affermazioni che introducevano il concetto di selezione naturale. Darwin afferma inoltre che la selezione naturale, se si trascina abbastanza a lungo, produce dei cambiamenti in una popolazione, conducendo eventualmente alla formazione di nuove specie. Egli propose una miriade di osservazioni come dimostrazione del processo e dichiarò anche che la documentazione fossile potesse essere interpretata come sostegno a queste osservazioni. Darwin immaginò inoltre la possibilità che tutte le specie viventi discendessero da un antico progenitore comune. Le moderne prove del DNA sostengono questa idea.

Darwin contro Wallace La spiegazione della selezione naturale data da Darwin era leggermente diversa da quella data da Wallace. Infatti Darwin utilizzava la selezione artificiale e l'allevamento selettivo per spiegare la selezione naturale. Al contrario Wallace affermava che la selezione naturale era un processo fondamentale della natura e che non aveva nulla a che fare con la selezione artificiale.

Darwin e gli embrioni Darwin nel libro “l'origine della specie” scrisse :”ogni naturalista ammetterà che mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci discendono tutti da un singolo prototipo: infatti hanno molto in comune, specie durante lo sviluppo embrionale. Dato che i pesci hanno la più bassa organizzazione e sono comparsi prima degli altri, possiamo dire che tutti i membri del gruppo dei vertebrati sono derivati da qualche animale simile a un pesce.”