“Io sono il Buon Pastore, e le mie pecore conoscono me…”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Gli “Io sono” di Gesù dalla Bibbia
Advertisements

Celebrazione della Prima Confessione
Dall'aurora io cerco te fino al tramonto ti chiamo ha sete solo di te l'anima mia come terra deserta (2v)
DOMENICA 2 Anno B.
Anno B Domenica XXXI Tempo ordinario 5 novembre 2006.
19 luglio 2009 Domenica XVI Musica: Salmo 22 in lingua ebrea
Vangelo secondo Giovanni.
La Novena di Natale L'Emmanuele 23 dicembre.
IV DOMENICA DI PASQUA ANNO B
“Nessuno ha amore più grande di
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIII Domenica del Tempo Ordinario /c 30 giugno 2013.
Gesù conserva la figura di Giovanni e il suo rito come “sacramento” della figura amorevole di Dio e come chiamata a una responsabilità libera dalle false.
PASQUA DOMENICA 4 Ascoltiamo “Surrexit Pastor Bonus” di Mendelsshon 9’20 (Piccoli Cantori di Montserrat) sentendoci vicini a Gesù Regina.
G I O R N D N A T L E.
Ci stai?.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Anastasi Surrexit Pastor bonus Mendelssohn 927 FIGLIO,
ALLELUIA!!! ALLELUIA!!! ALLELUIA!!! ALLELUIA!!!
N A T A L E G I O R N D Ascoltando “Che offriremo al figlio di Maria” (Pop. Catalana) pensiamo alla nostra offerta Monjas de Sant Benet de Montserrat.
Gesù vede la figura di Giovanni e il suo segno come “sacramento” della figura compassionevole di Dio e come chiamata a una respoinsabilità libera dalle.
Tu sei il mio Figlio, che amo
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella IV b domenica di Pasqua.
DOMENICA 2 Anno B “Mentre cenavano” di T. L. da Vittoria, evoca il DONO pasquale che è l’Eucaristia.
Fratelli di Gesù LA «LECTIO DIVINA ».
“L’icona della vita” La pentecoste
9.00.
9.00.
dicembre 2011 di P. Pierangelo Casella.
11.00.
“Surrexit Pastor bonus” Mendelssohn 9’27. Scuola di Montserrat
PASQUA DOMENICA 4 Anno B Il “Surrexit pastor bonus” di Mendelsshon, cantato dai piccoli cantori di Montserrat, ci fa sentire il BUON PASTORE
Celebrazione della Pasqua nel Santo Sepolcro Musica: Osanna di Dufay.
Seconda domenica di Pasqua
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Anno C La melodia Qui tollis peccata mundi di Bach.
19 ° incontro
Lettera d'amore del Padre
4a Domenica di Avvento A 22 dicembre 2013
IV DOMENICA DI PASQUA Gv 10,1-10.
Domenica XXX 26 ottobre 2014 tempo ordinario Anno A
9.00.
Nel Signore, c'è pienezza di vita e di amore. Tutto è promessa e gioia, di cui siamo i beneficiari ed i testimoni.
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
11.00 IV Domenica di Pasqua Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro.
P R E C I S A Z I O N E Queste NON sono le letture “originali” della Messa : si tratta di mie rielaborazioni, comunque abbastanza aderenti ai testi. I.
Anno A Quarta domenica di PASQUA Quarta domenica di PASQUA 15 maggio 2011.
“Io sono il Buon Pastore, e le mie pecore conoscono me…”
Ego sum pastor bonus, allelúia: Io sono il buon pastore, allelúia:
Ascoltando il “Surrexit Pastor Bonus” di Mendelsshon 9’20 (Piccoli Cantori di Montserrat) sentiamoci vicini a Gesù IV di PASQUA Monges de Sant Benet de.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico in piazza San Pietro nella IV a domenica di Pasqua.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XX a domenica del Tempo Ordinario.
Musica: “Agnus Dei” gregoriano 26 aprile 2015 Domenica IV PASQUA Anno B Fotografie: Muro delle Lamentazioni.
PASQUA DOMENICA 4 Anno B Ascoltando “E’ morto, per noi, il Pastore» di T. L. da Vittoria, ringraziamo per la VITA che ci ha dato.
Monges de St. Benet de Montserrat Musica del tempo Pasquale della scuola di Ripoll 2006.
La dignità di discepoli, figli del Padre, ci è comunicata dal battesimo, proprio perché esso è immersione nella vita del Cristo Risorto. E l’eucaristia.
Entriamo nel Cenacolo del nostro intimo ascoltando la musica d’Arvo Pärt II di PASQUA Monges de Sant Benet de Montserrat.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXXIV Domenica del Tempo.
10.00 Domenica IV di Pasqua Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Pasqua nel Sepolcro FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO.
Monges de Sant Benet de Montserrat Ricordiamo l’ Amore che Gesù ci ha manifestato ascoltando: T. L. di Victoria II Pasqua B 2009.
Musica: “Agnus Dei” gregoriano 3 maggio 2009 Domenica IV di PASQUA Anno B.
Monges de Sant Benet de Montserrat Il “Surrexit pastor bonus” di Mendelsshon, cantato dai piccoli cantori di Montserrat, ci fa sentire la presenza del.
IL BUON PASTORE DA LA PROPRIA VITA PER LE PECORE
Solen- nità di Cristo Re Anno B Corale di Bach per la fine dell’anno liturgico «Ecce Homo» nel Calvario DOMENICA.
Gesù guarda la figura di Giovanni e il suo rito come “sacramento” della figura compassionevole di Dio e come chiamata a una responsabilità libera da falsi.
11.00 Sacro Cuore di Gesù Papa Francesco Omelia della Messa al ritiro mondiale dei sacerdoti nella Solennità del Sacro Cuore di Gesù nella Basilica.
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESOCOVO BANZANO DI MONTORO (AV)
settembre 2015 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella XXIV Domenica / B 13 settembre.
“Mentre cenavano” di T. L. da Vittoria ci evoca il DONO pasquale “Mentre cenavano” di T. L. da Vittoria ci evoca il DONO pasquale che è l’Eucaristia Regina.
11.00 Domenica VI di Pasqua Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro.
In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute.
Celebrazione della Pasqua nel Santo sepolcro Musica: “Surrexit Pastor bonus” Mendelssohn 9’27. Piccoli Cantori di Montserrat.
Transcript della presentazione:

“Io sono il Buon Pastore, e le mie pecore conoscono me…” IV dom. di Pasqua - B Gv 10,11-18 “Io sono il Buon Pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me…”

Preghiera iniziale O Gesù, buon Pastore e unico nostro Salvatore, tu che hai offerto la tua vita per la nostra santificazione, rendici docili nell’ascolto della tua parola e generosi nel viverla, con coerenza, nei vari momenti della nostra giornata. Allontana da noi la tentazione di seguire i venditori di felicità terrene, che non possono soddisfare il nostro cuore, e donaci la forza di cooperare con te nel condurre all’unica Chiesa i fratelli che ne sono lontani. Amen. Preghiera iniziale

Gv 10,11-18 In quel tempo, Gesù disse: «11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. 14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Domenica Quarta di Pasqua detta del: Buon Pastore

Giornata per le vocazioni LE VOCAZIONI DONO DELLA CARITA’ DI DIO Siamo tutti chiamati a non perdere di vista la nostra nativa funzione ministeriale e battesimale che è quella di rivelare il volto mistico della nostra vocazione: “Coltivando una familiarità crescente con le Sacre Scritture e una preghiera personale e comunitaria attenta e costante, per essere capaci di sentire la chiamata divina in mezzo a tante voci che riempiono la vita quotidiana. Ma soprattutto l’Eucaristia sia il ‘centro vitale’ di ogni cammino vocazionale”. (BENEDETTO XVI, Messaggio per la XLIX Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni).

Contesto letterario: Vangelo di Giovanni dal capitolo 7 al 10,42. Questi capitoli condividono le stesse coordinate spazio temporali : * Presenza di Gesù a Gerusalemme nel tempio, o nelle sue immediate vicinanze, e la festa delle capanne (sino a 10,21). * Unità tematica riconducibile alle autorivelazioni di Gesù circa la sua identità e i motivi del suo essere nel mondo: acqua viva, luce per il cieco nato. * Nel capitolo 10 è “porta”, ossia unica mediazione verso il Padre (7), e poi nel nostro brano, “buon Pastore”, guida verso il Padre attraverso l’ascolto della sua Parola e il mistero pasquale della sua morte e risurrezione.

Contesto esistenziale: Capitolo 10 del Vangelo di Giovanni Gesù si presenta ai Giudei increduli come “porta” delle pecore (1-10 Anno A), ovvero l’unico modo che l’umanità ha per arrivare a Dio. Come pastore stesso che fa uscire le pecore e le conduce al pascolo (11-18 Anno B). Ripresa dell’immagine del pastore in un dialogo tra Gesù e i Giudei, durante la festa della Dedicazione del tempio (22-30 Anno C). Il discorso del pastore segue l’episodio del cieco nato, nel qual segno Gesù si è mostrato creatore. I veri ciechi sono i Giudei che non hanno compreso il significato profondo e divino della sua azione. A loro rivolge l’insegnamento del pastore, presentandosi come il modello da accogliere e seguire.

* v. 11/a “Io sono il buon pastore”… Io sono: due formule 1) forma assoluta (8,24.28.58; 13,19). 2) formula con il predicato nominale (6,35.51; 8,12; 9,5; 10,7.9; 10,11.14; 11,25; 14,6; 15,1.5). Buono non è indizio di dolcezza, bontà o affettuosità: tale immagine è stata deformata da raffigurazioni sdolcinate che non ne trasmettono fedelmente il messaggio.

Kàlos (=bello) Letteralmente “Io sono il pastore, quello bello!” Bello non estetico ma di valore (autentico, giusto, valido). Gesù si presenta come il pastore per eccellenza, quello autentico, l’unico capace di realizzare in pienezza la promessa di Dio relativa al pastore del suo popolo.

Termine “Pastore” nel Primo Testamento Usato per designare i capi, i re di Israele, i responsabili delle comunità e le varie autorità (civili, politiche, militari e religiose). Ezechiele durante l’esilio scrisse una pagina durissima - capitolo 34 - contro i pastori di Israele rimproverandoli di essere stati la rovina del popolo, colpevoli di aver disperso il gregge (vv. 11-12). Il Signore si presenta come il Pastore . Sulla stessa linea il Salmo 22 [23],1 “Il Signore è il mio pastore”. Nella tradizione giudaica era radicato che il Signore fosse il pastore d’Israele. Interessante Ez. 34,23-24 testo fondamentale per comprendere l’autopresentazione di Gesù.

GESU’ SI IDENTIFICA CON DIO STESSO CHE E’ L’UNICO PASTORE “Io sono il pastore di cui hanno parlato i profeti, io sono quel pastore suscitato da Dio , io sono l’intervento di Dio in persona, io realizzo le sue promesse”. Nel vangelo di Giovanni l’immagine del pastore tiene il posto dell’annuncio del regno, presentando Gesù come la presenza potente e operante di Dio, in quanto re e pastore del suo popolo e di tutta l’umanità. GESU’ SI IDENTIFICA CON DIO STESSO CHE E’ L’UNICO PASTORE DEL SUO POPOLO ISRAELE.

v. 11/b. Il buon pastore dà la. propria vita (offre la vita) * v. 11/b Il buon pastore dà la propria vita (offre la vita) per le pecore…  Il “bello” sta a indicare la disponibilità di Gesù a dare la propria vita per salvare quella dell’umanità.

v. 12–13. Il mercenario – che non è pastore e al quale * v. 12–13 Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.   Già nel v. 8 si era distinto dagli altri considerati “ladri e briganti” interessati a “prendere”: ora sottolinea che la propria caratteristica è “dare” e si contrappone alla figura del “mercenario” (misthōtós), cioè uno che lo fa per lo stipendio (misthós). Al mercenario interessa la paga, non le pecore: non intende dare, vuole prendere!

v. 14. Io sono il buon pastore, conosco le mie * v. 14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me… Riprende la formula iniziale e aggiunge una nota sulla vicendevole conoscenza. Nella Bibbia conoscere non è una nozione astratta, ma una relazione di affetto profondo, amicizia autentica, un legame forte e appassionato. * v. 15 così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Dalle “pecore” si passa alle persone umane e al coinvolgimento con Dio stesso. La relazione profonda di affetto che unisce Gesù ai suoi è simile a quella che unisce le persone divine, ed è proprio in forza di questa conoscenza di amore che Gesù dona la sua vita con prospettiva universale che riguarda l’intera umanità.

IL FINE E’ L’UNIFICAZIONE DELL’UMANITA’, RICONCILIATA NELL’ASCOLTO * v. 16 E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Il recinto designa il popolo di Israele, Gesù dichiara di non fermarsi lì, ma di essere pastore anche degli altri popoli, anche quelli “bisogna” che egli conduca a piena libertà. IL FINE E’ L’UNIFICAZIONE DELL’UMANITA’, RICONCILIATA NELL’ASCOLTO DELL’UNICO PASTORE.

v. 17. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia * v. 17 Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Gesù rivelatore del Padre, è l’unico pastore in grado di realizzare il progetto divino, perché capace di dare la propria vita e capace di riprenderla di nuovo. * v. 18 Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio». Vertice di tutto il discorso. Giovanni precisa che la morte di Gesù non fu un incidente, né la vittoria di poteri più forti: Lui ha scelto liberamente di fare dono della propria vita, evidenziando i propri poteri. “Riprendere la vita” è tipicamente divino, ma anche il potere di “dare la vita” non è comune.

La sua totale dedizione solidale con l’umanità, accompagnata Il comando che Gesù ha ricevuto dal Padre coincide con il motivo per cui il Padre lo ama: La sua totale dedizione solidale con l’umanità, accompagnata dal potere divino di comunicare ad ogni persona umana la vita stessa di Dio… Il Pastore autentico realizza, così, il progetto trasmettendo all’uomo la vita di Dio.

Preghiamo con Gv 10, 1-10 Signore anche questa Comunità sente il bisogno di un punto di riferimento forte, di una guida, di un pastore. Il più delle volte rispondiamo a questo bisogno in maniera disordinata, percorrendo strade che non sono le tue e investendo in progetti che non hanno niente a che fare con Te. Oggi Tu vuoi aprirci gli occhi: ci inviti a distinguere la sofferta e generosa tenerezza del pastore dall’interessato atteggiamento del ladro e del brigante. «Sono io il Pastore che ha a cuore la tua vita!»: questo ci ripeti oggi, Signore! «Sono io il Pastore che ha parole capaci di rimettervi in cammino! Sono io il Pastore che può ridarvi entusiasmo e può aiutarvi a mettere ordine nei vostri progetti!». Aiutaci, Signore, ad aprire il nostro cuore alla tua voce che chiama. Aiutaci a vivere l’esperienza di intensa confidenza con Te, perché da essa possiamo attingere energie per testimoniarti Risorto in mezzo ai nostri fratelli!