2-3. Adamo Smith: il mercato come strumento di integrazione sociale 2-3. Adamo Smith: il mercato come strumento di integrazione sociale. Smith dopo Smith: dal liberoscambismo alla Sovereignless Global Governance. Il mercantilismo di ieri e di oggi. Ritratti Adam Smith: Homo Oeconomicus
Prima di Smith: i mercantilisti L’origine delle pratiche e del pensiero M. si collocano tra la fine del Medioevo e l’Età moderna La riflessione verte sulla trasformazione delle cause all’origine della ricchezza delle nazioni e sui nuovi protagonisti: da Carlo V a Elisabetta I, passando per Guglielmo d’Orange I protagonisti della riflessione sono portatori di interessi lobbistici che peraltro si intersecano con quelli statali Alcune idee chiave sulla ricchezza, su cosa la origina e su chi deve indirizzare l’economia
Prima di Smith: i mercantilisti L’economia come scienza William Petty (1623-1687): <<invece di usare argomenti intellettuali ho deciso […] di esprimermi solo in termini di numeri, peso e misura>> Bernard Mandeville (c. 1670-1733) The Fable of the Bees, or private Vices and Public Benefits : i vizi come motore dell’economia David Hume (1711-1776), due libertà e il price–specie flow mechanism Richard Cantillon (1680 -1734): il padre della mano invisibile e gli accidenti del caso
Il mercantilismo in salsa contemporanea: cuore tedesco -oltre 60 anni di saldo della bilancia commerciale in attivo -il Pil oltre la soglia del 6% -una macchina per esportare … che non vuole fare la locomotiva Volete saperne di più? http://www.repubblica.it/esteri/2013/11/15/news/processo_alla_germania-71044181/ http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/19/germania-hub-industriale-dellunione.html
Mercantilisti pentiti? Il caso cinese -Un cambio artificialmente basso e consumi compressi -E se la domanda internazionale rallenta? -Un tentativo di creare artificialmente le condizioni del Miracolo economico: -Il mercato interno: energia demografica + urbanizzazione Volete saperne di più? http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/11/11/la-cina-scopre-gli-oneri-dell-urbanesimo.html
Adam Smith (1723-1790) Biografia 1776: An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations . La fine di un mondo che fu (1760-1830) Provincie Unite verso Inghilterra Dalla sussistenza al mercato: le trasformazioni dell’economia Il focus è sui flussi commerciali non sull’industria
La ricchezza delle Nazioni Una teoria sempre valida Gli attori razionali e i loro obiettivi Prezzo naturale e prezzo di mercato Un ordine naturale dato dalla “mano invisibile”: la concorrenza come cooperazione L’attacco ai monopoli
Sulla scia di Mandeville: elogio dell’egoismo, con varianti …. Non è dalla benevolenza del birraio, del fornaio o del macellaio[..] che ci aspettiamo il nostro desinare, ma dalla considerazione del loro interesse personale. Non ci rivolgiamo alla loro umanità ma al loro egoismo […] ‘individuo è condotto da una mano invisibile a promuovere un fine che non rientrava nelle sue intenzioni […] non ho mai visto che sia stato raggiunto molto [per la società] da coloro che pretendevano di trafficare per il bene comune
Ma, attenzione… La teoria dei sentimenti morali- 1759 Nella corsa alla ricchezza, agli onori, all’ascesa sociale, ognuno può correre con tutte le proprie forze […] per superare gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate o spingesse per terra uno dei suoi avversari, l’indulgenza degli spettatori avrebbe termine del tutto […]. La società non può sussistere tra coloro che son sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l’un l’altro
Il valore e la distribuzione Il sistema medievale “giusto prezzo, giusta paga, giusto guadagno” non spiega più la formazione del prezzo Come si distribuisce la ricchezza tra i fattori di produzione? Un mercato giusto ed equo La teoria del valore lavoro Ricardo: la legge bronzea dei salari”
Smith e Ricardo: il lavoro come prezzo = = Ore di lavoro per produrle Ore di lavoro per produrla
Inghilterra 12 6 Portogallo 10 20 Vino Panno MARINA ROMANI Laissez faire, Laissez passer : il libero scambio -Il commercio internazionale pone agli economisti problemi teorici e pratici. Come abbiamo detto nell’età moderna alcuni suoi aspetti erano studiati dai mercantilisti che coglievano nella disponibilità di metalli preziosi l’origine della ricchezza mentre la fisiocrazia la vedeva nella terra. I due approcci, tuttavia, consideravano le ricadute del commercio internazionale con riguardo a un solo Paese. Smith riteneva che all’origine della ricchezza fossero la divisione del lavoro e la specializzazione che dovevano valere anche a livello internazionale Questa teoria è importante perché è ripresa dagli attuali fautori della globalizzazione Paese produttore/ prodotto Vino Panno Inghilterra 12 6 Portogallo 10 20 Come si vede: -il Portogallo è più efficiente nel produrre vino -l’Inghilterra è più efficiente nel produrre panno Ipotizzando una ragione di scambio di 1:1 a ciascun Paese converrà specializzarsi nel bene che produce impiegando minori unità di lavoro I costi unitari di produzione sono espressi in unità di lavoro e i costi di trasporto sono trascurati
Portogallo Inghilterra Vantaggio assoluto Una unità di vino (10 ore) Una unità di panno (6 ore) Vantaggio assoluto Portogallo Inghilterra
L’inghilterra verso il libero scambio La rivoluzione Industriale mette a nudo i limiti delle concezioni mercantiliste e dall’inizio dell’Ottocento alcuni gruppi di pressione, capitanati da David Ricardo, premono sul governo per l’adozione di provvedimenti liberisti 1832: riforma elettorale 1839: creazione della Anti – Corn Law League 1849 vengono abrogati i Navigation Acts La crescita degli scambi è tale che nonostante l’abbassamento complessivo dei dazi le entrate doganali del 1860 sono maggiori di quelle del 1842
La teoria del vantaggio comparato David Ricardo (1772-1823) riprende le considerazioni di Smith: egli era un economista influenzato dai problemi del suo tempo, in particolare la sua ambizione era quella di dare una base scientifica a sostegno della battaglia per l’abolizione delle Corn Laws Era persuaso che ogni paese avrebbe potuto trarre grandi vantaggi se si fosse specializzato nella produzione di quei beni per cui godeva anche solo di un vantaggio relativo
VC non SFRUTTATO VC SFRUTTATO USA-: h produzione grano 120.000 200.000 USA: h produzione PC 40.000 J: h produzione PC 220.000 J: h produzione grano 20.000 Produzione PC USA 1.200 400 Produzione PC J 1.000 1.833 TOTALE 2.200 2.233 Produzione grano USA 24.000 Produzione grano J 15.000 2.500 39.000 42.500 Il modello -Ipotizziamo che ci siano due paesi (USA, J) che producono solo due beni (grano e PC) e ogni paese ha a disposizione 240.000 ore di lavoro -Per produrre un PC negli USA servono 100 ore e in Giappone 120. Per produrre una tonnellata di grano negli USA servono 5 ore e in giappone 8 -Gli USA sono più efficienti in assoluto ma il J è più efficiente relativamente : produrre un PC in termini di grano costa 120/8=15 mentre negli USA costa 100/5=20. Vediamo cosa accade se i due si specializzano seguendo il rispettivo vantaggio comparato --Si noti che la specializzazione trascinerà se stessa incrementando il VC
Rivisitare il vantaggio comparato Tra gli anni Venti e gli anni Trenta del Novecento il modello ricardiano è stato rivisitato da due economisti svedesi Ely Heckscher e Bertil Olhin che attribuirono il vantaggio comparato di ciascun paese alla sua dotazione iniziale di fattori produttivi La cosa funziona tuttavia solo fino ad un certo punto: “il Paradosso di Leontieff” Alla loro analisi furono aggiunti due corollari: il teorema dell’uguaglianza (convergenza) dei prezzi dei fattori (Mill) e il teorema di Rybczynski che sottolinea come un aumento della dotazione di un fattore di produzione porta a un aumento della produzione dei beni che lo utilizzano Il flusso dei commerci d’altra parte non è spontaneo e queste letture con l’esclusione (forse) del teorema della uguaglianza dei prezzi sono state superate : il vantaggio comparato si può infatti “creare” potenziando il capitale umano o incentivando certe industrie, si parla di politica commerciale strategica (Krugman)
Rivisitare il vantaggio comparato Tuttavia l’analisi dei flussi commerciali che, soprattutto nel XX secolo e nei paesi con reddito pro-capite reale analogo, vede la trade intensity intra-industriale soverchiare quella inter-industriale
La mano visibile Quali funzioni deve svolgere lo stato? All’epoca di Smith, poche … Oggi, nonostante Ronnie Reagan, Margaret Thatcher, Paul Ryan, Mitt Romney e il Tea Party, molte di più Lo stato minimo e la gestione dei “fallimenti del mercato” In qualche caso è accettabile un protezionismo temporaneo Friedrich List
Prezzo = costo Teoria dell’Industria nascente e protezionismo: un esempio ipotetico di protezionismo che funziona Domanda p1 p0 P (q0 ; p0) Costo di produzione UK Q (q2 ; p2) p2 Costo di produzione USA q0 q2 Quantità prodotta, quantità domandata Essendo p1 > p0 Usa è fuori mercato
Può giustificarsi il protezionismo? Nella logica di Smith, Ricardo e degli epigoni in condizioni normali la politica commerciale è un elemento che perturba il commercio internazionale Wolfgang Stolper Paul Samuelson (1941) costruirono un teorema che nella sostanza segnala che nel mondo esistono interessi contrastanti. Si enuncia in pratica che i prezzi (valore) dei fattori produttori sono determinati dai prezzi relativi dei prodotti per cui il prezzo dei beni esportati tende ad aumentare (entro il paese esportatore) mentre il prezzo dei beni importati tende a diminuire, e chi viene danneggiato dal libero commercio tende ad opporvisi.
Smith dopo Smith: The Sovereignless Global Governance Con la fine degli anni Settanta il mercato mondiale è sempre più globalizzato e le multinazionale giocano un ruolo importante Cambia la natura della relazione tra stato e capitale Le imprese hanno meno bisogno che il lavoro nazionale sia al loro servizio ?
La legge del prezzo unico La globalizzazione è stata accelerata dalla liberalizzazione del movimento delle merci (specie dal 1995) e dalla liberalizzazione del movimento di capitali, le persone si muovono meno Se i mercati sono integrati vale la “legge del prezzo unico”: per cui la differenza di prezzo tra due beni identici in due mercati diversi è minore o uguale ai costi di trasporto e transazione sostenuti per il trasferimento della merce In caso contrario il riequilibrio avviene tramite il commercio e l’arbitraggio
Un esempio Parametri Caso 1 Caso 2 Costo del bene X nel mercato A 100 Costo del bene X nel mercato B 150 Costi di trasporto e /o transazione tra A e B 30 50 Differenza /arbitraggio 20
Costo del lavoro (salario) In una economia aperta l’impatto occupazionale di un aumento del costo del lavoro (L0-L2) è maggiore che in una economia chiusa (L0-L1) O1 O X W1 W2 X X W0 D1(economia aperta) D (economia chiusa) L2 L1 L0 Occupazione (lavoro)
Il doppio movimento e il disciplinamento Ad ostacolare il perfetto funzionamento della legge del prezzo unico stanno diversi fattori: -il fatto che alcuni beni non sono stati completamente trasformati in merci -la politica Quest’ultima in un contesto fortemente concorrenziale riesce come detto a garantire equilibri sociali meno favorevoli