Infortuni mancati e modalità di accadimento

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PIANO DI EMERGENZA Premessa Le figure coinvolte
Advertisements

Inizio: maggio 2008 dopo levento formativo sulla gestione del rischio che ha coinvolto tutti i professionisti del dipartimento materno infantile Per lattuazione.
DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO D.S.A
U.O. di Medicina Legale Direttore: Mauro Martini Incident Reporting
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
AMBIENTE CONTESTO NEL QUALE UN’ORGANIZZAZIONE OPERA, COMPRENDENTE L’ARIA, L’ACQUA, IL TERRENO, LE RISORSE NATURALI, LA FLORA, LA FAUNA, GLI ESSERI UMANI.
RISK MANAGEMENT IN SANITA’
CAPO II – USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ART
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
Alessandra De Palma Responsabile Unità Operativa di Medicina Legale Azienda U.S.L. di Modena La GESTIONE INTEGRATA delDISSENSO.
DIFFICOLTA’ DEL LINGUAGGIO
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL
Il report di progetto Perché scrivere il report del progetto?
INTRODUZIONE E FINALITÀ DEL D.LGS 81/08
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
Verifica finale Quesiti u.d. 2 CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI
OBIETTIVI GENERALI DELLA FORMAZIONE SPECIFICA Fornire conoscenze e procedure utili allacquisizione delle competenze necessarie allo svolgimento in sicurezza.
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Premessa generale alla valutazione dei rischi
Il medico competente, quali scelte ??
Definizione parole-chiave Progetto RAP.
A scuola di sicurezza Giuliana Rocca ASL Bergamo
Le Società Medico-Scientifiche e il Rischio Clinico Pasquale Spinelli Vice Presidente FISM.
Supervisione e Gestione Sassuolo, 27 Novembre 2008.
Prof. Ing. Nicola IANNUZZI
SICUREZZA OBBLIGATORIA: COSA CAMBIA NELLA FORMAZIONE? Incontro con SPISAL sul nuovo Accordo Stato - Regioni 1 marzo 2012.
COMUNICARE E COINVOLGERE IL PERSONALE
Corso di Bioingegneria Elettronica ed Informatica
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA,
Identificazione, cause dei problemi e scelta delle priorità
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE LNF
L’efficacia delle procedure Product Manager Company Protection
Da sempre il termine RISCHIO viene utilizzato con unaccezione negativa. spesso di gravità nota o stimabile con una determinata approssimazione. Si tratta.
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Conferenza Stato-Regioni Modulo generale 4 ore Giugno 2012 Formazione ai lavoratori.
Il risk management in sanità
ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI NELLA AUSL DI RIETI
LA DIMENSIONE IMMATERIALE DEL CONTROLLO
DLG.s 81/2008 Titolo VIII: AGENTI FISICI Capo I: Disposizioni generali
La percezione del rischio
Emmanuele Crispolti L ABORATORIO La valutazione delle competenze professionali nella formazione professionale: esperienze a confronto Roma 18 settembre.
Cos’é il Modello di Organizzazione e Gestione o Modello 231?
Università degli studi di Pavia Facoltà di Economia a.a Trasparenza dell’Informativa Finanziaria.
RISK MANAGEMENT NELLA LOGISTICA
Relatore: ing. Francesco Italia
IL SISTEMA DI SEGNALAZIONE: INCIDENT REPORTING
LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLA FORMAZIONE Arduino Salatin Mestre 14 novembre 2003 Progetto FSE ob.3 - azioni di sistema C1 Monitoraggio e valutazione:
LA CULTURA DELLA SICUREZZA
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
AGGIORNAMENTO RSPP Decreto «del fare» modifiche al D.Lgs. 81/08
Controllo di gestione, strumenti di pianificazione
Il Piano per la Prevenzione della Corruzione
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico-Vittorio Emanuele” Catania Unità Operativa per la Qualità e Rischio Clinico Responsabile: dott. Vincenzo.
DVR.
Progettazione e gestione di gruppi nel servizio sociale Annamaria Campanini Università degli studi di Milano Bicocca.
Corso di aggiornamento per Lavoratori
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
Caratteristiche a sostegno del successo di un’impresa.
Definizione parole-chiave SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole A3 -1 MODULO B Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI.
UOC Prevenzione e Protezione Aziendale ASL NA2 NORD
1 RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI / APPARECCHI ELETROMEDICALI Il malfunzionamento.
TREVISO 26 maggio 2009 PROGETTO “Sbagliando s’impara nell’impresa artigiana”
Ing. Monica Summa Camera di Commercio di Napoli 1 “ La gestione in sicurezza delle attrezzature: aspetti generali ed applicativi ” Sala Consiglio Camera.
D. Lgs. n. 81, 9 aprile 2008, Art. 37 Accordo Stato Regioni 21/12/2011 Near miss: la prevenzione partecipata Esercitazioni di formazione 2016 AiFOS © Tutti.
Transcript della presentazione:

Infortuni mancati e modalità di accadimento

L’infortunio mancato L’esperienza del lavoratore è elemento basilare nel completamento coerente dell’analisi dei rischi lavorativi. L'infortunio mancato 14/06/2014

L’infortunio mancato Almeno una volta nella vita lavorativa, è capitato a chiunque di trovarsi di fronte ad una situazione dove si è arrivati a pensare: “fortunatamente non mi sono fatto nulla, ma poteva succedere che …”: questa è proprio l’espressione dell’esperienza del singolo necessaria a mettere in evidenza una situazione infortunistica che, fortunatamente, non ha generato danno ma ha tutte le potenzialità per farlo. L'infortunio mancato 14/06/2014

L’infortunio mancato L'infortunio mancato 14/06/2014

L’infortunio mancato L'infortunio mancato 14/06/2014

L’infortunio mancato È chiaro come questa situazione, più grave di quella del solo rischio valutato come potenzialmente tale, debba essere immediatamente segnalata, al fine di ricercarne le soluzioni applicative nel più breve tempo possibile. L'infortunio mancato 14/06/2014

L’infortunio mancato L'infortunio mancato 14/06/2014

Le normative prevedono: D.Lgs. n. 81/08, richiede “riduzione dei rischi alla fonte … ed un quasi incidente evidenzia senza dubbio un rischio: noto o nuovo che comunque richiede un intervento”; L'infortunio mancato 14/06/2014

Le normative prevedono: Modulo Le indicazioni di Buona Tecnica, danno come opportuna la definizione, approntamento, sviluppo e gestione della segnalazione “dell’infortunio o incidente mancato”, o “Near Miss”, eseguita per iscritto o su specifico modulo. L'infortunio mancato 14/06/2014

Le normative prevedono: Si sottolinea l’importanza del procedurare, attivare, supportare, condividere, incentivare, finanziare, sviluppare, gestire, divulgare (e altro), un sistema di segnalazione (reporting) degli incidenti/infortuni mancati. L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Incidente evento imprevisto e sfavorevole, fonte di danno per persone, strutture, ambiente e immagine aziendale. Evento ogni accadimento inatteso che ha causato danno o ne aveva la potenzialità, verso le persone, o il malfunzionamento, il danneggiamento o la perdita di attrezzature, produzione o proprietà, o ogni evento che potrebbe dare luogo a contenzioso. L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Quasi evento Evento senza esito (Near Miss) - indica un “mancato incidente nato da situazioni indesiderate e impreviste che hanno determinato, o avrebbero potuto determinare, rischio per le persone, le cose e/o l’ambiente” o “episodi anomali e negativi che non hanno determinato un vero e proprio incidente con danni a persone, beni aziendali e ambientali, ma che avrebbero potuto facilmente provocare tali eventi, evitati solo per circostanze favorevoli e/o casuali”. Si tratta di occasioni in cui un evento si è realmente verificato ma senza conseguenze negative, in pratica accadimenti che avrebbero potuto ma non hanno, per fortuna o per abilità di gestione o perché non ha provocato conseguenze avverse o originato un evento dannoso per le persone, strutture ed ambiente. L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Esempio se un lavoratore si rende conto che un manutentore sta lavorando in altezza abbandonando il martello su di un piano senza alcuna protezione per la caduta dell’attrezzo, potrà segnalare la situazione come potenziale rischio (D.Lgs. n. 81/2008 art. 20, comma 2 lettera e), ma se il martello cade e “fortunatamente” non colpisce nessuno, questo diventa un evento che poteva avere conseguenze anche letali e pertanto assume la connotazione di “near miss”. L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Reporting (Near Miss) - come apprendere dall’errore. È una modalità di raccolta strutturata e volontaria delle segnalazioni degli incidenti e dei quasi incidenti (near miss), in modo da fornire una base di analisi per la predisposizione di strategie e azioni di miglioramento atte a prevenirne il riaccadimento nel futuro. È uno strumento base per: definire il profilo di rischio di un contesto; tradurre nel concreto il concetto di “apprendere dall’errore”. L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Reporting (Near Miss) - come apprendere dall’errore. Questo sistema, nato nel settore aeronautico per la segnalazione volontaria e confidenziale di eventi da parte di piloti e controllori di volo per migliorare la sicurezza aerea, è stato importato da alcuni anni dai sistemi sanitari anglosassoni (Australia, Gran Bretagna, Stati Uniti). L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Reporting (Near Miss) - come apprendere dall’errore. Perché segnalare? Favorisce lo sviluppo di una cultura della sicurezza; Aiuta a costruire “profili di rischio” locali e più estesi (nazionali); Supporta l’apprendimento e lo sviluppo di soluzioni attraverso l’identificazione delle cause profonde degli errori; Aiuta a utilizzare in maniera razionale risorse preziose; Migliora la fiducia dei lavoratori. L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Reporting (Near Miss) - come apprendere dall’errore. L’efficacia di un sistema di reporting volontario dipende da: immunità da processi disciplinari; anonimato, o comunque l’inserimento del nominativo solamente su base volontaria; feedback rapido, facilmente accessibile, orientato al problema; reports semplici da capire e diffondere. Perché un sistema di segnalazione possa funzionare, è necessario innanzitutto creare un ambiente facilitante in cui: l’approccio all’errore sia basato su principi del miglioramento continuo e non sulla punizione o colpevolizzazione; L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Reporting (Near Miss) - come apprendere dall’errore. si passi da una visione dell’errore centrata sulla persona ad una visione di sistema; l’obiettivo deve essere quello di diffondere il sistema di segnalazione spontanea dei near miss a tutti i dipendenti dell’azienda, perché ognuno va visto elemento portatore di conoscenze ed esperienze individuali specifiche. L'infortunio mancato 14/06/2014

Definizioni principali: Reporting (Near Miss) - come apprendere dall’errore. Il Sistema di segnalazione degli incidenti (incident reporting) è una modalità di raccolta delle segnalazioni degli eventi avversi, errori, rischi e condizioni non sicure, effettuata volontariamente dagli operatori, con le seguenti caratteristiche: L'infortunio mancato 14/06/2014

Riassumendo I quasi incidenti sono molto facili da individuare, da capire, da controllare. Qualsiasi piccola anomalia, difetto o malfunzionamento di minore entità andrebbe tenuto in considerazione, dato che anche un evento in apparenza insignificante potrebbe provocare un incidente.

Riassumendo Riguardo all’analisi del rischio dovrebbe essere possibile individuare i “precursori” dell’incidente. Ogni non conformità̀ deve essere prontamente comunicata, soprattutto per la ricerca di una soluzione. Un sistema per segnalare eventuali non conformità̀ è essenziale per una gestione efficace della sicurezza.

Riassumendo L’autore della segnalazione deve essere il lavoratore o il caposquadra, cioè̀ chi è in grado di fornire, anche se in modo conciso, le informazioni che caratterizzano il quasi incidente. E’ importante analizzare non solo i mancati incidenti ma anche le altre attività previste da una buona valutazione dei rischi: le cd. «attività preventive». quando? tempo di accadimento, durante quale attività dove? apparecchio, unità, reparto cosa? persone, apparecchiature, sostanze, o procedure di funzionamento coinvolte nell’evento perché? cause dirette e indirette se note.