Giuseppe Parini dall’Accademia dei Trasformati alle ultime Odi Lezioni d'Autore
Giuseppe Parini ritratto da Martino Knoller, Milano, Museo di Milano, Dal sito www.storiadimilano.it
La formazione Modesta provenienza socio-economica, ma formazione culturale di buon livello 1753: ammissione all’Accademia dei Trasformati, gentiluomini e letterati aperti alle idee del progresso. 1754: sacerdozio, la tranquillità economica. Svolgerà comunque sempre attività lavorative: precettore in case nobiliari, direttore della “Gazzetta di Milano”, insegnante nelle Scuole Palatine, soprintendente alle scuole pubbliche.
Un intellettuale moderato Breve esperienza di governo a fianco dei Francesi giunti a Milano (1796). Vede con favore nel 1799 il ritorno a Milano degli Austriaci sonetto Predaro i Filistei. Disapprova la deriva morale e la mancanza di valori della nobiltà coeva, ma non concepisce l’eliminazione della divisione in classi sociali o il ridimensionamento della nobiltà: vuole suscitare, attraverso la critica dura, uno scatto di orgoglio nei nobili perché sappiano riprendere un ruolo di leadership.
Letteratura e impegno civile Esordio con la raccolta Alcune poesie di Ripano Eupilino (1752), di tendenza arcadica o comunque classicistica. Dialogo sopra la nobiltà (1757) Netta opposizione contro i privilegi di casta e contro il concetto di nobiltà ereditaria. Dialogo tra due morti, un nobile e un poeta. Precetto oraziano di miscere utile dulci, produrre letteratura d’impegno civile, senza venire meno alle esigenze formali di una letteratura ‘alta’, rispettosa dei dettami tradizionali in fatto di lingua e stile.
Le Odi (1757-1795) 19 in tutto, su schema metrico classico. Due gruppi, sulla base dell’ispirazione tematica e stilistica. Odi civili o illuministiche: tematiche contemporanee, legate alle esigenze anche pratiche della società civile (La vita rustica, La salubrità dell’aria, L’innesto del vaiolo, L’educazione). Odi dell’ultimo periodo: tematiche intime e personali, legate al Neoclassicismo. Prevale il tema della Bellezza, nelle sue diverse componenti e negli effetti che produce sul poeta (Il pericolo e Il dono).
Il Giorno Poema satirico in endecasillabi sciolti In quattro parti: le prime due pubblicate tra il ’63 e il ’65, le altre due lasciate incompiute e pubblicate postume, nel 1801. La ‘giornata tipo’ di un “giovin signore”. Parini, sotto le vesti di un precettore, istruisce un giovane nobile sul modo migliore di trascorrere le varie parti della giornata, con le attività tipiche della sua classe sociale. Ogni singolo episodio è occasione di critica e di ammonimento.
Le quattro parti del poema Il Mattino e il Mezzogiorno: raccontano con toni scherzosi e ironici, spesso sarcastici, salotti, teatri, feste, cene, cacce e ogni genere di attività dei nobili, ormai privi di reali occupazioni e dediti a un vacuo godimento di privilegi acquisiti anticamente, ma ormai privi di ogni merito. I privilegi a confronto con la vita sana, laboriosa e volta all’“utile” del popolo. Il Vespro e la Notte: le delusioni, l’età, la consapevolezza della resistenza al cambiamento senso di superiore rassegnazione e distacco del poeta.
FINE Lezioni d'Autore