Pier Giorgio Ardeni Dipartimento di Scienze Economiche

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Pier Giorgio Ardeni Dipartimento di Scienze Economiche Economia dello Sviluppo Lezione 8 Breve storia economica del mondo (2) La rivoluzione industriale e la grande divergenza Pier Giorgio Ardeni Dipartimento di Scienze Economiche

La rivoluzione industriale Un importante, fondamentale contributo: Karl Polanyi, La Grande Trasformazione Quale fu la grande trasformazione? 1. Nasce il lavoro salariato 2. Le famiglie proletarie si devono “mantenere da sé” 3. Nasce un mercato di ampi consumi che non produce da sé (le città si popolano) 4. Urbanizzazione e affrancamento/espropriazione

La rivoluzione industriale Nel Seicento e Settecento, in Inghilterra avvenne una “rivoluzione industriosa”. Gli standard di vita (dovuti a relativamente bassa fertilità, soprattutto dei poveri), consentirono ad una fascia della popolazione di dedicarsi ad attività artigianali. La “gloriosa rivoluzione” del 1688-89 portò poi le istituzioni a favorire certi processi Poi, nella seconda metà del Settecento, innovazioni tecnologiche applicate ai processi artigianali portano alla rivoluzione industriale: nascono stabilimenti, si hanno enormi movimenti di popolazione con urbanizzazione, aumentano i salari e il reddito della popolazione tutta, e i tenori di vita cominciano (lentamente) a migliorare

La rivoluzione industriale La rivoluzione industriale consente un enorme aumento del reddito nazionale, familiare e pro-capite – la quota del reddito dei salari aumenta moltissimo – nasce una fascia di pochi individui con un reddito 10 mila volte maggiore di qualunque reddito mai visto prima All’inizio la diseguaglianza all’interno delle società (industriali) diminuisce - ma aumenta tra società/paesi E ora sta aumentando di nuovo anche all’interno delle società. Il rapporto tra redditi dei ricchi e redditi dei poveri è di 50:1 – la grande divergenza