Fil. Ling Lez /4/14
Annunci Ho messo in rete una lista di possibili domande per l'esame finale. Penso d completare la lista con un'altra domanda. Lez. 29 [NON 28!] (RECUPERO): Martedì 29 Apr. ORE LA FACCIAMO? Lez. 30 (o Lezz ): Merc. 30 Apr. Esame finale: Merc. 7 Maggio, ore 9-10 Conferenza Guarino: Merc. 7 Maggio ore 17 Conferenza Oaklander: Ven. 9 Maggio ore 15
Tentativo di definizione P è analitico se, dopo aver sostituito, se necessario, sinonimi con sinonimi, otteniamo una verità logica. Esempio: nessun scapolo è sposato scapolo = uomo adulto non sposato nessun uomo adulto non sposato è sposato Problema: dobbiamo definire "sinonimo" "sinonimo" viene definito (prima facie) come sostituibile salva veritate Ma non basta, dobbiamo aggiungere: anche nei contesti intensionali, in particolare nel contesto, "necessariamente,..."
Circolarità del tentativo Nei contesti estensionali "creatura con reni" e "creatura con cuore" sono intersostituibili. Ma non così nei contesti intensionali: "necessariamente, tutte le creature con reni sono creature con cuore" è falso Al contrario, "necessariamente, tutti gli scapoli sono uomini adulti non sposati" è vero Allora, la nozione di sinonimia presuppone quella di necessità Ma la necessità, per i neopositivisti, coincide con l'analiticità. Quindi, il tentativo di definire "analitico" è circolare
Fallimento della distinzione e naturalismo Non potendo definire "analitico" e non avendo chiare intuizione su come distinguere giudizi analitici e sintetici (vedi esempio "tutti i corpi sono gravi"), dovremmo ammettere secondo Quine che non c'è una distinzione (netta) tra analitico e sintetico Questo porta Quine al "naturalismo" (non c'è rigida distinzione tra filosofia e scienza)
il secondo dogma (riduzionismo) "ciascun asserto dotato di significato [è] equivalente a qualche costrutto logico in termini che si riferiscono all'esperienza immediata" (p. 110 dell'antologia di Casalegno et. al.) Ossia, attraverso opportune definizioni possiamo tradurre qualsiasi enunciato dotato di senso con un enunciato che utilizza solo termini logici ("e", "qualche", ecc.) e termini che si riferiscono all'esperienza immediata ("rosso", "segna 5 gradi", ecc.) Questo veniva sostenuto inizialmente dai neo- positivisti, ma si videro subito grosse difficoltà
Il secondo dogma attenuato Quine nota però che il secondo dogma resiste in questa tesi neo-empirista (ancora molto accettata al tempo di Quine e implicita nel verificazionismo): possiamo associare a ogni asserto due insiemi di eventi sensoriali: "a favore" (aumentano la probabilità che sia vero) e "contrari" (p. 130)
la radice comune dei due dogmi (RC) Un singolo asserto può essere confermato o smentito Il secondo dogma presuppone RC Inoltre, RC induce a pensare che vi siano asserti "confermati in modo vuoto" (veri qualsiasi cosa succeda, quale che sia l'esperienza che facciamo), ossia enunciati ANALITICI E' vero che la verità degli asserti dipende sia da una componente linguistica che da una extralinguistica, ma non possiamo distinguere le due componenti "all'interno degli asserti della scienza presi uno per uno" (p. 131) ==> olismo
Olismo epistemologico Esclusa la distinzione analitico/sintetico, l'intero corpus delle asserzioni della scienza (o di un certo sistema di credenze) fronteggia l'esperienza Alcuni asserti ("in periferia") sono più a rischio di essere respinti (sono quelli tradizionalmente considerati fattuali) Altri asserti (più "al centro") sono più resistenti I più resistenti sono gli asserti della matematica e della logica, ma anche questi possono essere in linea di principio respinti (esempio della "quantum logic")
Olismo del significato Non essendoci più delle verità analitiche che fissano il significato dei termini, tutti i termini sono interdipendenti Non c'è differenza tra credenze fattuali e credenze sul linguaggio Cambiando credenze si cambia anche linguaggio ll sistema di credenze globale di Quine corrisponde al linguaggio da scegliere di Carnap. Per Carnap la scelta del linguaggio non ha alcuna valenza metafisica. Per Quine la scelta di un sistema di credenze ci impegna ad una visione delle cose che è scientifica e ontologica/metafisica insieme