VALORE ESTERNO DELLA MONETA

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VALORE ESTERNO DELLA MONETA MERCATO DEI CAMBI RAPPORTI ECONOMICI CON L’ESTERO

Valore della moneta da tre punti di vista INTERNO: potere di acquisto (dipende dall’andamento dei prezzi interni - Infflazione) ESTERNO: rispetto alle altre monete (tasso di cambio) INTERTEMPORALE: confronti di valore nel tempo (tasso di interesse)

Contabilità dei rapporti economici con l’estero: BILANCIA DEI PAGAMENTI Due componenti principali: 1. CONTO CORRENTE 2. CONTO CAPITALE E FINANZIARIO ERRORI ED OMISSIONI SALDO = 0

CONTO CORRENTE Bilancia commerciale: registra i flussi di beni, servizi = esportazioni – importazioni Redditi Trasferimenti

Conto capitale e conto finanziario Conto capitale: cessioni e acquisizioni di attività intangibili (brevetti, diritti di autore, avviamento d’impresa) Conto finanziario: Investimenti diretti Investimenti di portafoglio Derivati Altri investimenti Variazioni delle riserve ufficiali

ERRORI ED OMISSIONI Problemi interpretativi SALDO = 0

BANCA D’ITALIA – Bollettino Economico ott. 2011

Current account imbalances Here is a synthetic representation of the situation after the introduction of the Euro The causes of the build-up of debt in Europe lay in the continuing rise of the imbalance between the Central Europe economies running large current account surpluses and the Mediterranean countries running current account deficits. The end of the ER adjustment mechanism has not been substitute with another coordinated mechanism. The adjustment must be realized directly through the real economy and the financial economy. Before it coul be automatic throug thee markek, now it need a higher level of intervention and regulation. This is difficult in presence of different independent governments. The imbalance must be interpreted in the right way. It is not just a bilateral relationship. We have two areas with different performances in the global market. If the performance would be the same in one direction or in another, there would be no problem. The Euro would change consequently, The problem is that the Euro performance depend primarily on the conditions of the biggest countries and is administrated consequently. So the adjustment must go through both the private and the public sector. More demand in surplus countries. More productivity, more saving for financing investment, more equilibrium in public spending and control on sovereign debt. Source: Eurostat Europa continentale: Austria, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi Europa Mediterranea: Italia, Grecia, Portogallo, Spagna, Slovenia, Cipro,

Tasso di cambio Valore esterno di una moneta Analisi del valore immediato o valore di mercato: dipende da una varietà di fattori individuabili nelle voci che compongono la bilancia dei pagamenti e loro conseguenze su domanda e offerta nel mercato Analisi fondamentale: fattori di base legati all’andamento delle variabili macroeconomiche principali

Mercato dei cambi Transazioni Cambio a pronti (spot rate) Cambio a termine (forward rate) Currency swaps (contratto di contemporanea vendita spot di una moneta e riacquisto forward con un’unica controparte – minori costi di brokerage rispetto a due operazioni singole – most is interbank trading – swap rate = difference spot forward rate)) Futures (forward contract – standard amounts, selected dates, organized markets CME – IMM) Options (give the right, not the obligation, to by – call option – or to sell – put option - a standard amount of a currency at a stated date and at a stated price - strike

Attività sul mercato dei cambi Arbitraggio Hedging (copertura) Speculazione Arbitraggio ai tassi di interesse con/senza copertura

Ruolo della banca centrale nel mercato dei cambi Regime delle riserve Accordi di cambio Cambio flessibile Cambio fisso

Vari concetti di cambio Tasso di cambio di mercato (es.$ / € = 1.066) Tasso di cambio effettivo Tasso di cambio nominale o reale Parità dei poteri di acquisto (PPP) PPP=(indice dei prezzi esteri) / (indice dei prezzi interni) Tasso di cambio reale = Tasso di cambio nominale / PPP

Evoluzione storica del sistema monetario internazionale Fine ‘800 e inizio ‘900: sistema a cambio aureo (Gold Standard) = cambi fissi Meccanismo di adeguamento internazionale di D. Hume Tra le due guerre: abbandono del Gold Standard, guerre di svalutazione commerciale Dopoguerra fino all’agosto 1971: sistema di Bretton Woods (gold exchange standard) = cambi fissi Dicembre 1971 tentativo di ripristino dei cambi fissi (Smithsonian agreement) con banda di oscillazione al 4,5% Resto degli anni ’70 fino ad oggi: cambi fluttuanti e amministrati Ruolo crescente del coordinamento internazionale tra i maggiori paesi (G5, poi G7, poi G9, poi G11)

Il dopo Bretton Woods Marzo 1973 – Adozione del sistema a cambi flessibili amministrati Ottobre 1973 – Avvio dell’embargo Opec e inzio del primo shock petrolifero Gennaio 1976 – Accordi di Giamaica: riconoscimento ufficiale del sistema a cambi flessibili amministrati e abolizione del prezzo ufficiale dell’oro Primavera 1979 – Secondo shock petrolifero Agosto 1982 – Problema del debito internazionale Febbraio 1987 – Accordo del Louvre per la stabilizzazione dei cambi Ottobre 1987 – Crisi finanziaria 1989-90 – Avvio delle riforme democratiche nell’est Europa e riunificazione della Ge 2000 – fine della bolla speculativa connessa alla “new economy” 2007-2009 crisi finanziaria internazionale

Importanza del commercio internazionale e del saldo della bilancia commerciale Lo scambio internazionale e la specializzazione produttiva dei paesi consentono importanti vantaggi in termini di benessere Il forte sviluppo economico realizzato a partire dagli anni ’50 in Italia e in molti altri paesi ad economia di mercato ha avuto un impulso fondamentale dalla crescente apertura al commercio internazionale

Determinanti delle esportazioni nette Le importazioni sono correlate positivamente con il reddito e il prodotto. La domanda di importazioni dipende dal prezzo relativo dei beni interni ed esteri Le esportazioni sono determinate dalla capacità competitiva della produzione nazionale sui mercati esteri

Fattori che determinano la competitività delle imprese Fattori di prezzo Fattori di qualità o di differenziazione del prodotto

Fattori di prezzo Condizioni interne di produzione e di mercato Aspetti monetari (tassi di cambio)

Condizioni interne di produzione e di mercato Costi dei fattori di produzione e disponibilità Livelli di produttività Capacità di introdurre progresso tecnico (innovazione di processo) Capacità di adattamento (flessibilità) Condizioni strutturali esterne all’impresa e aspetti istituzionali Dimensioni e caratteristiche del mercato interno (economie di scala, ecc.)

Fattori di qualità o di differenziazione del prodotto Capacità innovativa Investimenti in R&S Esperienza e ambiente operativo Capacità imprenditoriali e attitudine al rischio