La Manutenzione degli ascensori: questa sconosciuta

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La Manutenzione degli ascensori: questa sconosciuta Manutenzione preventiva e correttiva in rapporto tra loro Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Gli ascensori in servizio Il parco ascensori italiano è il maggiore del mondo: su oltre 3.3 milioni di ascensori in servizio in Europa, 765.000 li sono in Italia Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

L’età degli ascensori italiani Gli ascensori italiani sono tra i più vecchi del mondo: oltre il 40% ha più di 30 anni e solo il 10% circa è conforme alle più recenti norme di sicurezza Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Il DPR 162/1999: la manutenzione preventiva dell’ascensore Art. 15.1: Ai fini della conservazione dell’impianto e del suo normale funzionamento, il proprietario è tenuto ad affidare la manutenzione dell’ascensore a persona munita di certificato di abilitazione o a ditta specializzata ovvero a un operatore comunitario dotato di specializzazione equivalente che devono provvedere a mezzo di personale abilitato (legge 46/90, lettera f) Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti Art.15.3 del 162/1999 Il manutentore provvede periodicamente, secondo le esigenze dell’impianto: A) a verificare il regolare funzionamento dei dispositivi meccanici, idraulici ed elettrici e, in particolare, delle porte dei piani e delle serrature B) a verificare lo stato di conservazione delle funi C) alle operazioni normali di pulizia e lubrificazione delle parti Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

La norma UNI EN 13015: 2002 “Regole per le istruzioni di manutenzione” 4.1: …deve essere eseguita una regolare manutenzione che garantisca, in particolare, la sicurezza dell’impianto…la manutenzione regolare dell’impianto deve essere eseguita per assicurare la sua affidabilità… Devono essere tenuti presenti, tra l’altro: L’uso previsto dell’impianto (tipo di utenti…) Le condizioni ambientali (clima, vandalismi,…) Ove necessario, va fatta una valutazione dei rischi specifici dell’impianto e/o dell’ambiente Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Informazioni per il manutentore 4.3.3: Tra l’altro, queste informazioni devono evidenziare: La necessità di stilare un piano di manutenzione, in modo che sia adatta all’impianto, e il tempo di manutenzione sia ragionevolmente il più breve possibile, senza ridurre la sicurezza delle persone, per minimizzare il tempo di fuori servizio dell’impianto che la competenza del personale sia mantenuta aggiornata La necessità di eseguire periodicamente la manutenzione (l’effettiva frequenza degli interventi può essere più accuratamente determinata tramite il monitoraggio dell’impianto). A questo scopo dovrebbero essere considerate: Il numero di corse all’anno e il tempo di funzionamento L’età e le condizioni dell’impianto Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Appendice A: Esempi di controlli da tenere in considerazione Componente Controlli da eseguire Frequenza ogni Ammortizzatore Controllare il livello dell’olio Controllare la lubrificazione Controllare il contatto elettrico Controllare il fissaggio … Riduttore Controllare l’usura degli ingranaggi Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti Lista dei controlli La lista dei controlli previsti dall’allegato A della norma UNI EN 13015 prevede 68 controlli su 26 dispositivi su un ascensore elettrico E 65 controlli su 31 dispositivi su un ascensore idraulico Questi controlli non coincidono con quelli, in minor numero ma più approfonditi, da eseguire almeno ogni sei mesi, obbligatoriamente secondo il DPR 162/99 art. 15.4, sugli elementi di sicurezza dell’impianto, da registrarsi sul libretto dell’impianto Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Tempi tipici per la manutenzione preventiva: tempi morti Trasferimento del manutentore sul posto con automezzo (media di 6’ per impianto o gruppo di impianti) Tempo di parcheggio Tempo per entrare nell’edificio e reperire le chiavi del locale macchine In tutto: una media di 20’ per impianto o gruppo di impianti Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Tempi necessari ai controlli Nel locale macchine: dai 5’ ai 10’ Sul tetto di cabina: dai 3’ ai 10’ Nella fossa del vano: dai 3’ ai 4’ Nella cabina: dai 4’ ai 6’ Ai piani: dai 25’ ai 40’ In totale: dai 30’ agli 80’ (Dati forniti per un ascensore elettrico di 5 fermate da “La manutenzione ordinaria e straordinaria, CCIAA Ancora, a cura dell’Ing. Paolo Gabrielli) Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Oneri diretti accessori Aggiornamento della formazione del personale: ca.+ 2.5% (40 ore ogni 12 mesi) Costi per la sicurezza del lavoro: quasi 700 Euro annui per dipendente il rinnovo dell’attrezzatura, e costi di aggiornamento e visite mediche obbligatorie: in totale circa + 5.5% Qualificazione ISO 9000, ove presente (volontaria): dall’1% al 2% (stessa fonte) Più ulteriori costi diretti: ammortamento e manutenzione dell’automezzo, carburante, parcheggio, lubrificanti,detergenti, materiali di consumo Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Numeri di una organizzazione di manutenzione Se si assume (diapositive n. 10/11) una media anche solo di 45’ per i controlli per un impianto semplice e (assumendo anche che una parte di impianti siano in gruppo) di 15’ di tempi morti tra un impianto ed un altro, ciascun tecnico può verificare un massimo di 8 impianti al giorno e di 176 al mese In effetti, tenendo conto delle caratteristiche e soprattutto di età (e usura) del parco ascensori italiano, si può affermare che, per un buon servizio, questi tempi siano mediamente insufficienti, così come questa organizzazione Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Frequenza delle visite: il caso francese In Francia i decreti del 9/9 e del 18/11 del 2004 ha stabilito una frequenza minima di una visita di manutenzione preventiva almeno una volta ogni sei settimane (un minimo di 9 visite annue) Essi prevedono anche diversi altri impegnativi adempimenti per il manutentore e il proprietario Sono risultati da un confronto a livello governativo che ha coinvolto tutte le parti interessate Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

La manutenzione correttiva Lo scopo della manutenzione preventiva è soprattutto prevenire i guasti, riguardino essi la sicurezza, o semplicemente la funzionalità dell’ascensore Il DPR 162/99 dice in 15.5: Il manutentore promuove tempestivamente la riparazione e la sostituzione delle parti rotte o logorate, o a verificarne l’avvenuta corretta esecuzione Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Art. 15.6 Responsabilità del proprietario Il proprietario o il suo legale rappresentante (l’amministratore) provvedono prontamente alle riparazioni e alle sostituzioni Inoltre, 15.7: Nel caso in cui il manutentore rilevi un pericolo in atto, deve fermare l’impianto, fino a quando non sia stato riparato, informandone tempestivamente il proprietario, il soggetto incaricato alle verifiche periodiche, e il Comune Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Statistiche sui guasti in Italia Un ascensore italiano medio può effettuare in un anno 50.000 corse Si ritiene che l’ascensore medio italiano si guasti mediamente tre volte all’anno, se mediamente mantenuto (si veda la prossima diapositiva) Perciò la probabilità che l’ascensore si guasti si può considerare mediamente di circa una volta ogni 15.000 corse (guasti non significa incidenti) Ammettendo un intervento entro 4 ore, e un tempo necessario per la riparazione di 2 ore, il tempo di fermo sarebbe di 6 ore per guasto, e, in un anno, di 18 ore, pari al 2 per mille del tempo potenziale di servizio dell’impianto Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Rapporto tra prevenzione e guasti Uno studio di settore afferma che i 3 guasti medi all’anno sono correlati ad una manutenzione preventiva di qualità media e di durata totale di circa 12 ore all’anno (frequenza di visita di circa 9 volte all’anno) Secondo lo stesso studio, il rapporto inverso tra frequenza di manutenzione e numero di guasti è più che proporzionale: un aumento o diminuzione della frequenza di visita dell’8% (una visita in più o in meno all’anno) determina una diminuzione o aumento del 18% del numero medio di guasti Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Dai guasti agli incidenti e agli infortuni In Italia non sono purtroppo disponibili statistiche affidabili sugli incidenti e sugli infortuni (che sono incidenti che arrivano a danneggiare le persone) Considerando valido un dato tedesco, di circa 0.12 infortuni all’anno ogni 1000 ascensori, avremmo in Italia circa 100 infortuni all’anno, di cui alcune unità, tra personale ed utenti, sono mortali Essendo ipotizzabili che in un anno i guasti sul parco impianti italiano siano più di 2 milioni, avremmo che un guasto su 25.000 circa si trasforma in un infortunio. E’ un rischio mediamente basso, ma non nullo! Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti Statistiche sugli incidenti ad utenti in Europa, 2003 (su un milione, fonte ELA) Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Ottimizzare le prestazioni e la sicurezza Maggiori sono le risorse investite per la manutenzione preventiva, minori saranno quelle destinate alla risoluzione dei guasti, che oltre tutto sono costi imprevisti e imprevedibili Il costo e quindi il prezzo medio di un intervento su guasto è superiore a quello di una visita di manutenzione preventiva, se non altro perché dura in media il doppio, ed è effettuato da personale più specializzato e più costoso Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti Ottimizzare i costi Se ne può dedurre che, in un impianto medio visitato 9 volte all’anno e con 3 guasti, circa il 60% del costo finale sia rappresentato dalla manutenzione preventiva ed il 40% da quella correttiva In un impianto che avesse 5 guasti all’anno, i costi straordinari di manutenzione correttiva supererebbero quelli della preventiva In un impianto che con 12 visite all’anno si guasta in media 1.5 volte, i costi straordinari di manutenzione correttiva non supererebbero il 20% dei costi totali, ed il risparmio rispetto al caso precedente sarebbe di oltre il 40% solo in manodopera Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti I ricambi La manutenzione preventiva prolunga anche la vita dei componenti dell’impianto Con un buon servizio, solo una percentuale di interventi su guasto intorno al 15% comporta la sostituzione di un componente dal costo “rilevante” Cioè, su un impianto medio, che si guasti 3 volte all’anno, la sostituzione di un componente rilevante avviene meno di una volta ogni due anni; su un buon impianto, ogni 4 anni Anche dal punto di vista dei tempi di intervento, l’effetto della disponibilità immediata di ricambi sarebbe secondario: se anche si impiegassero ad es. due giorni a reperire il ricambio, il tempo medio di fuori servizio passerebbe dal 2 al 3-5 per mille all’anno Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Organizzazione di riparazione In realtà, l’elemento critico di una organizzazione di manutenzione correttiva (riparazione) non è tanto la disponibilità di un magazzino di ricambi, quanto la presenza di personale adeguato in numero e capacità Se è vero che ogni intervento su guasto richiede in media circa 120’ per essere eseguito, e la difficoltà di pianificarli sul territorio impone un tempo morto di trasferimento e parcheggio di 60’, un tecnico potrebbe eseguire meno di 3 interventi al giorno Un parco di 1000 impianti medi con 3 guasti all’anno ciascuno dovrebbe disporre di almeno 4 tecnici riparatori, per intervenire in tempi e modi soddisfacenti Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Impianti critici (dati forniti da uno studio aziendale per il 2003) Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Ascensori da rottamare? Quando un ascensore presenta stabilmente una difettosità con frequenza media di guasto dell’ordine di uno al mese, i costi straordinari lievitano ed andrebbe presa in considerazione la sostituzione completa dell’impianto In Italia, ogni anno, vengono totalmente sostituiti circa lo 0.5% degli ascensori in servizio; ciò corrisponde a regime ad una vita media presunta dell’impianto di circa 200 anni… Quale alternativa? Sostituire gli ascensori dopo 30 anni? O piuttosto mantenerli sempre efficienti? Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Le manovre di emergenza Un guasto su dieci circa comporta l’intrappolamento di persone in cabina A seconda della difettosità dell’impianto, l’evento avviene perciò in media una volta ogni diversi anni Il DPR 162/99 art. 2, prevede che il manutentore provveda alla manovra di emergenza che, in caso di necessità, può essere effettuata anche da personale di custodia istruito per questo scopo Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti Il servizio 24 ore su 24 Data l’attuale carenza di personale di custodia, la Direttiva ascensori 95/16/CE, prevede che le cabine siano munite di mezzi di comunicazione bidirezionali che consentano di ottenere un collegamento permanente con un servizio di pronto intervento Per UNI EN 13015 la organizzazione di manutenzione deve fornire un servizio per il soccorso delle persone 24 ore per tutto l’anno Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti

Oneri del servizio 24 ore su 24 La corretta organizzazione del servizio comporta l’allestimento di un centro per la ricezione degli allarmi conforme alla norma UNI EN 81-28, o l’affidamento del servizio ad uno esistente (comunque centro specializzato) Ed inoltre di un servizio di soccorso rappresentato da persone competenti ad intervenire entro un’ora in condizioni normali, liberare le persone ed eventualmente rendere di nuovo funzionale l’impianto, per garantire l’accessibilità dell’edificio Convegno ANACAM 15/10/05 - Iotti