GRAND TOUR E SOCIETA’ ARISTOCRATICA

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GRAND TOUR E SOCIETA’ ARISTOCRATICA Significato sociale del turismo XVII E XVIII SECOLO: prime forme di turismo moderno Fonti – diari di viaggio – ancora in molti casi inesplorate La riflessione è maggiore nella società inglese: diari e lettere Inghilterra: i giovani viaggiano verso i centri culturali europei Nella società stratificata vi sono due tipologie di viaggio: Peregrinazioni dei lavoranti /corporazioni artigiane Esperienze giovanili di viaggio dei giovani aristocratici Se al primo tipo non possiamo attribuire il termine “turistico”, il secondo costituisce la genesi del turismo moderno: il GRAND TOUR

IL FOSSILE DEL TURISMO: GRAND TOUR Scopo: addestramento dei giovani nobili alla vita di relazione I percorsi si riproducevano di padre in figlio Si viaggiava con un seguito: il movimento rientra nel quadro di comportamenti e vincoli del proprio stato sociale La meta era prefissata in relazione a considerazioni politiche seguita dalla possibilità di inserirvi obbiettivi artistici e culturali Il grand tour non era volto all’ “estraneazione” ma all’acquisizione di un ruolo ben preciso e qualificante nella propria patria Anche il divertimento è elemento fondamentale del viaggio Portare con sé il proprio mondo, affermarne i valori e i simboli, ribadire il potere della propria sfera sociale nelle realtà visitate è fondamentale Verso la fine del XVII secolo anche il mondo borghese – pur in modo ristretto – acquisisce questo modello di viaggio Mete privilegiate: Roma e Italia, Parigi, Londra, Madrid, Amsterdam

SECONDA META’ DEL XVIII SEC: LO SVILUPPO DEL TURISMO Matura l’influenza rivoluzionaria nella sfera economica e politica Il Grand tour si estingue e cede il passo a “viaggiatori borghesi con scopi autonomi” Il flusso si inverte: tedeschi e francesi viaggiano verso l’Inghilterra rivoluzionaria Piacere e cultura quali aspetti del Grand tour sopravvivono in due forme di viaggio: Itinerari culturali Soggiorno ai bagni

Itinerari culturali Il mondo aristocratico si sgancia dalla nuova realtà “produttiva”, viaggia per fuggire Era romantica come arte del viaggiare: Spleen romantico, recupero del passato, malinconia Parallelamente al movimento romantico si pone attenzione al mondo della montagna Nasce la via delle Alpi: geografi, naturalisti, ecc. coniugano conoscenza scientifica con determinazione individuale. Gli inglesi sono i turisti montani per eccellenza, la loro meta privilegiata è la Svizzera Il carattere sociale autodiretto inizia a pervadere comportamenti e aspirazioni La passione per la natura entra via via anche negli strati borghesi L’uomo inizia a dominare la natura e impone i suoi comfort: nascono ferrovie a cremagliera, si contrassegnano i sentieri, vengono costruiti i primi grand hotel che consentono il “trasporto” dei costumi e delle abitudini della vita urbana

Soggiorni ai bagni termali Nello stesso periodo si sviluppa il “turismo di stazione” presso i bagni termali E’ anch’esso legato ad un mondo aristocratico che – nella sua fase di decadenza – cerca diversivi legati ad avventure galanti e giuoco d’azzardo Riposo e cura hanno un ruolo marginale All’inizio del XIX sec. Le terme vengono scoperte anche dallo strato alto della borghesia Quest’ultima viene investita da una sorta di crisi etica che viaggia parallelamente alla propria affermazione sociale L’ordinamento economico moderno sembra determinare lo stile di vita di ogni individuo Sottratti sia al controllo aristocratico sia all’etica puritana i turisti abbracciano uno stile di vita improntato ad una DOPPIA MORALE Lo sviluppo dei soggiorni ai bagni a scopo prevalentemente ludico si affievolisce verso la fine del XIX sec.: il significato di cura e prevenzione diventa più importante di quello del piacere e il loro utilizzo diventa più razionale

I “supporti” Azione individuale/ incognito e azione autodiretta stimolano la nascita delle GUIDE STAMPATE (Beadeker – germania 1827 /Murray e Joanne) – Prontuari per borghesia eterogenea con budget definito rigidamente. Il numero di stelle rassicura. Il modello del turismo rimane colto. Non vi sono illustrazioni e ciò non annulla il ruolo della fantasia Nascita al contempo delle guide alpinistiche (Chamonix 1821) e la fondazionedei club alpini Emergono poi le richieste di guide anche nelle città. Con la nascita di quelle stampate il ruolo di queste ultime presto cambia: si dedicano a organizzazione di escursioni e viaggi nei week-end Conseguente è la nascita delle prime AGENZIE DI VIAGGIO Thomas Cook in Gran Bretagna ne è il pioniere: introduce il sistema di pagamento “tutto compreso”. A lui segue in Germania Stangen che diffonde la sua attività in tutto il mondo mitteleuropeo. Imprese di navigazione creano a seguire proprie agenzie di viaggio da effettuarsi con lussuose navi: nasce la crociera, volta al piacere e alla distinzione

L’aristocrazia non domina più politica ed economia ma solo la vita sociale: essa è e rimane il “bel mondo” Contenuti del turismo con itinerari standardizzati e medesimo significato socio-culturale: Destinazioni “inventate” da individui originali “affermate” da personaggi invista “diffuse” da imitazione dello strato sociale immediatamente inferiore “congestionate” dal processo emulativo Si avviano priocessi di “distinzione” da parte dei primi gruppi che trovano altri luoghi o altre attività. La successione dei cicli porta ad esigenze di nuova distinzione e ad introdurre mete sempre più lontane e insolite

Diffusione della pratica turistica Fine XIX sec: prime leggi di “diritto delle vacanze”, su richiesta e con sospensione delle retribuzioni Le ferie “pagate” vennero introdotte solo negli anni precedenti al primo conflitto bellico La durata delle vacanze è diversa da nazione a nazione

Sviluppo della vacanza fino alla prima guerra mondiale in 4 fasi: Turismo dell’aristocrazia decadente e dell’alta borghesia: soggiorni invernali nel mediterraneo, stazioni termali, soggiorni estivi montani o rurali, soggiorni intermedi in grandi città Fine sec XIX. Strati superiori e medio alti (funzionari). Spesso ci si inserisce in modelli propri della prima fase ma al contempo nascono le prime forme di villeggiatura a buon mercato Entra lo strato medio-alto degli occupati. I bisogni sono quello del riposo ma anche quello legato a precise aspirazioni sociali. Spiagge, laghi e montagna. Alcuni luoghi si “democratizzano” (Costa Azzurra) e i ricchi cominciano a recarsi altrove Dagli anni venti del novecento al secondo dopoguerra. Sviluppo dell’associazionismo, della pratica degli sport e dei mezzi di trasporto. TURISMO POPOLARE, TURISMO POPOLARE, TURISMO DI MASSA. Il turismo viene ribadito come fenomeno unico e unitario. Con l’avvento dei regimi totalitari si innesca una DIMENSIONE POLITICA nei fenomeni turistici

1 bis: al turismo dell’aristocrazia corrisponde la nascita delle “stazioni turistiche” e degli alberghi. Questi devono essere improntati a sensibilità, abilità, accortezza, accoglienza. Da questo contesto nascono le prime forme di imprenditoria e le prime economie di scala nell’impiego di personale. La grande crisi del 1929 investe questo tipo di organizzazione 2 e 3 bis: al turismo dei ceti medio e alti della borghesia si deve lo sviluppo di sistemi di “villeggiatura”. Turismo familiare, sviluppo di locande, stretto rapporto tra locali e turisti. Il fine – con presupposti economici maturati – è l’acquisto di una casa di villeggiatura