14.00 Benedetto XVI ha dedicato l’omelia dei Primi Vespri della I Domenica di Avvento sabato 1 dicembre 2012 con gli universitari di Roma nella.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESCOVO
Advertisements

SANTO ROSARIO Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
La Novena di Natale L'Emmanuele 23 dicembre.
“Andando fate discepoli … “(Mt 28,20)
14.00.
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIII Domenica del Tempo Ordinario /c 30 giugno 2013.
ASSEMBLEA DIOCESANA Sant’Andrea di Conza 22 giugno 2013.
Dio attese la pienezza dei tempi per poter realizzare l’incontro pieno e definitivo con tutta l’umanità attraverso il suo unico Figlio Cristo Gesù.
Unione di Nostra Signora della Carità 5° Capitolo Generale
La Bibbia che ognuno può leggere
Credere... credere che una piccola borgata diventa il luogo di un avvenimento unico. Credere che il Verbo prende carne per " fare la volontà di Dio."
O Maria, Vergine Immacolata
Musica: Karl Britten Seconda domenica dopo Natale 2 gennaio 2010 Chiesa di Nostra Signora degli Angeli - LA PORZIUNCOLA -SArenal-Maiorca.
6.00.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo nella XX Domenica del Tempo Ordinario.
13.00 Visita pastorale di Benedetto XVI Alla Parrocchia romana di San Giovanni Battista De la Salle al Torrino Omelia della Messa domenica 4.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella IV b domenica di Pasqua.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico in piazza San Pietro nella Solennità dei santi Pietro.
10.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus Dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella II Domenica dopo Natale.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella III a domenica di Quaresima.
9.00 Allelúia, allelúia. Éxcita, Dómine, Allelúia, allelúia. Suscita, o Signore, poténtiam tuam, et veni, la tua potenza e vieni,
9.00.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella VI c Domenica di Pasqua.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXIX a domenica del Tempo.
Sposarsi in chiesa vuol dire avviare - iniziare una nuova vita?
A V V E N T O.
Matrimonio: vocazione all’amore
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Solennità della Santissima.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella Festa del Battesimo del.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico in Piazza San Pietro nella Festa del Battesimo del Signore.
9,00.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dopo la Messa in Piazza san Pietro nella Domenica delle Palme 28 marzo 2010.
11.00.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella Festa del Battesimo di Gesù.
14.00 Visita a Cagliari 22 settembre 2013.
9.00.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella III b domenica del Tempo.
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella Festa della Dedicazione della.
09.00.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXXI Domenica del Tempo.
11.00 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità di tutti i santi 1 novembre 2014.
9.00.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella III c Domenica del Tempo.
SETTIMANA DELL’EDUCAZIONE 6-13 APRILE 2014
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella Festa di Santo Stefano.
09.00.
9.00 Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam, “Tu sei Pietro, e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa, et portae inferi.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXIX Domenica del Tempo Ordinario.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus Dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella II a Domenica del Tempo.
Vorrei soprattutto ricordare con riconoscente affetto la cara comunità cattolica che vive in terra turca. Penso ad essa mentre, con l'odierna domenica,
LETTERA NUMERO 1 Paolo chiamato ad essere apostolo dell’amore di Cristo, come voi figlio amato del Signore, agli operatori di catechesi della collaborazione.
luce di pace, gioia e amore.
11.00.
6.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella III a domenica del Tempo.
11.00 Domenica III di Pasqua Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana del Regina Coeli dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella V a domenica del Tempo.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella XII c Domenica del Tempo.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nell’ XI c Domenica del Tempo.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella VII a domenica del Tempo.
7.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal sagrato di Piazza San Pietro nella XXX Domenica del Tempo Ordinario / B 25.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella V a domenica di Quaresima.
Attenzioni catechistiche
11.00 Solennità dei santi Pietro e Paolo apostoli.
12.00.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 30 dicembre 2015 in piazza San Pietro Il Natale del Giubileo della Misericordia Papa.
13.00 Giubileo della Misericordia dei ragazzi.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 16 dicembre 2015 in piazza San Pietro I segni del Giubileo Papa Francesco Udienza.
Dell’itinerario quaresimale evidenzia la nostra condizione dell’uomo su questa terra. Il combattimento vittorioso contro le tentazioni, che dà inizio.
 La preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio o la domanda a Dio di beni conformi alla sua volontà. Essa è sempre un dono di Dio che viene ad incontrare.
DEUSCARITASEST Prima Enciclica di Benedetto XVI transizione manuale.
Transcript della presentazione:

14.00

Benedetto XVI ha dedicato l’omelia dei Primi Vespri della I Domenica di Avvento sabato 1 dicembre 2012 con gli universitari di Roma nella Basilica di San Pietro alla fedeltà del Dio di Gesù Cristo Benedetto XVI ha dedicato l’omelia dei Primi Vespri della I Domenica di Avvento sabato 1 dicembre 2012 con gli universitari di Roma nella Basilica di San Pietro alla fedeltà del Dio di Gesù Cristo

L ’ intero cammino dell ’ anno della Chiesa è orientato a scoprire e a vivere la fedeltà del Dio di Gesù Cristo che nella grotta di Betlemme si presenterà a noi, ancora una volta, nel volto di un bambino. L ’ intero cammino dell ’ anno della Chiesa è orientato a scoprire e a vivere la fedeltà del Dio di Gesù Cristo che nella grotta di Betlemme si presenterà a noi, ancora una volta, nel volto di un bambino.

Dio entra nel tempo dell ’ uomo nel modo più impensato : facendosi bambino e percorrendo le tappe della vita umana, affinché tutta la nostra esistenza, possa conservarsi irreprensibile ed essere elevata alle altezze di Dio. Dio entra nel tempo dell ’ uomo nel modo più impensato : facendosi bambino e percorrendo le tappe della vita umana, affinché tutta la nostra esistenza, possa conservarsi irreprensibile ed essere elevata alle altezze di Dio.

Nella preghiera ci incamminiamo idealmente verso la grotta di Betlemme per gustare la vera gioia del Natale : la gioia di accogliere al centro della nostra vita quel Bambino che ci ricorda che gli occhi di Dio sono aperti sul mondo e su ogni uomo ( cfr Zc 12,4). Nella preghiera ci incamminiamo idealmente verso la grotta di Betlemme per gustare la vera gioia del Natale : la gioia di accogliere al centro della nostra vita quel Bambino che ci ricorda che gli occhi di Dio sono aperti sul mondo e su ogni uomo ( cfr Zc 12,4).

«Colui che vi chiama è fedele» (1 Ts 5,24), le parole dell’Apostolo Paolo ci guidano a cogliere il vero significato dell’Anno liturgico, che questa sera iniziamo insieme con la recita dei Primi Vespri di Avvento.

L’intero cammino dell’anno della Chiesa è orientato a scoprire e a vivere la fedeltà del Dio di Gesù Cristo che nella grotta di Betlemme si presenterà a noi, ancora una volta, nel volto di un bambino.

Tutta la storia della salvezza è un percorso di amore, di misericordia e di benevolenza: dalla creazione alla liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù d’Egitto, dal dono della Legge sul Sinai al ritorno in patria dalla schiavitù babilonese. Il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe è stato sempre il Dio vicino, che non ha mai abbandonato il suo popolo.

Più volte ne ha subito con tristezza l’infedeltà e atteso con pazienza il ritorno, sempre nella libertà di un amore che precede e sostiene l’amato, attento alla sua dignità e alle sue attese più profonde.

Dio non si è chiuso nel suo Cielo, ma si è chinato sulle vicende dell’uomo: un mistero grande che giunge a superare ogni possibile attesa. Dio entra nel tempo dell’uomo nel modo più impensato: facendosi bambino e percorrendo le tappe della vita umana

affinché tutta la nostra esistenza, spirito, anima e corpo - come ci ha ricordato san Paolo – possa conservarsi irreprensibile ed essere elevata alle altezze di Dio. E tutto questo lo fa per il suo amore fedele verso l’umanità.

L’amore quando è vero tende per sua natura al bene dell’altro, al maggior bene possibile, e non si limita a rispettare semplicemente gli impegni di amicizia assunti, ma va oltre, senza calcolo, né misura. E’ proprio ciò che ha compiuto il Dio vivo e vero, il cui mistero profondo ci viene rivelato nelle parole di san Giovanni: «Dio è amore» (1 Gv 4,8.16).

Questo Dio in Gesù di Nazaret assume in sé l’intera umanità, l’intera storia dell’umanità, e le dà una svolta nuova, decisiva, verso un nuovo essere persona umana, caratterizzato dall’essere generato da Dio e dal tendere verso di Lui (cfr L’Infanzia di Gesù, 19).

Con speciale affetto saluto voi, cari giovani universitari degli Atenei romani, che avete rinnovato la vostra professione di fede sulla Tomba dell’apostolo Pietro.

Voi state vivendo il tempo della preparazione alle grandi scelte della vostra vita e al servizio nella Chiesa e nella società. Questa sera potete sperimentare che non siete soli: sono con voi i docenti, i cappellani universitari, gli animatori dei collegi. E’ con voi il Papa!

E, soprattutto, siete inseriti nella grande comunità accademica romana, in cui è possibile camminare nella preghiera, nella ricerca, nel confronto, nella testimonianza per il Vangelo. E’ un dono prezioso per la vostra vita; sappiatelo vedere come un segno della fedeltà di Dio, che vi offre occasioni per conformare la vostra esistenza a quella di Cristo, per lasciarvi santificare da Lui fino alla perfezione (cfr 1 Ts 5,23).

L’anno liturgico che iniziamo con questi Vespri sarà anche per voi il cammino in cui ancora una volta rivivere il mistero di questa fedeltà di Dio, sulla quale siete chiamati a fondare, come su una roccia sicura, la vostra vita. Celebrando e vivendo con tutta la Chiesa questo itinerario di fede, sperimenterete che Gesù Cristo è l’unico Signore del cosmo e della storia, senza il quale ogni costruzione umana rischia di vanificarsi nel nulla.

La liturgia, vissuta nel suo vero spirito, è sempre la scuola fondamentale per vivere la fede cristiana, una fede «teologale», che vi coinvolge in tutto il vostro essere – spirito, anima e corpo – per farvi diventare pietre vive nella costruzione della Chiesa e collaboratori della nuova evangelizzazione.

In modo particolare, nell’Eucaristia, il Dio vivente si rende così vicino, da farsi cibo che sostiene il cammino, presenza che trasforma col fuoco del suo amore.

Cari amici, viviamo in un contesto in cui spesso incontriamo l’indifferenza verso Dio. Ma penso che nel profondo di quanti - anche tra i vostri coetanei – vivono la lontananza da Dio, ci sia una interiore nostalgia di infinito, di trascendenza.

A voi il compito di testimoniare nelle aule universitarie il Dio vicino, che si manifesta anche nella ricerca della verità, anima di ogni impegno intellettuale. A tale proposito esprimo il mio compiacimento e il mio incoraggiamento per il programma di pastorale universitaria dal titolo: «Il Padre lo vide da lontano. L’oggi dell’uomo, l’oggi di Dio», proposto dall’Ufficio di pastorale universitaria del Vicariato di Roma.

La fede è la porta che Dio apre nella nostra vita per condurci all’incontro con Cristo, nel quale l’oggi dell’uomo si incontra con l’oggi di Dio. La fede cristiana non è adesione ad un dio generico o indefinito, ma al Dio vivo che in Gesù Cristo, Verbo fatto carne, è entrato nella nostra storia e si è rivelato come il Redentore dell’uomo.

Credere significa affidare la propria vita a Colui che solo può darle pienezza nel tempo e aprirla ad una speranza oltre il tempo.

Riflettere sulla fede, in quest'Anno della fede, è l’invito che desidero rivolgere a tutta la comunità accademica di Roma.

Il continuo dialogo tra le Università statali o private e quelle pontificie lascia sperare in una presenza sempre più significativa della Chiesa nell’ambito della cultura non solo romana, ma italiana ed internazionale.

Le Settimane culturali e il Simposio internazionale dei docenti che si svolgerà a giugno prossimo, saranno un esempio di questa esperienza, che spero possa realizzarsi in tutte le città universitarie dove sono presenti atenei statali, privati e pontifici.

Cari amici, «colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo» (1 Ts 5,24); farà di voi annunciatori della sua presenza. Nella preghiera di questa sera incamminiamoci idealmente verso la grotta di Betlemme per gustare la vera gioia del Natale: la gioia di accogliere al centro della nostra vita, sull’esempio della Vergine Maria e di san Giuseppe, quel Bambino che ci ricorda che gli occhi di Dio sono aperti sul mondo e su ogni uomo (cfr Zc 12,4).

Gli occhi di Dio sono aperti su di noi perché Lui è fedele al suo amore! Solo questa certezza può condurre l’umanità verso traguardi di pace e di prosperità, in questo momento storico delicato e complesso.

Anche la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro sarà per voi giovani universitari una grande occasione per manifestare la fecondità storica della fedeltà di Dio, offrendo la vostra testimonianza e il vostro impegno per il rinnovamento morale e sociale del mondo.

La consegna dell’Icona di Maria Sedes Sapientiae alla delegazione universitaria brasiliana da parte della Cappellania universitaria di Roma Tre, che quest’anno celebra il suo ventennale, è un segno di questo comune impegno di voi giovani universitari di Roma.

A Maria, Sede della Sapienza, affido tutti voi e i vostri cari; lo studio, l’insegnamento, la vita degli Atenei; specialmente l’itinerario di formazione e di testimonianza in questo Anno della fede.

Le lampade che porterete nelle vostre cappellanie siano sempre alimentate dalla vostra fede umile ma piena di adorazione, perché ciascuno di voi sia una luce di speranza e di pace nell’ambiente universitario. Amen.