Alessia Longo , Raffaela Rognoni e Eleonora Nervi Lorenzo Valla (1407 -1457 ) Alessia Longo , Raffaela Rognoni e Eleonora Nervi
la vita di Lorenzo Valla Lorenzo Valla nacque a Roma nel 1407.Dimostrò subito, il suo anticonformismo sostenendo in un opuscolo andato perduto (De comparatione Ciceronis Quintilianique) in cui Quintiliano si considerava superiore a Cicerone. Nel 1429, lasciò Roma, e, si recò a Pavia per insegnarvi eloquenza . Compose nel 1431 il trattato De voluptate Nel 1433 dovette lasciare Pavia per aver suscitato con un suo opuscolo le ire dei giuristi locali, e girovagò in varie città, poi nel 1435 fu accolto come segretario alla corte del re Alfonso d'Aragona Valla, uomo religioso, predica un ritorno della Chiesa alla vera vita evangelica, alla povertà, alla missione spirituale. Con le sue opere Valla deve far fronte anche all'accusa di eresia, dalla quale si difese scrivendo un'Apologia indirizzata al papa Eugenio IV. Nel 1448 lasciò Napoli e si stabilì a Roma, dove finalmente fu accolto come segretario apostolico nella curia pontificia, e insegnò eloquenza nello Studio. A Roma morì nel 1457.
La Filologia La filologia si occupa della ricostruzione della forma originaria dei testi antichi ,cerca di riportare al suo significato originario. La filologia è una delle acquisizioni più importanti dell'Umanesimo e si viene ben presto a configurare come il necessario strumento per un esatto studio ed interpretazione dei testi antichi. Viene, rivalutato il valore del linguaggio. Lorenzo Valla si affermò negli studi filologici con le due opere Elegantiae lingue latinae (1440) e le Dialecticae disputationes (1439). Il metodo filologico da lui adottato lo condurrà ad attestare la falsità della Donatio Costantini (testo che fondava l’autorità temporale dei papi) nel De falso credita et ementita Costantini donatione (1440). La Donazione di Costantino,conclude il nostro studioso, non poteva essere dell’età costantiniana, in quanto presentava moduli linguistici e riferimenti tipicamente medioevali.
Donazione di Costantino La Donazione di Costantino era il documento su cui per secoli la Chiesa di Roma aveva fondato la legittimazione del proprio potere temporale in Occidente. Si attribuiva infatti all’imperatore Costantino la decisione di donare al papa Silvestro i domini dell’impero romano d’occidente. Fu Lorenzo Valla che nel 1440, denunciò la falsità del documento , egli dimostra che l’atto era stato confezionato nelll’VIII secolo dalla stessa cancelleria pontificia. Valla mette in evidenza che il falsario medievale, attribuisce a Costantino molti feudi, Gli uomini di cultura di fine Trecento e inizio Quattrocento, prendendo sempre più le distanze dai loro vicini antenati medievali e assumendo a modello i lontani antenati dell’antichità classica. Lorenzo Valla manifesta pienamente i due nuovi tratti della cultura umanistica destinati ad essere sempre più curati nei secoli successivi: lo scrupolo filologico e il senso storico. L’utilizzo della filiologia è un mezzo decisivo per il rinnovamento culturale. I medievali, infatti, corrompendo la lingua latina, hanno perso la sostanza della civiltà classica.