1 S ERVIZIO POLITICHE FAMILIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA A SCUOLA DI MOBILITÀ SOSTENIBILE la dimensione sociale delle politiche di mobilità Bologna, Cappella.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
per lo Sviluppo sostenibile
Advertisements

IL PIANO PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PIANO ATTUATIVO Ufficio di Piano - aprile 2012
EmpowerNet - Risorse per i diritti
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
LUVI PROGETTI PER CRESCERE. 2 CHI SIAMO LUVI (Unione Volontari per lInfanzia), fondata nel 1967 da Lina Toniatti, è al suo 40mo anno di attività. Fin.
Istituto Comprensivo Lignano e Città di Lignano Sabbiadoro
9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
PIANO INTEGRATO DI SALUTE SALUTE MENTALE E INTERVENTO DOMICILIARE
Ministero della Salute Guadagnare salute Rendere facili le scelte salutari.
Piano nazionale per il benessere dello studente
VERSO IL PIANO DEI TEMPI E DEGLI ORARI DELLA CITTA COMUNE DELLA SPEZIA CAMeC, 30 giugno 2011.
Udine 11 ottobre sala Ajace SANI E SICURI Progetto didattico - educativo per lanno scolastico 2006 / 2007 dr Luciano Ciccone dr.ssa Laura Pilotto.
incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese nel settore turistico favorire una migliore cooperazione tra gli Stati membri,
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
UILS PRESENTAZIONE ROMA, 24/04/2013. CHI SIAMO La U.I.L.S. (Unione Imprenditori e lavoratori socialisti) è un Movimento Politico Sociale e Culturale,
FAMIGLIA, EDUCAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA'. LE PREMESSE: sostenere e promuovere la famiglia, cellula fondamentale della società; superare il tradizionale.
Perché????. Ospedaletto Summonte Mercogliano primaria Secondaria 1° grado infanzia Secondaria 1° grado infanzia primaria Secondaria 1° grado.
PAR PAR POLITICHE INTEGRATE REGIONALI PER LE PERSONE ANZIANE Assessore Regionale al Welfare.
Sistemi educativi locali per la sostenibilità Limpegno della Provincia di Roma con la Rete dei L.E.A Tivoli, 13 novembre 2012.
Gruppo di lavoro “Salute, disabilità e disagio psichico ”
GUADAGNARE SALUTE NELLE MARCHE
SERVIZIO CIVILE ANNO PROGETTO A.S.I.A 4 (Assistenza, Solidarieta, Autonomia, Integrazione) A cura delle volontarie: Esposito Francesca Luciani.
GIOVANI SFIDE – Dalla Parte degli Altri è unAssociazione di Volontariato e si propone attivamente di creare nuove energie nei piccoli paesi e.
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dellAutismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo PALMA MONICA.
LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI ZONA Ambito n. 1- Bergamo.
FOND0 SOCIALE EUROPEO & FONDAZIONE PER IL SUD
La comunicazione tra scuola servizi sociali e socio sanitari Comune di Torreglia.
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
SEI EDUCAZIONI ALLA CONVIVENZA CIVILE
Il Progetto P.I.P.P.I. nei SIAST 4 e 5 di Firenze
Cosa cambierà nei prossimi dieci anni: Il Piano dAzione Regionale per le politiche in favore delle persone con disabilità La disabilità in Lombardia: cosa.
LA SICUREZZA PARTECIPATA
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
9.2. LAssociazionismoLAssociazionismo 9.3. I Servizi Sociali in gestione associataI Servizi Sociali in gestione associata 9.4. Le Pari OpportunitàLe Pari.
CON I GENITORI DEGLI ALUNNI
Al servizio di gente unica La nuova legge regionale e gli interventi della Regione FVG per lautonomia dei giovani Direzione Centrale Istruzione, università,
Sintesi della seduta di lavoro del tavolo «ambiti tecnologici» 14 novembre 2012.
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Conferenza Integrating Cities Milano, 5-6 novembre 2007 A scuola con le mamme Fondazione Franco Verga - C.O.I. A cura di Maria Paola Colombo Svevo.
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
Aree problematiche Profilo utenze Caratteristiche del contesto Risorse ambientali scarsità sostenibilità responsabilizzazione dell’utente Aspetti sociologici.
St. Polten, of March 2011 SpiCycles nella citta' di PLOIESTI.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
\. Un progetto importante. Un impegno concreto. Nuove idee ed esperienze.
Università degli studi di Camerino
Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
L’educatore socio-culturale promuove la crescita personale, l’inserimento e la partecipazione sociale, accompagna i gruppi, le comunità e le singole persone.
Il ruolo dell’ente locale per l’integrazione sociale degli immigrati
Z OO A NTROPOLOGIA Attraverso la RELAZIONE con l’animale, la Zooantropologia Didattica e Assistenziale promuove importanti valenze educative, formative.
Il Consorzio Interventi Relazioni Territoriali costituito nel 2000 gestisce, sulla base della delega compiuta da 57 Comuni del Canavese, le funzioni in.
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
PICCOLI PASSI DI SALUTE Giuliana Rocca ASL Bergamo Servizio Medicina Preventiva di Comunità Bergamo, 14 marzo 2009.
CHE COS'E' L'AMBITO TERRITORIALE SOCIALE?
L. 13 luglio 2015 n. 107 LA BUONA SCUOLA
Sintesi fase I SPUNTI PER LA RIFLESSIONE SU UN PERCORSO DA CONDIVIDERE.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
La 285 e la progettualità territoriale nelle politiche integrate per l’infanzia e l'adolescenza 285 buoni motivi per partecipare. Il diritto alla partecipazione.
Rapporteur: Laura Baldassarre
PROGETTO SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA a.s
Il concorso per il Pedibus Premessa Progetto 5.1 Promozione dell’attività motoria Incontro con i referenti di progetto Verona
La buona scuola 12 ottobre 2015 Incontro per i futuri rappresentanti.
Direzione Generale per lo Studente, l’integrazione e la Partecipazione Direzione Generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione.
Servizio Assistenza Distrettuale Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Servizio Assistenza Distrettuale, Medicina Generale, Pianificazione.
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l’infanzia e l’adolescenza. Politiche.
OSSERVATORIO REGIONALE SULLA CONDIZIONE DELLA PERSONA ANZIANA E DISABILE.
L A S TRATEGIA REGIONALE PER L ’ INCLUSIONE SOCIALE ATTIVA I CANTIERI DI CITTADINANZA IN PUGLIA.
Tavola Rotonda: la disabilità e le sue implicazioni La rete dei servizi Mario Melazzini Vigevano, 8 ottobre 2011.
“Alimentazione, movimento, stili di vita: istruzioni per l’uso” Progetto nazionale Assessorato alla Sanità.
Transcript della presentazione:

1 S ERVIZIO POLITICHE FAMILIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA A SCUOLA DI MOBILITÀ SOSTENIBILE la dimensione sociale delle politiche di mobilità Bologna, Cappella Farnese – 11 Novembre 2010

2 la dimensione sociale delle politiche di mobilità QUALITÀ DELLA VITA velocità spostamenti riduzione impatto ambientale sicurezza e decongestione traffico stili di vita sani SVILUPPO ECONOMICO

3 il piano sociale e sanitario regionale: la mobilità … una società così complessa sta producendo una realtà di bisogni che non sono solo quelli primari della salute, della casa e del lavoro, ma anche una domanda sociale di nuovi servizi e di nuove opportunità: cura, salute, ma anche MOBILITÀ, socialità, informazione, cultura e comunicazione, domande che investono i soggetti pubblici in misura decisamente crescente rispetto al passato...

4 il piano sociale e sanitario regionale: anziani e mobilità … il piano di azione per gli anziani, prima proposta concreta di ripensare il sistema di servizi e interventi a favore degli anziani in un'ottica di integrazione, coinvolgendo a tal fine i diversi settori della programmazione regionale. Il piano avvia la discussione su una serie di azioni e interventi in materia di servizi alla persona, sostegni per la permanenza a domicilio, edilizia e urbanistica, MOBILITÀ E TRASPORTO, commercio e turismo, formazione e cultura, nuove tecnologie …

5 il piano sociale e sanitario regionale: infanzia, adolescenza e mobilità … la ricostruzione di elementi propri della comunità di prossimità necessita di un ripensamento dello spazio pubblico, inteso anche nella sua funzione di spazio identitario del quartiere o del rione o dell'isolato… … condizione imprescindibile per la realizzazione di questi interventi è l'integrazione tra le diverse politiche di settore (urbanistica, MOBILITÀ, ambiente, sicurezza, salute, scuola, formazione, sociale, etc.) attraverso la piena assunzione di un approccio sistematico e globale alle condizioni di infanzia e adolescenza …

6 il piano sociale e sanitario regionale: disabili e mobilità … qualificare gli interventi per i minori con disabilità, favorire la domiciliarità e la vita indipendente attraverso lo sviluppo dell'assistenza domiciliare, l'assegno di cura e di sostegno, servizi e contributi per l'adattamento dell'ambiente domestico e la dotazione di ausili e tecnologie adeguate, soluzioni abitative innovative, quali ad esempio gli alloggi con servizi, interventi per L'ACCESSIBILITÀ DEL SISTEMA DEI TRASPORTI PUBBLICI ED INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA MOBILITÀ PRIVATA…

7 indicazioni regionali per i “profili di comunità” … il profilo di comunità costituisce una lettura ragionata e partecipata dei bisogni di salute e di benessere della popolazione e, come tale è uno strumento di supporto nella individuazione delle criticità e delle priorità da considerare all’interno della programmazione e delle politiche territoriali sociali, socio-sanitarie e sanitarie… … è importante quindi avviare un percorso di lettura delle dinamiche del territorio che, in questa prima fase, consideri in maniera integrata almeno i seguenti quattro ambiti: casa, MOBILITÀ, scuola e inserimento lavorativo delle persone con disagio sociale…

8 profili di comunità possibili indicatori legati alla mobilità -l’INDICE DI ATTRAZIONE, che misura la capacità di un’area di attirare o far uscire pendolari -il così detto TASSO DI MOTORIZZAZIONE, inteso come rapporto fra numero di autovetture e numero di abitanti -il RAPPORTO (O TASSO) DI MORTALITÀ degli incidenti stradali, calcolato come numero di morti/numero di incidenti -il RAPPORTO (O TASSO) DI PERICOLOSITÀ, dato dal rapporto fra il numero di morti e il numero di morti e feriti) -RAPPORTO (O TASSO) DI LESIVITÀ, cioè il rapporto fra il numero di feriti e il numero di incidenti

9 profili di comunità e mobilità un esempio di bologna e imola

10 legge regionale 14/2008 norme in materia di politiche per le giovani generazioni i bambini, i ragazzi e i giovani vengono riconosciuti come soggetti di autonomi diritti e come risorsa fondamentale ed essenziale della comunità regionale la regione persegue il loro agio come condizione necessaria allo sviluppo sociale, culturale ed economico

11 legge regionale 14/2008 norme in materia di politiche per le giovani generazioni vengono posti a fondamento delle politiche regionali principi cardine, quali la valorizzazione delle diverse abilità e delle differenze culturali e di genere, la promozione della CITTADINANZA ATTIVA delle giovani generazioni, la promozione delle occasioni di dialogo intergenerazionale, interculturale e interreligioso, i diritti all’informazione, alla formazione e alla cultura, il diritto alla salute, i diritti al gioco, al tempo libero, alla cultura, all’arte e allo sport

12 legge regionale 14/2008 i principi ispiratori Principio di uguaglianza (art. 3 Cost.) condizioni di salute (fisica, mentale, sociale) pari opportunità di crescita e realizzaz. istruzione, formazione, riconoscimento di talenti e aspirazioni educazione a pace, legalità rifiuto violenza dialogo intergenerazionale, interculturale, interreligioso partecipazione cittadinanza attiva diverse abilità, differenze di genere Progettazione ambientale e dei tempi della città nel rispetto delle esigenze delle giovani generazioni interventi e servizi facilità di accesso ascolto, prossimità diritto alla salute stili di vita sani autonomi diritti di bambini e ragazzi (convenzioni internaz.li) 12

13 legge regionale 14/2008 integrazione delle politiche e partecipazione il testo di legge regionale sottolinea l’importanza dell’integrazione delle politiche in materia sociale, scolastica, formativa, sanitaria, abitativa, culturale, del tempo libero, del lavoro, di pianificazione territoriale, di MOBILITÀ e di sviluppo sostenibile secondo la LR 14/2008, la regione e gli enti locali perseguono la partecipazione e il miglioramento della qualità della vita dei minori nei contesti urbani, nei centri abitati e nei luoghi di relazione

14 legge regionale 14/2008 accessibilità dei luoghi di relazione la regione, tra l’altro: sostiene progetti finalizzati ad accrescere la possibilità di fruire dell’ambiente naturale ed urbano da parte dell'infanzia e dell'adolescenza, anche migliorandone l'accessibilità spazio-temporale, la sicurezza e la percezione quali luoghi di relazione valorizza una cultura della progettazione, della pianificazione urbana, ambientale e territoriale ispirata al rispetto e all'ascolto dei bambini e degli adolescenti e incentiva la realizzazione di interventi innovativi e di riqualificazione di spazi, edifici, aree e percorsi urbani e ambientali compatibili con le loro esigenze

15 educazione alla mobilità laboratori di partecipazione in collaborazione con l’associazione CAMINA svolgimento di laboratori formativi per insegnanti, genitori ed operatori degli Enti locali sul tema dell’educazione alla mobilità e alla sicurezza stradale i laboratori si sono sviluppati in alcune città ESPLICITANDO LA DIMENSIONE E GLI EFFETTI SOCIALI DELLA MOBILITÀ correlazione tra diritti dell’infanzia, autonomia di bambini e ragazzi, tematiche tipiche della “città educativa”, salute e ambiente, rispetto delle regole e responsabilità civica

16 associazione CAMINA percorsi sicuri casa-scuola formazione agli operatori dei Centri di Educazione Ambientale della rete INFEA, che coordinano nelle diverse realtà i processi partecipati, allo scopo di consegnare una metodologia di intervento volta a promuovere cambiamento di comportamenti supervisione scientifica alla progettazione dei processi partecipati di sostegno alla mobilità scolastica ciclopedonale supporto metodologico alla progettazione degli interventi locali, con particolare riguardo al tema dell’educazione alla mobilità e alla sicurezza stradale e alle metodologie partecipative