Modello narrativistico La cultura si costituisce attraverso il raccontare e il raccontarsi Dire e fare costituiscono un’unità funzionale inscindibile all’interno.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Advertisements

LA SCUOLA DEL FUTURO: “Indicazioni per il nuovo curricolo”
S.N.1 STATISTICA E PROBABILITA ROMA, 31 OTTOBRE 2009 Sebastiano Nicosia.
PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO ° INCONTRO Salò, 8 ottobre 2010.
Teoria culturale e cognitiva
NARRAZIONE E RESOCONTO
Significati dell’esperienza lavorativa
Corporeità: aspetti fisici delle risposte dell’organismo
linguistico-artistico-espressiva
La Scuola dell'Infanzia
Nuclei fondanti discipline. Informazione/Comunicazione Decodifica e produzione di messaggi orali e scritti (competenze: tecnica – lessicale/frasale) Espressione.
Dal colloquio al resoconto. REPORT O TRASCRIZIONE SU MEMORIA riflessione a posteriori; dare vita ad un processo di conoscenza e comprensione dellintervento;
Le lingue straniere e le indicazioni nazionali La trasversalità del curricolo linguistico Incontro di ricerca-azione
JEROM BRUNER Bruner nasce a New York il 1 ottobre 1915.
IL LABORATORIO Prof. Carmelo Piu.
I MODELLI DIDATTICI DELL’APPRENDIMENTO
Liceo delle Scienze Umane “Clemente Rebora”
applicata alla disabilità sensoriale Relatore: Anna Gallo Selva
Perché studiare i media?. 2 Gli studiosi (in particolare sociologi e psicologi) sono d accordo nel sottolineare alcune grandi funzioni dei mass media,
Prof. Francesco Battisti Dipartimento di Scienza e Società
una bella avventura culturale
SEZIONI : sezione totale 78 bambini INSEGNANTI : De Pieri, Mazza, Martinis, Loppo, Scanferla, Ballarin. a.s. 2006/2007.
CATECHESI E NUOVI LINGUAGGI
C.T.I. Provincia di Treviso
Il clan di “noi mamme”: narriAMOci gruppo di auto-aiuto
Gli elementi fondamentali
La formazione degli insegnanti Giuliana Rocca, Dario Signorelli Torino, 23 maggio 2008.
La motivazione nell’apprendimento della lingua straniera
“Educare per l’Autonomia, l’Autonomia per Educare ” La Comunicazione Aumentativa e Alternativa Marco Gagliotta Sant’Anastasia 27 marzo 2009.
Laboratorio Espressivo "Il teatro a scuola...Ascuola di teatro"
La città di Firenze: la microprogettazione
Finalità scuola dell’infanzia sviluppo idendità sviluppo autonomia sviluppo competenza sviluppo cittadinanza.
In rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1CISEM 27/3/ a cura di Daniela Bertocchi.
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
RITUALITÀ LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE PER OGNI PARTICOLARE SITUAZIONE. IN CERTE.
Obiettivi Tutte le disciplineItaliano-StoriaScienzeScienze motorie Educare alla conoscenza E all’accettazione di sé Atteggiamento di ascolto.
dalle abilità alle competenze
Incontro continuità S. dell’Infanzia/S. Primaria
SCRIVERE PER IL BENESSERE Libera le parole, le parole ti liberano © E.Gatti, F. Cerno, Scrivere per il Benessere.
Playback Theatre “Una storia segue l’altra, come variegate perle di una collana. C’è un filo che le tiene assieme, nascosto, ma percepibile” Jo Salas.
Livello: ___Infanzia plesso di Pesce docente:Celeste…APICELLA
PROTAGONISTA NARRATORE AUTORE
Come produrre un testo descrittivo
PERCORSO DI FORMAZIONE E RICERCA IN RETE
IO, TU E… GLI ALTRI.
La comunicazione non verbale
Come si presenta dal punto di vista dei sintomi e segni Ipermotricità.iper-reattività.impulsività Iperattività.disattenzione.
Dal sapere al saper fare Presentazione della esperienza della scuola media “Da Vinci – Colombo” di Perugia.
MAC,N: VILLA RENATICO MARTINI MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA.
LICEO DELLE SCIENZE UMANE 4°A Anastasia Dino Francesca Roberta
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
“Giovani e Impresa” “La vita in azienda” 1 La comunicazione e le relazioni interpersonali Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato.
Alternanza Scuola Lavoro Alternanza Scuola Lavoro Centro gioco Giamburrasca.
Esempi del profilo d’uscita declinato secondo gli Assi culturali
Laboratorio didattica dell’area antropologica
Scuola primaria ‘’Carlo Bresciano’’ Levaldigi
Psicomotricità educativa e preventiva
IL CORPO E’ UNA FORMA LINGUISTICA
Profilo TURISMO. Turismo Competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico Competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici.
Progetto Curricolo Verticale di Storia Arte, natura e spiritualità in Abruzzo le radici della nostra storia I.C Torre de’ Passeri-Casauria a.s
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ FALCONE E BORSELLINO”
2° Istituto Comprensivo Statale “ Notaro Jacopo “ – Lentini Università degli Studi di Catania, Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento dei Processi.
Com'è fatto un giornale?.
Progetto accoglienza Scuola dell’infanzia Chiusa Sclafani e Giuliana
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana (VBA). Un’istituzione privata al servizio della collettività dal 1609  Un “progetto culturale integrato”, inaugurato.
“COME STARE BENE INSIEME” Un’assemblea gestita dai ragazzini, con un presidente, un segretario ed un guardiano del tempo Le bambine ed i bambini hanno.
Criteri di testualità.
LA VOSTRA COLLABORAZIONE PRIMA DI COMINCIARE…. IMMAGINI EMOZIONANTI…
Massimo Pezzi Asse dei linguaggi Per cominciare. L’asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana è indispensabile per Esprimersi Relazionarsi –
Transcript della presentazione:

Modello narrativistico La cultura si costituisce attraverso il raccontare e il raccontarsi Dire e fare costituiscono un’unità funzionale inscindibile all’interno di una psicologia culturalmente orientata

La realtà viene resa realtà interpretata Autobiografia come strumento privileggiato dello studio di sé Centralità dei processi Opera di fondazione del proprio ruolo

arte L’espressione artistica come strumento di costruzione del sé Palcoscenico come luogo sicuro per ricreare la realtà Palcoscenico come veicolo privilegiato delle emozioni Emozioni per acquisire consapevolezza di sé

Pratica del gruppo In cerchio Nessuna parte del corpo deve essere nascosta Partecipanti dai 4 ai 7 Ambiente non disturbato,riservato Il conduttore non deve avere quaderni o altro,il conduttore deve avere lo stesso atteggiamento di tutti gli altri

Pratica del gruppo Spiegazione delle regole 1.Tutti devono parlare 2.Non ci si deve sovrapporre 3.Durata una ora e mezza 4.Rispetto nell’uso del linguaggio 5.Ogni emozione va espressa 6.Riservatezza solo l’equipe può conoscere le narrazioni

Pratica del gruppo Per il conduttore 1.Atteggiamento rilassato 2.Non interviene nelle narrazioni 3.Può intervenire solo con narrazioni personali 4.Non interpreta 5.Sottolinea le narrazioni con linguaggio non verbale 6.Non da risposte anche se richieste “è tassativo”

Il gruppo 1.È sovrano 2.Le risposte escono dal gruppo stesso 3.Centralità della biografia 4.Il gruppo non è strumento per richieste 5.Le narrazioni possono iniziare dal presente,in ogni caso il gruppo decide 6.I silenzi sono importanti come il linguaggio

Gruppo pratico Un incontro a settimana Tutti gli operatori Importanza di una prassi comune di intervento