Anticorruzione.

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anticorruzione

L 190 del 2012 Numerose raccomandazioni del Consiglio d’Europa, Disciplina organica per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità della Pubblica amministrazione.

La legge si articola in tre macrogruppi di disposizioni a) le norme che pongono in essere il Sistema nazionale e territoriale anticorruzione; b) le norme sulla trasparenza dell’attività amministrativa; c) le norme di modifica del codice penale relative ai delitti contro la Pubblica amministrazione.

centri di responsabilità nazionale del Sistema. Civit (ora ANAV Autorità Nazionale per la Valutazione e la Trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche) Dipartimento della Funzione pubblica

RPC Responsabile per la prevenzione della corruzione Tutte le amministrazioni devono nominare un responsabile della prevenzione della corruzione

Piano triennale di prevenzione della corruzione Tutte le PA devono dotarsi del piano triennale di prevenzione della corruzione predisposto dal responsabile, che è individuato negli enti locali “di norma” nel segretario dell’ente.

Contenuti del Piano e finalità PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE PNA

Disposizioni penali introduzione di modifiche al titolo II del codice penale “Dei delitti contro la pubblica amministrazione”, che ha riguardato i reati di corruzione e concussione, modifiche alle pene edittali dei reati di peculato e abuso d'ufficio nonché la previsione delle due nuove ipotesi di reato di “Traffico di influenze illecite” (346 bis codice penale) e di “Corruzione fra privati” (2635 codice civile), completandosi, infine, tale gruppo di disposizioni, con le modificazioni connesse e conseguenziali alle normative che abbiano attinenza con tali reati.

Sistema organizzativo 1. Dipartimento della funzione pubblica funzione di coordinamento dell'attuazione delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica amministrazione iniziativa nella promozione e definizione delle norme e metodologie anticorruzione di generale applicazione in linea con gli indirizzi, programmi e progetti internazionali. il compito della predisposizione del Piano nazionale anticorruzione che deve essere impostato in modo da consentire lo svolgimento del ruolo di coordinamento nazionale del Dipartimento

definisce i modelli standard delle informazioni e dei dati che la legge prevede; tutto ciò secondo modelli che consentano la loro gestione e analisi informatizzata. per le amministrazioni statali, definisce i criteri di rotazione dei dirigenti dei settori particolarmente esposti alla corruzione.

ANAC Delibere, pareri e richieste Rapporti Internazionali Responsabili della prevenzione “Linee di indirizzo” per la predisposizione del Piano Nazionale Anticorruzione Piano nazionale anticorruzione Piani di prevenzione della corruzione Codici di comportamento

Rapporti internazionali A seguito dell’entrata in vigore della Legge anticorruzione, L. n. 190/2012, che attribuisce all’A.N.AC., quale Autorità nazionale anticorruzione, il compito, tra le altre funzioni, di “collaborare con i paritetici organismi stranieri, con le organizzazioni regionali ed internazionali competenti” (art. 1, co. 2), l’Autorità, ha preso parte ad una serie di attività sia a livello nazionale che internazionale. Di seguito le reti ed i rapporti fino ad ora attivati dall’Autorità.

Responsabili per la prevenzione La pubblicazione dell’elenco dei nominativi dei Responsabili della prevenzione della corruzione delle Amministrazioni centrali dello Stato e comunicati all’ANAC è disponibile al seguente link Responsabili per la Prevenzione della Corruzione   è possibile effettuare la ricerca dei nominativi dei Responsabili della prevenzione della corruzione di tutte le amministrazioni attraverso il motore di ricerca disponibile al seguente link Ricerca dei responsabili della prevenzione della corruzione. Modalità di invio dei dati relativi alla nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione

Linee guida per il PNA Linee di indirizzo del Comitato interministeriale (d.p.c.m. 16 gennaio 2013) per la predisposizione, da parte del Dipartimento della funzione pubblica, del Piano Nazionale Anticorruzione di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190

PNA Approvato nel 2013 dalla CIVIT (ora ANAC)

PNA Metodo di adozione del PNA Consultazione 3. Struttura 3 sezioni obiettivi strategia di prevenzione a livello decentrato; direttive per le pa informazioni

Definizione di corruzione p. 13 PNA accezione ampia. Comprensivo delle varie situazioni in cui, nel corso dell’attività amministrativa, si riscontri l’abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati. Questo dipende dal contesto di riferimento

Indicazioni sovranazionali ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione; aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; creare un contesto sfavorevole alla corruzione.

Strumenti adozione dei P.T.P.C. adempimenti di trasparenza codici di comportamento rotazione del personale obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse disciplina specifica in materia di svolgimento di incarichi d’ufficio - attività ed incarichi extra-istituzionali disciplina specifica in materia di conferimento di incarichi dirigenziali in caso di particolari attività o incarichi precedenti (pantouflage – revolving doors)

incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali disciplina specifica in materia di formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici, conferimento di incarichi dirigenziali in caso di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione disciplina specifica in materia di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro (pantouflage – revolving doors) disciplina specifica in materia di tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d. whistleblower) formazione in materia di etica, integrità ed altre tematiche attinenti alla prevenzione della corruzione.

Obiettivi ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione; aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione; creare un contesto sfavorevole alla corruzione. Da tali obiettivi derivano misure attuayive

Direttive per le PA nei PTPC “a) amministrazioni centrali, ivi compresi gli enti pubblici non economici nazionali, le agenzie, le università e le altre amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001 diverse da quelle di cui al punto b) (comma 5); b) amministrazioni delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e degli enti locali, nonché degli enti pubblici”.

Controllo sull’adozione dei PTPC

Contenuti Gestione del rischio (27) Formazione Codici di comportamento Altre iniziative - criteri di rotazione del personale - criteri di ricorso all’arbitrato - direttive per incarichi dirigenziali Incompatibilità Controlli sui precedenti penali

- adozione di misure per la tutela del whistleblower - predisposizione di protocolli di legalità per gli affidamenti - monitoraggio rispetto dei termini dei procedimenti - monitoraggio tra pa e contraenti - erogazione di sovvenzioni - concorsi e selezioni

TRASPARENZA