I GIOVEDI’ DELLA CULTURA SCIENTIFICA Workshop PROT RIFIUTI: DA EMERGENZA A RISORSA. LA GESTIONE INTEGRATA CON TECNOLOGIE INNOVATIVE DI TRATTAMENTO. Maurizio Coronidi LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI: UN PONTE FRA EMERGENZA E SOSTENIBILITA’ CASACCIA, 10 GIUGNO 2004
LA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI: UN PONTE FRA EMERGENZA E SOSTENIBILITA’ Maurizio Coronidi Principi e finalità della direttiva quadro sui rifiuti Gerarchia di azioni nella strategia di gestione dei rifiuti Principi per una gestione sostenibile dei rifiuti I piani di gestione dei rifiuti La gestione nazionale dei rifiuti urbani: situazione attuale, scenario futuro "di riferimento“, schemi di ciclo, potenzialità impiantistiche per il recupero energetico, tematiche prioritarie. Rifiuti ed energia Rifiuti e riduzione delle emissioni di gas-serra Una strategia ambientale integrata: la direttiva IPPC I rifiuti e gli impianti di gestione dei rifiuti nell’approccio integrato della direttiva IPPC Ambiti di sviluppo della ricerca tecnologica: un ruolo per l’ENEA
LA DIRETTIVA QUADRO SUI RIFIUTI Principi e finalità Assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente: prevenendo la produzione di rifiuti promuovendo tecnologie pulite e prodotti che possono essere riciclati e riutilizzati; assicurando il recupero dei rifiuti e sviluppando le opportunità di mercato esistenti o potenziali per i rifiuti recuperati; assicurando lo smaltimento eco-compatibile dei rifiuti. Incoraggiare il riciclaggio ed il riuso di rifiuti come materie prime secondarie ed adottare regole specifiche per il recupero dei rifiuti. La Comunità diviene auto-sufficiente nello smaltimento dei rifiuti e ciascuno Stato Membro si pone come obiettivo l’auto-sufficienza: i movimenti dei rifiuti devono essere ridotti; gli Stati Membri devono predisporre Piani di Gestione Rifiuti.
NELLA STRATEGIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI GERARCHIA DI AZIONI NELLA STRATEGIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI (a) PREVENZIONE E RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE E DELLA PERICOLOSITA’ DEI RIFIUTI: sviluppo di tecnologie pulite (risparmio di risorse naturali); sviluppo di prodotti progettati per minimizzare la quantità o la pericolosità dei rifiuti ed il rischio di inquinamento; sviluppo di tecniche appropriate per la rimozione delle sostanze pericolose presenti nei rifiuti destinati a recupero. (b) (i) RECUPERO DI RIFIUTI ATTUATO MEDIANTE riciclo, reimpiego, riutilizzo, ogni altra azione intesa ad ottenere materie prime secondarie. (b) (ii) uso dei rifiuti come FONTE DI ENERGIA.
PRINCIPI PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI Stabilisce la creazione di una rete integrata di impianti di smaltimento, che tenga conto delle migliori tecniche disponibili. AUTO-SUFFICIENZA La rete deve consentire alla Comunità nel suo insieme di raggiungere l’auto-sufficienza nello smaltimento dei rifiuti ed ai singoli Stati Membri di mirare al conseguimento di tale obiettivo. PROSSIMITA’ La rete deve permettere lo smaltimento dei rifiuti in uno degli impianti appropriati più vicini, con l’adozione dei metodi e delle tecnologie più idonee.
PIANI DI GESTIONE DEI RIFIUTI I Piani di Gestione dei Rifiuti devono contemplare: tipo, quantità ed origine dei rifiuti da recuperare o smaltire, requisiti tecnici generali, tutte le disposizioni speciali per rifiuti di tipologia particolare, i luoghi od impianti adatti per lo smaltimento; le misure atte ad incoraggiare la razionalizzazione della raccolta, della separazione e del trattamento dei rifiuti.
Italia centro-settentrionale LA GESTIONE NAZIONALE DEI RIFIUTI URBANI Italia centro-settentrionale Crescono le esperienze di gestione integrata dei RU Le Amministrazioni Locali (a livello di Ambiti Territoriali Ottimali) tendono a dare impulso: alla Raccolta Differenziata alla Valorizzazione Energetica dei RU Italia meridionale sistemi di gestione degli RU autonomi a livello comunale e non integrati in ambiti ottimali emergenza a livello regionale (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Lazio) e commissariamento per ordinanze governative realizzazione di grandi investimenti gestiti dalla P. A.
Situazione attuale e scenario futuro "di riferimento“ nella gestione dei RU Fonte: elaborazione ENEA (a) Le percentuali indicate si riferiscono alla ripartizione dei rifiuti nelle varie forme di trattamento primario e di smaltimento. (b) Il primo valore rappresenta la quantità di RSU effettivamente trattata; il secondo valore rappresenta la quantità destinata a tale forma di trattamento, al lordo della frazione organica da inviare a stabilizzazione e degli scarti di produzione. Maurizio Coronidi
Schema di ciclo di gestione dei rifiuti urbani
Potenzialità impiantistiche per il recupero energetico (Mt/a) Scenario di riferimento Scenario di riferimento con produzione orientata al CDR Fonte: elaborazione ENEA (a) dati Federambiente (b) Impiego in impianti industriali
LE TEMATICHE PRIORITARIE Filiere e riciclati Individuare gli spazi di mercato Valutare potenzialità tecnologiche ed economiche dei comparti di riutilizzo Favorire la diffusione della RD come strumento di attuazione del riciclaggio Creare e mantenere condizioni di stabilità per il mercato dei riciclati Valorizzazione energetica di rifiuti e CDR Efficiente utilizzo energetico dei rifiuti e delle frazioni combustibili derivate da rifiuti (frazione secca e CDR) Realizzazione di nuovi impianti di trattamento termico Sostanziale incremento della percentuale di rifiuti avviati al recupero energetico Valorizzazione del CDR in impianti dedicati ed in impianti industriali (cementifici e centrali termoelettriche) Il destino della frazione umida Utilizzo del compost Destinazione della frazione organica stabilizzata (FOS)
RIFIUTI ED ENERGIA Potenziale fonte energetica dei rifiuti: 5,5 Mtep/a (6% dei consumi nazionali di energia elettrica): Potenza attualmente installata: 100 MWe Energia elettrica prodotta: 350 GWh/a Ipotesi: valorizzazione energetica dell 30% dei RU Potenza installabile: 870 MWe Energia producibile: 4400 GWh/a (2% sul netto nazionale)
RIFIUTI E RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS-SERRA Gli interventi sul ciclo dei RU consentono una riduzione di circa 18 milioni di t/a di CO2 equiv. (18% dell'impegno complessivo dell’Italia nel Protocollo di Kyoto) riduzione delle emissioni di metano da discarica (captazione del biogas; utilizzo residuale della discarica) raccolta differenziata finalizzata al riciclo (minor sfruttamento delle risorse, ridotti consumi energetici) incremento della combustione di RU con produzione di energia (livelli di recupero elevati, sfruttamento di fonti rinnovabili, risparmio di emissioni da combustibili fossili)
UNA STRATEGIA AMBIENTALE INTEGRATA: LA DIRETTIVA IPPC Conseguimento di un elevato livello di protezione dell'ambiente mediante applicazione delle MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI (BAT). BAT: attività e metodi di esercizio indicanti l'idoneità pratica della tecnica a costituire la base dei valori limite di emissione. “tecniche”: tecniche e tecnologie impiegate, modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell'impianto. “disponibili”: sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente valide nell'ambito del pertinente comparto industriale.
I RIFIUTI NELL’APPROCCIO INTEGRATO DELLA DIRETTIVA IPPC Attuazione di interventi “coordinati”, che permettano di prevenire la produzione di rifiuti e di assicurare che questi siano ricuperati o smaltiti evitando o riducendo l'impatto sull'ambiente Applicazione delle BAT di riferimento sia a livello di processo che di “end of pipe”. Costi di adeguamento. Riorientamento dei sistemi “processo-prodotto”.
GLI IMPIANTI DI GESTIONE DEI RIFIUTI NELLA DIRETTIVA IPPC Ricadono nell’ambito di applicazione: gli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti pericolosi gli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani gli impianti di trattamento biologico e di trattamento chimico-fisico dei rifiuti non pericolosi le discariche
AMBITI DI SVILUPPO DELLA RICERCA TECNOLOGICA: UN RUOLO PER L’ENEA Ottimizzazione dei cicli di gestione schemi di trattamento termico processi di stabilizzazione FOS gestione, controllo, bonifica delle discariche Sviluppo di processi e tecnologie di recupero dei rifiuti pretrattamenti, cocombustione CDR, gassificazione, combustione pulita, incremento di efficienza, cicli combinati riutilizzo di ceneri, scorie, fanghi; inertizzazione Strumenti pianificazione (VAS) e minimizzazione impatto (LCA) Localizzazioni: metodologie e standardizzazione