Fil Ling 13-14 Lezioni 19- ....

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Sommario Nella lezione precedente abbiamo visto che un enunciato è vero se rappresenta uno stato di cose che sussiste nel mondo del discorso Ora affronteremo.
Advertisements

La filosofia interroga la matematica
Aristotele Logica.
O L'HA UCCISO IL MAGGIORDOMO OPPURE L'HA UCCISO LA CAMERIERA. LA CAMERIERA NON L'HA UCCISO. QUINDI: L'HA UCCISO IL MAGGIORDOMO. Tale inferenza è valida.
Intelligenza Artificiale 1 Gestione della conoscenza lezione 8
Sistemi basati su conoscenza Conoscenza e ragionamento Prof. M.T. PAZIENZA a.a
FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: I° Quarto, Modulo 1 Mente, Materia e Funzione 09/10/07.
Chomsky La grammatica/sintassi è una proprietà della mente
Semantica per formule di un linguaggio proposizionale p.9 della dispensa.
Lingua italiana (CT) La comunicazione (2)
Logica formale e logica discorsiva 2° Lezione
Chomsky La grammatica/sintassi è una proprietà della mente Distinta dalla capacità di comunicare E una facoltà autonoma ed innata La comunicazione è solo.
Sul concetto di ‘concetto’
_ ___ _ ______ _ _ _________.
La logica di Frege Come sapete Frege è stato il maestro riconosciuto e ammirato da Wittgenstein (“le grandiose opere di Frege” dice nel Tractatus.
Congiunzione Disgiunzione Negazione Natalia Visalli.
CORSO DI APPROFONDIMENTO
RAGIONARE NEL QUOTIDIANO 1 – Introduzione Perché questo corso? Argomentazioni Enunciati e proposizioni Le proposizioni semplici.
Ad ogni termine singolare è associato un senso ( Sinn) e una
Fil Ling
Fil. Ling Lez /4/14. Annunci Ho messo in rete una lista di possibili domande per l'esame finale. Penso d completare la lista con un'altra.
Logica A.A Francesco orilia
Fil Ling Lezz Lezione /3/2014.
Fil Ling Lezioni Lezione 22 (28 Nov. 2012)
Logica F. Orilia.
Logica A.A Francesco orilia
Donald Davidson La causazione come relazione tra eventi FILOSOFIA ANALITICA DEL LINGUAGGIO (MODULO ONTOLOGIA) Presentazione di Virgilia Potetti 22 novembre.
Riferimento diretto I: Kripke
SFC analitici /Russell 1 B. Russell: Atomismo logico Russell & Whitehead : - Nuova logica di ambito assai più vasto della logica classica La logica.
Lezz Filosofia del linguaggio Semestre II Prof. F. Orilia.
Fil. Ling. Lezione 29 30/4/14. Indeterminatezza della traduzione Quine arriva a queste conclusioni perché non ammette significati "ipostatizzati" nel.
Fil. Ling. Lezz /3/14. La risposta di Frege – Distinzione tra senso e referente – il senso determina il referente – senso di "=": una relazione.
Lezz. 4-6 Filosofia del linguaggio Semestre II Prof. F. Orilia.
Fil Ling Russell e Frege sui nomi propri I nomi propri sono visti come abbreviazioni di descrizioni definite "Apollo" = "il dio del sole" "Socrate"
Logica A.A Francesco orilia
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Logica A.A Francesco orilia
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Fli. Ling Lezioni
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
Lezz Filosofia del linguaggio Semestre II Prof. F. Orilia.
Continua. Il problema dell’induzione Il problema dell'induzione può essere riassunto nella domanda: "siamo giustificati razionalmente a passare dai ripetuti.
Contemplazione e scienza
Il riferimento dell’enunciato il tono emotivo e la forza convenzionale dell’enunciato il contesto linguistico dell’enunciato la rappresentazione soggettiva.
Filosofia del linguaggio
La logica degli enunciati interamente realizzata da GIANNUZZI SILVIA
Filosofia analitica del linguaggio: mod. ontologia esistenza e identità Francesco Orilia A.A I Semestre.
PARROCCHIA SAN VALENTINIANO VESOCOVO BANZANO DI MONTORO (AV)
Intensione/estensione La logique, ou l'art de penser Di chi è? Movimento giansenista (convento parigino di Port-Royal) Pascal… … Arnaud & Nicole.
Riassuntone Big Summary. La fase “eroica” dei fondatori.
Intensione/estensione. senso e riferimento: schema nomi propri predicati enunciati sensomodo di presentazione di...pensiero   (condizioni verità) riferimentooggetticoncettiValori.
Fil Ling Lezioni 24-25, 20 Aprile DOMANDE SULLA PRIMA PARTE DEL CORSO: sono nel sito.
Fil Ling Lez /10/15 Vi ricordo che non ci sarà lezione in questi giorni: 28 ottobre, 2, 3,4 novembre.
Filosofia del linguaggio Semestre II Prof. F. Orilia.
Filosofia del linguaggio Semestre I Prof. F. Orilia.
Russell e gli universali appunti per Filosofia della scienza.
Logica Lezione 8, DISTRIBUIRE COMPITO 1.
Fil. Ling Lezioni 15-16, 23/3/15.
T&L Lezz Lezione 19 22/3/16 Lezioni future Non ci sarà lezione il 6 aprile (esami di laurea) Assumendo che non salteremo altre lezioni, finiremo.
Logica Lezione 11, Annuncio Non si terrà la lezione di Lunedì 16 Marzo.
Fil Ling Lezz
Fil Ling Lezioni 8-9, Chiarimento (12)ogni uomo ama una donna. (12a)  x(x è un uomo   y(y è una donna & x ama y)); (12b)  y(y è una.
Tempo e linguaggio Lezioni
Fil Ling Lezioni 21-22, 13 Aprile Descrittivismo versus Referenzialismo.
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni
Fil Ling Lezioni
Transcript della presentazione:

Fil Ling 13-14 Lezioni 19- ...

Lezione 19 24/3/14

Russell e Frege sui nomi propri I nomi propri sono visti come abbreviazioni di descrizioni definite "Apollo" = "il dio del sole" "Socrate" = "il maestro di Platone" "Platone" = "il filosofo greco che ha scritto un dialogo chiamato Timeo" Queste definizioni sono idiosincratiche: possono variare da soggetto a soggetto. Quindi, al livello dei nomi propri la lingua si trasforma in un "idioletto" I nomi "logicamente propri" hanno un riferimento diretto. Ma tali non sono i nomi propri del linguaggio ordinario

Russell sui deittici Nella misura in cui i deittici stanno per enti di cui abbiamo conoscenza diretta (acquaintance) allora sono nomi logicamente propri Abbiamo conoscenza diretta di dati sensoriali, (forse) di noi stessi [Russell lo ammette fino a un certo periodo della sua carriera] e di universali (il rosso, il triangolare, ecc.) Nella misura in cui i deittici sono usati per riferirsi a oggetti esterni sono abbreviazioni di descrizioni che comportano un riferimento diretto a dati sensoriali particolari. Esempio: "questo tavolo" = "il tavolo la cui presenza causa questo particolare dato sensoriale"

Frege sui deittici Anche per Frege i deittici corrispondono a descrizioni definite Quindi per Frege, i deittici hanno un senso, proprio come le descrizioni definite Ma, al contrario di Russell, Frege nega che enti particolari possano fare parte del senso Frege ammette che per il pronome "io" ci sia un senso specifico che cambia per ognuno di noi v. esempio del dottor Lauben nell'articolo "il pensiero" (1918)

Lezione 20 25/3/14, ore 9

Russell sull'"acquaintance" Nella misura in cui i deittici stanno per enti di cui abbiamo conoscenza diretta (acquaintance) allora sono nomi logicamente propri Abbiamo conoscenza diretta di dati sensoriali, (forse) di noi stessi [Russell lo ammette fino a un certo periodo della sua carriera] e di universali (il rosso, il triangolare, ecc.)

Il riferimento diretto Negli anni settanta del secolo scorso, in reazione a Frege e Russell, prende piede l'idea che nomi propri (Donnellan, Kripke) e deittici (Kaplan) abbiano un "riferimento diretto" Più precisamente, per Kripke i nomi propri sono "designatori rigidi", cioè si riferiscono allo stesso oggetto in tutti i mondi possibili E' Kaplan che parla di "riferimento diretto", ma la sua idea si può applicare anche al punto di vista di Kripke v. cap. Kripke e intro del curatore, e Penco, pp. 85 ff.

Gli argomenti di Kripke argomento modale (v. cap. Kripke p. 164) Socrate [il filosofo che bevve la cicuta] avrebbe potuto non bere la cicuta argomento epistemico (v. cap. Kripke p. 169) "Socrate [il filosofo che bevve la cicuta] bevve la cicuta" non è conoscibile a priori argomento semantico (v. cap. Kripke p. 168) Se Platone avesse bevuto la cicuta al posto di Socrate, "Socrate" comunque non farebbe riferimento a Platone v. Penco pp. 87-88

Lezione 21: 25/3/14 , ore 15, aula D

Teoria causale del riferimento v. Penco p. 88 Se il significato di un nome proprio non è dato da una descrizione definita, da cosa dipende? Risposta di Kripke: battesimo iniziale catena causale I nomi propri sono designatori rigidi: stesso referente in tutti i mondi possibili il significato del nome coincide con il referente (riferimento diretto, Kaplan)

Kaplan sui dimostrativi/deittici I deittici hanno un significato costante ("carattere") in tutti i contesti. Ma questo non può essere un senso fregeano perché (da solo) non è sufficiente a determinare il referente Argomento di Castore e Polluce: sono esattamente nello stesso stato mentale ed entrambi dicono: "io sono più anziano di mio fratello." Frege dovrebbe ammettere che esprimono con "io" lo stesso senso (sono nello stesso stato mentale), ma questo non è possibile perché uno dice il vero e l'altro il falso.

Kaplan sui dimostrativi/deittici (cont.) Il carattere in un certo contesto determina il referente (in un contesto in cui io sono il parlante, "io" ha F.O. come referente) La proposizione espressa da un enunciato che contiene un deittico ha il referente del deittico come costituente (riferimento diretto)

Lezioni 22-23 26/3/14, ore 9-11

Problemi per i referenzialisti Come trattare i contesti intensionali con nomi propri e deittici? (1) quello è Pietro (2) Mario crede che Pietro è un filosofo ?(3) Mario crede che quello è un filosofo Come trattare nomi propri e deittici non denotanti? Mario dice (mentre ha un'allucinazione): "quella è una fontana"

Neo-descrittivisti vs. referenzialisti "attenti" Wettstein è un referenzialista secondo il quale si possono ignorare i problemi legati agli atteggiamenti proposizionali (riguarderebbero la psicologia non la semantica) I referenzialisti attenti a questi problemi tipicamente ammettono dei "contenuti descrittivi" che in qualche modo entrano in gioco ma non sono costituenti della proposizione espressa (Perry, Recanati) I neo-descrittivisti cercano di rispondere alle obiezioni dei referenzialisti cercando di mantenere posizioni analoghe a quelle di Frege e/o Russell

Neo-descrittivisti vs. referenzialisti "attenti" (cont.) Secondo Penco (p. 93), Perry e Recanati stanno cercando una mediazione e la distinzione tra referenzialisti e descrittivisti non è netta (p. 93) A mio avviso la distinzione è netta e Perry e Recanati sono referenzialisti a pieno titolo (v. mio libro Singular Reference)

I termini generali Possiamo distinguere: aggettivi come "rosso" e "rotondo" che tipicamente associamo a proprietà nomi comuni che posso essere di cose contabili ("count nouns" come "sedia" or "leone") o non contabili ("mass nouns" come "acqua", "oro") Alcuni nomi comuni ("acqua", "tigre") esprimono generi naturali.

Putnam sui nomi di genere naturale Secondo Putnam (1973, 1975, 1978 [nell'antologia]) questi nomi non possono esprimere un senso che determina il referente (contrariamente a quello che potrebbe suggerire Frege) (v. Penco p. 89) Argomento della terra gemella (analogo a quello di Castore e Polluce)