ADHD Disturbo da deficit dell’ attenzione / iperattività prof.ssa adriana Volpato 11 Aprile 2015
ADHD definizione L’ ADHD è un disturbo evolutivo dell‘autocontrollo di origine neurobiologica le cui manifestazioni più evidenti riguardano la difficoltà a mantenere l’attenzione e a controllare l’impulsività e il movimento. (Cornoldi, De Meo, Offredi, Vio)
ADHD caratteristiche
ADHD caratteristiche non riguarda solo i bambini ma anche bambine, adolescenti e adulti la concentrazione può essere elevata se motivata (importanza del contesto) riguarda persone con QI medio – alto (superdotati) non tutti hanno problemi comportamentali già nell’infanzia
DISATTENZIONE caratteristiche spesso non riesce a prestare attenzione ai particolari o commette errori di distrazione nei compiti scolastici, sul lavoro, o in altre attività spesso ha difficoltà a mantenere l'attenzione sui compiti spesso non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici, le incombenze, o i doveri sul posto di lavoro (non a causa di comportamento oppositivo o di incapacità di capire le istruzioni) spesso ha difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle attività spesso evita, prova avversione, o è riluttante ad impegnarsi in compiti che richiedono sforzo mentale protratto (come compiti a scuola o a casa) spesso perde gli oggetti necessari per i compiti o le attività (per es. compiti di scuola, matite, libri, o strumenti) spesso è facilmente distratto da stimoli estranei spesso è sbadato nelle attività quotidiane
DISATTENZIONE caratteristiche hanno grosse difficoltà a mantenere sufficientemente a lungo l’attenzione senza sforzo e senza farsi disturbare da distrattori esterni o impulsi interni l’attenzione è possibile solo se è presente una forma di lucidità interna che nei soggetti ADHD sembra dipendere dal contesto e dalla motivazione
IPERATTIVITA’ caratteristiche spesso muove con irrequietezza mani o piedi o si dimena sulla sedia spesso lascia il proprio posto a sedere in classe o in altre situazioni in cui ci si aspetta che resti seduto spesso scorrazza e salta dovunque in modo eccessivo in situazioni in cui ciò è fuori luogo; (negli adolescenti o negli adulti, ciò può limitarsi a sentimenti di irrequietezza) spesso ha difficoltà a dedicarsi ad attività e divertimenti in modo tranquillo è spesso "sotto pressione" o agisce come se fosse "motorizzato" spesso parla troppo
IMPULSIVITA’ caratteristiche spesso “spara” le risposte prima che le domande siano state completate spesso ha difficoltà ad attendere il proprio turno spesso interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti (per es. si intromette nelle conversazioni nelle attività, ecc.)
I primi sintomi di iperattività si manifestano 3 anni EVOLUZIONE dell’ ADHD I primi sintomi di iperattività si manifestano 3 anni Le difficoltà aumentano con l’ingresso a scuola per l’aumento delle richieste cognitive e comportamentali Verso i 10 anni l’iperattività tende a diminuire Alle scuole medie alcuni riescono a compensare le loro difficoltà, ma persiste il deficit attentivo soprattutto nello studio orale In età adolescenziale e adulta rimangono difficoltà sociali e professionali dovute all’impulsività e alle scarse abilità organizzative
35%: superamento dei sintomi, prestazioni ADHD in ADOLESCENZA 35%: superamento dei sintomi, prestazioni scolastiche talvolta inferiori ai controlli 45%: permanenza della sindrome, frequente attenuazione della componente iperattiva, crescente compromissione emotiva (depressivo - ansiosa) e sociale 20%: permanenza della sindrome, disturbi comportamentali di adattamento sociale
ADHD caratteristiche
difficoltà relazionali ADHD difficoltà relazionali Bisogno degli altri e terrore di perderli Incapacità a mantenere relazioni Bisogno di essere accettato “a tutti i costi” Emarginazione da parte dei coetanei Scarse amicizie durature Tendenza all’isolamento Rapporti con bambini/ragazzi più piccoli o più instabili Precoce disponibilità sessuale Problemi comunicativi
ADHD difficoltà scolastiche Rendimento inferiore alle potenzialità cognitive e molto altalenante Difficoltà nella memorizzazione (nozioni apprese poco e male e presto dimenticate) Lavorano con “sbadataggine” e superficialità Stile cognitivo impulsivo Deficit di controllo delle risorse cognitive Scarso rendimento scolastico Scontri frequenti con compagni e insegnanti effetto sul piano emotivo-comportamentale
ADHD bassa autostima Demoralizzazione Insicurezza Disagio Scarsa fiducia in se stessi Solitudine “Emigrazione interna”: chiusura in se stessi reattiva alle continue critiche Sentimento di abbandono Inadeguatezza per rimproveri, rifiuto sociale, insuccesso scolastico, sportivo, ecc. Rischio di un disturbo depressivo, ansioso, comportamentale
ADHD disturbi del comportamento Comportamento negativo e provocatorio Frequenti sbalzi d’umore Crisi di collera Comportamento arrabbiato o rancoroso Comportamento dispettoso o vendicativo Frequenti litigi con gli adulti Incapacità di rispettare le regole Tendenza ad accusare gli altri per i propri errori Violazione delle regole sociali Aggressioni a persone o animali Distruzione di proprietà Frode o furto
ADHD problemi da adulto GESTIONE DELLE COSE: tenere in ordine oggetti e documenti, ricordare dove ha messo gli oggetti oppure “pignoleria” eccessiva GESTIONE DEL TEMPO: nella percezione dello scorrere del tempo, negli orari concordati CAPACITA’ DI PIANIFICARE in modo previdente e finalizzato GESTIONE DELLE FINANZE
ADHD al lavoro… cambiamo prospettiva! Tendenza a comandare ruolo dirigenziale Inquietudine gestione di più progetti Ostinazione perseveranza e tenacia Grafia computer Polemico capacità critica Scarsa valutazione pericolo sperimentarsi Eterno argomentare commerciante, rappresentante, avvocato Sognatore creatività artistica Ipersensibilità aiutare il prossimo
ADHD settori problematici
trattamento multimodale ADHD trattamento multimodale
Normativa e Protocollo Operativo ADHD Normativa e Protocollo Operativo
ADHD e didattica Protocollo utile a migliorare l’ apprendimento ed il comportamento degli alunni con ADHD in classe: Si ritiene opportuno che tutti i docenti: predispongano l’ambiente nel quale viene inserito lo studente con ADHD in modo tale da ridurre al minimo le fonti di distrazione prevedano l’utilizzo di tecniche educative di documentata efficacia (es. aiuti visivi, introduzione di routine, tempi di lavoro brevi o con piccole pause, gratificazioni immediate, procedure di controllo degli antecedenti e conseguenti).
ADHD e didattica I docenti inoltre dovrebbero avvalersi dei seguenti suggerimenti: 1. Definire con tutti gli studenti poche e chiare regole di comportamento da mantenere all’interno della classe. 2. Concordare con l'alunno piccoli e realistici obiettivi comportamentali e didattici da raggiungere nel giro di qualche settimana 3. Allenare il bambino ad organizzare il proprio banco in modo da avere solo il materiale necessario per la lezione del momento
ADHD e didattica 4. Occuparsi stabilmente della corretta scrittura dei compiti sul diario 5. Incoraggiare l’uso di diagrammi di flusso, tracce, tabelle , parole chiave per favorire l’apprendimento e sviluppare la comunicazione e l’attenzione 6. Favorire l’uso del computer e di enciclopedie multimediali, vocabolari su CD, ecc. 7. Assicurarsi che, durante l'interrogazione, l'alunno abbia ascoltato e riflettuto sulla domanda e incoraggiare una seconda risposta qualora tenda a rispondere frettolosamente
ADHD e didattica 8. Organizzare prove scritte suddivise in più parti e invitare lo studente ad effettuare un accurato controllo del proprio compito prima di consegnarlo 9. Comunicare chiaramente i tempi necessari per l’esecuzione del compito (tenendo conto che l’alunno con ADHD può necessitare di tempi maggiori rispetto alla classe o viceversa può avere l'attitudine di affrettare eccessivamente la conclusione) 10. Valutare gli elaborati scritti in base al contenuto, senza considerare esclusivamente gli errori di distrazione, valorizzando il prodotto e l’impegno piuttosto che la forma
ADHD e didattica 11. Le prove scritte dovrebbero essere suddivise in più quesiti 12. Evitare di assegnare punizioni mediante: un aumento dei compiti per casa, una riduzione dei tempi di ricreazione e gioco, l'eliminazione dell'attività motoria, la negazione di ricoprire incarichi collettivi nella scuola, l'esclusione dalla partecipazione alle gite 13. Le gratificazioni devono essere ravvicinate e frequenti
ADHD e didattica 14. Token Economy (in italiano: economia simbolica, economia a gettoni o anche sistema di rinforzo a gettoni) tecnica di riabilitazione viene concordato un “contratto educativo” con il bambino ADHD/classe (e sottoscritto) tramite il quale l'educatore/riabilitatore/insegnante stipula un accordo con il soggetto ad ogni comportamento corretto, il bambino/classe riceverà un gettone (o altri oggetti simbolici) e ad ogni infrazione non gliene verrà assegnato alcuno al completamento del tabellone/ raggiungimento del punteggio concordato, sarà garantito al bambino/classe l'accesso ad un determinato "rinforzo" materiale
ADHD e farmaco 15. e la terapia farmacologica? …PARLIAMONE !
grazie per l’attenzione Adriana Volpato grazie per l’attenzione