come cambia la Televisione Focus sulla tv digitale terrestre

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come cambia la Televisione Focus sulla tv digitale terrestre Teoria e Tecnica del Linguaggio Radiotelevisivo A.A. 2009/2010 Prof. Giancarlo Trapanese Scenari Digitali: come cambia la Televisione Focus sulla tv digitale terrestre a cura di Dott.ssa Eleonora Camaioni

Rivoluzione Digitale/1 Fino a 10 anni fa la TV ha subito solo cambiamenti marginali, non legati alla tecnologia: COLORE dal Bianco&Nero al Colore 2) TELECOMANDO introduzione della multicanalità analogica Con la TV DIGITALE cambia la tecnologia: 1^ fase (fine anni ’90-primi 2000): esplosione verso l’interno. Moltiplicazione dell’offerta di contenuti (trasmissione via cavo e satellite) 2^ fase (dopo il 2000): esplosione verso l’esterno. La TV esce dal televisore approdando anche sulle nuove piattaforme distributive (PC, decoder IP-TV, telefonino UMTS, handset 3G/DVB-H, I-Pod).

Rivoluzione Digitale/2 FATTORI TECNICI e PROCESSI IRREVERSIBILI moltiplicazione delle reti di distribuzione incremento delle prestazioni a costi decrescenti (capacità trasmissiva, di compressione, di calcolo) crescente interoperabilità e interconnessione di reti e piattaforme disponibilità di cache presso l’utente (DVR, I pod, Apple TV)

Tecniche di trasmissione televisiva Televisione analogica vs Televisione digitale

Televisione analogica Definizione: modalità di trasmissione di immagini e suoni consistente nell’invio di impulsi magnetici nell’etere. Analogico (dal tardo latino: analogicus) che procede per analogia= proporzione, rapporto o variazione, relazione e somiglianza fra due o più cose per caratteristiche comuni. Il termine analogico descrive e rappresenta una proprietà fisica che varia continuamente. Rappresenta valori infiniti e continui in analogia con il fenomeno che misura. Caratteristiche della modalità di trasmissione in tecnologia analogica: - limitatezza delle frequenze - esiguità nella creazione dei canali.

Televisione analogica Processo televisivo: le fasi Ripresa Trasmissione Riproduzione

Televisione analogica Bianco e nero Ripresa una telecamera riprende un’immagine che viene proiettata su una speciale superficie elettronica sensibile alla luce, il vidicon. Il vidicon viene esplorato, mediante una scansione linea dopo linea, da un fascio di elettroni che, in base alla quantità di luce presente punto per punto, produce un segnale elettrico. Tale segnale con il suo andamento riproduce quindi i toni di grigio dell’immagine istantanea. vidicon Linee di scansione Segnali elettrici derivanti dalla scansione a righe del vidicon

Televisione analogica Bianco e nero Trasmissione Trasmissione del segnale costituito dalla sequenza dei segnali delle singole linee avviene utilizzando le onde elettromagnetiche Interruzioni di riga prima riga seconda riga terza riga

Televisione analogica Bianco e nero Riproduzione/1 Avviene nel televisore A - cannone emettitore elettroni B - deflettori C - raggio di elettroni D - schermo fluorescente sensibile

Televisione analogica bianco&nero Riproduzione/2 Il cannone elettronico (tubo a raggi catodici) invia un raggio di elettroni. L’intensità di tale fascio è regolata attimo per attimo dal segnale che viene ricevuto dall’antenna; due coppie di deflettori (orizzontali e verticali) deviano il raggio in modo che esso vada a colpire lo schermo fluorescente in modo ordinato, tramite una scansione dall’alto in basso e da sinistra a destra (nello stesso modo e con la stessa velocità con cui viene scandito il vidicon); lo schermo è composto da fosfori che si illuminano quando sono colpiti dal raggio elettronico. Essi hanno la proprietà di illuminarsi più o meno a seconda dell’intensità del raggio elettronico che li colpisce. In tal modo formano la stessa immagine presente nel vidicon della telecamera.

Televisione analogica a colori Funziona in modo analogo alla tv in b/n con qualche particolarità cambia il vidicon: è composto di tre strati intercalati da filtri, uno per ogni colore primario; si differenzia il modo di comporre il segnale per la trasmissione poiché trasporta l’informazione dei tre colori primari; è diverso il televisore: il cannone elettronico emette tre diversi raggi elettronici che colpiscono lo schermo in punti adiacenti. Lo schermo è formato da numerosi punti composti da fosfori rossi, verdi e blu. In base all’intensità del raggio elettronico con cui è colpito, ciascun fosforo emette più o meno luce, dando luogo alla composizione dei diversi colori.

Televisione digitale Definizione: modalità di trasmissione basata su impulsi numerici binari in cui è possibile tradurre ed elaborare qualsiasi tipo di segnale scomposto e ridotto sostanzialmente ad una stringa di numeri. Digitale (dall’inglese digit = cifra; dal latino digitus = dito utilizzato per contare) rappresentazione di valori, grandezze e dati in formato numerico discreto. Il formato numerico può essere su base decimale o binaria. In quest’ultimo caso le cifre sono chiamate bit. 0 e 1 sono chiamati Bit (binary digit) e sono i morfemi del linguaggio digitale. Il bit è “il più piccolo elemento atomico del DNA dell’informazione digitale”[1], indica la quantità di informazione fornita dalla scelta fra due alternative diverse (la cosiddetta scelta binaria), considerate come ugualmente probabili. Qualsiasi informazione di natura diversa e complessa (immagini, suoni, filmati, ecc.) può essere trasformata in forma binaria. [1] N. Negroponte, Essere digitali, Sperling e Kupfer editore, Milano, 1995, pg. 73

Caratteristiche del linguaggio Televisione digitale Caratteristiche del linguaggio Omogeneità: tutti i dati e le informazioni sono tradotti nello stesso linguaggio e possono essere trattati allo stesso modo. L’omogeneità del linguaggio offre la possibilità di usare dati di natura diversa su un’unica piattaforma. Modificabilità o manipolabilità: dovute alla natura del linguaggio binario che permette di costruire messaggi, modificarli, farli interagire atomo per atomo, bit per bit. Sinteticità: consiste di due ulteriori elementi, la densità cioè vengono eliminate le ridondanze, le repliche da qualsiasi informazione grazie alle tecniche di compressione e la discontinuità dell’informazione.

Tv digitale: tecnologie di trasmissione Di seguito le tecnologie di trasmissione audio/video di tipo digitale: Satellite [DVB-S] Cavo [DVB-C] Tv mobile [DVB-H] Digitale terrestre [DVB-T] WEB tv

Tv via cavo DVB-C: digital video broadcasting cable Tecnologia di trasmissione supportata da cavo coassiale o a fibre ottiche anziché da antenne. L’utente finale è connesso direttamente tramite un cavo all’emittente, con conseguente aumento di costi per l’emittente che deve raggiungere singolarmente ogni utente.

Tv satellitare DVB-S: digital video broadcasting satellite L’emittente invia i dati video ad un satellite posto in orbita geostazionaria. Il satellite trasmette il segnale ad un’area (footprint) molto vasta comprendente anche intere nazioni. L’utente finale, per ricevere la trasmissione, deve dotarsi di un’antenna parabolica che raccoglie e amplifica il debole segnale proveniente dal satellite e lo invia ad un decoder collegato al televisore.

Lo standard è stato pensato come diretta evoluzione del DVB-T. Tv Mobile DVB-H: digital video broadcasting handheld Questa tecnologia permette la ricezione di immagini televisive su terminali portatili. Lo standard è stato pensato come diretta evoluzione del DVB-T. Categorie di terminali DVB-H Note 1 Terminale integrato in auto Ricezione Mobile; antenna esterna 2a/2b Tv portatile/ tascabile Ricezione portatile indoor/outdoor; antenna esterna 3 Terminale “handheld” Ricezione portatile indoor/outdoor; antenna interna

Web Tv Tecnologia che sfrutta la banda larga di Internet (Adsl o connessione via cavo) per consentire all’utente finale di ricevere contenuti multimediali direttamente sul pc o sulla tv di casa (tramite apposito decoder)

Tv digitale terrestre DVB-T: digital video broadcasting terrestrial . sistema di distribuzione del segnale televisivo in formato digitale terrestre. Per la ricezione del segnare l’utente deve dotarsi di decoder digitale per DTT (digital terrestrial television); non è necessaria la parabola poiché il segnale proviene da satelliti terrestri che lo ridistribuiscono direttamente alle antenne coassiali utilizzate anche nella trasmissione analogica

Tv digitale terrestre: vantaggi Per gli utenti i principali benefici derivanti dall’introduzione della TdT sono: MULTICANALITA’: maggior numero di programmi disponibili (mentre in analogico si può trasportare un solo programma*, in digitale ne possono essere trasportati da 5 a 7 e in prospettiva, con tecniche di compressione sempre più evolute, fino a 10); MIGLIORE QUALITA’ AUDIO/VIDEO: la trasmissione digitale rispetto a quella analogica è particolarmente robusta ai disturbi quali echi, interferenze; INTERATTIVITA’: possibilità di partecipazione attiva e immediata ai programmi televisivi (espressione di preferenze, selezione di prodotti) con semplici azioni sul telecomando, invece che con l’effettuazione di telefonate o l’invio di SMS e di usare il mezzo televisivo per l’utilizzo di servizi di informazione e di pubblica utilità ora accessibili solo con mezzi più complessi (ad esempio, reti aziendali oppure PC domestico collegato a Internet); MINORE INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO: la TdT richiede potenze di trasmissione inferiori rispetto a quella analogica. *così vengono superati i limiti del sistema analogico che non consente l’introduzione di ulteriori programmi TV

Esempi: T-Commerce, T-Government, T-Banking Tv digitale terrestre: servizi offerti* Servizi informativi: guida elettronica ai programmi (epg) e in generale tutto ciò che è collegato a dati, statistiche e notizie aggiuntive sulla programmazione. Servizi interattivi: possibilità di inviare e-mail, fare pubblicità interattiva attraverso i banner, giochi, televoto, fino alla scelta dell’evoluzione di una fiction tra una serie di trame prestabilite [adaptive tv] Servizi transattivi: applicazioni che abilitano lo spettatore televisivo a condurre vere e proprie transazioni via televisore. Esempi: T-Commerce, T-Government, T-Banking *Palombini G., Digital television. La tv del futuro, editrice Cinetecnica, Faenza, 2003, p. 167

Offerta free su Tdt in Italia Numeri e generi Lanciata nel dicembre 2003, la piattaforma digitale terrestre in Italia conta attualmente 27 canali gratuiti. A livello di composizione per genere editoriale, l’Italia presenta un’offerta piuttosto diversificata. Se si escludono i 7 canali analogici in simulcast, il genere più rappresentato è l’informazione, con 5 canali Tdt a novembre 2008. Con tre canali ciascuno, hanno una presenza rilevante anche i generi musica e sport (quest’ultimo è una peculiarità dell’offerta Tdt italiana, in altri Paesi il genere è assente o scarsamente presidiato). Al contrario di altri Paesi (Regno Unito soprattutto), l’Italia mostra però un’offerta meno ricca sul versante dei “nuovi” canali di intrattenimento (fiction, mini-generalisti). Il lancio di Iris (novembre 2007) e Rai 4 (luglio 2008) sembra però preludere a un progressivo ampliamento dell’offerta. Da segnalare la presenza di due canali per bambini nati per la piattaforma Tdt, Boing e Rai Gulp (il primo prodotto da Mediaset in joint venture con Turner e il secondo prodotto da Rai).

Offerta free su Tdt in Italia Numeri e generi L’offerta della TDT in Italia al novembre 2008 Generalisti News Musica Bambini Ragazzi Educazione Cultura Sport Mini-Gen. Film Televendite Altro Fonte: e-Media Institute © e-Media Research Ltd.

Offerta pay su Tdt in Italia Light e flessibile TV a pagamento su Tdt (gennaio 2005) due servizi Mediaset Premium e La7 Cartapiù. Entrambi con un innovativo modello Pay per view tramite carta prepagata ricaricabile, che permetteva l’accesso a “singoli titoli” e su decoder unico (ossia non proprietario). Inizialmente limitata alle partite di serie A, l’offerta veniva successivamente allargata ad altri generi (film, serie Tv). A partire dall'inizio del 2008, Mediaset Premium si è arricchita di 3 nuove proposte: Joi, Mya e Steel (intrattenimento, con prevalenza di fiction e film) a cui si è aggiunto Disney Channel (luglio 2008). Questi 4 servizi, più le rispettive versioni time-shifted, sono confluiti nel pacchetto Premium Gallery, a cui si affianca il pacchetto Premium Calcio (Calcio 24 e accesso a singoli eventi sportivi). A dicembre 2008, Mediaset Premium ha allargato l’offerta con Premium Fantasy, dedicato a bambini e ragazzi (Cartoon Network, Disney Channel, Playhouse Disney e Hiro). Nel dicembre 2008, Telecom Italia Media ha perfezionato la cessione delle proprie attività pay su Tdt all’operatore svedese AirPlus TV, specializzato nella fornitura di servizi pay su Tdt e già attivo in Finlandia. Infine, il mercato pay su Tdt in Italia comprende un terzo player, Pangea, che fornisce a editori terzi soluzioni tecnologiche (mantenimento, head-end, sicurezza) a supporto della gestione di servizi di pay.

Offerta pay su Tdt in Italia Light e flessibile Le principali offerte di pay tv via Tdt presenti in Italia Operatore Offerta Contenuti Joy, Mya, Steel, Disney Channel + versioni time-shifted (+1) Calcio 24 (informativo) + singoli eventi sportivi in ppv Cartoon Network, Disney Channel, Playhouse Disney e Hiro. Offre eventi sportivi, film e Serie TV in PPV con carta prepagata ricaricabile. Fonte: e-Media Institute su dati degli operatori.

Diffusione della TdT in Italia 2008, almeno 1 ricevitore A fine 2008 la Tdt ha raggiunto 7,6 milioni (34% del totale abitazioni) la Tdt è più diffusa del satellite: le famiglie dotate di un ricevitore satellitare sono 6,6 milioni (28% del totale), di cui 4,7 ricevono la pay tv Fonte: IT Media Consulting

Diffusione della TDT in Italia 2008, televisore principale Fonte: IT Media Consulting

Lo spegnimento dell’analogico: le date Norvegia e Danimarca Spagna 2011 Francia 2012 Regno Unito e ITALIA

Switch off italiano: profili normativi In Italia/1 Legge Maccanico (L.249/97): introduce il concetto di televisione digitale terrestre nel corpo normativo nazionale. Prevede una riserva di quattro frequenze per la trasmissione di programmi televisivi in tecnica digitale Novembre 1998: l’Agcom costituisce il “Comitato per lo Sviluppo dei Sistemi Digitali” per definire obiettivi, condizioni e modalità di sviluppo della televisione digitale terrestre. Libro Bianco (2000): dal lavoro del Comitato vennero presentati inoltre due scenari alternativi per la transizione al digitale terrestre. 1) “percorso definitivo” fissa quale data del passaggio entro il 2010. Prevede la formazione di quattro multiplex (16 canali televisivi) da utilizzare in parte per il simulcast di programmi esistenti (11 canali) e in parte per programmi nuovi (5 canali). Nei successivi quattro o cinque anni dall’avvio del simulcast si sarebbe giunti allo spegnimento delle frequenze analogiche . 2) percorso a “macchia di leopardo” prevede l’avvio di servizi digitali nelle aree per le quali c’erano già frequenze disponibili da assegnare ai broadcaster esistenti. Uno scenario “tutto digitale” in cui si sarebbero resi disponibili da 40 a 90 programmi televisivi, arricchiti da applicazioni multimediali interattive, suddivisi tra programmi a diffusione nazionale e programmi a diffusione regionale e locale e che avrebbe portato ad accelerare notevolmente la chiusura delle frequenze analogiche .

Switch off italiano: profili normativi In Italia/2 Legge 66/2001: definisce il primo quadro giuridico sistematico, anche se ancora parziale, per il passaggio al “tutto digitale” e lo standard di trasmissione in tecnica digitale su frequenze terrestri, DVB (digital video broadcasting) lo standard europeo attraverso il quale sarebbero stati trasmessi programmi televisivi, prodotti e servizi multimediali interattivi. Fissa la data per lo switch off al 31 dicembre 2006. Delibera Agcom n. 435/01: regolamento relativo alla radiodiffusione terrestre in tecnica digitale.

Switch off italiano: profili normativi In Italia/3 LEGGE GASPARRI (Legge 112/04): “Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della Rai-Radiotelevisione italiana S.p.a., nonché delega al Governo per l’emanazione del testo unico della radiotelevisione” privatizzazione della Rai tv locali telepromozioni concorrenza Tutela minori Sic (sistema integrato delle comunicazioni) TV digitale terrestre: Art.22 obbliga l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a tutelare l’utenza e valorizzare la sperimentazione. Art.23 disciplina l’attività di radiodiffusione nella fase di avvio delle trasmissioni in TdT. Art.25 progetta una transazione accelerata ovvia all’obbligo di spostare Rete 4 sul satellite e di togliere la pubblicità a Rai 3. Definisce il numero complessivo di programmi irradiabili da ogni soggetto del mercato televisivo.

Switch off italiano: profili normativi In Italia/4 DECRETO GENTILONI (n. 1825/2006): “Disposizioni per la disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale” Fornisce una visione d’insieme di tutto il sistema televisivo digitale: tutte le piattaforme televisive, il satellite free to air, il satellite a pagamento, la banda larga in fibra, la tv via adsl, il Dvb-h, l’Iptv e il Wi-max (tv su pc e televisori). Promuove la progressiva separazione tra operatori di rete e fornitori di contenuti, di modo che agli operatori non venga data la possibilità di rilasciare concessioni a trasmettere e scegliere i suoi concorrenti come fornitori di rete (Art.1); garantisce la possibilità di accesso alla banda larga a tutti i competitori (Art.3); fissa la data dello switch off al 30 novembre 2012 (Art.2); stabilisce un tetto massimo di ricavi pubblicitari pari al 45% dei ricavi pubblicitari complessivi del settore televisivo, il superamento dei quali comporta, non una sanzione monetaria data dalla differenza tra la quota raggiunta e quella del 45%, ma l’abbassamento della quota dell’affollamento pubblicitario dal 18% al 16% orario, che apporterebbe un aumento dei prezzi e quindi un riequilibrio del mercato della pubblicità televisiva, o alternativamente la sanzione si concretizzerebbe nel trasferimento di una rete su piattaforma digitale (Art.2); prevede il riassetto delle frequenze e la rassegnazione delle stesse su precisa richiesta della commissione Europea (Art.3); prevede per i soggetti titolari di più di due emittenti televisive, il trasferimento su frequenze terrestri in tecnologia digitale, delle emittenti eccedenti la seconda (Art.3); abroga e modifica le disposizioni contestate dalla Commissione Europea del decreto legislativo n.117 del 2005 (Art.6).

Italia: piano di switch off 2008 II sem Sardegna 2009 I sem Valle d’Aosta Piemonte occidentale Trentino e Alto Adige Lazio Campania 2010 Piemonte Orientale e Lombardia Emilia Romagna Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria 2011 Marche Abruzzo e Molise Basilicata, Puglia 2012 Toscana e Umbria Sicilia e Calabria Fonte: DGTVi

Italia: piano di switch off Il 10 settembre 2008 l’Italia ha definito con Decreto Ministeriale (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 238 del 10 ottobre 2008) il calendario per aree del passaggio definitivo alla televisione digitale terrestre, processo che si compirà entro il 2012. Il decreto prevede una transizione progressiva delle varie regioni italiane suddivise in 16 aree tecniche. Le prime due aree coinvolte dalla transizione sono regioni pilota: la Sardegna, che ha spento le trasmissioni analogiche a fine ottobre 2008, e la Valle d’Aosta che completerà il processo di switch-off ad aprile 2009.

Italia: piano di switch off Numero di famiglie che passeranno al Digitale Terreste - 2009*: 6,6 Milioni di famiglie (27% del totale Italia) * Il numero include anche le famiglie sarde (0,6 milioni), migrate al digitale nel 2008, pari al 3% del totale 2010: 16,4 Milioni di famiglie (68% del totale Italia) 2011: 19,8 Milioni di famiglie (81% del totale Italia) - 2012: 24,3 Milioni di famiglie (100% del totale Italia) Fonte: DGTVi

Italia: possibili fattori dell’evoluzione del digitale terrestre Lancio di nuovi canali Diffusione di decoder e ricevitori integrati nei televisori Spegnimenti in alcune tra le maggiori regioni del paese nell’anno in corso (2009) Crescente livello di informazione sugli switch-off, operazioni di branding (pubblicitarie) e comunicazione della piattaforma

Il caso: Regione Marche Progetto sperimentale DIGIMarche.DT (Progetto sulla TV Digitale Interattiva di Servizio Pubblico della Regione Marche) Piattaforma di servizi della Pubblica Amministrazione sul canale della TV digitale terrestre.

Progetto DIGIMarche.DT REGIONE MARCHE Progetto DIGIMarche.DT Soggetti coinvolti nella sperimentazione ENTE COORDINATORE REGIONE MARCHE e CORECOM MARCHE ENTE FINANZIATORE CNIPA Centro Nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione EMITTENTI TVRS TVCentroMarche RTM Picus TV TeleAdriatica UNIVERSITA’ Università Politecnica delle Marche Università di Camerino Università di Macerata Università di Urbino

Progetto DIGIMarche.DT REGIONE MARCHE Progetto DIGIMarche.DT Soggetti coinvolti

Progetto DIGIMarche.DT REGIONE MARCHE Progetto DIGIMarche.DT Obiettivi della sperimentazione - Realizzare un laboratorio di ricerca e sviluppo sul tema del Digitale Terrestre: struttura di consulenza, sviluppo e test dei servizi di T-government al servizio di tutti gli Enti Locali della Regione Marche e delle aziende che intenderanno approfondire e realizzare servizi con tale tecnologia; realizzare uno studio per il recupero automatico di informazioni da pubblicare sulla piattaforma digitale terrestre; - realizzare un studio empirico cha analizzi e definisca “Linee guida” sul tema della usabilità e della gestione operativa dei servizi di T-government e promuovere e sostenere il sistema delle emittenti televisive regionali che hanno investito nelle tecnologie di trasmissione digitali; produrre e validare un piano strategico e un piano operativo (piano attività e piano economico-finanziaro) che consenta al progetto, in caso di positiva valutazione, di “sopravvivere” al cofinanziamento. Nello specifico tale studio dovrà misurare l’impatto del progetto in termini di: a) costi di esercizio, economici e organizzativi, da parte degli enti e dei partner privati, del portale marchigiano dei servizi di T-government; b) utilizzo effettivo dei servizi erogati sul canale tv digitale terrestre, da parte dei cittadini.

Progetto DIGIMarche.DT Servizi Le tipologie di servizi che sono offerti sono: servizi ad interattività locale (informazioni di pubblica utilità, News, Bandi e concorsi, Offerta formativa, Servizi Formazione e Lavoro, Agenda Eventi) servizi interattivi (servizi per il turismo e la cultura ricerca informazioni) Si prevede poi di praticare un’estensione includendo: servizi sanitari servizi con l’utilizzo della Carta Raffaello

Progetto DIGIMarche.DT Interfacce Grafiche Giorno ed ora Titolo Giorno ed ora A/V A/V Abstract Menù Voce1 Voce 2 Dettaglio

Progetto DIGIMarche.DT Pattern di Navigazione

Verifica della Copertura La Regione Marche è un’area sufficientemente coperta dal segnale digitale terrestre ricevendo sia emittenti nazionali che locali anche se la copertura in certe zone è a macchi di leopardo. Nell’ambito del Progetto DIGIMarche.DT l’intento è quello di delineare le aree di copertura ed individuare possibili utenti marchigiani che ricevano almeno una delle quattro emittenti locali coinvolte.

Utenza coinvolta Il gruppo di utenza U3 è costituito da due sottogruppi: GRUPPO U3/A già in possesso di Set Top Box (STB) per la ricezione del segnale in tecnologia digitale terrestre;   GRUPPO U3/B non ancora in possesso di STB per la tv digitale terrestre. UTENTI 135 U3/A con decoder 13 U3/B senza decoder 50

Profilo utenza U3 Giovani: soggetti di età compresa tra i 18 e i 34 anni; Adulti: soggetti di età compresa tra i 35 e i 54 anni;   Anziani: soggetti di età superiori ai 55 anni. Per ogni categoria si individuano inoltre variabili di status inerenti: livello d’istruzione; professione svolta.

Questionario Lo strumento di rilevazione è composto da circa n.70 domande a risposta chiusa ed alcune domande a risposta aperta. E’ stato somministrato senza l’ausilio di un intervistatore, permettendo al campione di esprimere un giudizio obiettivo e non influenzato.

Il monitoraggio Il questionario comune proposto dal CNIPA è stato implementato con quattro batterie di domande inerenti l’utilizzo delle applicazioni del Portale Regionale e la soddisfazione nell’uso dei servizi offerti. Le domande formulate riguardano: valutazione servizi del Portale DIGIMarche.DT; valutazione contenuti dell’interattività locale; possibili sviluppi dei servizi interattivi del Portale; telefonia e convergenza digitale.

Risultati della Rilevazione

Risultati della Rilevazione

Risultati della Rilevazione Soddisfazione utenza

Risultati della Rilevazione Accessibilità e usabilità

Risultati della Rilevazione Accessibilità e usabilità

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