ROMA: IL PERIODO MONARCHICO
ITALIA PREROMANA L’Italia prima della nascita della civiltà romana era un coacervo di popoli e culture: Al centro Nord la civiltà delle palafitte e tarramaricola In Sardegna la civiltà nuragica In Emilia Romagna la civiltà villanoviana Lungo la dorsale appenninica vi erano svariati popoli: dai Liguri ai Bruzi In Sicilia vi erano le popolazioni autoctone dei Siculi e dei Sicani, successivamente si aggiunsero colonie greche e fenicie
Civiltà nuragica Civiltà terramaricola Civiltà villanoviana
GLI ETRUSCHI RAPPORTI ECONOMICI CON I ROMANI RAPPORTI SOCIO-CULTURALI Utilizzo del Tevere Utilizzo delle saline Necessità di utilizzare il territorio romano per raggiungere i territori campani RAPPORTI SOCIO-CULTURALI Riti politici e religiosi: fondazione delle città, arte auruspicina, pantheon religioso Governo retto da re e magistrati I littori e la sedia curule Classe dirigente: nobili proprietari terrieri Uso dell’arco nell’architettura
LA NASCITA DI ROMA: IL MITO Dall’affronto a Numitore all’uccisione di Remo L’Eneide di Virgilio
LA NASCITA DI ROMA: LA STORIA Una felice posizione geografica: l’isola Tiberina, le vicine saline, la posizione collinare distante dalle paludi del Tevere Crocevia di incontro di popolazioni e traffici commerciali: il foro Boario
PERIODO MONARCHICO: 753-509 a.C. La tradizione e la storia ROMOLO (Tito Tazio): crea il Senato e divide la popolazione in tre tribù: Ramni, Tizi, Luceri; NUMA POMPILIO: crea i riti religiosi presieduti dai pontefici TULLIO OSTILIO: Roma predomina su Albalonga ANCO MARZIO: Roma arriva a dominare fino alla foce del Tevere e viene fondato il porto di Ostia: controllo delle saline e presupposto per il domino sul mare TARQUINIO PRISCO: Roma viene governata da re etruschi SERVIO TULLIO: riforma della società TARQUINIO IL SUPERBO: fine della tirannide, secondo la tradizione Anche se la tradizione ci consegna i nomi di questi sette re, sicuramente il numero è più elevato.
L’ORGANIZZAZIONE DEL POPOLO SECONDO ROMOLO La divisione in tribù avveniva su base etnica: i Tizi avevano origine locale, i Ramni sabina, i Luceri etrusca. Ogni tribù era formata da 10 curie che rappresentavano le gentes. Ciascuna curia forniva 100 fanti e 10 cavalieri, quindi l’esercito era formato da 3000 fanti e 300 cavalieri Le curie si riunivano nei COMIZI CURIATI che non avevano funzione deliberante ma solo consultiva.
LA RIFORMA SERVIANA La popolazione viene divisa in classi in base al censo: ogni classe forniva un determinato numero di centurie per la formazione dell’esercito. In tutto le centurie erano 193. Le centurie si riunivano nei COMIZI CENTURIATI che eleggevano i magistrati; la loro funzione divenne molto importante durante l’epoca repubblicana; quindi i comizi curiati decaddero. Inoltre il territorio romano venne diviso in ZONE abitato dalla popolazione divisa in tribù: originariamente le tribù urbane erano quattro, quelle rustiche, al di fuori del pomerio, aumentarono in base alla progressiva espansione del territorio. Le tribù diedero vita ai COMIZI TRIBUTI.
CLASSE I II III IV V CENSO 100.000 assi 70.000 assi 50.000 assi 25.000 assi 10.000 assi proletari CENTURIE 18 cavalleria +80 fanteria pesante 20 fanteria pesante 20 fanteria leggera 30 arcieri e frombolieri 5 ausiliari TOTALE: 98 CENTURIE PER LA PRIMA CLASSE E 95 centurie sommando le altri classi. Poiché le votazioni avvenivano votando per centuria, il voto della prima classe era determinante per ogni decisione.