Dati e DBMS DBMS relazionali SQL Progettazione di un DBMS Normalizzazione Programma del Corso di Basi di Dati.

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Dati e DBMS DBMS relazionali SQL Progettazione di un DBMS Normalizzazione Programma del Corso di Basi di Dati

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Basi di Dati Informazione: notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. Dato: ciò che è immediatamente presente alla conoscenza, prima di ogni elaborazione; (in informatica) elemento di informazione costituito da simboli che devono essere elaborati. (dal Vocabolario della Lingua Italiana, Istituto dell’Enciclopedia Italiana ) Base di Dati : collezione di dati, utilizzati per rappresentare le informazioni di interesse per un sistema informativo.

DBMS Un Database Management System (DBMS) è un sistema software che si interpone fra le applicazioni e la memoria di massa dove si trovano collezioni di dati, per consentirne la gestione, in modo indipendente dalle applicazioni stesse. I dati non appartengono ad una specifica applicazione, ma le diverse applicazioni vi accedono attraverso il DBMS.

DBMS Normalmente le applicazioni accedono a dati locali gestendoli attraverso file, che sono proprietà delle applicazioni stesse. La finalità dei DBMS è di estendere le funzionalità del file system, offrendo: nuove modalità di accesso ai dati condivisione dei dati gestione più sofisticata dei file

DBMS Le basi di dati gestite dai DBMS sono collezioni di dati: Grandi possono avere notevoli dimensioni (fino a migliaia di Gbyte) e devono quindi risiedere nella memoria secondaria Condivise applicazioni ed utenti diversi devono potere accedere ai dati Persistenti Il tempo di vita dei dati va oltre la durata dell’esecuzione delle singole applicazioni

DBMS Un DBMS deve garantire: Affidabilità Privatezza dei dati Efficienza Efficacia

DBMS Affidabilità Un DBMS deve garantire di poter mantenere intatto il suo contenuto, anche in caso di malfunzionamento. L’integrità dei dati è affidata a procedure di backup (salvataggio) e recovery (recupero) dei dati, o alla loro duplicazione nei casi più critici.

DBMS Privatezza dei dati Ogni utente, abilitato a utilizzare la base di dati attraverso una procedura di riconoscimento, può accedere ad insiemi limitati di dati e compiere solo certe operazioni su di essi.

DBMS Efficienza Un DBMS deve operare e fornire risposte agli utenti in tempi accettabili, utilizzando una quantità il più possibile limitata di risorse. L’efficienza di un DBMS dipende essenzialmente dalle tecniche utilizzate per la sua implementazione e dalla buona progettazione della base di dati. Si misura (come in tutti i sistemi informatici) in termini di tempo di esecuzione (tempo di risposta) e spazio di memoria (principale e secondaria).

DBMS Efficacia Capacità di un DBMS di rendere produttive le attività degli utenti. Concetto generico, qualitativo e non legato a specifiche funzionalità del DBMS. Non esistono criteri oggettivi per valutarla.

Modelli dei dati I DBMS possono essere classificati in base al modello di dati su cui si basano. Un modello di dati è costituito dai concetti sulla base dei quali i dati sono strutturati e codificati. Ogni modello di dati fornisce meccanismi di strutturazione, analoghi ai costruttori di tipo dei linguaggi di programmazione.

Modelli dei dati Relazionale Il più diffuso, basato su un modello tabellare dei dati Gerarchico Usato nei primi DBMS negli anni 60 (ma tuttora utilizzato), basato su strutture ad albero Reticolare Estensione del modello gerarchico, basato su grafi A oggetti Estensione del modello relazionale basato sui paradigmi di programmazione ad oggetti Questi modelli sono detti modelli logici, in quanto, seppure astratti, riflettono la struttura con cui i dati sono organizzati. I modelli concettuali cercano invece di svincolarsi dalla rappresentazione dei dati e rappresentano solo i concetti del mondo reale.

Modello Relazionale Definisce tipi attraverso il costruttore relazione, che organizza i dati secondo record a struttura fissa, rappresentabili attraverso tabelle. Es. ( relazioni INSEGNAMENTO e MANIFESTO )

Schemi ·In ogni base di dati esistono: ·lo schema, sostanzialmente invariante nel tempo, che ne descrive la struttura (aspetto intensionale) ·nell’esempio, le intestazioni delle tabelle ·l’istanza, i valori attuali, che possono cambiare anche molto rapidamente (aspetto estensionale) ·nell’esempio, il “corpo” di ciascuna tabella

Schemi Lo schema di una base di dati è la parte dichiarativa ed invariante della base di dati e ne definisce la struttura. Nel modello relazionale lo schema di una relazione è paragonabile alla definizione del prototipo di una funzione in C. INSEGNAMENTO( Corso,Titolare ) è lo schema della relazione INSEGNAMENTO. Le effettive n-ple di attributi appartenenti alla relazione sono dette istanze della relazione. Basi di dati Cagnoni è una istanza di INSEGNAMENTO.

Schemi Gli schemi possono operare a diversi livelli di astrazione Schema logico descrive l’intera base di dati mediante il modello logico adottato dal DBMS (reticolare, gerarchico, relazionale) Schema interno rappresenta lo schema logico per mezzo di strutture fisiche di memorizzazione (file sequenziali con o senza indici)

Schemi Schema esterno descrive una porzione della base di dati attraverso il modello logico, riflettendo il punto di vista di un utente. Generalmente ₩ realizzato per mezzo di viste, relazioni derivate da quelle che costituiscono lo schema logico. Es. ( i soli corsi di Ingegneria Informatica )

Architettura standard (ANSI/SPARC) a tre livelli per DBMS BD Schema logico Schema esterno Schema interno Schema esterno Schema esterno utente

Indipendenza dei dati Permette agli utenti di operare a livello astratto, indipendentemente dai dettagli realizzativi del DBMS Indipendenza fisica Consente di mantenere inalterata la struttura logica dei dati al variare dalla realizzazione fisica del sistema. Consente di utilizzare basi di dati su piattaforme diverse, o la distribuzione di una base di dati su più macchine. Indipendenza logica Rende indipendente lo schema esterno da quello logico, consentendo di inserire nuove viste senza alterarlo, o di alterarlo mantenendo inalterate le viste definite in precedenza