I tre mandati del servizio sociale

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Transcript della presentazione:

I tre mandati del servizio sociale Per mandato intendiamo l’ incarico di svolgere un’azione di pubblico interesse o anche di eseguire incombenze private (Devoto Oli , Dizionario italiano).

Per precisarne il senso nell’ambito della nostra professione, ci riferiamo a Gui (2008,) laddove afferma che il concetto di mandato contiene quell’insieme di funzioni attribuite, di assegnazione di ruolo, di attese di compito e di competenze assegnate che dovrebbero orientare e motivare gli interventi dell’assistente sociale. Il professionista assistente sociale risponde a un triplo mandato: sociale, istituzionale, professionale.

Mandato sociale: rappresenta le indicazioni di ciò di cui la comunità necessita e ciò che richiede attraverso la domanda (sociale)esplicita o implicita recepita dal sistema normativo. In Italia, nel secondo dopoguerra, la società ha assegnato alla professione di assistente sociale il mandato di rispondere a determinati bisogni, considerando che questi ultimi dovessero ricevere una tutela pubblica. Possiamo rinvenire negli articoli 3 e 38 della Costituzione italiana i compiti della Repubblica cui la professione ha il mandato di contribuire.

La costituzione italiana Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di Opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che l’eguaglianza sociale, che, limitando di fatto la libertà e uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Art. 38 Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale…….

Il mandato internazionale e nazionale del Servizio Sociale La carta universale dei diritti dell’uomo(1948) la costituzione Italiana(1948) La raccomandazione del consiglio dei ministri dell’Europa (2001) La legge di ordinamento della professione dell’Assistente Sociale (L.84/1993

I diritti universali Articolo 22 Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità

La raccomandazione europea REC (17/01/2001)del comitato ministri degli esteri Omiss a,b,c,d,e,f,g,h,i,l,m,n, O) Riconoscendo che il Servizio Sociale promuove l’assistenza sociale alle persone ai gruppi , alle comunità favorisce la coesione sociale, in periodi di cambiamento e supporta i membri più vulnerabili della comunità,in collaborazione con gli stessi utenti,le comunità ed altri professionisti………………………….. Q) riconoscendo che la natura del Servizio Sociale richiede il più alto livello di responsabilità per l’assunzione di decisioni e per maturare giudizi da parte degli Assistenti Sociali e che questo elevatissimo livello di competenza richiede una formazione ed un tirocinio professionale adeguato

Mandato istituzionale : identifica il complesso delle funzioni che l’AS è tenuto a svolgere sulla base della normativa generale e specifica del settore d’intervento che informa l’organizzazione alla quale appartiene ed alla quale deve rispondere del suo operato; indica le competenze, i contenuti, attraverso i quali operare. Ne deriva che il mandato istituzionale varia a seconda del settore d’intervento, dell’ente o del servizio in cui è il professionista è inserito (es. il mandato istituzionale di un’As ospedaliero è diverso da quello di un AS che opera all’UEPE). E’ sostanzialmente interagente con il mandato professionale e sociale

Mandato professionale: identifica i contenuti della professione (principi, valori, metodologia, livelli di competenza,deontologia) è la mission che la comunità scientifico – professionale del Servizio sociale si è data; l’insieme degli obiettivi, delle funzioni e dei compiti compatibili con l’assetto valoriale della professione e con la cultura che questa è andata sedimentando, Il mandato professionale del Servizio sociale è condiviso a livello internazionale dalla Federazione Internazionale degli Assistenti sociali (rif.slides precedenti) Il nostro Codice Deontologico, al Titolo II, definisce il mandato professionale dell’assistente sociale che opera nella realtà italiana.

L’esistenza di un triplo mandato produce un incremento della complessità dell’azione professionale, dovuto al fatto che i mandati non sempre coincidono (es. mandato istituzionale che chiede di realizzare interventi assistenzialistici, standardizzati si oppone al mandato professionale che orienta l’azione verso la promozione del cambiamento in termini personalizzati). Nella realtà operativa, ci si può imbattere in situazioni che provocano dilemmi etici di rilievo nei professionisti (es. il mandato sociale di promozione della domiciliarità coincide con il mandato professionale; se opero in un ente che non si attiene a questo principio, magari per ragioni finanziarie, come mi pongo in quanto professionista?). L’assistente sociale è quindi tenuto a vigilare costantemente sulla coerenza fra i mandati ma occorre tenere sempre presente che, se abbiamo formalmente un incarico come Assistente sociale, il primo mandato a cui dobbiamo attenerci è sempre quello PROFESSIONALE che andrà coniugato con quello istituzionale (del mio ente di appartenenza).In base al mandato professionale l’AS ha il compito di rimuovere ogni condizione personale e sociale che blocchi,depotenzi o so sostituisca alla vitale capacità dell’uomo di saper riflettere, farsi carico ed infine risolvere da se stesso le proprie difficoltà ed incertezze