ROMA: LE ORIGINI p. 148 - 149 Sulla fondazione della città abbiamo tre leggende, la più famosa: Enea, fuggito dalla città di Troia con il padre e il figlio, giunge nel Lazio. Suo figlio Iulo fonda Alba Longa e ne diviene il primo re. Alla sua dinastia appartengono ROMOLO E REMO che fondano una città sui colli alla sinistra del Tevere, vicino al luogo in cui erano stati salvati. Discutono su chi debba dare il nome alla città e su chi debba regnare dopo la fondazione. Romolo uccide Remo e fonda la nuova città. Leggi Romolo, fondatore di Roma p. 149 Siamo nel 753 a. C.
Tuttavia… Per gli storici è poco probabile che un uomo solo abbia fondato una città; anche gli scavi archeologici, fino a qualche decennio fa, sembravano dimostrare che nell’ VIII - VII sec. a. C. Roma fosse solo un piccolo villaggio di pastori. Gli ultimi scavi, però, sembrano confermare ciò che dicono gli storici antichi, cioè che Roma fosse già allora una città di discrete dimensioni.
Quindi… Verso la metà del II millennio a.C. erano giunti in Lazio i latini, di origine indoeueopea. Su Campidoglio, Quirinale e Palatino sorsero i primi centri abitati da gruppi di pastori (fonte: scavi archeologici), intorno al X a.C. Più tardi anche gli altri colli (Viminale, Aventino, Celio, Esquilino) vennero abitati e lentamente tutti questi villaggi si unirono dando origine a Roma Vantaggio: zona facilmente difendibile e lontano dalle zone paludose della pianura
Oltre che sui colli, Roma sorse sulla riva sinistra del Tevere, a pochi chilometri dal mar Tirreno. Perché proprio lì? 1. Punto di fondamentale importanza per le vie commerciali dell'Italia centro -meridionale; si trovava a metà tra le civiltà etrusca (a nord) e quella della Magna Grecia (a sud)
2. Presenza di un guado, poco più a valle dell'Isola Tiberina: si poteva attraversare il fiume a piedi. I guadi erano rari, inoltre questo era vicino al mare: le navi che arrivavano alla foce del Tevere potevano risalirlo con la tecnica dell'alaggio (la barca viene rimorchiata lungo fiumi o canali con funi tirate da terra) e fino a lì scendevano anche le navi provenienti dal corso superiore del Tevere; inoltre era abbastanza lontana dal mare per non temere le incursioni dei pirati
3. Punto di passaggio per la via del sale che partiva dalle saline situate a destra della riva del Tevere, arrivava a Roma nel Foro Boario, in cui si svolgeva il commercio del sale. Da lì partiva poi la via Salaria, che andava nelle zone interne del Lazio. Il SALE era fondamentale per conservare gli alimenti, in particolare la carne, e nella produzione dei formaggi.