b) Definizione e misure della povertà

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
INDICATORI DI REDDITO E POVERTA NELLE FAMIGLIE ITALIANE
Advertisements

IL WELFARE COMUNITARIO CHE VERRA: CATENE GENERAZIONALI, TERRITORI ED EUROPA IL WELFARE COMUNITARIO CHE VERRA: CATENE GENERAZIONALI, TERRITORI ED EUROPA.
1 I motivi di intervento dello Stato nelleconomia Scienza delle Finanze V ITT Prof.ssa Mariacristina Cristini.
La Povertà LEZIONE 1.
Disuguaglianze, povertà, vulnerabilità
Disuguaglianze di reddito
Il SOSTEGNO AI REDDITI FAMILIARI: UNIPOTESI DI RIFORMA Seminario SSEF 1 aprile 2009 Fernando Di Nicola.
assicurazione e asimmetrie informative
La Finanza Garantisce il reperimento delle risorse finanziarie necessarie a coprire gli investimenti FINANZA SUBORDINATA Reperimento dei mezzi necessari.
QUADRO DI ANALISI fondato su criteri economici (II) potere di mercato delle parti (III) altri fattori relativi alla struttura del mercato (I) natura dellaccordo.
Università degli Studi di Cagliari
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Docente SAVERIA CAPELLARI Gorizia, a.a
Accumulazione di capitale e crescita: lo stato stazionario.
Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di POLITICA ECONOMICA Prof. SAVERIA CAPELLARI Domanda aggregata: modello a prezzi fissi.
S TIMA PER P ICCOLE A REE DI M ISURE DI P OVERTÀ PER R EGIONE E T IPOLOGIA F AMILIARE Valeria Ardito, referente in Conferenza Servizio Controllo strategico.
Le scale di equivalenza
La distribuzione del reddito
Povertà basata su variabili monetarie
Scienza delle Finanze Redistribuzione
Convergenza Relazione tra β e σ convergence. Definizioni di convergenza Il dibattito attuale è nato da fatto che il modello tradizionale di crescita ha.
Lezione 3 Il Mercato dei Beni La Domanda di Beni L’Offerta dei Beni
Metodi per la misura della povertà. Nicoletta Pannuzi 8 Maggio 2004
Federico Perali Dipartimento di Scienze Economiche
La misura della povertà
LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI
POLITICHE PER LA COESIONE SOCIALE E CONTRO LA POVERTA’: ASSISTENZA E AMMORTIZZATORI SOCIALI NEL SISTEMA ITALIANO DI WELFARE STATE   Materiali per il corso.
NENS Prove tecniche per una nuova riforma fiscale Siena, 9 marzo 2011
Pier Giorgio Ardeni Dipartimento di Scienze Economiche
CAPP Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche.
Disuguaglianze di reddito
Povertà e politiche locali Fabio Fiorillo Università Politecnica delle Marche 5 aprile 2008.
Povertà e Immigrazione
4. Imposizione fiscale Teoria generale Tipologia di tributi
Frontespizio Economia Politica Anno accademico
Che cos’è e come si misura la disuguaglianza economica
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI SUL TERRITORIO
La diseguaglianza…nel ns. paese Nel 2011 il quinto (20%) più ricco della popolazione ha ricevuto un Y 5,6 volte > a quello del quinto più povero! valori.
Teoria delle imposte introduzione
La produzione efficiente dei beni pubblici 1
Analisi statistiche IRPEF Anno d’imposta 2004 −IRPEF nel sistema tributario −I redditi medi −La distribuzione dei redditi −La tipologia dei redditi −Chi.
Strumenti statistici in Excell
Roberta Arbolino Che cos’è la Povertà e come si misura.
Indicatori di ineguaglianza e povertà
Povertà e deprivazione
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Quadro europeo: le tendenze principali Rescaling e localizzazione Contrattualizzazione Attivazione Negoziazione e partecipazione.
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°5.
Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°4
ECONOMIA POLITICA E-I ESERCITAZIONI. 2 Richiami di matematica – Funzioni Funzioni FUNZIONE: ogni regola matematica che permette di calcolare il valore.
QUANTITÀ E QUALITÀ DEL DISAGIO ECONOMICO IN FVG Alessandro Russo, Udine 27/4/2015.
Metodologia della ricerca e analisi dei dati in (psico)linguistica 23 Giugno 2015 Statistica descrittiva
Analisi statistiche IRPEF Anno d’imposta IRPEF nel sistema tributario - I redditi medi - La distribuzione dei redditi - La tipologia dei redditi.
Politiche sociali Lavinia Bifulco. Diseguaglianze in Italia In Italia disaguaglianza (di reddito) alta e persistente Altra trasmissione intergenerazionale.
Disegno di Legge Delega al Governo d’iniziativa dei Senatori Lepri e altri.
Povertà Concettualizzazione, Tipologie, Approcci Teorici ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche.
Disuguaglianza del reddito e povertà Ciò che un soggetto guadagna dipende dall’offerta e dalla domanda del suo lavoro, che a sua volta dipende dalla sua.
1 Il sovraindebitamento delle famiglie italiane: tra “l’incudine” finanziaria e il “martello” economico a cura di Carlo Milani Workshop “La gestione del.
32 La ridistribuzione fiscale L’argomento: imposte, trasferimenti e ridistribuzione del reddito imposte, trasferimenti e ridistribuzione del reddito Oggi.
EMILIA ROMAGNA 5 STELLE REDDITO DI CITTADINANZA NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO.
L’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ECONOMIA Prof. Fabio Asaro.
Classe 1 L’Offerta di Lavoro Economia del Lavoro (laurea triennale)Stefano Gagliarducci.
I compiti dello Stato nella teoria economica. evoluzione del pensiero economico e definizione dell’estensione dei compiti dello stato: riconoscimento.
Capitolo 1 Marcella Mulino Marzo FamiglieImprese Pubblica Amministrazione MERCATI FINANZIARI MERCATI BENI E SERVIZI MERCATI DEI FATTORI Redditi.
Gruppo n. 10 Nomi dei componenti: Ilenia Gargiulo Ilenia Gargiulo n Cesaria Ilaria Bamundo Cesaria Ilaria Bamundo n
INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE. Consentono di sintetizzare un insieme di misure tramite un unico valore “rappresentativo”  indice che riassume o descrive.
Analisi delle osservazioni
INFERENZA NEL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE SEMPLICE
I Fondamenti Introduzione alla Politica economica Le motivazioni dell’intervento pubblico.
Quando si affronta il tema dello crescita economica non può essere evitato un problema di misura: in che senso, oggi, l’Italia è “cresciuta” rispetto a.
Gli Indici di VARIABILITA’
1 Assistenza Lezione Le prestazioni assistenziali Programmi di contrasto della povertà Pensione sociale Reddito minimo di inserimento Programmi.
Transcript della presentazione:

b) Definizione e misure della povertà Povertà assoluta Povero è chi non è in grado di acquistare un paniere di beni essenziali (generi alimentari, abitazione e beni durevoli di prima necessità) Povertà relativa Povero è chi possiede risorse inferiori a quelle possedute in media dagli altri membri della società

Definizione della linea della povertà Linea della povertà assoluta Valore monetario di un paniere di beni e servizi essenziali: povero è colui la cui spesa per consumi è inferiore al livello richiesto per acquistare quel paniere Linea di povertà relativa 50% (Media) o 60%(mediana) della spesa o del reddito individuale o familiare: povero è chi ha una spesa o un reddito inferiore a tale livello

Scala di equivalenza Povertà: individuale o familiare La scala di equivalenza coefficienti (uno per ciascuna famiglia) che consentono di confrontare il benessere economico di famiglie non omogenee tra loro (per numero di componenti, presenza di figli minori, di persone con handicap, ecc.)

Metodi di costruzione di una scala di equivalenza Le scale econometriche: si basano sui comportamenti di spesa delle famiglie Le scale soggettive: si basano su indicazioni suggerite dalle famiglie Le scale dei minimi calorici: si basano sul lavoro di esperti (biologi, dietisti, ecc.) in grado di individuare un paniere di consumo di sussistenza per famiglie di diverse caratteristiche Le scale pragmatiche: le più semplici e intuitive

Un esempio di scala di equivalenza pragmatica S = NC dove NC è il numero dei componenti della famiglia e  è un fattore di correzione del reddito, con 0    1. Il reddito monetario equivalente di ciascun componente la famiglia si ottiene dividendo il reddito monetario familiare complessivo per S. Due casi limite: Se  = 0  S = 1, ossia il reddito monetario è diviso per 1, qualunque sia il numero dei componenti della famiglia (ipotesi di elevate economie di scala familiari) Se  = 1  S = NC, ossia il reddito della famiglia è espresso in termini pro capite e non si tiene conto delle economie di scala familiari

Scala OECD modificata 1 (1 ad.) 1 2 (2 ad.) 1+0,5=1,5 2 (1 ad.+1 min.)1,3 3 (2 ad. + 1 min.) 1+0,5+0,3=1,8 4 (2 ad.+2 min.) 1+0,5+0,3+0,3=2,1 Scala italiana (ISEE) maggiore equità: 2 (2 ad.) 1+0,57=1,57 2 (1 ad.+1 min.)1+0,57+0,2=1,77 3 (2 ad. + 1 min.) 1+0,57+0,47=2,04 o 2,24 4 (2 ad.+2 min.) 1+0,57+0,47+0,42=2,46 o 2,66 +0,2 se 2 genit. Lavor. +0,5 se handicap

Esempio : reddito mensile di 3000 Euro; 2 ad. + 1 minore OCSE modificata (2 ad. + 1 min.) 1+0,5+0,3=1,8 Il reddito procapite equivalente è: 3000/1,8=1667 Euro ISEE (2 ad. + 1 min.) 1+0,57+0,47=2,04 o 2,24 3000/2,04=1471 Euro (se monoreddito) 3000/2,24=1339 Euro (se due redditi  maggiore costo per la cura del minore)

Consideriamo inizialmente programmi universali e selettivi non integrati con l’imposta sul reddito Strumento di analisi è il grafico che segue in cui è implicita l’ipotesi semplificatrice che i redditi sono distribuiti in maniera uniforme La probabilità che ciascun individuo ha di avere un reddito inferiore al n% del reddito massimo è pari a n/100 Il 20% della popolazione ha un reddito inferiore al 20% del massimo, il 30% ha un reddito inferiore al 30% del massimo ecc.

Soglia (linea) povertà Esempio di distribuzione uniforme del reddito: reddito medio = reddito mediano = 152,5 soglia di povertà = 76,25 Soglia (linea) povertà Reddito medio

. . . Lo strumento di analisi Descrive la distribuzione iniziale P/ Ymax è la percentuale della popolazione sotto la linea di povertà  HCR Ypost F . P’’’ . P’ . P” 45° Ypre Ymax P Ym

Diverse unità di misura della povertà Head Count Ratio Percentuale della popolazione in condizioni di povertà (P/Ymax) Income Gap Ratio Distanza media del reddito dei poveri dalla linea della povertà (poverty gap medio), in proporzione alla linea stessa (nel grafico P/2) Poverty Gap Aggregato Somma dei poverty gap Pi individuali

Programmi universali e selettivi Ypost F Poverty gap aggregato A P’ Income Gap Ratio pi P Ym Ymax Ypre

B = P - Ypre Ypost = Ypre + B Sussidio selettivo B  0 = P se Ypre < P B = P - Ypre Ypost = Ypre + B = Ypre se Ypre  P Esempio, con P=500 se Ypre= 0 B=500 Ypost = 0+500 se Ypre=100 B=400 Ypost =100+400 se Ypre=500 B= 0 Ypost =500+0 se Ypre=600 Ypost =600

Programma selettivo Ypost F Spesa del programma means tested A P’ P Ym 45° P Ym Ymax Ypre

Programma universale C Ypost F Spesa del programma universale A P’ P 45° P Ym Ymax Ypre

Programmi selettivi Vantaggi: Migliore target efficiency Minore spesa Svantaggi: Trappola della povertà Costi amministrativi Problemi di asimmetria informativa Stigma sociale e mancato take-up

Trappola della povertà Disincentivo ad uscire dalla situazione di povertà: Welfare dependence

Trappola della povertà Programma selettivo poveri ricchi dYpost dYpost = 0 = 1 dYpre dYpre poveri e ricchi Programma universale

Attenuazione della trappola della povertà Programmi di contrasto parziale della povertà: il trasferimento copre solo una parte del poverty gap B = a (P - Ypre) con a<1 Esempio, con P=500 e a=0,5 se Ypre= 0 B=0,5(500- 0)=250 Ypost = 0+250 se Ypre=100 B=0,5(500-100)=200 Ypost =100+200 se Ypre=450 B=0,5(500-450)=25 Ypost =450+25 Nessuno esce dalla povertà

Attenuazione della trappola: programmi di contrasto parziale della povertà B = a (P - Ypre) con a<1 Ypost= Ypre + B = = Ypre + aP- aYpre = Ypre(1-a) + aP 1 (equità) a Trade off dYpost = 1- a dYpre 0 (efficienza)

Programmi di contrasto parziale della povertà Ypost a → 1 A P’ P” a → 0 45° P Ypre

Programmi di contrasto parziale della povertà Ypost F Spesa del programma parziale A P’ P” 45° P Ym Ymax Ypre

Costi amministrativi Le procedure amministrative per accertare i mezzi sono complesse e costose (oltre che imperfette)

Asimmetrie informative Possibilità di errori di due tipi: - Escludere soggetti meritevoli (falsi negativi) - Includere soggetti non meritevoli (falsi positivi) Necessità di criteri di selettività adeguati

Stigma sociale e mancato take up Lesione della dignità della persona Ignoranza ed esclusione sociale

Valutazione dei risultati La valutazione dei risultati si basa sulla target efficiency ovvero la capacità di un programma di spesa di indirizzare i trasferimenti verso coloro che sono ritenuti veramente bisognosi. Si basa sulla valutazione di 2 parametri: Efficienza verticale: proporzione della spesa destinata alle famiglie povere Efficienza orizzontale: capacità di un programma di colmare il Poverty Gap Aggregato e l’Income Gap Ratio

Ypost B 0P’A IGR = 0P’AP A 0P P’ HCR = 0Ymax P Ym Ymax Ypre Poverty gap Aggregato: 0P’A 0P’A IGR = 0P’AP A 0P P’ HCR = 0Ymax 45° P Ym Ymax Ypre

Ipotetico programma di contrasto della povertà, con sussidio del tipo B=a(N-Ypre) F Ypost E C B P’ D Efficacia: HCR da: 0P/0Ymax a: 0P’’/0Ymax A Y1 Efficacia: Poverty Gap aggregato da: (A+D) a: D 45° P” P N Ymax Ypre

Efficienza orizzontale Diagramma di Target Efficiency di Beckermann F Ypost E C B P’ D Efficienza verticale (A+B)/(A+B+C) A Y1 Efficienza orizzontale A/(A+D) 45° Ypre P” P N

Programmi integrati Sussidi-Imposte Dividendo sociale Imposta negativa Caratteristiche: Integrati con l’imposta diretta sul reddito Universali Permettono di graduare l’intensità della redistribuzione (da contrasto totale a contrasto parziale della povertà)

Tn = tYpre - S Ypost = Ypre – Tn = = S+ (1-t) Ypre Dividendo sociale S Sussidio non tassabile S (può corrispondere alla soglia di povertà) Tn = tYpre - S Ypost = Ypre – Tn = = S+ (1-t) Ypre Il sussidio S è un reddito minimo garantito (basic income) che (se S=P) elimina la povertà -- richiede il finanziamento del programma -- costi di gestione della spesa

N.B. se T<A+B+C  deficit pubblico Ypost SF  dividendo sociale E T F C B S A 45° S Y* Ymax Ypre N.B. se T<A+B+C  deficit pubblico

Dividendo sociale S Ypre0E S+(1-t)Ypre = Ypre – tYpre + S  SF Y*  intersezione 0E-SF Ypre=Ypre-tYpre+S  tYpre=S Ypre* = Y* = S/t

Imposta negativa (credito di imposta) Beneficiari netti= Poveri + non poveri con Ypre <Y* (vulnerabili) Deduzione dall’imponibile di Y* T = t (Ypre – Y*) Ypost = Ypre – T = = tY*+ (1-t) Ypre Indifferenti  soggetti con Ypre=Y* percossi  soggetti con Ypre>Y* Coincide con il dividendo sociale se S= tY* In tal caso, se inoltre S=P=1/2 Ym  0 = ST = St(Ypre-Y*)=tSYpre-NtY* divido per N t Ym – t Y* = tYm-S=0 da cui t=S/Ym=0,5

SF  imposta negativa con aliquota t=0,5 Ypost T=A+B+C  pareggio di bilancio E T F C B S A 45° S Y*=Ym Ymax Ypre