integralmente diritti umani dipendenti dalla sharī’a Religioso e Politico subordinazione (non assorbimento) del Politico al Religioso sharī’a impiegata direttamente nel diritto di famiglia indirettamente ovunque
Stati nei quali è in vigore la sharī’a
nascita e sviluppo di modelli politici alternativi a quello democratico-liberale alle origini: incontro problematico della cultura occidentale con l’islam fallimento della Nahda (tra Otto e Novecento) 1967: la guerra dei sei giorni
il wahhabismo (Ibn ‘Abd al-Wahhāb, sec. XVIII) unità della ‘Umma affidata ad una confederazione di Stati rigorosa adesione al Corano lo Stato quale garante dell’ortodossia la legge divina quale principio dell’agire politico Arabia Saudita
il fondamentalismo eliminare tutto ciò che la storia ha aggiunto al ‘modello medinese’ movimento che si sviluppa per fasi e con differenze interne il salafismo (Rashīd Ridā, ) modernizzare l’islam = tornare alle pure fonti ideale politico del califfato
i Fratelli musulmani (prima metà del ‘900) (Hasan al-Bannā, Sayyd Qutb, Abū al-Mawdudī) la cultura occidentale come ģāhiliyya interesse per la tecnica occidentale centralità del tawhīd su un piano teologico giuridico politico
rifiuto della sovranità popolare rifiuto del confronto democratico primato dell’obbedienza sulla libertà teologico
negazione del diritto di legiferare l’uomo suddito di Dio islam quale eversione politica a livello internazionale applicazione integrale della sharī’a jihad quale condizione permanente del rapporto col non-musulmano giuridico
la ‘Umma dei sapienti dallo stato al califfato a fondamento il solo carisma religioso il califfo carismatico la shura dei ‘combattenti’ politico Hasan al-Turābī (Sudan) Fratelli musulmani e salafiti (Egitto) ‘Abbāssī Madanī (Algeria) mullah Omar (Afghanistan) Rashid Gammouchi (Tunisia)