ACCUSATIVO.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I verbi pronominali Avanzato
Advertisements

«Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più»
Ripasso di grammatica elementare I pronomi.
I pronomi personali (spiegazione ed errori in prima media)
Anno C Domenica X Tempo ordinario 9 giugno 2013.
Genere e Forma del verbo
Per tradurre dal latino all’italiano.
Unità 16 – IL PERIODO E I SUOI ELEMENTI BASE
Unità 12 – LA FRASE E I SUOI ELEMENTI BASE
GLI ATTRIBUTI E LE APPOSIZIONE
Lezioni di analisi logica
IL NOMINATIVO LA COSTRUZIONE DI VIDEOR
GERUNDIO In latino il gerundio è una forma nominale del verbo che non ha niente a che vedere con il gerundio italiano. Esso serve per tradurre l'infinito.
I VERBI Il verbo è il centro sintattico della frase, intorno al quale ruotano tutti gli elementi IL VERBO è caratterizzato da: MODI FINITI INDEFINITI.
Il pronome.
I Pronomi personali Pronomi personali soggetto Io Tu Egli, esso, lui
LA SINTASSI Complemento oggetto a cura di Prof.ssa Teresa Di Roberto
PROPOSIZIONI SUBORDINATE SOSTANTIVE
Ripasso Predicato nominale e predicato verbale
Dialogando con il Padre nostro.
Ripasso di grammatica elementare
Il Si Passivante a)In Italia si leggono molti giornali.
Dodici motivi per predicare
L'INFLUENZA DI LUCIO - Ti va di venire con me? - Dove? - Volevo andare a trovare il nostro amico Lucio. - Che gli è successo? - Eh, è influenzato.
PRONOMI E AGGETTIVI INDEFINITI IN LATINO
Pronomi Personali Oggetto Diretto
IL VERBO I modi & I tempi Antonio D’ Alterio & Raffaele Errichiello
Ripasso di grammatica elementare PONTI: Italiano terzo millenio
ACCUSATIVO – CASO DIRETTO
Sintassi dell’accusativo
Terza lezione sul genitivo
Viaggio alla scoperta del DATIVO
Su OGNI pagina, cicca con il mouse per andare avanti.
Il congiuntivo.
Interrogative indirette semplici e disgiuntive
POSSESSIVI *aggettivi e pronomi*.
IL VERBO PIACERE.
6. Subordinate sostantive o completive
Il soggetto.
I PRONOMI PERSONALI Indicano le persone all’interno del discorso:
I NUMERALI.
I pronomi personali complemento
PROF. CANANA' MASSIMILIANO
Il verbo amare è uno dei più difficili da coniugare: il suo passato non è semplice, il suo presente non è indicativo e il suo futuro non è che un condizionale.
Le preposizioni Le preposizioni sono parole invariabili che, poste davanti a nomi, aggettivi, pronomi, infiniti di verbi, li mettono in relazione con.
ABLATIVO ASSOLUTO.
I pronomi relativi *.
Lezioni di analisi logica
Michele A. Cortelazzo Sintassi \ 1.
Gli Angeli Gli uomini L’eternità. PRIMA LEZIONE.
Grammatica italiana per il biennio.
8. Il complemento oggetto o diretto
L’ablativo *.
L’accusativo *.
I pronomi personali e il riflessivo
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO IL REGNO È IN MEZZO A NOI L “Offertorio” del Requiem di M. Olm ci invita ad offrire il nostro.
8. Il complemento oggetto o diretto
SINTASSI DEI CASI LINGUA LATINA
ACCUSATIVO.
I COMPLEMENTI LATINI CANANA’ MASSIMILIANO PROF. CANANA' MASSIMILIANO.
Sophia Rigon, Federico Benedetti
LA FRASE SEMPLICE M. Dardano – P. Trifone, Grammatica italiana con nozioni di linguistica, Zanichelli, Bologna, III ed.
Il gatto DORME I miei nonni DORMONO Il soggetto è un sintagma nominale che determina numero e persona del verbo. Mette a tema un certo argomento. Valori.
IL VERBO Lavoro realizzato dagli alunni: Colucci Domenico
I complementi di luogo.
LA SINTASSI DELLA PROPOSIZIONE O FRASE SEMPLICE
LA GRAMMATICA Grammatica è una parola che, nella sua etimologia, si riferisce alle lettere ovvero le unità minime che ci permettono di comunicare attraverso.
MODI INDEFINITI DEL VERBO
Giuseppe Riviello 3 B A.S. 2015/2016
Transcript della presentazione:

ACCUSATIVO

ACCUSATIVO L’accusativo è il caso del complemento oggetto o diretto e indica un movimento verso qualcosa o qualcuno. L’uso latino corrisponde in genere a quello italiano, ma esistono non pochi verbi transitivi che hanno come corrispondente in italiano un verbo intransitivo. Si ricordano tra gli altri Iuvo, Adiuvo (“aiutare”), Spero (“sperare”), Fugio (“sfuggire a”, ma anche “evitare”).  

Accusativo con nome e complementi attributo apposizione  complemento predicativo complemento di denominazione estensione nello spazio  distanza tempo continuato   età accusativo di relazione accusativo avverbiale accusativo esclamativo

Accusativo con verbi verba affectuum verbi indicanti sensazione fisica verbi con oggetto interno verbi resi transitivi dal preverbio  verbi intransitivi in italiano e transitivi in latino verbi costruiti col "doppio accusativo" verbi assolutamente impersonali verbi relativamente impersonali

Verbi che indicano un sentimento verbi che indicano un sentimento (verba affectuum): rideo = rido di; lugeo, fleo, defleo = piango; glorior = mi vanto; horreo = ho orrore; formido,reformido = ho paura; queror, lamentor = mi lamento; miror = mi meraviglio; ecc. L'accusativo che essi reggono è di relazione: Es.:Calamitatem suam queri mediocris est animi = Lamentarsi della propria disgrazia è (proprio) di un animo mediocre; Mustum resipit ferrum = Il mosto sa di ferro; 

verbi che indicano sensazioni fisiche  oleo, redoleo = puzzo di, mando odore di; sitio = ho sete di; esurio = ho fame di; sapio, resipio = so di, ho sapore di; ecc. Es.:Hominem pagina nostra sapit = La nostra pagina (= la mia opera) sa di uomo; Pastillos Rufillus olet, Gorgonius hircum = Rufillo profuma di pastiglie, Gorgonio (puzza) di caprone; Sciunt quid illo die (dominus) esuriat = Sanno di che cosa abbia fame (il loro padrone) in quel giorno;

verbi accompagnati dall'oggetto interno: si dice oggetto interno (o figura etimologica) verbi accompagnati dall'oggetto interno: si dice oggetto interno (o figura etimologica) il nome che deriva dalla stessa radice del verbo da cui dipende o che con esso ha affinità di significato. Anche in italiano è presente nelle espressioni "vivere una vita" "dormire un sonno". Le principali espressioni latine sono: vivere vitam, pugnare pugnam, somniare somnium, ecc. Es.: Acrem pugnam nostri pugnaverunt = I nostri combatterono un'accanita battaglia;

verbi resi transitivi dal preverbio: numerosi verbi di movimento, intransitivi, ammettono la costruzione con l'accusativo (diventando così anche transitivi) in quanto composti con preposizioni che di per sé reggono l'accusativo come ad, circum, in, ob, per, trans, ecc. : adeo = vado da;circumeo = vado intorno a, circondo; ineo = vado incontro a; obeo = affronto; pererro = vago per; subeo = incorro in, subisco; transeo = passo al di là di, attraverso; ecc. Es.: C. Octavius, decedens Macedonia, mortem obiit repentinam = C. Ottavio, allontanandosi dalla Madedonia, andò incontro ad una morte improvvisa; Flumen Ararim Helvetii ratibus ac lintribus iunctis transibant = Gli Elvezi attraversavano il fiume Arar su un ponte di barche e zattere (su barche e zattere unite tra loro); 

verbi intransitivi in latino e transitivi in italiano: verbi intransitivi in latino e transitivi in italiano: particolare attenzione deve essere riservata a questi verbi che in italiano si costruiscono con complementi diversi dal complemento oggetto. Tuttavia per aggirare la difficoltà, si può ricorrere in italiano, quasi sempre, a sinonimi che sono transitivi esattamente come in latino: es.: deficere aliquem = venir meno a qualcuno = lasciare, abbandonare qualcuno. I principali sono: abdico = rinuncio a, rifiuto; deficio = manco a, abbandono; delecto = piaccio a, diletto; despero = dispero di; fugio, effugio = sfuggo a, fuggo, evito; iuvo, adiuvo = giovo a, aiuto; sector, sequor = vado inseguendo, seguo a, seguo; ulciscor = mi vendico di, punisco; ecc. Es.:Valde Vergilius nos delectat = Ci piace molto Virgilio; Ulciscentur illum mores sui = Si vendicheranno di lui (= lo puniranno) i suoi costumi.

Verbi assolutamente impersonali Si usano solo alla terza persona singolare e sono:  Miseret, Miseruit (Miseritum est), Miserêre  “Aver pietà, misericordia” Piget, Piguit (Pigitum est), Pigere  “Provare rincrescimento” Pudet, Puduit (Puditum est), Pudere  “Vergognarsi” Paenitet, Paenituit, Paenitere  “Pentirsi” Taedet, Pertaesum est, Taedere  “Annoiarsi”

In italiano questi verbi hanno costruzione personale, cioè hanno come soggetto la persona che prova il sentimento da essi espresso:   Es.: Mario si annoia; noi ci pentiamo; voi provate compassione; ecc. In latino essi hanno sempre costruzione impersonale, cioè hanno come ipotetico soggetto sottinteso il sentimento che colpisce le singole persone (le quali diventano perciò l’oggetto dell’azione): Es.:La vergogna fa vergognare Tizio; la noia fa annoiare Caio; ecc.

Pertanto: 1) la persona che prova il sentimento si trova in Accusativo.  Se è espressa da un pronome personale, si usano me, te, eum, eam, nos, vos, eos, eas; se è usato solo con valore riflessivo; 2) la cosa che suscita il sentimento si trova in Genitivo.  Se è espressa però da un pronome neutro (id, illud, hoc, quod, ecc.) prende il caso Nominativo (secondo alcuni grammatici si tratterebbe invece di un Accusativo di relazione); 3) il verbo è sempre alla terza persona singolare; 4) se ciò che desta il sentimento è espresso mediante una proposizione, si può trovare sia una proposizione oggettiva, sia una dichiarativa-causale introdotta solitamente da quod + indicativo o congiuntivo.

me pudet meorum errorum = (la vergogna) dei miei errori (genitivo oggettivo?) fa vergognare me = mi vergogno dei miei errori; Marius dicit se paenitere suorum errorum = Mario dice che (il pentimento) dei suoi errori lo fa pentire = Mario dice di pentirsi dei suoi errori;  Hoc me paenitet = questo fa pentire me = Mi pento di ciò;  Sapientis est nihil, quod paenitere possit, facere = È proprio del saggio non fare nulla che possa farlo pentire = È proprio del saggio non fare nulla di cui possa pentirsi; Nos paenituit quod verum diximus = Ci pentimmo perché dicemmo il vero (oppure: il fatto che dicemmo il vero ci fece pentire) = Ci pentimmo di aver detto la verità.

Nota bene poiché questi cinque verbi, essendo usati solo alla terza persona singolare, mancano dell’imperativo, per esprimere il comando si ricorre al congiuntivo esortativo di (alla) terza persona singolare: Es.: te paeniteat tuae negligentiae = pentiti della tua negligenza. 2) quando sono accompagnati da verbi servili (possum, debeo, incipio, soleo, ecc.) si esprimono con l’infinito e trasmettono la loro costruzione impersonale al verbo servile; se però il verbo servile è un verbo di volontà (volo, nolo, malo) esso resta personale e regge il congiuntivo con o senza ut: Es.: Discipulos incipit taedere = I discepoli incominciano ad annoiarsi; Volo te paeniteat = Voglio che tu ti penta; Volebam te paeniteret = Volevo che tu ti pentissi. 3) quando per esprimere idea di necessità si usa la perifrastica passiva, la persona che deve provare il sentimento si pone regolarmente in dativo d’agente: Es.: Nobis paenitendum est = Noi dobbiamo pentirci.

VERBA ROGANDI Peto e quaero Altri verbi che significano “domandare, chiedere” (verba rogandi) sono: - Posco, Reposco, Flagito (“chiedere insistentemente”) - reggono il doppio accusativo, ma la persona si trova anche espressa con a(ab) e ablativo; - Oro, Rogo, Interrogo (“Pregare, chiedere”) - reggono un solo accusativo, o della persona o della cosa. Si ha un doppio accusativo solo con un pronome neutro (Id te rogo) oppure nell’espressione Rogare aliquem sententiam (“Chiedere a qualcuno il suo parere”). La cosa viene in genere espressa con de+ablativo. Peto,is, petivi (petii),petitum, petere ha il significato di chiedere qualcosa al fine di ottenerla da qualcuno. Quaero,is,quaesivi,quaesitum,quaerere significa invece “chiedere” un’informazione a qualcuno.  I due verbi richiedono l’accusativo della cosa che si chiede. Per quanto riguarda la persona a cui si rivolge la chiesa, Peto richiede a(ab) e l’ablativo, mentre Quaero richiede e(ex) e l’ablativo. Il costrutto latino privilegia la direzione da cui proviene la cosa richiesta o l’informazione:  Coriolanus auxilium a Volscis petiit “Coriolano chiese aiuto ai Volsci” (lett. “dai Volsci”) E philosophis discipuli doctrinam quaerunt “I discepoli chiedono ai filosofi la loro visione del mondo”  

PETO E QUAERO ALTRI SIGNIFICATI petere urbem dirigersi verso la città Petere hostem assalire un nemico Petere magistratum aspirare ad una carica Petere fugam fuggire Petere rem publicam sovvertire lo stato Quaerere aliquem cercare qualcuno Quaerere de morte alicuius fare un processo per la morte di qualcuno Quaerere fugam prepararsi a fuggire Quaerere invidiam in aliquem suscitare invidia contro qualcuno

COSTRUZIONI DI DOCEO E CELO Doceo,es,docui,doctum,docere e celo,as,avi,atum,are, rispettivamente “insegnare” e “nascondere”, reggono il doppio accusativo, quello della persona e quello della cosa:  Doceo vos linguam latinam  “Vi insegno il latino” Epistulam vos celo  “Vi nascondo una lettera”  Al passivo, Doceo è usato solo al participio doctus, accompagnato da un ablativo di limitazione: Doctus latinis litteris  “Istruito nella letteratura latina”  Celo, invece, al passivo si costruisce col nominativo della persona che viene tenuta all’oscuro e con de+ablativo della cosa che viene nascosta:  Mater celata est de morte fratris  “La madre fu tenuta all’oscuro della morte del fratello  Nelle altre forme è sostituito dai verbi Instituor, Erudior, Imbuor (“vengo istruito”) con a/ ab ed ablativo della persona che compie l’azione.

ACCUSATIVO DI ESTENZIONE Accusativo di estensione  Dipende da aggettivi come longus (“lungo”), altus (“alto, profondo”) e da verbi come patêre (“estendersi”): Ager quinquentos pedes in latitudinem patebat (Il campo si estendeva per cinquecento piedi in lunghezza)  Milites aggerem pedes octoginta altum exstruxêrunt (I soldati costruirono un baluardo alto ottanta piedi).

IL COMPLEMENTO DI ETA’ “Annibale, all’età di nove anni, partì per la Spagna” In latino il complemento di età può essere espresso in quattro modi:  con l’accusativo del numero cardinale seguito dal participio natus (Hannibal, novem annos natus, in Hispaniam profectus est) con l’accusativo del numero ordinale aumentato di uno retto dal participio agens,ntis: (Hannibal, decimum annum agens, in Hispaniam profectus est) 3. con il genitivo del numero cardinale retto da sostantivi come puer, adulescens, vir, iuvenis, senex: (Hannibal, puer novem annorum, in Hispaniam profectus est). Con le voci del verbo habeo con accusativo come nella forma italiana. Hannibal tum habebat novem annos et profectus est in Hispaniam

Complemento di distanza È retto da verbi come absum e disto (“distare, essere lontano”):  Castra tria milia a Mediolano aberant“L’accampamento distava tre miglia da Milano” Il numerale indicante la distanza va in accusativo o ablativo oppure Genitivo retto dagli ablativi spatio\intervallo Come si può dedurre dall’esempio, il luogo dal quale viene misurata la distanza va espresso con a(ab) e l’ablativo anche se si tratta di un nome di città.  COME IN ITALIANO ANCHE IN LATINO LA DISTANZA PUÒ ESSERE CALCOLATA IN GIORNI DI CAMMINO CON GLI ACCUSATIVI ITER O VIAM DETERMINATI DA UN GENITIVO. ZAMA QUINQUE DIERUM ITER A CHARTAGINE ABEST > ZAMA DISTA DA CARTAGINE 5 GIORNI DI CAMMINO. QUANDO NON È INDICATO IL LUOGO DELLA DISTANZA L’ESPRESSIONE CHE INDICA LA MISURA DELLA DISTANZA È IN ABLATIVO PRECEDUTO DA A\AB.