Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lezione 7 Applicazione: la politica economica nel breve periodo
Advertisements

Le procedure di bilancio
I rapporti economici internazionali Liberismo e protezionismo
Consiglio europeo di Milano (1985) UK, Grecia e DK contro tutti gli altri Craxi e Andreotti mettono ai voti la proposta di convocare una CIG che lavorasse.
Maria Teresa Franchino
L' EURO Prof. Pellegrini C..
Stabilizzare l’economia (1): La politica fiscale
Corso di Scienza delle Finanze A.A Prof. Mario Cassetti
L’Unione monetaria europea
Unione Europea.
Unione Europea.
Parte Ia LUnione europea. Cosè? Una struttura sovranazionale costituita da varie istituzioni che interagiscono tra loro Una sorta di proto-stato europeo.
Elevato debito pubblico
1 Materiale didattico aggiuntivo (da fotocopiare) depositato in segreteria Analisi finanziaria degli Enti Locali: principali aspetti teorici e pratici;
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione A.A / 2011 CORSO DI Analisi.
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione A.A / 2010 CORSO DI Analisi.
Ropol08 PATTO DI STABILITA La Finanziaria 2008 in materia di enti locali Torino, 17 gennaio 2008 Pierluigi Ropolo.
Focus 4 Il patto di stabilità e crescita.
Regno Unito, Danimarca e Irlanda fanno domanda di adesione alla CEE
Entrate ed uscite dei Comuni: analisi delle principali voci e rapporto con la articolazione organizzativa.
La situazione economica internazionale Lezione dicembre 2011.
Seminario di formazione “Elementi di contabilità degli Enti Locali”
L’Unione Monetaria Europea
I mercati finanziari e reali in economia aperta
UN QUADRO DELLA FINANZA PUBBLICA IN ITALIA
La regionalizzazione del Patto di stabilità interno: novità e prospettive I^ Consulta Finanza, istituzione, personale ANCI Piemonte Torino, 31 maggio 2011.
Economia delle Aziende Pubbliche Anno accademico
Unione Economica e Monetaria: Zona Euro 1999: Belgio, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda, Austria, Portogallo, Finlandia 2001:
Risparmio, investimento e sistema finanziario
Lezioni debito Materiali aggiuntivi. REGOLE DI BILANCIO NEL TRATTATO di Maastricht I disavanzi non possono superare il 3% del PIL se non in circostanze.
La politica di bilancio e la legge di stabilità
Lezione 8 La politica fiscale, il deficit ed il debito pubblico
Laboratorio di Alfabetizzazione Finanziaria
Donato Speroni - Ifg Urbino /11 1 La politica di bilancio e la legge di stabilità Everything should be made as simple as possible, but not simpler.
1. 2 La formazione del Rendiconto della Gestione avviene secondo le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 267/ TITOLO VI Rilevazione.
UNIONE EUROPEA: STEP e TRATTATI
Trattati Europei, vincoli fiscali, moneta unica e crescita
La cosiddetta legge finanziaria (chiamata anche semplicemente finanziaria) è una legge ordinaria recante, secondo una formula ricorrente, "Disposizioni.
Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO.
RICERCA DI GEOSTORIA Brandolino d’Adda Brandolini, Mattia Ferraro, Marco Monaco Thomas Tennison e Francesco Nava.
1 LIUC Università Carlo Cattaneo Facoltà di Economia Laurea specialistica in Amministrazione Aziendale e Libera Professione A.A / 2012 CORSO DI Analisi.
Esercizi di politica economica Per vedere graficamente i vari casi descritti in ciascuna slide è necessario far partire le animazioni Le risposte ai quesiti.
Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO.
Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO.
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE GIANCARLO VERDE DIRETTORE CENTRALE DELLA FINANZA LOCALE MINISTERO DELL’INTERNO Commissione.
1 Carlo Salvatori Banca e Finanza Università degli Studi di Parma Prof. Carlo Salvatori.
INTEGRAZIONE ECONOMICA EUROPEA (cronologia)
Moneta e sistema bancario
LA STORIA DELL’UNIONE EUROPEA.
Alessandro Beltrami Milano, 14 luglio 2009 art. 77 ter, comma 11, DL 112/ Primo approccio “… la regione, sulla base di criteri stabiliti in sede.
La politica fiscale, il deficit ed il debito pubblico
COMUNE DI CECINA Rendiconto di Gestione Il Risultato Complessivo della Gestione Risultato Complessivo della Gestione GESTIONE ResiduiCompetenzaTotale.
Economia politica per il quinto anno
Corso di formazione sulle problematiche europee
Diritto Stato, servizi, imprese.
L’introduzione dell’Euro e l’Unione Monetaria Europea
IL MERCATO DELLA MONETA 2 FUNZIONE DELLA DOMANDA DI MONETA L = f (Y,i) L = L 0 + kY – hi dove L 0 = domanda autonoma di M come riserva di valore K e.
IL MERCATO DELLA MONETA
COMUNE DI SAN VITTORE OLONA Provincia di Milano Consiglio Comunale 09 Marzo 2011 BILANCIO DI PREVISIONE 2011 LINEE GUIDA DELLE SCELTE PER IL 2011 Ass.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO Aspetti giuridico-finanziari.
La politica monetaria. Obiettivi L’obiettivo principale della politica monetaria in Europa è la stabilità dei prezzi Nel 1998 il Consiglio direttivo della.
1 Il sovraindebitamento delle famiglie italiane: tra “l’incudine” finanziaria e il “martello” economico a cura di Carlo Milani Workshop “La gestione del.
30 INTRODUZIONE ALLA POLITICA MONETARIA L’argomento: stabilizzazione macroeconomica Oggi parleremo di:  la Banca Centrale  gli strumenti della politica.
La riforma costituzionale del pareggio di bilancio: i riflessi sulle Amministrazioni locali Torino, 16 giugno 2014 Luciana Aimone Banca d’Italia – Sede.
La politica economica in economia aperta
Politica economica Parte seconda Valentina Meliciani.
Introduzione dell’Euro ( )  fine tassi di cambio variab. tra monete fuse in € BCE (1998) e SEBC: Politica Monetaria accentrata e indipendente.
1 Capitolo 3 Politica fiscale: andamento dei principali indicatori Marcella Mulino Marzo 2012.
Il processo di bilancio fra Parlamento e Governo Sulla cd “finanza pubblica”
Transcript della presentazione:

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO A cura di: Margherita SPAINI Franco TEALDO Riccardo Petrignani componenti del gruppo di Studio Enti Locali Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali La fiscalità negli Enti Locali Torino, 25 ottobre 2003

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali IL PATTO PER LA STABILITA’ E CRESCITA Il trattato di Maastricht 07/02/1992 Il patto di stabilità e crescita è stato inserito nel trattato di Maastricht. A Maastricht vengono fissati parametri macroeconomici per la partecipazione alla moneta unica.

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali 1/1/1999 l’EURO è moneta unica in 11 Paesi Belgio Germania Spagna Francia Irlanda Italia Lussemburgo Paesi Bassi Austria Portogallo Finlandia Grecia (dal ) 1/1/2002 l’ EURO e’ moneta circolante

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht) STABILITA’ DEI PREZZI STABILITA’ DEI TASSI DI INTERESSE STABILITA’ DEI CAMBI STABILITA’ DELLA FINANZA PUBBLICA

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht) STABILITA’ DEI PREZZI TASSO DI INFLAZIONE Non superiore all’1,5 % rispetto a quello medio dei tre Stati Membri con il tasso di inflazione più basso.

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht) STABILITA’ DEI TASSI DI INTERESSE TASSO DI INTERESSE Nominale a lungo termine non superiore al 2% rispetto a quello medio dei tre Stati Membri con il tasso di inflazione più basso.

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht) STABILITA’ DEI CAMBI TASSO DI INTERESSE Moneta aderente allo SME Stabilità della moneta all’interno delle bande dello SME nei due anni precedenti l’ammissione

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali I CRITERI DI CONVERGENZA (parametri di Maastricht) Il Patto di stabilità e crescita SANITA’ DELLA FINANZA PUBBLICA TASSO DI INTERESSE DISAVANZO / PIL non superiore al 3% DEBITO LORDO / PIL non superiore al 60% (o in significativo avvicinamento a questa misura)

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali I PRINCIPI DEL PATTO DI STABILITA’ Preservare l’equilibrio delle finanze pubbliche, in modo da mantenere la stabilità dei prezzi e sostenere la crescita. L’obiettivo del patto di stabilità e crescita e’ quello di imporre una disciplina di bilancio che eviti il deragliamento dei conti dei singoli Paesi con effetti negativi su tutta l’area dell’euro. La regola fondamentale fissata e’ quella di imporre ai Paesi di non superare la soglia del 3% nel rapporto tra deficit pubblico e P.I.L.

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali LE SANZIONI PREVISTE PER LO STATO INSOLVENTE Verso lo Stato insolvente nella correzione del deficit, il Consiglio Europeo può: esigere informazioni prima dell’emissione di obbligazioni o titoli; invitare la Banca Europea per gli investimenti a riconsiderare la sua posizione; richiedere la costituzione di un deposito infruttifero presso la Comunità, fino alla correzione del disavanzo; dopo due anni di insolvenza, il deposito può essere trasformato in sanzione.

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO La legge 488/1998 (collegato alla finanziaria 1999) art. 28 comma 1, nel quadro del federalismo fiscale, ha introdotto il cosiddetto “patto di stabilità interno” tra Stato centrale ed enti territoriali segnando il principio secondo il quale lo Stato chiede il concorso delle regioni, delle province autonome, delle province, dei comuni e delle comunità montane (gli enti locali) per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica che il Paese si è posto, con l’adesione all’Unione europea, aderendo al patto di stabilità e crescita e quindi impegnandosi a: 1) ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese (obiettivo primario) 2) ridurre il proprio rapporto debito/prodotto interno lordo (obiettivo derivato) I due obiettivi del miglioramento del saldo finanziario e della riduzione dell’ammontare di debito si applicano distintamente a ciascun ente.

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali I PRINCIPI DEL PATTO DI STABILITA’ INTERNO Indurre le autonomie locali ad agire direttamente per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del debito pubblico contenendo le tradizionali azioni di finanza derivata. Presuppone una partecipazione attiva degli enti locali e non la riduzione del debito come obbligata conseguenza della riduzione dei trasferimenti erariali.

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali IL PRIMO OBIETTIVO IL MIGLIORAMENTO DEL SALDO FINANZIARIO LE AZIONI UTILI Gli strumenti gestionali utili che possono essere attivati per il raggiungimento dell’obiettivo sono: aumento della produttività e riduzione dei costi nella gestione dei servizi pubblici e delle attività di propria competenza; contenimento del tasso di crescita della spesa corrente rispetto ai valori degli anni precedenti; potenziamento delle attività di accertamento dei tributi propri; aumento del ricorso al finanziamento a mezzo prezzi e tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale; dismissione di immobili di proprietà non funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali. Evitare che lo scopo sia perseguito mediante la riduzione di spese per investimenti.

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali IL SECONDO OBIETTIVO LA RIDUZIONE DEL DEBITO PUBBLICO Questo obiettivo dipende da due operazioni: · la riduzione del disavanzo finanziario (obiettivo primario); · le politiche di dismissione di partecipazioni mobiliari

Corso di Formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali Copyright © 2003 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI IVREA, PINEROLO E TORINO Gruppo di Studio Enti Locali Gruppo di Studio Enti Locali RIFERIMENTI Normativa  Legge 23 dicembre 1998, n° 448, art. 28 commi 1,2,2-bis  Legge 23 dicembre 1999, n° 448, art. 30 comma 1  Legge 23 dicembre 2000, n° 388, art. 53 commi 1 e 4  Legge 28 dicembre 2001, n° 448, art. 24 commi 1,2 e 4 come modificato dall’art. 3 del D.L. 22 febbraio 2002, n° 13 convertito dalla Legge 24 aprile 2002, n° 75  Legge 28 dicembre 2001, n° 448, art. 41 comma 1 D.M. 1° agosto 2000  Decreto interministeriale 30 aprile 2002, n°  Legge 23 dicembre 1998, n° 448, art. 28 comm. 1,2,2-bis  Legge finanziaria 2003 – Legge 27 dicembre 2002, n° 249, art. 28 comm. 1,2,2-bis Prassi  Circolare Min. Interno 18 febbraio 1999  Circolare Min. Tesoro 12 marzo 1999, n° 11  Circolare Min. Tesoro 26 marzo 1999, n° 1  Min. dell’interno, Nota Piero Giarda “Direttive sull’applicazione del patto di stabilità interno” marzo 1999  Circolare Min. Tesoro 13 ottobre 1999, n° 2  Circolare Min. Tesoro 4 febbraio 2000, n° 4  Circolare Min. Tesoro 17 febbraio 2000, n° 3  Circolare Min. Tesoro 30 ottobre 2000 n° 4 (G.U. 14 febbraio 2000, n° 36)  Circolare Min. Tesoro 6 febbraio 2001, n° 6 (G.U. 15 febbraio 2001, n° 38)  Circolare Min. Economia, Dipartimento Ragioneria generale dello Stato 26 febbraio 2002, n° 11 (G.U. 30 marzo 2002, n° 76)  Circolare Min. Interno 27 aprile 2002, n° 5  Circolare Min. Economia e finanze 24 ottobre 2002, n° 6 (G.U. 31 ottobre 2002, n° 256)